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Melasecche:”Abbiamo rotto l’isolamento dell’Umbria”

L’assessore regionale ai trasporti illustra il lavoro fatto per avvicinare la regione all’Italia.

“Abbiamo rotto l’isolamento dell’Umbria”: lo ha affermato l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture, Enrico Melasecche, intervenendo alla conferenza stampa di fine anno della Giunta regionale per tracciare un bilancio delle attività svolte e dare uno sguardo alle prospettive future.
Melasecche ha parlato prima di tutto dell’azione svolta con la “riorganizzazione dei servizi” visto che, ha detto, “abbiamo dato forza e fiducia a chi lavora e questo ha portato risultati notevoli”.
L’assessore ha ricordato, come “notevole traguardo ottenuto”, la stazione per l’alta velocità con la soluzione, ha commentato, “che noi in qualche modo proponevamo”. “Non possiamo certo dire che Davide ha vinto contro Golia – ha aggiunto – perché il presidente della Regione Toscana Giani è persona splendida e simpatica e proprio recentemente ha dichiarato che l’importante è che si faccia la stazione Medio Etruria. Abbiamo iniziato che c’era un trenino che da Perugia andava timidamente ad Arezzo. Quindi ora avanti tutta per Creti Valdichiana che consentirà 14 coppie di Frecciarossa che si fermano a mezz’ora da Perugia”.
Per la Ferrovia centrale umbra poi, l’assessore ha annunciato che la Regione ha ottenuto altri 100 milioni di euro chiesti al governo per completare la tratta Ponte San Giovanni-Terni entro il 2026: “Avremo treni elettrici con livrea bellissima e che attrarranno turisti”. Entro la fine dell’anno, inoltre, e “non è cosa di poco conto” per Melasecche, in dirittura arrivo c’è anche il progetto di raddoppio della Orte-Falconara, per la tratta da Soleto a Terni. Nei primi di febbraio in vista pure l’avvio del progetto della stazione per il collegamento tra Collestrada e l’aeroporto con metropolitana di superficie. Non poteva mancare l’aeroporto nel bilancio dell’assessore ai trasporti: “Partiamo dai 500 mila passeggeri raggiunti per arrivare al milione che è la prossima vetta che vogliamo toccare. L’ultimo collegamento con Orio al Serio è cosa importantissima e non banale”. Sull’aeroporto è intervenuta anche la presidente della Regione, Donatella Tesei: “Lo scalo di Perugia è stato per il turismo, ma non solo, una infrastruttura strategica e noi quindi crediamo ancora nel suo sviluppo. Noi stiamo guardando al suo futuro per rendere possibile ancora un incremento dei numeri. Messo a regime e a sistema, anche con la stazione di collegamento con Collestrada, il numero di un milione di passeggeri è alla nostra portata”. Tesei che ha inoltre evidenziato gli investimenti “importanti” effettuati più in generale in termini infrastrutturali: “Le infrastrutture non si inventano dall’oggi al domani. Prima non c’erano nemmeno i progetti mentre oggi, oltre a questi che sono strategici per far uscire la regione dall’isolamento, ci sono anche visione e finanziamenti”.

 

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Completa riqualificazione di due quartieri di Terni

Si tratta di San Valentino-San Lucio che attendono questo intervento da 43 anni

Via libera alla grande riqualificazione urbana a Terni nel quartiere San Valentino-San Lucio, che verrà finanziata con le risorse del Fondo complementare al Pnrr nell’ambito del programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” con un cofinanziamento da parte della Regione, per un importo totale di oltre 14,5 milioni di euro.

È l’assessore regionale alla Rigenerazione urbana Enrico Melasecche a comunicarlo, rendendo noto che l’Ater, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica della Regione, ha definitivamente approvato la procedura di aggiudicazione dell’appalto integrato, che comprende la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. L’appalto è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese Picone costruzioni Srl-Italstem. “Per chi come me vive da una vita con la propria famiglia a Terni, sono ormai 43 anni, parlare del quartiere Ater di San Lucio – sottolinea Melasecche in una nota – evoca decenni di polemiche, di proteste, di critiche, in parte forse motivate in parte meno, sulla genesi di un quartiere di edilizia residenziale pubblica che ha dato una risposta importante alle esigenze di questi decenni, ma per la tipologia degli edifici e per la socialità che vi si è sviluppata ha anche creato una sorta di ghetto, senza negozi, con poco verde non ben distribuito, senza garage interrati, senza luoghi per la socializzazione, in sostanza il classico quartiere dormitorio.
Peraltro a pochi metri dalla Basilica del Santo degli innamorati senza un minimo riferimento a quella importante presenza.
Regione e Ater, che ringrazio per l’impegno assolutamente rilevante che sta conducendo, in tutta l’Umbria ma a Terni in particolare, fanno partire un intervento di assoluto rilievo, di vera e propria rigenerazione urbana, una delega alla quale tengo moltissimo e che meriterebbe ulteriori energie rispetto a quelle che comunque mettiamo in campo per le non poche situazioni di degrado esistenti. È per questo che certe critiche seriali e ingiuste di fronte a risultati rilevanti e indiscutibili che qualificano l’intera città, fanno percepire la differenza fra la strumentalizzazione vuota rispetto ad un lavoro di assoluto rilievo. Trattandosi di un appalto integrato di importo rilevante, l’apertura del cantiere avverrà dopo l’approvazione in dicembre del progetto esecutivo, a carico dell’impresa. Ho chiesto inoltre la realizzazione sulle pareti esterne più adatte di alcuni poster sul tema dell’amore su cui è opportuno indire un bando concorso per dare al quartiere una nota di colore e di riferimento al patrono degli innamorati”.
L’intero intervento di riqualificazione urbana e ambientale del quartiere e dei suoi spazi aperti, del quale Ater è soggetto attuatore – si legge in una nota della Regione -, sarà realizzato per successive fasi. Saranno realizzati i parcheggi e ridefinita la viabilità interna. Ci saranno due nuove piazze, denominate in via provvisoria”nuova piazza San Valentino e San Lucio, con adeguate sedute e spazi per la sosta e per l’aggregazione. Nella prima fase saranno demoliti tre fabbricati esistenti e realizzati due nuovi edifici per un totale di 33 alloggi, oltre a locali al piano terra per attività di interesse pubblico e culturale, come appartamenti-studio in duplex e per attività sociali o commerciali: sarà realizzato un ampio parcheggio interrato per circa 50 posti auto e riqualificato il tracciato stradale di accesso al nuovo complesso edilizio. Nelle successive fasi, consecutive alla prima, si provvederà ai lavori per la realizzazione delle opere di riqualificazione degli spazi esterni della restante porzione del quartiere dove sono presenti ulteriori 11 edifici di edilizia residenziale sociale.
Il progetto, denominato “Terni: rigenerare San Valentino”, è il frutto di un lavoro congiunto tra Ater e il dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano. Ha avuto inizio con un’indagine progettuale applicata per la qualità degli “spazi dell’abitare”, che si è concretizzata poi con l’approvazione da parte della Regione Umbria, che ha incluso il progetto nel piano interventi finanziabili dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr.
Nell’ambito della consulenza scientifica del Politecnico di Milano, parallelamente alla ricerca architettonica e urbana, è stata sviluppata un’analisi degli aspetti della vita sociale degli abitanti, tramite sopralluoghi nel quartiere e nelle aree adiacenti, colloqui informali e interviste con residenti. Dallo studio è emerso che il quartiere ha una condizione urbanistica peculiare, perché costituisce una sorta di isola, raggiungibile solo da due ponti. A partire dal 2007 è stato interessato da alcuni interventi di manutenzione e di adeguamento normativo ed alcuni edifici sono stati oggetto di interventi di manutenzione straordinaria. Attualmente gli edifici di edilizia pubblica contengono 214 alloggi, di cui la maggioranza (105, il 49%) di proprietà di Ater, 65 (il 30%) del Comune di Terni e 44 (il 21%) sono stati ceduti a soggetti privati.
Il progetto “Terni: Rigenerare San Valentino” è stato presentato in occasione dell’ultima edizione di Urban Promo, risultando primo classificato, in una manifestazione a carattere nazionale annualmente organizzata dall’Istituto nazionale di urbanistica che affronta questioni di prioritaria attualità in tema di rigenerazione urbana, abitare sociale e transizione ecologica, e che ha come finalità la valorizzazione dei partenariati pubblico-privato, la diffusione delle buone pratiche, la crescita delle competenze tecniche ed amministrative, il concepimento e la promozione di innovazioni legislative e progettuali.

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Ponte San Giovanni, cantiere terminato

Si sono conclusi i lavri lungo la E 45 che tanti disagi hanno arrecato alla circolazione in quello snodo viario essenziale per la regione

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E’cominciata nel pomeriggio di domenica 3 settembre la rimozione del cantiere stradale nel tratto della carreggiata nord (direzione Cesena) della E45 tra lo svincolo di Ponte San Giovanni e l’innesto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle: lo conferma l’Anas spiegando che entro domenica sera la strada sarà completamente riaperta. I lavori – spiega l’Anas – si sono conclusi secondo i tempi previsti. E’ stato eseguito – ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche – “un intervento che non si faceva da 19 anni, con il risanamento profondo della pavimentazione e la ricostruzione di un lungo giunto di dilatazione sul doppio ponte che sorregge l’arteria nel punto dell’asse Ponte San Giovanni-Collestrada in cui supera il Tevere. Queste lavorazioni, per la tecnica impiegata, danno solidità e garantiscono durata nel tempo, oltre venti anni per il sottofondo e di circa dieci per il tappetino di usura”.

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Infrastrutture, Tesei ha fatto il punto con il ministro Salvini

Si è parlato del nodo stradale di Perugia, dell’alta velocità Mediaetruria, della Tre Valli ed altro ancora

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha incontrato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e l’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche. Sul tavolo il sistema infrastrutturale Umbro e in particolare il nodo stradale di Perugia, la fermata dell’Alta Velocità Medioetruria, il completamento della galleria Tre Valli, la nuova stazione per l’aeroporto di Perugia, la variante Sud-Ovest di Terni e i lavori di ripristino dell’ex ferrovia centrale Terni – San Sepolcro, i cui lavori sono in fase di avvio. Si è inoltre fatto il punto sullo stato dei lavori relativo alla superstrada dei due mari, Fano-Grosseto.

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Nuovo stadio Curi, i tanti dubbi del Comune

L’opera, da sviluppare in partenariato pubblico-privato, costerebbe oltre 75 milioni di euro, ma il sindaco Romizi ha perplessità su costi e tempi di realizzazione

E’ necessario ancora del tempo per conoscere che ne sarà del progetto per il nuovo stadio di Perugia.
Il Comune si esprimerà infatti nei prossimi giorni sulla proposta di Arena Curi srl che prevede un impianto con capienza di 18 mila posti, un’area commerciale, un hotel e superfici destinate ad uffici Un’operazione su cui palazzo dei Priori, chiamato a valutare la pubblica utilità dell’opera, ha non poche perplessità. I dubbi emergono da una approfondita conferenza dei servizi che ha valutato in blocco il progetto, portando alla luce alcune “criticità”, come è stato spiegato dagli amministratori in un incontro con i mezzi d’informazione. L’opera, da sviluppare in partenariato pubblico-privato, costerebbe oltre 75 milioni di euro. La richiesta di contributo al Comune, pari a circa 11 milioni di (cifra cui si aggiungerà un canone per l’eventuale sede della polizia locale), è stata definita “molto elevata”. Elementi sottolineati dall’assessore Clara Pastorelli, che con il sindaco Andrea Romizi e vari dirigenti del Comune ha fatto il punto sulla situazione.
È stato analizzato a fondo il piano economico finanziario del progetto. Sono emerse “incertezze” per quanto riguarda “sostenibilità finanziaria” e “ricavi”. E ci sono dubbi anche sui tempi. Il progetto prevede un nuovo stadio da 18 mila posti, oltre che un’area commerciale di 10 mila metri quadrati, un nuovo albergo, una superficie direzionale di 1.500 metri quadrati.
La durata dei lavori di demolizione e ricostruzione, stimata in 24 mesi, non convince palazzo dei Priori che parla di oltre 30 mesi necessari. Ci sono poi anche questioni tecniche e ambientali, come la pericolosità idraulica della zona. In caso di un no al progetto andrà avanti la riqualificazione dell’attuale stadio Curi.

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Saranno sistemati i Fori di Baschi

Un investimento di 12,5 milioni di euro consentirà di eliminare il grave problema di viabilità lungo la strada Amerina tra Baschi ed Orvieto. Tempo previsto: due anni

Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha consegnato presa esecutrice i lavori di miglioramento del tracciato della Strada Statale 205 “Amerina” nei pressi di Baschi Scalo, all’altezza del chilometro 47,5 circa, per un investimento complessivo di 12,5 milioni di euro.
Alla consegna dei lavori ha preso parte l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche. Presenti, inoltre, l’ingegner Lamberto Nicola Nibbi, responsabile della Struttura territoriale Anas Umbria; i sindaci di Orvieto, Roberta Tardani, e di Baschi, Damiano Bernardini; Patrizia Ceprini, della Ceprini Costruzioni che realizzerà l’opera.

“Abbiamo raggiunto un importante risultato e ne siamo molto soddisfatti – ha detto l’assessore Enrico Melasecche – Diamo oggi il via ai lavori ai ‘Fori di Baschi’ che, per la complessità dell’opera, hanno richiesto alla Regione in tre anni un grande impegno, in cui ho dovuto sbloccare pratiche, risolvere problemi infiniti e che si trascinavano da tempo, in un contesto reso ancora più complicato dalla pandemia”.
“Se si considera il fatto – ha rilevato – che alcuni abitanti del luogo conservano articoli di stampa in cui l’assessore regionale di allora, nel 2006, dichiarava che il progetto era pronto ed il cantiere sarebbe partito immediatamente… Dopo 17 anni finalmente siamo riusciti a realizzare un obiettivo in cui non credeva più nessuno. Ed è motivo di soddisfazione – ha aggiunto – anche il fatto che ad eseguire i lavori sarà un’impresa estremamente qualificata, di Orvieto: siamo fiduciosi che opererà bene e nel rispetto dei tempi di esecuzione previsti, circa due anni”.

“Allo stesso tempo ho sollecitato l’Anas a completare il ripristino del Ponte sul Lago di Corbara – ha comunicato l’assessore – per restituire la fluidità della circolazione sull’intero itinerario fra Orvieto e Todi, utilizzato non solo da cittadini e imprese, ma anche da un notevole numero di turisti, e dare così un’adeguata risposta alle esigenze di collegamento del territorio”. L’intervento sul tracciato della Statale 205 Amerina nei pressi di Baschi Scalo prevede, in particolare, il prolungamento di una galleria ferroviaria della linea lenta Firenze-Roma, la realizzazione di un’opera a sbalzo e di diverse opere di sostegno, consentendo l’allargamento della sede stradale e la rettifica di due doppie curve della Statale 205, al fine di modificare l’attuale configurazione del tracciato, determinato dalla particolare conformazione orografica, dalla presenza del fiume e della ferrovia.

I lavori consentiranno di aumentare il raggio di curvatura, la visibilità e soprattutto permetteranno il transito in contemporanea di più mezzi pesanti nelle due direzioni senza creare rallentamenti o interruzioni al traffico. L’impresa costruttrice è Ceprini Costruzioni S.r.l. con sede a Orvieto. La durata dei lavori è di 815 giorni.

“Un’opera strategica sia in termini di sicurezza stradale che di miglioramento della viabilità“, ha commentato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani. “Si tratta di un intervento di cui si parla da almeno venti anni – ha aggiunto – più volte sollecitato dai cittadini per la pericolosità di quel tratto di strada e dalle associazioni delle imprese del nostro territorio che in quella doppia ‘strozzatura” della viabilità vedevano un ostacolo ai collegamenti con un pezzo importante dell’Umbria e con la E45. Dopo la pandemia, abbiamo ripreso con determinazione i contatti con tutti i soggetti coinvolti per riprendere le fila di un discorso che sembrava finito in una situazione di impasse e il risultato di oggi è il frutto della concretezza della Regione Umbria, dell’assessore Melasecche, di Anas e Ferrovie dello Stato che hanno trovato la soluzione progettuale migliore per risolvere un problema che si trascinava da tempo. Il Comune di Orvieto ha partecipato e seguito dall’inizio questo percorso che darà finalmente la risposta ad una esigenza da troppo tempo rimandata”.

“Un investimento importante – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici, Piergiorgio Pizzo – che va incontro alle esigenze della comunità e del tessuto imprenditoriale ed economico territoriale. Sarà un cantiere molto complesso perché interessa anche la linea ferroviaria – ha aggiunto – ma da Anas abbiamo avuto rassicurazioni che nella fase iniziale non ci saranno interruzioni della viabilità mentre nella fase successiva in cui si interverrà sulla sede stradale ci si attiverà per limitare al minimo i possibili disagi. Nel frattempo Anas sta anche definendo la progettazione per l’intervento sul ponte sul lago di Corbara, per i lavori di manutenzione stradale all’uscita del casello autostradale di Orvieto e del tratto della Statale 71 dalla rotatoria di Orvieto Scalo al Ponte dell’Adunata“.

 

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Sono ripresi i voli tra l’aeroporto dell’Umbria e Londra Heathrow da parte di British Airways

Dall’11 luglio al 29 agosto sarà inoltre introdotta una quarta frequenza, programmata il martedì.

La Sase, la società di gestione dello scalo, ha spiegato che sono programmati fino al 30 settembre con con Airbus A319-A320 nelle giornate di giovedì, sabato e domenica. Dall’11 luglio al 29 agosto sarà inoltre introdotta una quarta frequenza, programmata il martedì.
Sempre la Sase ha sottolineato che prosegue intanto il programma di sviluppo ed implementazione di nuovi servizi presso lo scalo. Sono infatti iniziati i lavori per il quarto gate, “che consentirà una più agevole gestione di più voli in contemporanea”, e quelli che rimoduleranno le aree commerciali presenti in area sterile, dove è prevista l’apertura di nuovi negozi. In dirittura d’arrivo anche l’apertura del sesto autonoleggio all’interno del terminal.
Nel frattempo, visto il consistente aumento dei flussi, è stata re-introdotta la corsia fast track, che sarà riservata anche ai passeggeri Prm ed alle famiglie con bambini di età inferiore a sei anni. Sono state inoltre incrementate le sedute a disposizione dei passeggeri ed i posti auto nei parcheggi.
Ed ancora, rinnovate la sala stampa e l’insegna posta all’ingresso dell’aeroporto ma è stato anche completato un nuovo murale, realizzato da “l’Artetica” che ha come tema l’omaggio al volo. La stagione Summer 2023, operativa fino al 28 ottobre, prevede 16 rotte operate da sei compagnie aeree con fino a 98 voli di linea settimanali. Sono disponibili collegamenti da e per Barcellona (Ryanair), Brindisi (Ryanair), Bruxelles Charleroi (Ryanair), Bucarest (Ryanair), Cagliari (Ryanair), Catania (Ryanair), Cracovia (Ryanair), Londra Heathrow (British Airways), Londra Stansted (Ryanair), Malta (Ryanair), Olbia (Aeroitalia), Palermo (Ryanair), Rotterdam (Transavia), Tirana (Wizz air), Tirana (Albawings) e Vienna (Ryanair)

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Arrivano 362 milioni per 95 scuole danneggiate dal sisma del 2016

Permetteranno di procedere “immediatamente” con la programmazione dei cantieri di 95 scuole umbre per un totale di 362,2 milioni di euro le soluzioni illustrate in un incontro presso la Regione dal commissario Guido Castelli.

Un confronto importante, a cui hanno preso parte la presidente umbra, Donatella Tesei, il direttore dell’ufficio speciale ricostruzione, Stefano Nodessi, il sub commissario Fulvio Soccodato, i sindaci dei Comuni coinvolti e i presidenti di Provincia, e che dà seguito allo sblocco, a marzo, della procedura per 228 interventi di ricostruzione compresi nel più ampio Piano straordinario di ricostruzione, che nelle quattro regioni conta 450 istituti da riparare per un valore di 1,3 miliardi di euro.Il primo passo – sottolinea Palazzo Donini – avviene proprio in Umbria, do  ve inoltre, proprio a seguito dell’incontro di oggi, sarà attivata una convenzione tra la struttura commissariale e soggetti attuatori (Comuni, Province) per fornire supporto alle 58 procedure che hanno aderito agli accordi quadro, uno strumento che consente di attingere a liste già vidimate di operatori economici, per le varie fasi di progettazione e lavorazione. I soggetti attuatori potranno avere a disposizione personale dedicato, in sede, per far sì che le procedure di attivazione degli accordi quadro siano immediate. “Ricostruire strutture scolastiche sismicamente sicure e sostenibili dal punto di vista energetico, è una premessa necessaria per il rilancio dell’Appennino centrale” ha detto Castelli. “È sempre opportuno sottolineare – ha aggiunto -l’importanza del clima di collaborazione in cui abbiamo lavorato con la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, i comuni e tutti i soggetti coinvolti. Lo sblocco di questo accordo quadro è un rilevante intervento non solo sotto il profilo della ricostruzione, ma anche della riparazione: dobbiamo supportare le comunità e le famiglie dell’Appennino centrale che vogliono restare in questi territori, fornendo servizi che consentano al tessuto sociale di restare coeso. In questa direzione di tutela, va letta la deroga al numero minimo di studenti per formare le classi nelle scuole terremotate, introdotta dal Dl Ricostruzione, valida fino al 2029 e di cui gli Uffici scolastici regionali possono avvalersi. La scuola è un presidio essenziale ed è per questo che abbiamo lavorato, congiuntamente con gli Usr e i soggetti attuatori, per immaginare soluzioni rapide ma efficaci sotto il punto di vista della qualità e dei necessari controlli procedurali”.

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