Skip to main content

Cade con lo scooter nella notte, muore 50enne di Terni

E’ morto nella notte tra venerdì e sabato, cadendo con lo scooter su cui viaggiava ad Arrone, nei pressi del bivio di Casteldilago.

La vittima è un 50enne di Terni, Daniele Capitanucci, dipendente Ilserv.

Nell’incidente, avvenuto intorno alle 4 di notte, non sembra siano rimasti coinvolti altri mezzi. L’uomo è morto sul colpo: il personale del 118 accorso dopo l’allarme ha soltanto potuto constatarne il decesso.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Terni.

Viabilità area sisma, approvata l’ordinanza speciale

La Cabina sisma ha approvato l’ordinanza speciale che completa i finanziamenti del Programma per il ripristino e la messa in sicurezza delle viabilità danneggiate dal terremoto del 2016 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratta del programma, il cui soggetto attuatore è Anas, avviato nell’immediatezza dell’evento sismico per garantire la sicurezza e la funzionalità del sistema di mobilità all’interno del cratere, che ad oggi annovera oltre 1400 interventi con un finanziamento di 1,18 miliardi di euro.

L’ordinanza completa per tutta la zona del cratere il finanziamento di 178 interventi per un importo complessivo di circa 170 milioni di euro, disponendo lo stanziamento di 146 milioni di euro di fondi della Struttura commissariale sisma 2016. In Umbria, sono previsti ben 34 interventi strategici, per un totale di 21,8 milioni di euro, di cui 17,3 milioni finanziati dalla Struttura commissariale.

In Umbria i comuni interessati dai 34 interventi strategici previsti sono Assisi, Campello sul Clitunno, Cascia, Cerreto di Spoleto, Citerna, Ferentillo, Giano dell’Umbria, Monteleone di Spoleto, Norcia, Preci e Vallo di Nera per un totale di 21,8 milioni di euro di risorse volte al miglioramento di viabilità e sicurezza delle strade.

“Ripristinare definitivamente la viabilità – dichiara la presidente della Regione Stefania Proietti, che ha mantenuto la delega alla ricostruzione – rappresenta un elemento chiave per la vita sociale dei territori colpiti dal sisma. Senza strade sicure e accessibili, la ripresa economica rischia di essere compromessa: le attività commerciali, il turismo e i servizi, infatti, dipendono dalla possibilità di muoversi agevolmente. È per questo motivo che abbiamo identificato gli interventi di ripristino e adeguamento delle infrastrutture stradali come una priorità assoluta”.

Attraverso l’ordinanza speciale per il ripristino della viabilità, sono stati integrati i finanziamenti già concessi per interventi approvati e inseriti nel Programma previsto dall’OCDPC n. 408/2016. “Questo non solo ci permette di proseguire con gli interventi già previsti – conclude la Presidente Proietti – ma ci offre anche l’opportunità di finanziare una parte degli interventi che sono stati censiti e classificati con priorità nel piano approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È un passo significativo verso il recupero della normalità”.

Appennino Centrale e cratere sisma, si tenta il ritorno dei pensionati con la Flat Tax al 7%

Si punta alla Flat Tax al 7% per favorire il ripopolamento e lo sviluppo delle Aree dell’Appennino centrale.

Mercoledì 18 dicembre la misura sarà presentata a Palazzo Chigi. In un incontro che vedrà la partecipazione del vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, e del commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016, Guido Castelli (nella foto).

La misura fiscale è destinata a favorire il ritorno nelle aree dell’Appennino Centrale dei cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, che percepiscono l’assegno da un Paese straniero.

Al tema è già stato dedicato un convegno promosso dalla School of Government della Luiss Guido Carli e dal commissario straordinario sisma 2016, in collaborazione con la Fondazione MagnaCarta.

In quell’occasione è stato evidenziato come la misura della Flat Tax al 7% potrà frenare il fenomeno di spopolamento e incentivare la crescita economica di quelle comunità. Sottolineando come i regimi agevolativi pensati per i territori del cratere, ancora impegnati nella difficile ricostruzione economica e sociale, potranno essere importanti per rilanciare queste aree.

Galleria Forca di Cerro, dal 25 novembre nuovi lavori

Da domani, lunedì 25 novembre, saranno eseguiti gli interventi che completano l’ultima fase dei lavori di riqualificazione e miglioramento della sicurezza all’interno della galleria “Forca di Cerro”, sulla strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”.

Le attività si svolgeranno esclusivamente in orario notturno. Nel dettaglio, Anas comunica che da lunedì 25 a venerdì 29 novembre il transito sarà regolato a senso unico alternato con semaforo dalle 22:00 alle 6:30 del giorno successivo. A seguire, da lunedì 2 dicembre saranno necessarie cinque notti di chiusura dalle 22:00 alle 6:30 del giorno successivo, con transito deviato sulla viabilità alternativa. Infine, da lunedì 9 a venerdì 13 dicembre il transito sarà nuovamente regolato a senso unico alternato con semaforo dalle 22:00 alle 6:30 del giorno successivo.

I lavori riguardano l’ammodernamento degli impianti di illuminazione e di ventilazione che, insieme ai lavori ultimati nelle gallerie di Triponzo (lunga 1,2 km) e di Balza Tagliata (310 m), comportano un investimento complessivo di circa 6,8 milioni di euro.

L’ultima fase degli interventi era stata avviata lo scorso maggio e poi sospesa a luglio, come concordato con gli Enti locali, per garantire la piena percorribilità dell’itinerario da parte dei turisti durante la stagione estiva.

Per le procedure di collaudo dei lavori, al termine degli stessi, potranno essere necessarie delle chiusure notturne parziali o totali della galleria per l’effettuazione di misure illuminotecniche.

Nella galleria, lunga 4 chilometri, sono stati demoliti i vecchi impianti esistenti, installati nuovi cavi elettrici per uno sviluppo complessivo di circa 115 chilometri, montati i nuovi proiettori per l’illuminazione e i nuovi ventilatori, oltre alla verniciatura interna e alla realizzazione delle nuove cabine elettriche.

L’intervento rientra nel programma di riqualificazione e potenziamento della rete stradale umbra, avviato da Anas (Gruppo FS Italiane).

Lavoro, formazione, sociale: il protocollo per le aree del sisma del Centro Italia

Promuovere interventi mirati per sostenere e rafforzare il lavoro, la creazione di impresa,
la formazione, i servizi sociali, le famiglie, gli anziani, nonché i giovani e le persone che vivono condizioni
di fragilità e di difficoltà nei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma 2016. Questi gli obiettivi che
si prefigge la Convenzione firmata a Roma, presso la Struttura commissariale sisma 2016, dal commissario straordinario Guido Castelli e dal presidente e amministratore delegato di Sviluppo lavoro Italia, Paola Nicastro. Alla presentazione sono intervenuti anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e il presidente della Commissione
Lavoro del Senato, Francesco Zaffini.

La Convenzione attua quanto previsto dal Protocollo di intesa firmato lo scorso 19 settembre tra il commissario Catelli ed il ministro del Lavoro, Marina Calderone, individuando in Sviluppo Lavoro Italia
(l’ente in house del Dicastero di via Veneto che promuove le politiche attive e lo sviluppo occupazionale),
l’istituzione di riferimento del Ministero che collabora con la Struttura commissariale per l’attuazione
degli interventi e delle azioni previste dal Protocollo.

Obiettivo dell’intesa è appunto quello di integrare e rafforzare quanto già previsto dalle programmazioni regionali, anche attraverso misure specifiche e progetti innovativi e sperimentali, all’interno di quell’area denominata cratere sisma 2016 che comprende quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 138 comuni e una popolazione di circa 600 mila abitanti.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha spiegato: “Il lavoro è fondamentale per ricostruire davvero il territorio. Per questo ho voluto essere presente alla firma di questa Convenzione che avvia l’attuazione del protocollo d’intesa per la ricostruzione nell’area del Cratere Sisma del 2016, sottoscritto da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e struttura commissariale. Un modo per accompagnare le comunità colpite dal terremoto, unire le forze e individuare, insieme, le priorità per il prossimo futuro – ha aggiunto il ministro – Una scommessa soprattutto verso giovani e donne. Lo dimostra il collegamento tra la zona del Cratere Sisma con l’area ZES per il Mezzogiorno, con cui sussistono profonde similitudini in termini di necessità di creare modelli di sviluppo e politiche attive del lavoro. Sempre mantenendo alto il sostegno per presenta delle fragilità, in connessione con gli enti territoriali, quelli di formazione e il Terzo Settore”.

Il commissario al sisma 2016, Guido Castelli: “Creare opportunità di lavoro, formazione e sviluppo e la
premessa fondamentale per incentivare le persone a restare in questi territori e garantire un nuovo futuro
alle comunità dell’Appennino centrale. Oltre alla ricostruzione materiale, tra i compiti che mi sono stati
affidati c’è anche la riparazione economica e sociale dei territori colpiti dal sisma e l’odierna Convenzione
rientra a pieno titolo all’interno di questa strategia che stiamo attuando in stretta collaborazione con il
Governo, il Parlamento, le Regioni e i Comuni. Ringrazio il Presidente Nicastro per aver voluto condividere l’avvio di questo percorso che potrà contribuire attivamente alla crescita di territori che, oltre ad aver
subito le conseguenze di un evento catastrofale, da lungo tempo sono afflitte dal fenomeno dello
spopolamento. Infine, desidero rivolgere un particolare ringraziamento al Ministro Calderone per la
preziosa collaborazione che si è instaurata e per l’attenzione che, anche attraverso la sua presenza oggi,
dimostra nei confronti delle nostre comunità”.

Il presidente e amministratore delegato di Sviluppo lavoro Italia, Paola Nicastro: “Dall’analisi dei nostri
dati statistici si conferma un particolare spopolamento delle aree interne nelle zone del cratere, oltre al
calo demografico che insiste su tutto il paese. Noi puntiamo a limitare questo fenomeno con iniziative di
diffusione delle opportunità e degli strumenti che Il ministero del lavoro ha previsto, ad esempio quelle
contenute nel Decreto coesione. E quindi strumenti di autoimpiego e autoimprenditorialità puntando sui
settori che possano essere da traino come turismo sostenibile e sull’agricoltura innovativa. Il nostro
obiettivo è creare opportunità con quello che abbiamo definito il lavoro a Km 0, interveniamo direttamente nelle aree geografiche interessate, puntiamo in particolare sui giovani e sulle donne. Investire sulle competenze resta fondamentale per accompagnare le persone al lavoro e la formazione digitale è un ambito da rafforzare nei territori interessati”.

Attraverso un messaggio, ai presenti ha fatto giungere il suo saluto anche il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Francesco Zaffini: “L’obiettivo dell’intesa è quello di
integrare e rafforzare quanto già previsto dalle programmazioni regionali, anche attraverso misure
specifiche e progetti innovativi e sperimentali, all’interno di quell’area denominata cratere sisma 2016. Ciò non significa solo – ha sottolineato – edificare, ma anche creare condizioni di legalità e di sicurezza nei circa 10mila cantieri in corso e soprattutto contrastare lo spopolamento per consentire ai giovani di non
andarsene. Il tutto creando opportunità di lavoro, formazione e sviluppo, che resta la premessa necessaria
per incentivare i cittadini, perché noi sappiamo che dove c’è lavoro c’è dignità ed essendoci dignità c’è
anche la possibilità di riconquistare ciò che si è perso, riportando i territori più penalizzati a vivere una
nuova stagione, con uno sguardo verso il futuro. Una strategia che stiamo attuando in stretta
collaborazione tra Governo, Parlamento, Regioni e Comuni”.

Nel dettaglio, gli interventi e le azioni previste riguardano l’avviamento di imprese giovanili, la formazione e l’attivazione dei disoccupati, la riduzione dei divari territoriali attraverso servizi specifici, la promozione della formazione tecnica e digitale dei giovani, la realizzazione di servizi per le famiglie, i giovani e gli anziani, il sostegno a servizi per il welfare territoriale, comunitario ed aziendale, il rafforzamento del ruolo e dei servizi del terzo settore.

In particolare, attraverso la collaborazione con Sviluppo lavoro Italia verranno compiute analisi dei
fabbisogni, anche tramite incontri dedicati, con la contestuale raccolta di fabbisogni da parte di
associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, imprese, Comuni, Enti del Terzo Settore.

Infine, è prevista la progettazione e realizzazione di interventi relativi ad autoimpiego e imprenditoria femminile, Sistema Duale, ITS, Formazione e altre misure di politica attiva del lavoro utili all’aumento di occupazione e alla riduzione del mismatch di competenze che prevedono il coinvolgimento di stakeholder, soggetti del Terzo Settore, della cooperazione sociale del sistema dei servizi socioassistenziali e socioeducativi.

Otto anni fa il terremoto nel Centro Italia, i numeri della ricostruzione

Trenta ottobre 2016, ore 7.40. Una data che resta indelebile nelle popolazioni del Centro Italia e in particolare della Valnerina. La terra quel giorno tremò violentemente (6.5 la magnitudo registrata) , lasciando ferite i cui segni sono ancora evidenti.

Il tragico anniversari è stato ricordato con una commemorazione alla quale hanno partecipato anche la governatrice umbra Donatella Tesei e la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, entrambe candidate a guidare l’Umbria per i prossimi cinque anni.

E il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, che ha ricordato i numeri della ricostruzione in Umbria.

La ricostruzione degli edifici privati, dal 2016, ha visto 3.348 cantieri autorizzati, 1.962 dei quali già conclusi con il ritorno delle famiglie nelle proprie abitazioni e delle attività economiche nelle sedi di lavoro. Le richieste di contributo presentate sono state 4.955 di cui 3.022 per danno lieve e 1.933 per quelli gravi.

La cosiddetta ricostruzione leggera è avviata verso la conclusione, con una percentuale di approvazione delle pratiche pari a circa il 91% del totale delle istanze presentate. La ricostruzione pesante, invece, è avviata con una percentuale di approvazione pari a circa l’ 80% del totale delle istanze presentate in forma completa.

Al 30 ottobre 2024 con le istanze contributive sono stati richiesti importi pari a 1,720 miliardi di euro di cui 618 mila euro liquidati. Sul fronte della ricostruzione pubblica , in Umbria sono stati finanziati 432 interventi per un totale di 707 milioni di euro di somme assegnate: 94 edifici scolastici, 56 opere di urbanizzazione e infrastrutture, 35 per l’edilizia residenziale pubblica, 23 per dissesti, 18 per municipi, sette per edilizia sanitaria e socio sanitaria. Di questa somma complessiva, oltre 445 milioni di euro, riferiti a 140 interventi, vengono attuati tramite disposizioni delle ordinanze speciali. Rispetto al totale di 432, gli incarichi di progettazione affidati rappresentano il 40%.

A questi si aggiungono ulteriori 205 interventi per 150,8 milioni di euro che interessano i beni culturali e che sono attuati tramite le Diocesi e gli Enti ecclesiastici riconosciuti.

Nel 2016 i nuclei assistiti con il Cas in Umbria erano 2.352 per un totale di 5.527 persone. Ad oggi sono invece 816 per un totale di 1.369 persone.

Tre Valli, riaperta al traffico leggero la galleria Cesaronica

Riaperta definitivamente, per ora limitatamente al traffico leggero la galleria “Cesaronica” nel tratto di Arquata del Tronto della Tre Valli, tra Norcia e Ascoli Piceno.

Ultimati i complessi interventi strutturali eseguiti quasi esclusivamente in orario notturno. L’ultima fase, propedeutica alla riapertura del tunnel, è consistita nella demolizione della pavimentazione esistente, comprese le fondazioni stradali, e nella realizzazione del nuovo piano viabile.

Tale attività, non potendo essere suddivisa in singole sessioni notturne, ha visto la chiusura da lunedì 30 settembre in entrambe le direzioni in orario continuato, fino al completamento dei lavori, che si sono conclusi.

Restano le limitazioni per i mezzi pesanti per i lavori sui viadotti limitrofi. I lavori erano iniziati a marzo 2021. Il tunnel, lungo 1.150 metri, era stato gravemente lesionato dagli eventi sismici del 2016/2017 e riaperto al traffico, dopo un primo intervento di carattere provvisorio.

Finanziaria 2025, ecco le misure per le aree terremotate

Dalle misure per la ricostruzione sismica a quelle per le famiglie e le imprese delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016 e del 2017.

Ecco le misure della Legge di Bilancio 2025 che interessano da vicino le popolazioni delle aree terremotate.

Nella Finanziaria varata dal Governo viene prorogato al 31 dicembre 2025 lo stato di emergenza e la gestione commissariale straordinaria. Con risorse per la gestione del Contributo disagio abitativo. Rifinanziate le convenzioni con Invitalia e Fintecna per il supporto tecnico alla ricostruzione. Proroga al 31 dicembre 2025 dei contratti di lavoro a tempo determinato per il personale presso USR e tutti gli Enti compresi nel cratere del sisma del 2016.

Differito il pagamento delle rate dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti ai Comuni, senza applicazione di sanzioni e interessi. Trovate le risorse per la compensazione delle minori entrate Tari per i Comuni.

Risorse per lo sviluppo delle piattaforme informatiche della Struttura commissariale e per i procedimenti amministrativi.

Finanziamenti per la ricostruzione privata e il prolungamento del termine ultimo dei mutui di Cassa Depositi e Prestiti.

Prorogate le norme sui trasporti di materiale degli edifici crollati e la possibilità di aumentare al 70% il quantitativo di rifiuti non pericolosi derivanti da demolizione o costruzione.

Per i cittadini e le imprese, sospensione del pagamento dei mutui e dei finanziamenti delle attività economiche e dei muti per la prima casa inagibile o distrutta. Trovata la copertura finanziaria per il pagamento degli interessi a carico dei privati che optano per la sospensione dei mutui.

Prorogata l’esenzione dell’imposta sulla pubblicità e della tasse di occupazione aree pubbliche.

Nella zona rossa prorogata l’esenzione per le utenze di energia elettrica, acqua e gas e nel resto del cratere le agevolazioni tariffarie. Prorogata l’esenzione dell’imposta di bollo e di registro per i documenti della PA.

Prorogata l’esenzione Irpef e Ires del reddito di fabbricate distrutti o oggetto di ordinanza di sgombero. Resta l’esenzione dal pagamento dell’imposta Imu per i fabbricati fino alla loro completa ricostruzione o agibilità.

Prorogata l’esclusione dall’Isee degli immobili e fabbricati di proprietà distrutti o dichiarati inagibili.

Tiene in cantina i fucili da caccia del suocero morto, denunciato

Alla morte del suocero non ha presentato richiesta alle autorità competenti per detenere quei due fucili da caccia. I carabinieri della Stazione di Monteleone di Spoleto li hanno trovati nell’abitazione del 56enne, già noto alle forze dell’ordine, che è stato così denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto per detenzione abusiva e omessa custodia di armi.

I due fucili – che il suocero del 56enne, cacciatore, deteneva legalmente – sono stati trovati all’interno di una cantina, priva di qualsiasi accorgimento di sicurezza, pertanto prelevabili – si sottolinea in una nota dell’Arma – da chiunque avesse accesso a quel locale.

I due fucili sono stati sottoposti a sequestro.