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Eccezionale intervento, operazione all’anca con innesto osseo di cavallo

La vecchia protesi all’anca è stata sostituita con un innesto osseo di cavallo. Eccezionale intervento chirurgico ortopedico eseguito presso all’ospedale San Giovanni Battista di Foligno.

La Struttura Complessa di Ortopedia, diretta dal dr. Giulio Pucci, ha portato a termine con successo una revisione protesica d’anca su un paziente affetto da grave metallosi, in un quadro classificato come Paprosky tipo 3B, una delle condizioni più difficili da affrontare in ambito di chirurgia ricostruttiva dell’anca.

L’intervento è stato eseguito dal dr. Michele Berloco e dal dr. Andrea Farneti (nella foto), specialisti della stessa struttura, e ha richiesto l’utilizzo di un innesto osseo eterologo di origine equina, tecnica d’avanguardia che ha permesso il ripristino strutturale dell’acetabolo, fortemente compromesso dalla perdita ossea causata dall’usura e dalla mobilizzazione della protesi primaria.

Il paziente, residente in Umbria, era portatore di una protesi totale d’anca impiantata circa vent’anni fa. Negli ultimi mesi aveva iniziato a manifestare dolore acuto, rigidità articolare e difficoltà nella deambulazione, accompagnati da segni radiografici evidenti di mobilizzazione della componente acetabolare e presenza di metallosi, una complicanza rara ma molto seria, dovuta al rilascio di particelle metalliche da protesi usurate. Gli esami preoperatori hanno rivelato una grave osteolisi periacetabolare, con un quadro classificabile come Paprosky tipo 3B, stadio che indica un importante deficit osseo, migrazione craniale della protesi e instabilità articolare severa. 

“Abbiamo affrontato un caso tecnicamente molto impegnativo – spiega il dr. Michele Berloco – con una qualità ossea estremamente compromessa e un rischio concreto di non riuscire a garantire un ancoraggio stabile alla nuova protesi”.

La strategia operatoria ha previsto la rimozione completa della vecchia protesi e dei tessuti necrotici, seguita da un’accurata pulizia dei residui metallici derivanti dalla metallosi. La vera innovazione è però giunta nella fase ricostruttiva: è stato utilizzato un innesto osseo equino, trattato con tecnologie avanzate per garantire biocompatibilità e capacità osteoinduttiva.

L’osso equino deantigenato utilizzato in questo tipo di interventi è una soluzione biologica che, negli ultimi anni, ha dimostrato eccellenti risultati in chirurgia ortopedica ricostruttiva, grazie alla sua capacità di integrazione con il tessuto osseo umano. In questo caso specifico, l’innesto è stato modellato per ricostruire l’intera cavità acetabolare, offrendo un supporto solido alla nuova coppa protesica cementata.

“La scelta dell’innesto equino – prosegue Berloco – ci ha consentito di evitare prelievi ossei autologhi, che avrebbero comportato ulteriori traumi chirurgici, e al contempo ha offerto una matrice osteoconduttiva ideale per sostenere l’osteointegrazione della nuova protesi, permettendo al paziente una deambulazione con carico relativamente precoce già a poche settimane dall’intervento”.

L’intervento, durato circa tre ore e mezza, ha coinvolto un team multidisciplinare composto da chirurghi ortopedici, anestesisti, tecnici di sala operatoria e personale infermieristico altamente specializzato. Fondamentale anche il contributo dell’équipe di radiologia per la pianificazione preoperatoria e del laboratorio di anatomia patologica, che ha confermato la diagnosi di reazione da metallosi con necrosi dei tessuti molli circostanti. 

Il decorso post operatorio del paziente è stato regolare , il percorso riabilitativo è iniziato al reparto grazie all’impegno delle fisioterapiste della struttura Ortopedica e già dopo una settimana dall’intervento, il paziente è stato in grado di sostenere il carico parziale sull’arto operato; successivamente alla dimissione il paziente ha proseguito il recupero funzionale presso il Centro SCRIN di Trevi, struttura specializzata in riabilitazione ortopedica post-operatoria ad alta intensità.

Gli ultimi controlli radiografici hanno confermato la buona tenuta dell’innesto ed il corretto posizionamento della nuova protesi.

La soddisfazione e il ringraziamento della presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Stefania Proietti: “Questo intervento dimostra come nelle strutture pubbliche sia possibile realizzare procedure complesse con risultati eccellenti, grazie all’integrazione tra competenze specialistiche e tecnologie avanzate. Esprimo il mio ringraziamento a tutti i professionisti che hanno reso possibile questo eccezionale risultato e che contribuiscono quotidianamente a rendere sempre più attrattiva la nostra sanità”.

Autoffocina abusiva: sequestro, maximulta e segnalazione alla Camera di commercio

Un officina piena di attrezzatura. Presenti anche due auto in riparazione. Solo che quell’autofficina, a Foligno, era abusiva, in quanto priva di qualsiasi tipo di autorizzazione allo svolgimento dell’attività.

Nel corso del controllo da parte della polizia provinciale è stato identificato il trasgressore, uomo di 26 anni residente a Foligno, intento nell’attività di montaggio e smontaggio di un veicolo. Nel garage sono stati trovati molti veicoli privi di parte meccaniche e attrezzature professionali come: un sollevatore manuale idraulico, un carrello/cassettiera porta attrezzi, una scatola di chiavi inglesi, due saldatrici (una a filo una ad elettrodi) e un cavalletto porta motore.

L’attività abusiva è stata scoperta a seguito di una serie di controlli che hanno portato alla individuazione del capannone dove l’uomo lavorava abusivamente e che, al momento dell’accesso all’immobile da parte degli agenti di polizia, era intento al trattamento di alcune parti meccaniche di un veicolo.

Gli agenti hanno provveduto all’applicazione di una sanzione amministrativa di oltre 5.000 euro nonché al sequestro delle attrezzature, comunicando il tutto alla Camera di Commercio dell’Umbria quale autorità competente.

“Conserva”: dall’arte al buon cibo, il valore della tutela

Dall’arte al cibo di qualità. Beni preziosi da tutelare e da “custodire” nei giusti modi. Questo il messaggio arrivato da Spoleto, che ha ospitato la seconda edizione di Conserva, il Salone nazionale dell’arte della conservazione alimentare e dei beni culturali.

L’evento – ideato da Anna Setteposte, di Anna7Poste Eventi&Comunicazione Srl, organizzatrice dell’evento insieme al Comune di Spoleto, con il patrocinio della Regione Umbria e il sostegno del Gal Valle Umbra e Sibillini – AS 2.1 nell’ambito del CSR per l’Umbria 2023 – 2027 – intervento SRG 06 – ha saputo intercettare un crescente interesse per il tema della conservazione, declinato in una visione integrata che spazia dal cibo alla tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale.

Il centro storico della città del festival è stato trasformato in un grande laboratorio diffuso, celebrando l’arte di custodire sapori, memorie e patrimoni, sono stati così ribaditi anche dalle dichiarazioni delle istituzioni e degli ideatori.

Setteposte: evento con contenuti di grande valore

“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati di questa edizione – afferma soddisfatta Anna Setteposte – perché abbiamo raggiunto esattamente il pubblico che desideravamo, attento e interessato, includendo sia operatori del settore sia semplici appassionati. L’interesse dimostrato per i laboratori e i talk, tutti sold out, testimonia la necessità di un approfondimento di questi temi. Come molti visitatori stessi hanno sottolineato, il pubblico ne esce arricchito perché Conserva è prima di tutto un evento con contenuti di grande valore. La nostra ambizione è che Conserva diventi, non solo un appuntamento annuale, ma un vero e proprio laboratorio diffuso: un luogo d’incontro essenziale per informare, formare e mettere in contatto persone e aziende. Sebbene oggi non si pongano problemi di conservazione in senso stretto, la consapevolezza sulle procedure corrette e su cosa succede a un alimento quando viene trasformato e conservato è di fondamentale importanza per la sicurezza e la qualità”.

Sisti: salone unico nel suo genere

“La seconda edizione di Conserva – aggiunge il sindaco di Spoleto Andrea Sisti – ha rappresentato un momento di grande soddisfazione ed interesse per la nostra città. Spoleto ha avuto l’onore di ospitare un salone unico nel suo genere, capace di coniugare due patrimoni fondamentali della nostra identità: la conservazione alimentare e quella dei beni culturali. Si tratta di una manifestazione che anche quest’anno ha dimostrato come tradizione, innovazione e sostenibilità possano dialogare in modo profondo, offrendo una chiave di lettura interessante ed innovativa del nostro territorio, della cultura e dell’economia locale”.

Paroli: dare continuità a Conserva

“L’auspicio – ha detto l’assessore Giovanni Angelini Paroli – è riuscire a dare continuità a Conserva, facendone non solo un punto fermo del nostro palinsesto degli eventi, ma anche un riferimento sempre più conosciuto nel panorama nazionale”.

Gli eventi

Tutti gli eventi si sono svolti principalmente al Complesso monumentale di San Nicolò e in spazi dedicati nel centro storico spoletino, che hanno fatto da cornice ideale all’evento.

Il culmine della tre giorni è stato il convegno finale, “Conserva Azione – Il passato e il futuro dell’arte della conservazione alimentare”. L’appuntamento conclusivo ha riunito esperti nazionali per stimolare una riflessione attenta sul tempo, la memoria, il cibo e la cultura, interrogandosi sulle prospettive future delle pratiche di conservazione in un mondo in evoluzione.

Tra gli interventi di rilievo, Guido Farinelli, storico dell’alimentazione, ha analizzato il rapporto tra dimensione gastronomica e temporale nell’alimentazione moderna. Carlo Nesler, esperto di fermentazioni, ha trattato l’importanza delle conserve e dei cibi fermentati, un tema di grande attualità e sperimentazione in cucina. Daniele Paci, agronomo, ha posto l’accento sulla sicurezza alimentare, con un focus sul problema del botulino nelle preparazioni domestiche e nella ristorazione, smontando falsi miti legati ai social. Lo chef Tommaso Tonioni del ristorante Arso ha condiviso la prospettiva dell’alta ristorazione.

Il convegno, moderato dal giornalista Maurizio Pescari, ha rappresentato un momento cruciale di confronto per gli operatori del settore, evidenziando come l’applicazione di tecniche innovative ai prodotti locali possa creare un grande valore aggiunto.

Ma la seconda edizione di Conserva è stata caratterizzata da un’agenda ricca e apprezzata, tra visite, mostre e laboratori. Già dall’apertura l’evento ha registrato un immediato e forte interesse per il nuovo focus sui beni culturali: la visita esclusiva al Deposito dei Beni Culturali di Santo Chiodo, che custodisce migliaia di opere d’arte recuperate dopo il sisma del Centro Italia del 2016, ha registrato il sold out, confermando l’eccezionalità dell’apertura di un luogo non museale.

Il successo si è replicato per la visita al Laboratorio dell’azienda di restauro CooBeC e per la visita guidata agli interventi di restauro nel Duomo di Spoleto (affresco di Filippo Lippi, pavimento cosmatesco, rosone principale).

La Mostra Mercato, fulcro dell’evento al Complesso monumentale di San Nicolò, ha permesso al pubblico di acquistare e degustare prodotti di aziende selezionate, umbre e non solo.

Grande affluenza per la mostra “conservArte”, che ha proposto la serie completa delle 10 serigrafie della Campbell’s Soup di Andy Warhol, un legame emblematico tra consumo e cultura visiva, affiancate da opere di artisti storicizzati (Botero, Wesselmann, Ramos) e viventi (Kusama, Banksy, Policastro, Wonder).

Un programma diversificato di laboratori, corsi e talk ha coinvolto attivamente il pubblico: i laboratori pratici di Carlo Nesler su “Autoproduzione dell’aceto” e “I molti volti dell’Umami: degustazione di miso e shoyu”; il laboratorio sul lievito madre “Buongiorno madre” a cura di Ora Forneria. Il talk di Daniele Paci su “Frigorifero e congelatore: come usarli bene”. Ma anche le visite guidate tematiche, come “Cibus, la conservazione all’epoca dei romani” alla Casa Romana e “L’arte della conservazione Barocca” a Palazzo Collicola.

Impresa e Lavoro, storie e visioni per il futuro in 12 film gratis

Per festeggiare i 190 anni della Camera di Commercio dell’Umbria al via, dal 14 ottobre, a un viaggio tra le emozioni e le sfide del mondo produttivo attraverso dodici pellicole d’autore. Da Ken Loach a François Ozon, da Lars von Trier a Laurent Cantet: il valore del lavoro e dell’impresa al centro di una rassegna che unisce cultura, economia e società. Perugia e Terni si fanno set d’eccellenza, con quattro cinema coinvolti e ingresso gratuito. Ci saranno anche talk rapidi, un invito a ripensare lavoro e impresa con lo sguardo del cinema d’autore. Un progetto che celebra la storia della Camera di commercio dell’Umbria guardando al futuro con visione e coraggio.

Il cinema come palestra civile

Il cinema non intrattiene soltanto: allena lo sguardo. Ogni appuntamento è preceduto da un talk breve con un critico e un esperto, per collegare scene e vita reale: organizzazione, pari opportunità, qualità del lavoro. È un viaggio che parla a tutti – imprenditori, lavoratori, studenti, famiglie – perché la competitività non è solo tecnologia ma cultura condivisa. L’ingresso è libero: una scelta che dice che la cultura economica è un bene comune.

Storie che lasciano il segno

Dalla mensa di un ristorante che riparte tra mille inciampi alle aule dove insegnanti e studenti si misurano con il presente, dai piani alti delle aziende alle linee di produzione: le pellicole selezionate mostrano cadute, scelte, conflitti e rinascite. C’è l’ironia che sdrammatizza senza banalizzare, c’è la lotta per i diritti, c’è il coraggio di una leadership responsabile, c’è la fatica quotidiana di chi tiene insieme conti, persone e valori. Il risultato è un mosaico che invita a prendersi cura dei luoghi di lavoro.

Dopo il film

Ogni serata si chiude con un invito semplice: continuare a parlarne. Nel foyer, a casa, in ufficio, in classe. Le immagini funzionano davvero quando diventano scelte: una nuova procedura più equa, un’attenzione in più per chi è fragile, un’idea che diventa progetto. Questo è lo spirito della rassegna: condividere competenze, coltivare relazioni e accendere il gusto di innovare.

Calendario delle proiezioni

Cinema PostModernissimo – Perugia
14 ottobre, ore 21:30 – Il mio amico Eric di Ken Loach
21 ottobre, ore 21:30 – Soul Kitchen di Fatih Akin
28 ottobre, ore 21:30 – Un altro mondo di Stéphan Brizé

Cinema Zenith – Perugia

6 novembre, ore 21:30 – Il grande capo di Lars von Trier
13 novembre, ore 21:30 – La bella statuina di François Ozon
20 novembre, ore 21:30 – Lady Henderson presenta di Stephen Frears

Cinema Melies – Perugia

2 dicembre, ore 21:30 – Madame Clicquot di Thomas Napper
9 dicembre, ore 21:30 – We Want Sex di Nigel Cole
16 dicembre, ore 21:30 – La classe di Laurent Cantet

Cinema Politeama – Terni
8 gennaio, ore 21:30 – Madame Clicquot di Thomas Napper
22 gennaio, ore 21:30 – Un altro mondo di Stéphan Brizé
29 gennaio, ore 21:30 – Lady Henderson presenta di Stephen Frears

A Perugia partecipano PostModernissimo, Méliès e Zenith; a Terni il Politeama Lucioli. Orario 21:30. Aggiornamenti su umbria.camcom.it.

La programmazione completa si può seguire su:

umbria.camcom.it

PostModernissimo

Melies

Zenith

Politeama

Dall’archivio alla visione: 190 anni in avanti

Fondata nel 1835, la Camera di commercio ha attraversato ricostruzioni, crisi e ripartenze, sostenendo il tessuto produttivo con servizi, orientamento e promozione. Questo compleanno non è un punto e a capo: è un salto di pagina. Portare il cinema nelle sale significa aprire le celebrazioni alla città, chiamare la comunità a una riflessione che riguarda anche la qualità delle relazioni su cui si regge l’economia. Ricerca, formazione, digitalizzazione, sostenibilità: parole che diventano storie ed energie.

Un invito speciale ai più giovani

“Sguardo in Camera” dedica uno sguardo attento agli studenti: i film sono una bussola per orientarsi tra scelte di studio, lavoro e impresa. Non ci sono lezioni frontali: ci sono domande urgenti – come si guida un team? come si concilia vita e lavoro? come si reagisce all’errore? – a cui ciascuno può provare a rispondere. È un modo concreto per coltivare talento e cittadinanza, avvicinando i giovani alla realtà imprenditoriale dell’Umbria.

Partecipare è semplice

L’accesso è gratuito fino a esaurimento posti. Tutti gli appuntamenti iniziano alle 21:30. Il calendario completo, eventuali variazioni e materiali saranno su umbria.camcom.it e sui canali dei cinema. Venire in sala è già una scelta: quella di trasformare un anniversario in energia collettiva, di far vivere l’idea che il lavoro migliore nasce da comunità consapevoli.

Partecipare è semplice

Dichiara Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria: “Celebrando 190 anni di vita, la Camera di commercio dell’Umbria vuole parlare non solo di ciò che ha costruito, ma di ciò che può ancora costruire insieme ai cittadini e alle imprese. ‘Sguardo in Camera’ nasce da questa visione: portare il mondo economico fuori dagli uffici, dentro i luoghi della cultura e del pensiero condiviso. Il lavoro è cambiato, l’impresa pure: oggi più che mai servono dialogo, creatività e responsabilità sociale.Vogliamo che ogni proiezione diventi un momento di riflessione civile, capace di ispirare chi studia, chi produce, chi amministra. Perché lo sviluppo non è solo una questione di numeri, ma di valori, fiducia e comunità. Guardare un film insieme, discutere, riconoscersi nelle storie: è anche questo un modo per costruire il futuro dell’Umbria”.

A Perugia inaugurati i Baracconi, il programma fino al 9 novembre

Inaugurati a Pian di Massiano i Baracconi, il luna park di Perugia, il più grande d’Italia. Il divertimento fino al 9 novembre, con attrazioni particolari per la serata di Halloween e per la Festa del Bambino, in tre giornate.

Vincenzo La Scala, responsabile commissione organizzativa Luna Park Perugia: “Le nostre giostre sono rimodernate e ristrutturate di anno in anno; quest’anno c’è una giostra nuova, Joker, che porterà sicuramente interesse e attrazione”.

Giunto alla sua 102ª edizione, dedicata ad Antonella Vitali, vice comandante della polizia locale, scomparsa qualche mese fa e che per anni è stata vicina al luna park, questo evento è un vero e proprio rito collettivo, immancabile nel capoluogo umbro: sabato dopo il tradizionale taglio del nastro con la benedizione di don Francesco (“Una benedizione per dire viviamo tutto questo come un dono di Dio, in un periodo in cui la pace è ancor più necessaria”, le sue parole) e la presenza delle majorettes, l’atmosfera si è fatta subito incantata grazie alla danza di Compagnia Teatrale Accademia Creativa che alle 15.30 (con replica serale alle 22.00) ha proposto lo spettacolo delle “Bianche Presenze” in cui i trampolieri sono stati accompagnati da un elegante carro che diffonde luci e musiche, trasformando l’intera area in un luogo magico: una parata itinerante dal grande fascino che culminerà, nella tarda serata sempre di sabato, nel tradizionale e attesissimo spettacolo pirotecnico realizzato da Gianvittorio Pirotecnica.

Attrazioni e programma

Ai Baracconi 2025 sono presenti 130 attrazioni per tutte le età, inclusi i brividi delle giostre mozzafiato e alcune novità entusiasmanti come il Joker Jump.

Tanti anche gli stand gastronomici pronti a deliziare il palato con dolci e golosità, bancarelle di croccante, crêpes, e le immancabili castagne di stagione, prelibatezze perfette mentre si attende l’arrivo della tradizionale Fiera dei Morti.

Il divertimento continua fino a domenica 9 novembre, con un calendario ricco di giorni speciali: accanto alle giornate dedicate alle persone disabili, si celebrerà la festa di Halloween, il 31 ottobre, e tre giornate dedicate ai più piccoli, con la Festa del Bambino in programma il 6, 7 e 8 novembre. Il Luna Park Itinerante sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato di pomeriggio e fino a tarda sera, e la domenica anche la mattina a partire dalle ore 10:00.

A Spoleto “Conserva”, dall’arte alla buona (e sana) tavola

La visita al Deposito dei Beni Culturali di Santo Chiodo ha fatto da anteprima a “Conserva”, il Salone nazionale dell’arte della conservazione alimentare e dei beni culturali, dall’11 al 13 ottobre in programma al Complesso monumentale di San Nicolò a Spoleto.

Un’anteprima dedicata alla Conservazione dei beni culturali, e non si poteva non partire mettendo in luce il Deposito spoletino che custodisce un tesoro composto da migliaia di opere d’arte, qui ricoverate dopo il sisma del Centro Italia del 2016: pale d’altare, statue in marmo, in legno, in terracotta, crocifissi, paramenti liturgici, tessuti, arredi sacri, oggetti da cerimonia, colonne, campane, porzioni di affreschi, frammenti di chiese che poco o niente hanno potuto contro la violenza delle scosse che hanno colpito le nostre terre.

Le opere, catalogate e messe in sicurezza da un team di storici dell’arte, architetti, archeologi, restauratori, funzionari ministeriali, in attesa di essere ricollocate nei loro luoghi d’origine, in questa occasione sono state eccezionalmente presentate al pubblico, guidato nella visita da Giovanni Luca Delogu (storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria). Una visita esclusiva, quindi, visto che il Deposito, nonostante le opere importanti vengano ricoverate per lungo tempo, non è un luogo museale.

L’iniziativa è poi proseguita anche con la visita al Laboratorio dell’azienda di restauro CooBeC, con la presenza dei restauratori. Anche in questo caso una apertura eccezionale delle porte dei laboratori, per consentire al pubblico di assistere ad alcune fasi di restauri in corso, presentate da Antonella Filiani, presidente Coo.Be.C.

Da sabato l’avvio di Conserva, con il cuore del centro storico spoletino – con fulcro al Complesso monumentale di San Nicolò – che ospita quindi per la II edizione un’iniziativa che promuove la riscoperta delle tecniche tradizionali di conservazione alimentare, l’innovazione scientifica, e che da quest’anno allarga i suoi orizzonti anche alla tutela del territorio e alla salvaguardia del patrimonio artistico. Tre giorni di approfondimenti, degustazioni, aziende e realtà selezionate, mostre e visite guidate. Il fil rouge che lega cibo e cultura si fa così ancora più intenso, proponendo una visione integrata della conservazione: non solo alimentare ma anche ambientale, storica e identitaria.

Sabato 11 e domenica 12 ottobre (ore 10-20) sarà possibile acquistare e degustare prodotti di aziende umbre e non solo selezionate del settore della conservazione grazie alla Mostra Mercato al Complesso monumentale San Nicolò. Sarà possibile anche un Pic-nic urbano, creando il proprio cestino con i prodotti di Conserva.

Il Complesso monumentale di San Nicolò, in occasione di Conserva, ospiterà con la mostra “conservArte” la serie completa delle 10 serigrafie della Campbell’s Soup di Andy Warhol. Risalente al 1962, la zuppa Campbell’s da allora è divenuta iconica, facendo conoscere di fatto l’artista americano al mondo intero. Un’idea geniale la sua, come lo sarà tutta la produzione a venire: prendere a prestito oggetti e volti, che sia dagli scaffali o dal jet-set americano e internazionale poco importa, e riproporli all’infinito. Accanto alle opere di Warhol saranno esposti lavori di altri artisti storicizzati (Botero, Wesselmann, Ramos) e viventi, sia affermati che emergenti (Kusama, Banksy, Policastro, Wonder), nonché alcuni progetti dell‘Istituto Italiano Design di Perugia, tutti convergenti attorno al tema del cibo e del design. La mostra è a cura di Adelinda Allegretti e ad ingresso libero (sabato dalle 10.00 alle 20.00; domenica dalle 10.00 alle 19.00; lunedì dalle 10.00 alle 13.00).

Sabato

Conserva prevede anche laboratori, corsi, degustazioni e visite guidate. La giornata di sabato 11 ottobre (ore 10.30) inizia con la Visita guidata agli interventi di restauro della Tecnireco srl nel Duomo di Spoleto: l’affresco di Filippo Lippi, il pavimento cosmatesco, il rosone principale. A cura di Paolo Virilli, direttore tecnico Tecnireco – Tecnici Restauro Conservazione Beni Culturali.

Alle ore 15, Laboratorio “Autoproduzione dell’aceto” con Carlo Nesler. Presentazione teorica e laboratorio pratico di produzione dell’aceto. Al termine di questo laboratorio, ogni partecipante riceverà uno starter per produrre in casa il proprio aceto.

Alle ore 16, “Cibus, la conservazione all’epoca dei romani”, visita guidata alla Casa Romana di Spoleto, una domus del I sec. d.C., che si trasforma in un’occasione per approfondire gli usi e costumi dell’epoca, con un focus sulle abitudini alimentari e i metodi di conservazione di 2000 anni fa. A cura di Maggioli Cultura.

Alle ore 16.30, “Conservare senza rischi: il problema del botulino”. Incontro con l’agronomo Daniele Paci. Un talk chiaro e pratico per capire cos’è il botulino, perché può essere pericoloso e quali accorgimenti semplici ci permettono di prevenirlo in cucina. Per conservare in sicurezza senza rinunciare al gusto.

Domenica

La giornata di domenica 12 ottobre inizia alle ore 11 con il laboratorio “Buongiorno madre”, a cura di Riccardo Raspa e Chiara Bazzurri di Ora Forneria. L’arte dell’impasto naturale, i segreti della fermentazione spontanea e della lievitazione lenta. Al termine dell’esperienza, ogni partecipante porterà a casa il proprio “starter” di lievito madre, pronto per dare vita a pani, pizze e focacce e la sua pagnotta da cuocere a casa. A Cura di Ora Forneria, con la collaborazione di OIRZ Molini Fagioli (farine di Origine Italiana Residuo Zero).

Alle ore 11 a Palazzo Collicola prenderà il via invece l’incontro dal titolo “L’arte della conservazione Barocca”. La celebre “Spezieria” della bottega del Guercino, esposta al Piano Nobile di Palazzo Collicola, offre l’occasione per parlare della raffinata arte della conservazione del Seicento. Una carrellata di nature morte e di ricette dell’epoca, per evocare la complessità dei gusti dell’età barocca. A cura di Maggioli Cultura.

Alle ore 12, “I molti volti dell’Umami: degustazione di miso e shoyu”, laboratorio e degustazione con Carlo Nesler. Viaggio sensoriale per assaporare e conoscere qualità e usi di diversi condimenti fermentati accomunati dall’umami.

Alle ore 15, “Dalle erbe spontanee il tuo insaporitore naturale”, laboratorio dimostrativo con Orto Sive Natura. Come conservare fiori spontanei ed erbe selvatiche per condire olio, burro e utilizzarle in cucina.

Alle ore 16, “Brave come le Api, buono come il Miele”, laboratorio per bambini, a cura di Apicoltura Galli. Un’attività creativa dedicata ai bambini dai 3 agli 8 anni: tra pennarelli e disegni da colorare, prepareremo insieme terriccio, argilla e semi di fiori, le bombe di semi, da portare a casa e lanciare in un campo o in un angolo di terra, per aiutare le api nel loro prezioso lavoro di impollinazione.

Alle ore 17, “Frigorifero e congelatore: come usarli bene per conservare i cibi”, talk con l’agronomo Daniele Paci. Dall’organizzazione degli scaffali al giusto utilizzo delle temperature: un incontro utile e ricco di consigli pratici per sfruttare al meglio frigorifero e congelatore, ridurre gli sprechi e garantire cibi sempre sicuri.

Gran finale lunedì 13 ottobre alle ore 10.30 ancora al Complesso monumentale di San Nicolò con il convegno “Conserva Azione – Il passato e il futuro dell’arte della conservazione alimentare. Il rapporto tra il tempo e il cibo, tra storia, cultura, sostenibilità e nuove pratiche”, con l’obiettivo di stimolare una riflessione attenta sul tempo, la memoria, il cibo e la cultura, interrogandosi sulle prospettive future delle pratiche di conservazione in un mondo che cambia.

Dopo i saluti istituzionali di Andrea Sisti, sindaco del Comune di Spoleto, e Giovanni Maria Angelini Paroli, assessore turismo Comune di Spoleto, interverranno: Guido Farinelli, storico dell’alimentazione (“Ma qual è il tempo del cibo? Dal passato, un’analisi per capire il rapporto tra la dimensione gastronomica e quella temporale nell’alimentazione moderna”); Daniele Paci, agronomo (“Conservare in sicurezza: tra mode alimentari e falsi miti dei social”); Carlo Nesler, esperto di fermentazioni (“Conserve o prodotti? Cosa rende così interessanti molte conserve e perché invece molti prodotti conservati sono meno validi dei prodotti freschi?); lo chef Tommaso Tonioni del ristorante Arso. Modera Maurizio Pescari, giornalista. Un appuntamento dedicato agli operatori del settore, per confrontarsi e capire insieme ad esperti le nuove tendenze.

Un modo per chiudere in bellezza la tre giorni di Conserva per confrontarsi insieme ad esperti, sui temi legati all’innovazione, alla sicurezza e alla tradizione. Stiamo vivendo un momento di grande sperimentazione, in cucina e nella ristorazione, i cibi fermentati diventano novità gastronomiche “assolute”, applicare tecniche innovative ai prodotti locali permette di dare un grande valore aggiunto ai prodotti del nostro territorio.

Si parlerà di fermentazioni, di cibo vivo insieme a Carlo Nesler, punto di riferimento nazionale e non solo, delle fermentazioni alternative. Tecniche importanti si, ma da realizzare in sicurezza. Con Daniele Paci si parlerà proprio di sicurezza, il tema del botulino, nelle preparazioni, dalle conservazioni domestiche alla ristorazione.

L’iniziativa – ideata da Anna Setteposte, di Anna7Poste Eventi&Comunicazione Srl, organizzatrice dell’evento insieme al Comune di Spoleto – è patrocinata dalla Regione Umbria ed è realizzata con il sostegno del Gal Valle Umbra e Sibillini – AS 2.1 nell’ambito del CSR per l’Umbria 2023 – 2027 – intervento SRG 06.

Tutti gli eventi si svolgeranno principalmente al Complesso monumentale di San Nicolò e in spazi dedicati nel centro storico di Spoleto. Per programma completo, info e prenotazioni: www.saloneconserva.it; info@saloneconserva.it.

Rimorchio del trattore si ribalta, muore a 79 anni a Umbertide

Inutili i soccorsi per il 79enne morto a Preggio di Umbertide mentre stava lavorando in un terreno di sua proprietà.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo stava trainando con il trattore un frangizolle, che a causa della pendenza del terreno si è ribaltato, travolgendolo. Per l’uomo, appunto, non c’è stato nulla da fare, nonostante l’intervento del personale sanitario.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che stanno vagliando le cause dell’incidente mortale.

Energia, green e geopolitica, l’economia Sachs a Terni per Nemetria

“Un piano di connessione energetica tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa”. E’ questa la proposta che dalla Biblioteca storica delle Acciaierie Arvedi Ast di Terni, ha lanciato l’economista Jeffrey D.Sachs in occasione del convegno ‘La transizione verso l’energia pulita e la sostenibilità in Italia e in Europa’, organizzato da Nemetria.

Sachs, professore alla Columbia University e punto di riferimento globale nei processi di transizione sostenibile, ha approfondito le sfide e le opportunità legate alla transizione energetica mettendo in luce come la strategia verso uno sviluppo green non può escludere l’energia idroelettrica, eolica, solare e nucleare, evidenziando anche l’impatto negativo della crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina. “L’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina – ha affermato Sachs – ha sconvolto l’Europa privandola di tantissime fonti di energia a basso costo, ho sempre creduto che questa guerra è stata un errore che ci ha colti impreparati”.

E a proposito del piano a cui l’Europa dovrebbe lavorare per una connessione energetica con il Medio Oriente e il Nord Africa “è necessario – ha detto appunto Sachs – ma ora l’Europa ha fatto un altro errore che è quello di dire ‘Sì’ alla spesa di centinaia e centinaia di migliaia di dollari per andare a comprare delle armi dagli Stati Uniti, errore fatale perché la spesa doveva essere rivolta verso l’energia sostenibile per rendere l’Europa più pacifica, più solidale e soprattutto più ecocompatibile”.

L’incontro si inserisce nel solco delle attività promosse da Nemetria che, come sottolineato dal vicepresidente Angelo Maria Petroni, ha sin dalla sua nascita nel 1987 l’obiettivo di “migliorare, educare, sensibilizzare la popolazione dell’Umbria, ma non solo, sulle tematiche della modernità, dell’economia, della crescita umana con la persona al centro. Oggi sicuramente un tema fondamentale è quello dell’energia perché c’è bisogno di un’energia più pulita”, inoltre “senza energia pulita e a basso costo l’Italia e l’Europa rischiano una deindustrializzazione che sarebbe dannosa”. Petroni ha anche ricordato come in Umbria l’industria rappresenti la prima attività economica, davanti anche al turismo.

A proposito di acciaio green, Sachs afferma che “esistono delle tecnologie pulite per la produzione dell’acciaio, che utilizzano l’idrogeno e vanno a sostituire il carbone in favore del gas naturale. Sono procedure in fase di ricerca ma è senza dubbio la strada che va intrapresa”.

Pupazzo appeso a testa in giù, grave atto intimidatorio nei confronti di Bandecchi

Grave atto intimidatorio nei confronti del sindaco Stefano Bandecchi. Sabato notte è stato trovato davanti a Palazzo Spada un fantoccio con il volto di Bandecchi, appeso a testa in giù, come avvenne per il corpo di Mussolini a piazzale Loreto.

Una minaccia arrivata al termine di una giornata segnata dal corteo di coloro che chiedono le dimissioni del sindaco e l’intervento del prefetto per aver leso la dignità istituzionale con una serie di violente esternazioni verbali (l’ultima nel mirino quella sulle bambine di Gaza).

Il sindaco ha commentato il gesto attraverso i social. Accusando la sinistra – compresi alcuni rappresentanti istituzionali che hanno partecipato alla manifestazione di sabato – di aver generato un clima che ha prodotto un simile gesto. Sul quale adesso sta indagando la Digos.

Il messaggio di San Francesco, tra cultura e speranza di pace VIDEO

Nel giorno di San Francesco, che dal prossimo anno tornerà ad essere festa nazionale, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ne ha ricordato la fonte di ispirazione culturale (“ha incarnato la summa del genio italico”), ma l’esempio di dialogo e pace, auspicando che possa essere d’esempio per interrompere la “terza guerra mondiale a pezzi” che si sta combattendo e che, con l’accettazione del piano di pace da parte di Hamas, si possa arrivare alla pace in Medioriente.

La presidente Meloni ha ricordato il percorso che ha portato il Parlamento, appunto, a reintrodurre la festa di nazionale il 4 ottobre e l’importanza delle iniziative programmate per il 2026, ottavo centenario della morte di San Francesco.

La presidente Meloni, che era accompagnata dal ministro della Cultura, Alessandro Giulio, all’inizio del suo intervento ha replicato anche ad alcuni manifestanti che l’hanno contestata inneggiando alla Palestina, ricordando proprio l’esempio di Francesco incline al dialogo.

Con i discorsi delle autorità dalla Loggia del Sacro Convento si è conclusa la prima parte delle celebrazioni per la festa di San Francesco Patrono d’Italia. Il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano durante la celebrazione nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da Mons. Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana.
Centrale nei vari interventi è stato proprio il riferimento a san Francesco d’Assisi e alla sua attualità per la società contemporanea, vista anche la recente decisione del Parlamento di reintrodurre la festa nazionale del 4 ottobre in suo onore.

“Nei giorni scorsi il Parlamento ha approvato la legge che rende il 4 ottobre festa nazionale – ha dichiarato il custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv, all’inizio della celebrazione in Basilica –: non solo un omaggio al Patrono d’Italia, ma il riconoscimento di valori che parlano a tutti. Perché questa festa diventi davvero feconda, occorre che ciascuno ne tragga conseguenze concrete: le nostre comunità con il loro vivere quotidiano; le amministrazioni locali con le loro scelte di giustizia e di inclusione; il Parlamento e il Governo con leggi e politiche coerenti con ciò che oggi si proclama; ciascuno di noi con scelte di vita sobrie e fraterne. Nel testo della legge si citano i temi “della pace, della fraternità tra i popoli, dell’inclusione sociale e della tutela dell’ambiente”: termini che costituiscono una vera e propria sfida e una chiamata alla responsabilità”.

Il sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo Pierluigi Biondi, giunto ad Assisi insieme al presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, ha acceso la lampada di San Francesco, davanti alla tomba del santo. Le cui spoglie mortali, il prossimo anno, saranno esposte al pubblico a 800 anni dalla sua morte.

Terminati i saluti istituzionali, sono ripresi alle 16 le celebrazioni liturgiche conclusive della giornata di festa ad Assisi. L’amministrazione comunale parla di oltre tremila pellegrini abruzzesi che hanno gremito le piazze e l’interno del Santuario francescano. Grandissima risonanza anche per l’annuncio del centenario francescano del 2026 e della prima pubblica ostensione delle spoglie di san Francesco dal 22 febbraio al 22 marzo: il sito web dedicato, www.sanfrancescovive.org, è stato preso d’assalto dai fedeli al punto da causare alcune outages temporanee nella procedura di prenotazione gratuita, ma obbligatoria, dell’esperienza della venerazione del corpo di san Francesco.

“È stata davvero una giornata di festa, per tutti, nel più vero senso della parola – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – perché mentre abbiamo celebrato san Francesco ci siamo anche ritrovati più uniti, più solidali, più rispettosi gli uni degli altri, nonostante le nostre molteplici differenze. È vero, infine, che Francesco davvero parla a ciascuno e invita tutti a imparare da lui uno stile di vita e relazionale fraterno e fiducioso”.

Nei primi di gennaio 2026 si terrà l’apertura ufficiale del centenario della morte di san Francesco nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola.