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Negozi e imprese nel mirino dei ladri, il caso Terni in Prefettura

Dopo i casi di criminalità che hanno colpito in maniera sistematica attività commerciali, artigiane e piccole e medie imprese in generale, con particolare riferimento al centro città e alle aree produttive, audizione in Prefettura, dove si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per le associazioni Confartigianato Imprese Terni, Confcommercio Umbria – Mandamento di Terni e Confesercenti Terni.

Le piccole e medie imprese, già messe a dura prova dalle difficoltà economiche e dalla burocrazia, si trovano adesso a fronteggiare il rischio costante di furti, rapine e danneggiamenti. Episodi che nelle aree abitate si presentano con frequenza crescente e con tratti particolarmente violenti, anche se per danni di minore importo, mentre nelle aree produttive hanno già generato danni di grande rilevanza in grado di impattare sugli stessi equilibri economici e finanziari delle imprese.

L’ultimo e più grave furto sventato dalle forze dell’ordine a Maratta, per tempi di preparazione, complessità dei mezzi e attrezzature rubate, modalità e numero di persone coinvolte, sembra far suppore l’operatività a Terni di una organizzazione criminale strutturata dedita ai furti dei beni aziendali. In ogni caso, tali eventi diminuiscono la vivibilità e perturbano l’ordinato svolgimento delle attività economiche.

Per agire in un’ottica integrata di sicurezza partecipata, si è concordato di pianificare un calendario di incontri riguardanti l’area urbana e le aree artigianali, cui prenderanno parte le Istituzioni responsabili dell’ordine pubblico e della sicurezza, l’Amministrazione comunale di Terni, le associazioni di categoria e i singoli operatori economici.

Confartigianato Imprese Terni, Confcommercio Terni e Confesercenti Terni ritengono “che sia urgente confermare l’impegno nel ricercare una risposta efficace, ferma e condivisa a seguito degli eventi recenti in termini di sicurezza e vivibilità, per migliorare la qualità della vita a Terni e favorire l’economia cittadina”.

Festa di Santa Rita, la Supplica alla “donna del perdono” per invocare la pace | Immagini

Le rose rosse in cielo. La Supplica a Santa Rita, la donna del perdono, per invocare la pace. “Proviamo a vincere il male con il bene – le parole del cardinale Baldassare Reina – come Santa Rita che ha perdonato chi ha ucciso suo marito. Il male produce male e atrofizza il nostro cuore. Come si fa a perdonare? Gesù dice rimanete in me, rimanete nel mio amore. Serve un cristianesimo un po’ più profondo. Santa Rita ha vissuto una fede forte è stata una donna piena di gioia pur nelle difficoltà”.

Quell’appello alla pace che è oggi di Papa Leone, che da cardinale, un anno fa, celebrò a Cascia il Pontificale per Santa Rita, a cui è particolarmente devoto.

Una invocazione alla pace iniziata in serata con l’arrivo della Fiaccola, portata dagli sportivi sino alla Basilica di Santa Rita. E proseguita nel giorno della celebrazione della Santa degli Impossibili. Una grande partecipazione di fede e tradizione (suggestivo il corteo storico raffigurante momenti della vita della Santa) che ha accompagnato ogni momento del programma religioso e civile, che ha visto giungere, come ogni anno, fedeli e pellegrini da tutta Italia e dall’estero.

Numerose le figure istituzionali presenti. L’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Mario De Carolis. La Regione, con la presidente Stefania Proietti, l’assessore Simona Meloni, la presidente dell’Assemblea Sarah Bistocchi e la consigliera Paola Agabiti. La Provincia di Perugia, con il presidente Massimiliano Presciutti. E le delegazioni di numerosi Enti e Istituzioni, anche al di fuori dell’Umbria.

“Rendere omaggio a Santa Rita – ha dichiarato la presidente Proietti – è un impegno concreto a vivere i suoi insegnamenti. La sua vita è un richiamo forte alla pace, alla riconciliazione e alla forza della preghiera, valori che oggi sono più che mai necessari. Il suo messaggio è attuale e universale e Santa Rita ci invita a essere costruttori di pace nel quotidiano. È questo il messaggio che l’Umbria vuole portare con sé ogni giorno dell’anno”.

La figura di Santa Rita da Cascia continua a rappresentare, per l’Umbria e per il mondo intero, un esempio straordinario di fede vissuta. I simboli della sua vita – il flagello, il Vangelo e le rose – evocano ancora oggi la sua esperienza spirituale e l’esempio di dedizione silenziosa ma potente. Questa simbologia è ancora viva e presente nelle celebrazioni che ogni anno si rinnovano: in particolare, la Giornata delle Rose, con la sua benedizione collettiva, rappresenta un gesto semplice ma profondamente partecipato, attraverso cui i fedeli esprimono il desiderio di condividere, anche nella vita quotidiana, quella grazia di cui Santa Rita è considerata il simbolo. Il suo esempio, segnato da perdono, dedizione, capacità di superare ogni conflitto, continua a ispirare generazioni.

Opere pubbliche, a Spoleto imprenditori edili da tutta Italia per la “ROP” di ANCE

Imprenditori edili provenienti da tutta Italia si sono ritrovati a Spoleto, città che ha ospitato la Segreteria allargata della Commissione Referente Opere Pubbliche (“ROP”) di ANCE. Si tratta dell’organismo dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili – presieduto dal vice presidente elettivo di settore, Luigi Schiavo, e diretto dall’avv. Francesca Ottavi – che identifica e analizza i temi di maggiore rilevanza nell’ambito degli appalti pubblici e concessioni, elaborando proposte, suggerendo possibili iniziative e formulando pareri per il Consiglio Generale ANCE, anche attraverso l’approfondimento svolto da appositi gruppi di lavoro nominati al suo interno.

Alla scoperta di Palazzo Collicola

Le delegazioni sono state ricevute a Palazzo Collicola, dove hanno potuto visitare l’Appartamento Nobile e la Galleria d’arte Moderna “Giovanni Carandente”. Alla cena di benvenuto, accolti dai presidenti di ANCE Umbria Albano Morelli, e provinciali di Perugia e Terni Giacomo Calzoni e Massimo Ponteggia, e dal sindaco di Spoleto Andrea Sisti, hanno partecipato anche gli assessori Federico Cesaretti, Manuela Albertella, Agnese Protasi e Giovanni Angelini Paroli e i dirigenti Monica Proietti, Sara Spitella e Sandro Frontalini, l’assessore regionale Fabio Barcaioli, il responsabile ANAS per l’Umbria Lamberto Nicola Nibbi, il presidente della Sezione territoriale spoletina di Confindustria Alberto Maria Zuccari.

La serata conviviale ha offerto l’occasione per un confronto informale sulle varie tematiche che interessano il territorio ed il settore delle costruzioni.

Sisti: “Opportunità di confronto molto utile”

“Il settore dell’edilizia è stato e continua ad essere un comparto molto rilevante per il tessuto economico e sociale del nostro territorio – sono state le parole del sindaco Andrea Sisti –. Da una parte c’è un percorso di rigenerazione urbana che sta riqualificando la città e rispetto al quale l’apporto degli imprenditori edili è indispensabile. Dall’altra questo dinamismo genera una crescita, anche professionale, di cui beneficia il territorio in termini di professionalità e capacità progettuale. Aver ospitato a Spoleto un incontro nazionale di questa portata ha rappresentato sicuramente un’opportunità di confronto molto utile, anche in virtù dei tanti progetti in essere in città”.

I lavori della “ROP” ANCE nella Rocca Albornoziana

I lavori della “ROP” di ANCE si sono tenuti in un altro contenitore di grande bellezza e prestigio, la Rocca Albornoziana. Aprendo l’incontro, il presidente di ANCE Umbria Albano Morelli ha ricordato il crescente impegno richiesto alle imprese del settore edile e le conseguenti responsabilità tecniche, economiche e sociali. “Realizzare infrastrutture, edifici, scuole, ospedali – ha sottolineato – significa incidere in modo profondo sul benessere e sul futuro del Paese”.

I timori di Morelli: nel futuro continuare a garantire adeguate risorse

Eppure, anche alla luce dei recenti dati economici che evidenziano un rallentamento, Morelli ha espresso preoccupazioni per l’immediato futuro perché, la fine della stagione degli incentivi e il prossimo completamento degli interventi del Pnrr potrebbe non garantire il mantenimento di adeguati finanziamenti pubblici per un settore fondamentale per il Paese e la sua economia qual è appunto quello delle costruzioni.

“ROP”, una bussola per il settore delle opere pubbliche

Partendo da questa riflessione e dalla relazione del vicepresidente di ANCE Nazionale Luigi Schiavo, nei vari interventi sono stati analizzati gli elementi normativi ed economici del comparto degli appalti pubblici e le prospettive e le criticità del prossimo futuro. Temi sui quali la ROP di ANCE rappresenta una bussola per tutti coloro che seguono da vicino il settore delle opere pubbliche, in tutte le sue declinazioni.

Ai e cybersecurity, formazione gratuita per imprese e professionisti

Un’agenda per il futuro digitale delle imprese umbre. A Perugia oggi, giovedì 22 maggio, alle 14.45 alla Camera di Commercio in via Cacciatori delle Alpi l’evento gratuito (con registrazione online aperta) sul tema “IA generativa e cybersecurity per PMI e professionisti”.

Un incontro organizzato da Fondazione Mondo Digitale ETS e ING Italia nell’ambito del progetto Job Digital Lab.

Chi è la Fondazione Mondo Digitale

La Fondazione Mondo Digitale (FMD) è un ente del Terzo Settore nato con l’obiettivo di promuovere l’innovazione sociale attraverso la diffusione delle competenze digitali, l’educazione inclusiva e l’uso consapevole delle tecnologie. Attiva su tutto il territorio nazionale, la fondazione lavora con scuole, aziende, pubbliche amministrazioni e centri di ricerca per costruire una società della conoscenza più equa e accessibile.
“La nostra missione è rendere il digitale uno strumento per tutti, non per pochi. La trasformazione tecnologica deve andare di pari passo con quella culturale”, spiega la direttrice generale Mirta Michilli.

Tecnologia e sicurezza: binomio indissolubile

La sfida per le PMI non è più se adottare tecnologie innovative, ma come farlo senza esporsi a rischi cyber.
“La crescita digitale deve camminare insieme a una maggiore consapevolezza dei pericoli informatici, oggi più che mai sofisticati e mirati”, sottolinea Piergiorgio Ricci, formatore della Fondazione Mondo Digitale, che guiderà la sessione formativa dedicata proprio alle minacce e alle strategie di difesa nel contesto delle nuove tecnologie.

Il modulo curato da Ricci toccherà punti cruciali: dalla mappatura delle minacce cyber più diffuse all’analisi delle normative vigenti, fino alle soluzioni di sicurezza avanzata.
“Molti attacchi alle PMI non avvengono per colpa di falle tecniche, ma per mancanza di formazione interna. Questo evento serve proprio a colmare quel gap”, aggiunge Ricci.

Dal chatbot all’impresa: l’IA che lavora per te

La parte tecnica dell’evento sarà aperta da Francesco Marchesini, formatore esperto di intelligenza artificiale, con una sessione dedicata alle potenzialità pratiche degli LLM (Large Language Models), degli agenti AI e dei sistemi RAG (Retrieval-Augmented Generation).
Il clou sarà una demo live di un chatbot intelligente per l’assistenza clienti, costruito con contenuti aziendali personalizzati e progettato per operare in ambienti produttivi, con un focus sulla protezione dei dati.

Marchesini spiega: “Le PMI hanno ora accesso a strumenti di IA che prima erano riservati ai colossi tecnologici. La differenza tra chi sopravvive e chi prospera nei prossimi anni sarà nella capacità di integrare queste tecnologie senza delegare tutto all’esterno”.

Storie di successo e dati sulle Partite IVA

Ma l’evento non sarà solo formazione: spazio anche all’ispirazione, grazie al format “JDL Talks: Idee che fanno impresa”. Aprirà Filippo Stefanelli, Head of Brand, Marketing & Communications di ING Italia, con la presentazione della nuova edizione di “People Insight Lab”, la ricerca che fotografa bisogni, ostacoli e ambizioni delle Partite IVA italiane. Una bussola per comprendere l’ecosistema delle microimprese, spesso sottorappresentato nel dibattito pubblico, ma decisivo per il tessuto economico del Paese.

Accanto ai dati, la voce di chi ce l’ha fatta. Giacomo Paolo Barnocchi, imprenditore umbro e CEO del Gruppo Edotto, racconterà come ha trasformato un’idea in un’impresa solida, sfruttando la tecnologia per affrontare e superare momenti critici. “Nel 2020 eravamo in ginocchio. Abbiamo investito sulla formazione digitale e oggi sviluppiamo software proprietari per l’education aziendale in tutta Italia”.

Una formazione gratuita per imprese, professionisti e studenti

L’iniziativa è completamente gratuita e si rivolge a imprenditori, liberi professionisti, studenti universitari e curiosi del digitale. La registrazione è già attiva online al link: https://rb.gy/va5z8g

“Chi oggi non investe nella propria alfabetizzazione digitale è destinato a restare ai margini”, afferma Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale. “Portiamo queste competenze nei territori perché è lì che il futuro si gioca davvero”.

Un’occasione da non perdere per il tessuto imprenditoriale locale

L’Umbria, che conta oltre 77mila PMI attive, secondo i dati di Unioncamere aggiornati a marzo 2025, è un laboratorio ideale per testare modelli di innovazione sostenibile e diffusa. La Camera di Commercio regionale, partner dell’evento, intende fare di questo appuntamento un punto di svolta.

Piazza della Pace, dopo la revoca parla l’imprenditore Valerio Palmieri

Ad Orvieto esplode il caos dopo la decisione del Comune di revocare in piazza della Pace la gestione dei bagni pubblici e presto anche del bar al Gruppo Italiano Ristoro, che pure ha investito 250 mila euro nel riqualificare l’area di accoglienza della stazione ferroviaria. Ora si vuole dare tutto in mano alle cooperative. Il risultato: dipendenti che restano senza lavoro, bagni pubblici chiusi ormai da una settimana in piena stagione turistica, senza che nessuno sappia quando potranno riaprire. E una causa legale in arrivo che rischia di bloccare la futura gestione. Anche le guide turistiche sono sul piede di guerra per gli enormi disagi arrecati ai viaggiatori privati dei servizi igienici.

Ecco la posizione di Valerio Palmieri, del Gruppo Italiano Ristoro, nella lettera che ci ha inviato.

“Dopo l’alluvione abbiamo deciso di investire proprio su PdP, uno dei simboli della disastrosa esondazione del Paglia che ci ha colpiti fortemente sia a livello personale che imprenditoriale.

Dieci anni di gestione per un progetto che ha avuto una gestazione lunga e che ha visto un importante investimento per andare a recuperare e riqualificare un’area completamente abbandonata e luogo di lavoro unicamente di spacciatori, prostitute e qualche abusivo.

I bagni pubblici all’epoca erano degni di una bidonville più che di quella che è stata definita “una delle dieci città più accoglienti al mondo” (da Booking.com).

Oltre a riqualificare lo stabile e gestire l’accoglienza nel suo complesso abbiamo preso in carico i servizi di pulizia del piazzale, cura del verde pubblico e, non ultimo, quello di pulizia del sottopasso ferroviario e dell’apertura/chiusura del percorso meccanizzato (ascensore e scala mobile), primo soccorso in caso di incidenti e sblocco/intervento per liberare persone intrappolate in caso di malfunzionamento in ascensore.

La convenzione tra la nostra società ed il comune prevedeva un rapporto di 10 anni rinnovabile per altri 10 a discrezione dell’ente o, in caso di mutate esigenze ed in virtù di un bando con contenuti modificati, il diritto di prelazione a pari condizioni economiche.

Abbiamo investito una somma importante nel progetto, certi di poterla spalmare su 20 anni ed abbiamo portato tutta la nostra professionalità nella gestione di un punto di accoglienza che è divenuto nel tempo uno dei più importanti (o forse il più importante) della città, anche in virtù della riqualificazione dei bagni, gestiti con grande attenzione e con una presenza fissa dell’operatore per tutto l’arco della giornata, con 2-3 dipendenti di media (nei 10 anni) impiegati su turni, con la massima flessibilità per non lasciare alcun gruppo (nemmeno i ritardatari che partivano dopo l’orario di chiusura) senza un servizio indispensabile.

Oggi l’amministrazione ha deciso di creare un unico bando per la gestione di tutti i bagni pubblici di Orvieto (oltre a quelli di PdP anche 3 b.p. di Orvieto centro) con l’idea che “oltre che rispondere alla esigenza di uniformare la qualità dei servizi stessi, renda possibile conseguire economie di scala utile a garantire l’equilibrio economico-finanziario dell’affidamento”

Ci è stato detto che eravamo interlocutori seri e graditi, ma poi nei fatti ci è stato intimato di lasciare i locali con meno di 24 ore di preavviso, anche a fronte di una nostra disponibilità a prooseguire in proroga in attesa del nuovo bando (che il comune ha la colpa di non aver tempestivamente ed anticipatamente preparato) rendendo di fatto impossibile una nostra partecipazione alla nostra procedura: come è possibile sostenere gli ingenti costi di smantellamento e poi tra 6 mesi re-investire per creare qualcosa che oggi è già pronta?

Si ha l’impressione che sia più importante liberare i locali (che resteranno vuoti per un lasso di tempo ad oggi non determinabile) piuttosto che dare continuità al servizio.

Alla nostra richiesta di continuità tesa a garantire il servizio abbiamo ricevuto quale risposta una diffida, che si è concretizzata in una riconsegna dei bagni questa mattina.

Un atto grave e lontano da quel buon senso che dall’amministrazione ci saremmo aspettati, che si traduce in:

  • Perdita di 5 posti di lavoro (2 dipendenti addette ai bagni donne di 45 e 59 anni difficilmente ricollocabili)
  • Interruzione del servizio in piena stagione turistica (16 maggio) con gravi lamentele dell’utenza e degli operatori turistici
  • Nella ricerca di uniformare il livello si va a chiudere l’unico bagno che funziona, col risultato di uniformare tutto verso il basso

Abbiamo tentato di trovare una soluzione, proponendo alcune soluzioni normativamente lineari, oltre ad offrire la massima disponibilità, ma alla resa dei conti c’è stato un gioco nel quale il politico rimbalzava la responsabilità al tecnico e viceversa, trovando nell’univo vicesindaco Stefano Spagnoli una persona capace di ascoltare.

Siamo amareggiati per questa scelta che speriamo possa essere giusta per la città e non, come temiamo, l’epilogo di qualcosa che è stato costruito con fatica e grande abnegazione in 10 anni e distrutto in 7 giorni.

Dieci anni che peraltro portano su di se il marchio del covid, con una chiusura obbligata di 2 anni, che avrebbe potuto indurre a più miti consigli, in ordine di una possibile proroga, l’amministrazione, capace di concederla pochi mesi prima e nelle medesime condizioni al nostro vicino dell’Area Camper, certamente meritevole di un rinnovo secondo gli standard dell’amministrazione Tardani, ma probabilmente non altrettanto strategica rispetto ai bagni ed al punto di accoglienza di Piazza della Pace.

Aggiungo che alla scadenza della convenzione dell’area Camper il Comune ha sospeso il rapporto per la riscossione della tariffa giornaliera dei bus in sosta a PdP (allora 45 euro), rimanendo inerte da giugno a tutto agosto, fin quando per senso civico e per restituire un senso ad una situazione da far west mi sono fatto avanti proponendo di gestire in emergenza e gratuitamente il servizio fino dal 01/09/24 al 31/12/24.

Ovviamente il Comune è stato ben felice di cedere temporaneamente tale onere alla nostra società, che ha incassato per conto del Comune ed a titolo gratuito oltre 30.000 euro in 4 mesi con il solo ausilio di un pos del Comune e con la sbarra/gettoniera malfunzionante dal 1 settembre e sostituita solo il 15 di novembre, andando e tornando ogni volta con la bicicletta dal locale alla sbarra (con una persona praticamente dedicata) laddove il Comune non è stato in grado di incassare 1euro nei 3 mesi precedenti”.

Tre Valli, da oggi i lavori per il tratto San Giovanni di Baiano – Firenzuola

Consegnati i lavori, con la sottoscrizione del verbale da parte dei Anas, per la realizzazione della strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” nel tratto compreso tra San Giovanni di Baiano e Firenzuola (itinerario Spoleto-Acquasparta) con l’impresa IRCOP S.p.A., capogruppo del raggruppamento di aziende aggiudicatario dei lavori.

Da oggi, mercoledì 21 maggio, l’appaltatore prende possesso di tutte le aree di cantiere e potrà così avviare l’esecuzione delle attività necessarie e propedeutiche all’avvio concreto dei lavori, previsto per l’estate. A partire da oggi decorre inoltre la durata contrattuale dei lavori che è di circa 3 anni (1135 giorni).

L’intervento, per un investimento complessivo di circa 109 milioni di euro, si sviluppa su un tracciato di 4,4 km, in prosecuzione del tratto già realizzato, e comprende due viadotti, due gallerie artificiali e altre opere minori.

L’intervento rientra nel programma di investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture in Umbria da parte di Anas, nell’ambito del quale sono in corso anche i lavori per il raddoppio della SS318 “di Valfabbrica” tra Valfabbrica e Casacastalda, i lavori per la realizzazione della SS219 “di Gubbio e Pian d’Assino” tra Mocaiana e il bivio per Pietralunga e i lavori di rettifica del tracciato della SS205 “Amerina” nel comune di Baschi.

Con l’avvio del cantiere della Tre Valli, l’investimento complessivo per lavori in corso ammonta a 392 milioni di euro.

Consiglio, assist bipartisan per l’Accordo di programma Arvedi Ast

Costi energia, soprattutto, aprendo ad una sinergia pubblico-privato. Ma anche polveri di Prisciano e Sin di Papigno. Trovando un equilibrio tra sostenibilità ambientale e gli investimenti previsti nell’Accordo di programma. Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato con voto unanime, dopo l’accoglimento degli emendamenti presentati dall’opposizione e da Simonetti (M5s), la mozione presentata dai consiglieri Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente), Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd), sull’Ast Arvedi.

Attraverso questo atto di indirizzo unitario viene impegnata la Giunta regionale a “promuovere la storica sinergia tra le concessioni regionali delle grandi derivazioni idroelettriche e le produzioni siderurgiche ed industriali del territorio della Provincia di Terni, anche valutando il ricorso alle forme di gestione mista pubblico privato nel rispetto del quadro normativo di riferimento, al fine del contenimento dei
costi energetici per leimprese del territorio e della decarbonizzazione e sostenibilità ambientale dei processi produttivi energivori; a proseguire il lavoro svolto fino ad oggi per l’interlocuzione portata avanti sia con il Governo che con l’azienda, impegno su cui l’Assemblea manifesta un assoluto apprezzamento sia nei confronti della Giunta precedente, sia a sostegno della prosecuzione in corso da parte della Presidente e della Giunta attuale”.

Si impegna inoltre l’esecutivo “a incidere con forza a cominciare dalla ripresa della produzione di acciaio magnetico a grano orientato utilizzato in particolare per i motori elettrici i cui brevetti e macchinari furono trasferiti dalla Thyssen Krupp in Germania quindici anni da, depauperando il territorio di un fatturato importante e di prospettive importanti di sviluppo per garantire che l’Accordo di programma sostenga non solo il mantenimento, ma anche un aumento delle prospettive industriali e dei livelli occupazionali”.

Come “presupposti irrinunciabili per il risanamento ambientale del SIN Terni-Papigno nel quadro complessivo del territorio ternano” si individuano: “la riduzione delle emissioni di metalli pesanti al fine di raggiungere il rispetto dei valori e dei limiti di legge e il complessivo miglioramento dei livelli della qualità dell’aria”.

Si chiede inoltre “la messa in funzione della nuova rampa scorie entro il cronoprogramma previsto al fine di risolvere l’annosa problematica delle polveri di Prisciano”.

E poi, “la realizzazione del progetto di landfill-mining della discarica RSU di vocabolo Valle collegando ogni aumento di volumetrie, oltre a quelle recuperate attraverso il progetto, al progressivo raggiungimento degli obiettivi di recupero dei residuali delle scorie favorendo la verticalizzazione dei sottoprodotti attraverso la conclusione del progetto di recupero graduale delle scorie già attivato negli anni precedenti e giunto ad una fase molto interessante grazie alla collaborazione dell’Assessorato
Infrastrutture con Anas, Tapojarvi ed Arpa, il tutto per ridurre l’immissione in discarica delle scorie ed abbattere gradualmente i costi di smaltimento delle stesse”.

Accordo di programma e infrastrutture

Il Consiglio chiede di attivare con urgenza tutti gli interventi strutturali previsti dalla precedente Giunta regionale volti a favorire l’Accordo di programma come quelli ipotizzati nell’Accordo di programma
relativo all’area di crisi complessa Terni/Narni come la realizzazione della variante urbanistica Staino-Pentima, variante che necessita di un avvio sollecito in quanto già finanziato con 9,5 milioni con il FSC dalla precedente Giunta regionale; la realizzazione del progetto della variante Sud-Ovest, il cui obiettivo è stato inserito nella Delibera Cipess del 15 febbraio 2022 per 50 milioni, precisamente nel secondo elenco che prevedeva l’ottenimento del finanziamento appena fosse stato predisposto il relativo progetto; lo stesso, acclarato poi in 90 milioni complessivi è stato predisposto e poi inviato al Mit in tempo utile per ottenere il finanziamento del primo stralcio di 50 milioni; tale progetto consente un notevole miglioramento del traffico che interessa l’area industriale Polymer ed il centro servizi Ast in Strada dei Confini e va perseguito ulteriormente per essere portato a conclusione in collaborazione con il Comune di Terni; proseguire il rapporti già attivato con Anas per il consolidamento in corso di tutti i viadotti della superstrada Terni-Orte-Civitavecchia per favorire il collegamento con il maggior porto dell’Italia centrale in forte espansione per tutte le attività produttive dell’Umbria ed in particolare consentire ad Arvedi-AST di poter continuare la produzione dei forgiati esportati in tutto il mondo, prodotti del settore della ex Società delle Fucine, in cui sono occupate circa 300 maestranze ai vari livelli, forgiati che non possono essere ancora trasferiti per ferrovia in quanto non esiste più una linea ferroviaria diretta; completare i lavori di collegamento ferroviario della piastra logistica di Terni-Narni consentendo una sua
valorizzazione ai fini del mercato”.

“Accordo di programma con una visione globale”

Questo il commento dell’assessore Francesco De Rebotti: “Bene il lavoro condiviso che rende più
efficace ed efficiente questa mozione, dando soprattutto la puntualizzazione di alcune questioni di dettaglio, ma anche di sostanza e soprattutto aggiungendo anche un contesto di questioni non collaterali ma profondamente integrate al tema dello sviluppo di Ast. Siamo nelle ore decisive per la sottoscrizione dell’Accordo di programma, quelle operazioni di contesto che tendono ad accompagnare l’investimento di Ast anche nel territorio attraverso opere infrastrutturali o opere di carattere ambientali che favoriscono il riutilizzo del filler. Serve un Accordo di programma – ha concluso -con una visione globale”.

Lavoro, normative e sgravi per affrontare le trasformazioni del mercato

Lavoro, a Perugia l’evento Humangest su novità normative e sgravi contributivi per affrontare le trasformazioni del mercato L’Agenzia per il lavoro del Gruppo SGB ha riunito esperti giuslavoristi, professionisti della formazione e aziende del territorio

L’obiettivo dell’evento “Lavoro e Futuro. Novità normative e sgravi contributivi: somministrazione e formazione come valore per le imprese” era quello di analizzare gli strumenti e le strategie più efficaci per affrontare le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro. Tema sul quale Humangest ha riunito esperti giuslavoristi, professionisti della formazione e aziende del territorio.

L’incontro – moderato dal giornalista Claudio Lattanzi – ha ribadito la necessità di un confronto autentico, fondato sull’ascolto, e di un approccio consulenziale capace di coniugare flessibilità, tutela e sviluppo, in un’economia del lavoro che richiede oggi più che mai rapidità di risposta e visione strategica.

La tavola rotonda

Dopo i saluti di Silvia Biondi, Area Manager Humangest, si è aperta la tavola rotonda, nel corso della quale Marco Valentini – Group Legal Director SGB Humangest – ha offerto una importante panoramica sugli sgravi contributivi previsti per il 2025, come ad esempio quelli destinati agli under 35, e sulle novità contenute nel nuovo CCNL Somministrazione.

Sempre in ambito normativo, Andrea Bonanni Caione – avvocato giuslavorista e Of Counsel Deloitte Legal – ha richiamato l’attenzione sulle criticità interpretative del Collegato Lavoro, facendo chiarezza su temi centrali come stabilizzazioni e dimissioni. Infine, Luigi Mercuri – CEO di Mercury Consulenze – ha sottolineato come la formazione professionale, realizzata attraverso strumenti come Forma.Temp, possa rispondere concretamente alle esigenze delle imprese, favorendo l’upskilling di competenze mirate e costruite a partire dalle reali applicazioni sul campo.

AI, Perugia punta a diventare hub tecnologico e digitale

Perugia punta a diventare un hub tecnologico e digitale. Via libera bipartisan dal Consiglio comunale all’ordine del giorno presentato da Margherita Scoccia per l’insediamento dei data center a Perugia. Un’opportunità di crescita economica e progresso tecnologico, a vantaggio dei cittadini e delle imprese del territorio.

“I data center – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia – sono grandi infrastrutture che ospitano server e sistemi di archiviazione per gestire quantità enormi di dati, permettono a internet, alle aziende e alle istituzioni di crescere e sono indispensabili allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. L’approvazione della mia proposta crea presupposti importanti per far diventare Perugia un hub tecnologico e digitale di primo livello e tutto ciò porterà ripercussioni positive in termini di investimenti, posti di lavoro e sostenibilità. Ogni anno infatti – prosegue Scoccia – i colossi del cloud contribuiscono all’economia investendo centinaia di milioni di euro per espandere le loro reti di data center e garantire servizi sempre più veloci e affidabili. I data center supportano settori chiave come sanità, finanza e industria, attraggono start-up e grandi aziende nel digitale, creando posti di lavoro qualificati e sviluppo economico. Se ben progettati possono recuperare energia e rispettare l’ambiente. L’approvazione di questo ordine del giorno – conclude – apre importanti scenari di lavoro, sviluppo e visione per Perugia”.

“Mantenere posti di lavoro alla sede Coop di Castiglione”, l’appello indirizzato alla Regione

Lettera-appello della Filcams e della Rsu di Coop centro Italia indirizzata alla Regione Umbria affinché “metta in campo tutti gli strumenti disponibili per mantenere il più alto numero possibile di posti di lavoro nella sede Coop di Castiglione del Lago”.

I rappresentanti dei lavoratori chiedono inoltre alla Regione “un intervento deciso per avere rassicurazioni sulla centralità del magazzino di Castiglione del Lago e sulla sua futura sostenibilità”.

Dopo lo sciopero di otto ore e il presidio di due giorni organizzati a fine aprile, è ora questo l’appello che la Filcams Cgil di Perugia lancia alla luce dell’ormai prossima fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia, che prevede l’incorporazione e il trasferimento della sede amministrativa di Castiglione del Lago a Vignale Livorno, in Toscana. Un’operazione che, spiega l’organizzazione sindacale, “comporta una profonda razionalizzazione delle sedi e che, temiamo, possa mettere a rischio circa 180 posti di lavoro a Castiglione del Lago”.

“Se le parole d’ordine sono centralità, riorganizzazione, investimenti e sostenibilità produttiva e sociale – commenta la Filcams Cgil –, se il magazzino di Castiglione del Lago è ritenuto centrale a livello logistico, secondo quanto affermato nei tavoli sindacali, riteniamo sia allora necessario aprire una seria discussione su quanto l’attuale modello logistico, dove i vari reparti sono dislocati in più magazzini, sia funzionale all’ottimizzazione e alla sostenibilità della cooperativa. Anche nell’ottica delle sinergie tra le cooperative del distretto tirrenico, ad esempio, diversi negozi di Unicoop Firenze potrebbero essere riforniti dal magazzino di Castiglione del Lago. Solo l’internalizzazione e una vera centralità del magazzino di Castiglione del Lago permetterebbero di gestire eventuali esuberi e evitare una desertificazione dei posti di lavoro, che metterebbe a rischio il tessuto economico e sociale del territorio lacustre e della regione”.

La Filcams Cgil Perugia e la Rsu di sede e magazzino di Coop Centro Italia hanno già avuto un confronto con la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, in merito alle criticità legate alla fusione. “Ora – fanno sapere Filcams ed Rsu – chiediamo che alle parole seguano fatti concreti per salvaguardare i posti di lavoro e prevenire una crisi territoriale senza precedenti come specificato nella missiva inviata ai consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, alla presidente della Regione Umbria, ai sindaci del Trasimeno e a Legacoop Umbria. Confidiamo, quindi, che le istituzioni mettano in campo tutti gli strumenti a loro disposizione per tutelare il lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della sede e del magazzino di Castiglione del Lago, soprattutto attraverso il rafforzamento delle relazioni politiche e sindacali territoriali in questa delicatissima fase di transizione legata agli impatti della fusione. Auspichiamo di essere convocati al più presto per rappresentare al meglio le nostre istanze e avere aggiornamenti in merito”. “La situazione è grave e preoccupa seriamente sia i lavoratori che l’intera cittadinanza – concludono sindacato e lavoratori –. Se non ci dovessero essere risposte ai nostri appelli, saremmo costretti a dar vita a nuove mobilitazioni per far sentire forte la voce di tutti i lavoratori, delle loro famiglie e di tutta una comunità”.