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Marsciano dice “no” all’inceneritore

Marsciano dice “no” all’inceneritore

Opposizione ferma all’inceneritore: Marsciano dice no alla politica dei rifiuti della destra

Il candidato sindaco della coalizione Alleanza Progressista, Michele Moretti, ha ribadito la totale opposizione alla costruzione del nuovo inceneritore nella Media Valle del Tevere. In una conferenza stampa convocata dalla lista Progressisti per Marsciano, Moretti ha criticato il Piano rifiuti presentato dalla giunta Tesei, sostenendo che la proposta di legge miri ad eliminare gli obiettivi minimi di raccolta differenziata per favorire la realizzazione del nuovo impianto da 180.000 tonnellate di rifiuti.

Il consigliere regionale e coordinatore del M5S Umbria, Thomas De Luca, ha sottolineato che impianti di questa dimensione non sono economicamente sostenibili e ha evidenziato i rischi ambientali legati all’incremento del traffico di tir e all’inquinamento atmosferico.

La proposta di legge, secondo De Luca, rappresenta un passo indietro di trent’anni per l’Umbria, in quanto abolisce la soglia minima del 40% di raccolta differenziata, dando carta bianca al soggetto gestore senza mettere in pericolo i suoi profitti.

Il M5S presenterà un Piano dei rifiuti alternativo il 4 maggio, mentre si chiede agli amministratori progressisti di opporsi alla proposta, proponendo di innalzare il limite minimo di raccolta differenziata al 70%.

Il candidato sindaco Moretti ha ribadito la contrarietà al nuovo inceneritore, sottolineando l’importanza di puntare sull’economia circolare e sul miglioramento della gestione dei rifiuti per garantire la salute e lo sviluppo industriale.

L’onorevole Emma Pavanelli ha criticato l’inceneritore come contrario alle politiche europee di riduzione dei rifiuti e ha sottolineato l’importanza di un piano industriale incentrato sull’economia circolare. Michele Capoccia, candidato della lista Progressisti per Marsciano, ha condannato l’atteggiamento della destra umbra, accusandola di favorire i privati a scapito dei servizi pubblici, della sanità e dell’ambiente.

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Fiume Nera, progetto ciclopedonale: sostenibilità e sviluppo locale

Con il supporto dei fondi europei, si sta realizzando un ambizioso progetto per promuovere la mobilità sostenibile e valorizzare le risorse naturali locali nella regione.

Grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020, gestito dalla Regione Umbria, è in corso la realizzazione di una pista ciclopedonale lungo il fiume Nera, tra le città di Terni e Narni.

Il progetto, guidato dal Comune di Narni e affidato a Vivenda Srl, Sintagma Srl, Krea Costruzioni S.p.A. e Appalti e gare service Srl, prevede la creazione di un collegamento di 18 chilometri per ciclisti, pedoni e cavalieri. La pista partirà da Ponte Allende a Terni e si congiungerà alla già esistente ciclabile delle Gole del Nera.

Questa nuova infrastruttura non solo promuoverà il turismo, permettendo ai visitatori di godere delle bellezze naturali lungo il percorso, ma avrà anche un impatto strategico, offrendo un’alternativa sostenibile all’uso dell’auto per i residenti di Terni e Narni.

Oltre a favorire la mobilità sostenibile, il progetto contribuirà all’economia locale, stimolando la creazione di attività commerciali lungo la pista, come noleggio di biciclette, aree di sosta e servizi. Inoltre, la pista sarà arricchita da punti di osservazione ambientale, con pannelli informativi sulla flora e la fauna locali, ampliando così le opportunità per gli amanti della natura e i turisti di esplorare la Valnerina.

Questo progetto, finanziato dalla Commissione Europea, rappresenta un importante passo avanti per la promozione della mobilità sostenibile e lo sviluppo economico della regione.

More4Water: Perugia lancia ufficialmente il progetto

Mercoledì 10 aprile, presso l’aula magna del polo di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, si darà il via ufficiale a More4Water, un’iniziativa fondamentale nell’ambito di Water4All.

Il progetto, finanziato congiuntamente dai fondi Mur e dal programma Horizon Europe, si concentra sulla ricerca scientifica nel settore idrico. Lo scopo è quello di sviluppare una tecnologia innovativa che utilizza reti di sensori wireless in grado di migliorare la previsione della disponibilità di acqua e per gestirne l’utilizzo in modo più sostenibile.

Il fine è anche l’ottimizzazione delle strategie di gestione e di governance delle reti di acquedotti e irrigue. Secondo i promotori del progetto, la tecnologia proposta consentirà di ridurre notevolmente gli effetti della siccità e di prepararsi al futuro delle reti e degli impianti idrici, che devono essere monitorati, controllati ed efficienti per essere in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il Green deal dell’Unione Europea.

Alla guida del progetto, che avrà una durata di 36 mesi e coinvolgerà attività di ricerca, si trova la docente di idraulica Silvia Meniconi. More4Water era stato selezionato nel 2023, come vincitore nella 1st Joint Transnational Call sul tema “Gestione delle risorse idriche: resilienza, adattamento e mitigazione degli eventi estremi idroclimatici e della gestione” della Partnership Europea Water4All.