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Resta incastrato sotto al trattore ribaltato, salvato dai vigili del fuoco

E’ rimasto incastrato sotto il suo trattore cingolato, che si è ribaltato mentre stava eseguendo lavori su un terreno impervio, a Pianello (Perugia).

Per liberare l’uomo da sotto il mezzo è stato necessario l’intervento di due squadre dei vigili del fuoco di Perugia. Poi, in collaborazione con il 118 e il Soccorso Alpino, l’uomo è stato trasportato con l’elisoccorso Nibbio all’ospedale di Perugia.

L’incidente si è verificato nella tarda mattinata di giovedì. Durante le operazioni l’uomo è rimasto sempre cosciente. Un incidente che ripropone il tema della pericolosità del lavoro in campagna legato all’utilizzo dei mezzi cingolati, in particolare su determinati terreni.

Incidente sulla Marscianese, perde la vita vigile del fuoco da poco in pensione

I vigili del fuoco intervenuti sulla Marscianese, per un incidente tra un auto e un furgone, hanno verificato che la vittima, alla guida della vettura, era un loro collega, Mario Cotogni, andato in pensione solo da poco tempo.

Il tragico incidente si è verificato intorno alle 18 di mercoledì a Sant’Angelo di Celle (Derura), sulla provinciale 375. L’auto su cui viaggiava Cotogni si è scontrata frontalmente con un furgone con a bordo tre persone, rimaste ferite, in maniera non grave.Due di loro sono stati trasportati in codice verde all’ospedale di Pantalla, il terzo in codice giallo al Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Per il vigile del fuoco in pensione, precedentemente in servizio presso il distaccamento di Todi, non c’è stato nulla da fare da parte del personale sanitario del 118, accorso sul luogo dell’incidente insieme ai vigili del fuoco, alla polizia locale e ai carabinieri della compagnia di Todi, a cui sono state affidate le indagini per accertare, sulla base dei rilievi effettuati, l’esatta dinamica dell’incidente.

La strada Marscianese, più volte teatro di gravi incidenti, è rimasta temporaneamente chiusa al traffico.

Sconcerto e dolore tra i vigili del fuoco, che esprimono il più sentito cordoglio alla famiglia del loro collega stimato e benvoluto, Mario Cotogni, colpita da questa improvvisa e tragica perdita. “Il comando dei vigili del fuoco di Perugia – si legge in una nota – si stringe al dolore dei familiari in questo difficile momento”.

Famiglia sterminata a colpi di fucile, si indaga

A trovarli senza vita, nella loro villetta di Fratticiola Selvatica – frazione del comune di Perugia – è stato il fidanzato della 39enne senza vita. Uccisi da colpi di arma da fuoco anche la madre di lei, di 66 anni, e il padre (69 anni).

Accanto al corpo dell’uomo, secondo quanto emerso, è stato trovato un fucile da caccia (l’uomo aveva regolare licenza) forse l’arma utilizzata per la strage. Elemento che fa pensare all’ipotesi di un dramma familiare, un doppio femminicidio – suicidio. Anche se al momento non ci sono conferme ufficiali da parte delle autorità.

Nella villetta dove sono state trovare morte padre, moglie e figlia, insieme al medico legale e al magistrato di turno, sono giunti gli esperti della polizia scientifica per i rilievi.

Ast annuncia: costi energetici insostenibili, fermiamo uno dei forni per una settimana

Arvedi Acciai Speciali Terni fermerà uno dei due forni elettrici dell’acciaieria per una settimana a fine settembre. “Al momento”, è scritto nella nota con cui l’azienda ha comunicato la decisione. Maturata, viene spiegato, “a causa del perdurare degli alti costi energetici che non consentono all’azienda di essere competitiva nei confronti delle crescenti importazioni dall’Asia a prezzi stracciati”.

Costi energetici che secondo quanto lamentato dall’azienda creano uno squilibrio insostenibile. “Il livello del costo dell’energia elettrica in Italia, tre volte superiore a quello di altri paesi europei dove sono basati i concorrenti di Ast – si legge ancora nella nota – sta condizionando il piano di rilancio dello stabilimento umbro”.

La nota di Arvedi Ast

“Il tema dell’energia – scrive la proprietà – è una delle questioni più dibattute tra le aziende italiane e lo è in particolare per Arvedi AST, sito produttivo altamente energivoro che vede compromessa la propria competitività sul mercato a causa di un costo energetico due/tre volte superiore rispetto a quello di altri competitor europei”.

“Per condividere con tutti i lavoratori un fattore discriminante e distorsivo della concorrenza, ragione per cui l’azienda si batte sui tavoli istituzionali, nazionali ed europei, con il supporto di Regione Umbria, per ottenere un equo costo dell’energia, questa mattina è stato posizionato in AST un cartellone che dettaglia il grave disagio che gli elevati costi energetici stanno causando alla competitività dell’azienda. La maxi affissione, che ricopre uno degli edifici affacciati sul principale piazzale interno del sito di Viale Brin, da un lato ripercorre la storia dell’esproprio del ramo d’azienda elettrico della Terni e del mancato indennizzo per cui negli anni numerose istituzioni, a livello nazionale e locale, hanno assunto l’impegno di addivenire ad una soluzione compensativa per Terni e per Acciai Speciali Terni S.p.A., senza però giungere – sino ad oggi – ad una soluzione condivisa e definitiva; dall’altro mette in evidenza i “numeri” della sperequazione in termini di costi che Ast deve subire rispetto agli altri suoi concorrenti europei, evidenziando come in qualche caso il costo della bolletta energetica sia quasi triplicato”.

“Eppure – prospetta Arvedi Ast – una soluzione ci sarebbe, se si consentisse finalmente ad Acciai Speciali Terni S.p.A., semplicemente ripristinando le condizioni originali di autoproduzione con il collegamento diretto esistente con la centrale Enel di Galleto, l’approvvigionamento di energia elettrica per i suoi fabbisogni a costi comparabili a quelli di analoghe forniture nei Paesi europei e in linea con le società auto-produttrici di energia elettrica. AST vedrebbe in questo modo ristabilite le condizioni che hanno permesso la nascita di un sito produttivo capace di superare i più gravi periodi di crisi. Eloquente in proposito il titolo che accompagna l’affissione: ‘Abbiamo il diritto morale di avere le nostre centrali o di essere pagati da chi le ha espropriate'”.

Le reazioni

Una soluzione, quella di Galleto, sollecitata anche dal segretario umbro del Pd Tommaso Bori: “Ritengo, per questo, quasi paradossale che non sia stata ancora verificata l’ipotesi di ripristino del collegamento tra Ast e la centrale idroelettrica di Galleto, che sarebbe in grado alimentare l’impianto attraverso energia pulita e a chilometro zero. Serve dunque che la destra che governa a livello regionale e nazionale si faccia carico delle sue responsabilità, di questo immobilismo che, a distanza di anni, non ha portato ancora alla firma del nuovo accordo di programma né ad affrontare in maniera costruttiva e responsabile il nodo energia, nonostante gli impegni assunti con Arvedi”.

I parlamentari umbri del Pd Anna Ascani e Walter Verini puntano l’indice contro “l’inerzia del Governo”, si appellano al ministro Urso e chiamano in causa la Regione, ma anche il Comune di Terni, giudicato “latitante” nella funzione “di stimolo” che invece dovrebbe svolgere insieme a lavoratori, sindacati, rete dell’indotto.

Da lunedì nuovo cantiere sul Raccordo con chiusura notturna

Da lunedì 9 settembre nuovo cantiere, con chiusura notturna, sul Raccordo autostradale Perugia – Bettolle. Anas dovrà infatti eseguire i lavori per la sostituzione dello spartitraffico centrale tra gli svincoli di Olmo e Corciano. Si tratta di una in prosecuzione dei lavori recentemente ultimati, per circa 3 km, tra Madonna Alta e Olmo, nell’ambito del programma di riqualificazione della rete stradale umbra.

La vecchia barriera in calcestruzzo sarà sostituita con una di nuova concezione, alta 1,2 metri, che innalza notevolmente gli standard di sicurezza stradale ed è in grado di contenere eventuali urti con uno spostamento molto ridotto, anche in caso di sbandamento di mezzi pesanti.

Per contenere al minimo i disagi al traffico, fa sapere Anas, gli interventi si svolgeranno in orario notturno. Nel dettaglio, dalle 20:30 alle 6:30 tra gli svincoli di Olmo e Corciano sarà chiusa la carreggiata in direzione Bettolle e la corsia di sorpasso in direzione Ponte San Giovanni.

Il traffico in direzione Bettolle/A1 sarà deviato sulla viabilità secondaria parallela al Raccordo (strada Trasimeno Ovest-via Antonio Gramsci) con uscita obbligatoria allo svincolo di Olmo e rientro allo svincolo di Corciano. Il traffico in direzione Ponte San Giovanni potrà transitare in corsia di marcia con divieto di sorpasso tra gli svincoli di Corciano e Olmo.

Ancora un’auto contromano, anziano grave dopo uno scontro frontale

Ancora un grave incidente stradale provocato da un automobilista che ha imboccato contromano la strada. Questa il frontale tra due auto è avvenuto nella prima mattinata di venerdì, lungo la statale 318 tra Branca e Gualdo Tadino.

Un 82enne, alla guida di una Fiat 600, ha sbagliato l’ingresso allo svincolo, ritrovandosi contromano. Un camion che sopraggiungeva in direzione opposta è riuscito ad evitarlo, ma non un 72enne del posto che transitava con una Merceded.

Nell’impatto l’82enne ha riportato ferite molto gravi ed è stato trasportato in ospedale con l’elisoccorso. Ferite lievi per il conducente dell’altra auto.

Sul posto sono giunti i carabinieri. La dinamica dello scontro è però evidente.

Accordo di Programma Arvedi-AST al centro del dibattito politico

L’appello rivolto da Confartigianato Terni ai vari livelli istituzionali – Governo, Regione, Comune, secondo le rispettive competenze – perché si acceleri nel dare concretezza all’Accordo di Programma Arvedi-AST, a tre anni dal passaggio di proprietà del polo siderurgico, ha rimesso al centro dell’agenda politica un tema fondamentale per il territorio, al quale dovrebbe garantire investimenti per un miliardo di euro.

Ed anche l’imminenza della scadenza elettorale ha favorito gli interventi di centrodestra e centrosinistra su un tema così importante. Riportandolo, appunto, nell’agenda politica ternana e umbra, anche pubblicamente. E questo era del resto il senso del costruttivo invito di Confartigianato Terni, affinché i vari livelli istituzionali, di comune accordo e secondo le rispettive competenze, riescano ad accelerare nell’attuazione dell’Accordo di Programma. E questo, al di là del confronto dialettico che, appunto, risente ovviamente anche della campagna elettorale già avviata.

Tesei: la strada già fatta e il caro-energia sull’ultimo miglio dell’Accordo

La governatrice umbra Donatella Tesei ricorda il lavoro sin qui fatto, secondo l’aggiornamento da lei comunicato a fine giugno in aula rispondendo a un’interrogazione sul tema. Con le interlocuzioni con Governo e aziende che comunque, assicura, stanno continuando.

Tesei coglie l’occasione per fare ancora il punto “su questo tema sicuramente strategico e di cui mi sono occupata – sottolinea – personalmente e con costanza quasi quotidiana”.

“Le Acciaierie di Terni – evidenzia la governatrice – negli anni precedenti questo Governo regionale hanno attraversato complesse situazioni gestionali che più di una volta sono sfociate in lunghi e complicati momenti di difficoltà, risolti anche grazie alle azioni delle forze sindacali. Al momento del nostro insediamento, le acciaierie erano state messe in vendita dall’allora proprietà tedesca, che da tempo non le considerava strategiche e per questo risultavano assolutamente carenti di investimenti, quindi in crisi di competitività e con rischi concreti per occupazione ed intero indotto. Insieme al Governo nazionale abbiamo accompagnato il cambio di proprietà, cercando di evitare assetti che non davano garanzie di rilancio e prospettive occupazionali: anche grazie a questa azione siamo arrivati all’acquisizione dell’Ast da parte di un solido Gruppo italiano, Arvedi, che ha subito e con grande correttezza stretto contatti con le Istituzioni locali, predisponendo rapidamente un Piano industriale credibile ed ambizioso e dando luogo a primi immediati investimenti e riorganizzazione, nella salvaguardia dell’occupazione. Ricetta che ha dato immediatamente stabilità all’azienda. Insieme al Governo nazionale ed alla nuova proprietà, abbiamo individuato in un Accordo di programma lo strumento giusto per coniugare gli indispensabili ed ingentissimi investimenti privati, con le necessarie risorse pubbliche ed altre condizioni abilitanti di supporto, nell’ottica della piena realizzazione di quel Piano industriale che consentisse stabile ed ulteriore rilancio e sviluppo occupazionale. L’Accordo in questione prevede oltre un miliardo di euro di investimenti, di cui circa 300 milioni con fondi pubblici ed il resto a carico della stessa nuova proprietà”.

“L’impegno della Regione – prosegue Tesei – non si è esaurito qui. Infatti abbiamo provveduto anche a facilitare le condizioni infrastrutturali con il finanziamento della bretella Staino-Prisciano, ed i miglioramenti continui della Orte-Civitavecchia, strategica per l’AST. Io stessa poi ho chiesto ad Arvedi, in appositi tavoli di confronto, che anche le aziende locali competitive potessero recitare un ruolo importante nel Piano Industriale in corso perseguito proprio da Arvedi, Gruppo che ringrazio per il leale e continuo confronto, per il lavoro svolto e per gli investimenti già messi in essere e che avverranno in azienda ed anche per quelli di responsabilità sociale nei confronti del territorio che arriveranno con modalità già definite, così come ringrazio le forze sindacali per il lavoro ed il senso di responsabilità dimostrati in questi anni. Per ciò che concerne, infine, la discarica, abbiamo vigilato sull’accordo tra le parti interessate, che dovrà soddisfare anche quelle condizioni di sostenibilità ambientale che per me, nell’intero Piano, vengono al pari di quelle di sviluppo industriale ed occupazionale. Tutto questo lungo e complesso lavoro ha fatto sì che nonostante l’inflazione, il caro energia, e la crisi del mercato, la nuova AAST, abbia retto il mercato e, a differenza del passato, non vi siano state crisi”.

Quanto alla situazione attuale, Tesei spiega: “L’ultimo miglio dell’Accordo di Programma – che la Regione per parte propria ritiene da tempo sottoscrivibile registrando comunque gli investimenti già iniziati da parte dell’Azienda – è rappresentato dal costo dell’energia, problema strutturale, comune in Italia a tutte le aziende energivore che sono alle prese con costi superiori al resto d’Europa. Anche in questa direzione, nonostante il nostro ruolo istituzionalmente e funzionalmente limitato in materia, ci siamo attivati con Enel per far sì che le parti potessero raggiungere il miglior accordo possibile. Oltre questo, abbiamo sollecitato la soluzione di un problema strutturale e nazionale di un comparto di aziende, tra l’altro acuito a Terni decenni fa con la vicenda degli espropri, che ha visto la creazione di un tavolo nazionale tra le parti ed i vertici del Governo, che è ancora al lavoro”.

“Alla luce di tutto ciò – conclude la presidente della Regione Umbria – mi sembra fuori luogo parlare di disinteresse da parte della politica regionale, quando invece questo è uno dei dossier più complessi che ho ereditato e per questo curato personalmente come tutti possono testimoniare. Invito, pertanto, Confartigianato ad informarsi meglio sui fatti prima di esprimersi con affermazioni paradossali ed in tal senso ribadisco la mia più totale disponibilità al fine di fornire dettagliatamente tutto il percorso e i risultati in esso ottenuti, nonché le future evoluzioni, a Confartigianato e a quanti ne sentissero il bisogno”.

Paparelli: AST fuori dall’agenda politica

Il consigliere regionale Pd Fabio Paparelli rivendica invece il lavoro fatto per incalzare la Giunta regionale su questo tema, con quattro interrogazioni e sei mozioni. Lamentando però di non aver ricevuto “risposte convincenti e impegni concreti” su un argomento, quello dell’AST, che si ritiene sparito dall’agenda politica regionale.

“A conferma di ciò – afferma Paparelli – basti ricordare il completo abbandono del programma relativo all’Area di crisi complessa che ad oggi risulta completamente svuotato. In assenza di un nuovo accordo di programma non solo non vengono date risposte in termini di investimenti Ast, ma mancano i
presupposti per mettere in campo misure importanti legate alla competitività del territorio sia in termini di sostenibilità ambientale che di sviluppo del sistema imprenditoriale locale. Almeno in sei occasioni abbiamo assistito ad annunci su un imminente firma di accordi di programma di cui non c’è stata traccia”.

“Del tutto ignorate anche le ragioni delle piccole e medie imprese dell’indotto Ast – ricorda Paparelli – che hanno dovuto scontare anni difficili con restrizioni e sacrifici fin sopra le possibilità senza la men che minima attenzione della regione. Il comparto si aspettava un tavolo a tutela di questo settore che non è mai stato convocato”.

Quindi l’attacco politico da parte dell’esponente dem: “La presidente Tesei porta con sé anche la responsabilità di aver non voluto dare continuità al lavoro fatto dalla Giunta regionale precedente sui
temi della produttività e che ha sottoscritto l’accordo di programma nel 2018 per la riqualificazione dei poli siderurgici e chimico, mettendo a disposizione 30 milioni di euro di risorse ottenute tramite la legge 181 di cui ne sono state utilizzate soltanto una parte, oltre a 36 milioni di risorse regionali”.

“Perfino il polo chimico ternano – conclude Paparelli – che in passato ha rappresentato un’eccellenza e un grande motivo di speranza per lo sviluppo e per una nuova identità industriale del territorio, attende ancora oggi risposte che sono mai arrivate per incapacità manifesta di questa giunta regionale e di chi la sta guidando”.

Insomma, gli investimenti nel territorio ternano legati all’acquisizione di AST da parte di Arvedi, grazie all’appello di Confartigianato Terni, sono tornati, anche pubblicamente, al centro del dibattito politico umbro, a pochi mesi dall’appuntamento elettorale. Tradizionalmente tempo di bilancio, ma anche di programmazione e di impegni per il prossimo futuro nei confronti di cittadini, famiglie e territori.

E’ perugino l’unico studente italiano attualmente a Princeton

E’ umbro l’unico studente italiano di Princeton per il quadriennio 2024-2028. E’ il perugino Valerio Castellini, già studente del Liceo “Mariotti” a Perugia, che aveva scelto di proseguire gli studi a Maastricht, in Olanda, dove ha conseguito il diploma di baccellierato internazionale (Ib), dopo aver vinto la selezione nazionale dei Collegi del Mondo Unito (Uwc).

Un’esperienza formativa e umana, quest’ultima, che Valerio consiglia ad altri giovani: “Sono felice di questa opportunità straordinaria – spiega – che forse non avrei mai avuto se non fossi passato prima attraverso l’esperienza in Uwc. Per questo invito gli studenti italiani a non lasciarsi sfuggire il bando che Uwc Italia pubblica ogni anno, offrendo a qualche decina di ragazzi l’occasione unica di vivere e studiare in un ambiente internazionale. Ma bisogna affrettarsi, il bando per le partenze del prossimo anno scade il 31/10/2024!”.

Ora Valerio Castellini proseguirà la sua formazione all’Università di Princeton, nel New Jersey, uno degli atenei più prestigiosi al mondo, che vanta tra i suoi studenti personaggi come John F. Kennedy, John Nash, Alan Turing, Michelle Obama, Jeff Bezos, e nel cui campus è sepolto Albert Einstein.

Che fine ha fatto l’Accordo di Programma Arvedi-AST? I timori di Confartigianato Terni

A tre anni dall’acquisizione delle acciaierie di Terni da parte del gruppo Arvedi, nonostante gli annunci soprattutto in coincidenza delle scadenze elettorali, l’Accordo di Programma Arvedi-AST, che dovrebbe garantire investimenti per un miliardo di euro, è scomparso dall’agenda politica. Cosa che preoccupa fortemente Confartigianato Terni.

“Non ci risulta che sia stato fatto alcun passo avanti – evidenzia l’associazione di categoria – e il territorio rischia di essere privato degli investimenti programmati. Inoltre, i fondi di parte pubblica programmati dal Governo e autorizzati dall’UE sono fondi destinati e quindi non possono essere tenuti inutilizzati all’infinito e consistono anche in fondi PNRR, che sono soggetti a scadenze ravvicinate. Delle diverse questioni che risultavano ancora aperte all’inizio del 2024 di natura ambientale (intervento sulla discarica); di natura energetica; di natura occupazionale e di natura finanziaria (programmazione e utilizzo dei fondi) non ci risulta che alcuna abbia trovato soluzione, anzi, al contrario, il passare infruttuoso del tempo sta complicando sempre di più la ricerca di una soluzione, nel sostanziale disinteresse della politica locale e nazionale”.

Una situazione che Confartigianato chiede a Governo, Regione Umbria e Comune di Terni chiede di sbloccare in tempi brevi agendo di comune accordo, garantendone la firma e l’avvio degli investimenti sul sito produttivo, così da scongiurare la perdita delle risorse destinate all’accordo stesso.

Perugia: divertimento vs. disturbi notturni

Perugia: divertimento vs. disturbi notturni

Residenti preoccupati per il rumore e i comportamenti problematici nel centro storico durante il fine settimana

La vivace vita notturna di Perugia, che si estende dalla storica piazza Danti a Porta Sole fino a piazza Piccinino, è diventata fonte di preoccupazione per i residenti. Questi ultimi hanno espresso il loro disappunto per l’eccessivo rumore e i comportamenti problematici che disturbano la quiete notturna.

Il cuore del problema risiede nel delicato equilibrio tra il diritto al divertimento e quello al riposo. Questo equilibrio sembra essere compromesso, in particolare dopo le due del mattino. Molti residenti hanno riportato di non riuscire a dormire fino alle tre, nonostante le finestre chiuse.

Il disturbo ha due principali fonti. Da un lato, la musica di alcuni locali continua anche dopo la fine dei concerti serali in piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci. Dall’altro, c’è chi non riesce a divertirsi senza esagerare con alcol e droghe, alimentando comportamenti rumorosi e incivili.

Le forze dell’ordine sono intervenute più volte, ricevendo almeno una ventina di segnalazioni per rumori molesti e liti nella notte tra sabato e domenica. La maggior parte delle chiamate proveniva dal centro storico, specialmente da Porta Sole, via Ulisse Rocchi e via Bartolo. Tuttavia, spesso, all’arrivo delle autorità, i responsabili si erano già dispersi.

Disturbi Anche in Periferia

Le segnalazioni non si limitano al centro storico. Come riportato da Michele Milletti su Il Messaggero, anche la periferia di Perugia ha visto richieste di intervento della polizia, in particolare tra San Sisto e Sant’Andrea delle Fratte, per una violenta lite all’esterno di un locale. Ulteriori disturbi sono stati segnalati in altre zone della città nelle prime ore del mattino.

Anche Fontivegge ha affrontato problemi simili. Oltre alla musica alta e ai balordi per strada, c’è stato chi ha danneggiato i portoni dei palazzi. Un residente ha segnalato che un uomo, in evidente stato di alterazione, ha danneggiato il portone di un condominio di Via Cortonese.

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