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Spazio Modu, a Foligno il nuovo polo di coworking e innovazione

Inaugurato Spazio Modu Foligno, il nuovo coworking che vuole diventare un cuore pulsante di innovazione e collaborazione nel centro storico. Oltre 200 persone presenti nei locali di via Oberdan 55/57, dimostrando l’urgenza e il desiderio di luoghi capaci di generare nuove visioni e opportunità.

Con l’idea di “spazi che aprono per visioni che rigenerano”, l’iniziativa ha sottolineato fin da subito l’ambizione di Spazio Modu di essere più di un semplice spazio di lavoro condiviso. È un luogo generativo, concepito per mettere in relazione politiche, pratiche e desideri, immaginando una città capace di crescere intorno a spazi aperti, condivisi e culturali.

“Il 2025 ci porta uno spazio migliore, dopo l’esperienza finita del coworking Multiverso e sempre nel centro di Foligno, e ci porta un nome nuovo che è frutto di una collaborazione nata due anni fa e di rapporti che hanno fatto presto a consolidarsi e sedimentare con la bella realtà dello Spazio Modu di Perugia. Resistere e ripartire, queste sono state le priorità che ci siamo dati, questo stiamo provando a fare”, ha dichiarato Filippo Salvucci, amministratore di Spazio Modu Foligno, introducendo la visione e la rete con Perugia. Salvucci ha inoltre rimarcato l’importanza vitale del fare rete per le piccole imprese, condividendo una visione comune e servizi essenziali.

Gli interventi che si sono susseguiti hanno approfondito diverse sfaccettature del ruolo del coworking e della cultura come motori di sviluppo. Olivia Marie Lamberini di Spazio Modu Perugia ha illustrato il coworking come attivatore di prossimità, impresa creativa e rigenerazione urbana, esprimendo grande soddisfazione per la creazione di un “ponte culturale tra Perugia e Foligno”.

Emiliano Pergolari (direzione artistica Factory Fest) ha toccato il tema degli spazi e luoghi di cultura, evidenziando come le pratiche e i presidi artistici e culturali debbano superare la concezione di mero “intrattenimento” per parlare direttamente alle persone. A seguire, Chiara Corica (progettista culturale, Cooperativa Densa) ha parlato di come rigenerare attraverso la cura, con esperienze tra infanzia, adolescenza, prossimità e città, portando testimonianze di pratiche che connettono coworking, centri estivi e quartieri in trasformazione.

Un momento saliente è stato l’intervento di Linda Di Pietro, direttrice artistica BASE Milano e collaboratrice esperta della vicepresidenza della Regione Umbria. Nel suo discorso su “Rigenerare: cultura come infrastruttura del possibile”, ha sottolineato il potere trasformativo della cultura nei territori: “La cultura è anche sviluppo economico e la presenza dell’Assessore De Rebotti è indicativa. Dobbiamo spostare il senso della rigenerazione urbana dalla città di pietra alla città di carne, per rigenerazioni culturali”.

Le conclusioni sono state affidate all’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Umbria, Francesco De Rebotti, che ha evidenziato come cultura e creatività debbano essere leve dello sviluppo territoriale. De Rebotti ha riconosciuto il ruolo cruciale dei tessuti culturali e creativi come motori di cambiamento e rigenerazione economica: “Spazi e messaggi come questo sono ciò di cui ha bisogno quell’Umbria che vuole essere sé stessa. È giusto far respirare anche a Foligno la presenza di una Regione che ha cambiato direzione nelle sue politiche, e ora bisogna incalzare chi governa la città su molti temi”.

“L’Umbria è base logistica per molti giovani e Foligno snodo fondamentale”, ha concluso l’assessore, evidenziando il supporto regionale al progetto.

Tragica festa di fine scuola, 13enne annega in un laghetto agricolo

La Procura di Spoleto indaga sulla tragedia che si è consumata domenica, in un laghetto artificiale ad uso agricolo, in località Pieve Caina, nel territorio comunale di Marsciano, dove è annegato Riccardo Tascini, di 13 anni.

Il ragazzino, studente della scuola media “Pascoli” di Perugia, stava partecipando insieme ai compagni e ad alcuni genitori ad una scampagnata per festeggiare la fine dell’anno scolastico. Una giornata che invece si è trasformata in tragedia.

Secondo quanto si è appreso – ma le indagini sull’accaduto sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Todi – Riccardo si sarebbe tuffato nel laghetto, pur non sapendo nuotare bene. Quando è stata notata la sua assenza, è stato dato l’allarme.

I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato il suo corpo intorno alle 20. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore Federica Filippi ha disposto l’autopsia.

Il laghetto è di proprietà di un’azienda agricola. Non viene utilizzato per attività ludiche.

(immagine generica di archivio)

Perugia1416: le gare, il corteo e la festa di Porta San Pietro (gallery)

Il Magnifico Rione di Porta San Pietro ha vinto il Palio della decima edizione di Perugia1416. Questa la classifica dall’ultimo al primo: 5º Porta Eburnea; 4º Porta Santa Susanna; 3º Porta Sant’Angelo; 2º Porta Sole; e 1° Porta San Pietro.

Nell’ultima giornata si è disputata la Corsa del drappo, terza ed ultima prova sportiva, è stata conquistata da Porta San Pietro, seguito da Porta Sole, Porta Santa Susanna, Porta Sant’Angelo e Porta Eburnea.

A proclamare il vincitore è stato Braccio Fortebracci che, sulla scala di palazzo dei Priori, ha formulato il discorso finale e ha infilato al collo del Capitano del Rione vincitore la solenne catena con medaglia (un grifo bianco in campo rosso, già nel 1416 ed a tutt’oggi stemma di Perugia). Consegnato al Console di Porta anche il Palio della vittoria, che porta la firma di Francesca Biancalana, studentessa al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia risultata vincitrice del concorso il “Palio d’artista”). Nel corso del pomeriggio di domenica premiati anche i giovani rionali di Porta Eburnea, vincitori della competizione del tiro alla fune nella giornata di venerdì.

A chiusura di Perugia1416, e a coronamento dell’attività per l’internazionalizzazione che hanno visto molti studenti di altre nazionalità sfilare con i Rioni, in collaborazione con l’Università per Stranieri sarà proclamato l’ambasciatore di Perugia1416 all’Estero 2025: la cerimonia si terrà nell’Aula Magna il 17 giugno durante un concerto di Bel Canto offerto dalla Ambasciatrice 2024, la cantante lirica italo-argentina, Haydée Dabusti.

La Mossa alla Torre

Appassionante la gara di forza e resistenza tra gli atleti dei cinque Magnifici Rioni, la Mossa alla Torre vinta dal Magnifico Rione di Porta Eburnea battendo il Magnifico Rione di Porta Sant’Angelo nella finale per il primo e secondo posto. Questa la classifica completa: 1º posto Rione Porta Eburnea; 2º posto Rione Porta Sant’Angelo; 3º posto Rione Porta San Pietro; 4º posto Rione Porta Sole; 5º posto Rione Porta Santa Susanna

Suggestiva la rievocazione della Pax Perusina: ingresso di Braccio Fortebracci in Perugia dopo il lungo esilio, vittorioso nella battaglia di Sant’Egidio del 12 luglio 1416. Il condottiero è scortato dai suoi armati Bracceschi, Compagnia del Grifoncello e Militia Bartholomei. A seguire esibizione di Tamburini, danze con la Compagnia de danza medievale de Peroscia, spettacolo di fuoco Piazza IV Novembre.

La giornata finale

il terzo giorno e ultimo di Perugia 1416 ha visto lo spettacolare corteo storico (con tanto di delegazioni arrivate da tutta l’Umbria) e la gara regina della manifestazione, appunto la Corsa del Drappo, concentratisi in poco più di due ore. dopo la partenza del Corteo della Reggenza dalla sede di Perugia1416 seguito da quello di Braccio Fortebracci che da piazza Italia ha percorso tutto Corso Vannucci per ricongiungersi all’altro in piazza Grande (piazza IV Novembre), dove il primo Priore nero, del Nobile Collegio della mercanzia, ha accolto Braccio quale nuovo signore della Città consegnandogli sotto il Grifo, simbolo di Perugia, le chiavi della città. Subito dopo i cinque Rioni, interpretando il tema univoco 2025 (“Del potere e dei poteri: potere sacro e temporale prima e dopo Braccio”), hanno sfilato nell’ordine della classifica della precedente edizione: i 5 Rioni sono stati giudicati dalla Giuria per l’attinenza storica, l’interpretazione e la scenografia.

“Jouer avec le feu”, menzione speciale per il “G. Bruno” di Perugia al Prix Palatine

Il video “Jouer avec le feu”, realizzato dalla classe 3AL del Liceo Linguistico dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’ di Perugia, diretto dalla professoressa Anna Bigozzi, ha ottenuto una menzione speciale nel Concorso-video ‘Prix Palatine’ 2025.

“Tra le più di 40 proposte ricevute – si legge nella motivazione della Giuria composta dal regista Gianlorenzo Lombardi, dall’assistente alla regia Claire Corbetta-Doll e dal montatore Thomas Marchand – questo video si è distinto per la qualità della realizzazione, la creatività della messa in scena e l’impegno delle studentesse e degli studenti”. Dando vita ad un video con “un formato originale e un tono impegnato”.

La giuria si congratula con gli studenti e con i docenti “per il loro coinvolgimento in questo percorso di educazione all’immagine”.

Una delegazione dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’ è stata invitata il prossimo 5 novembre all’Ambasciata di Francia a Roma, in occasione del lancio della nuova edizione del ‘Prix Palatine’ (2026).

Il prestigioso ‘Prix Palatine

Il “Prix Palatine” è un progetto didattico e cinematografico, rivolto alle sezioni Esabac del Liceo Linguistico, che sintetizza l’educazione all’immagine e l’apprendimento della lingua francese: organizzato sia in Italia che in Francia, tale premio cinematografico, basato su tematiche socio-culturali e rivolto alla fascia adolescenziale, è riconosciuto da una giuria binazionale, composta da giovani provenienti da entrambi i Paesi.

Sotto la guida delle due docenti-referenti, la professoressa Cristina Cipolloni e la professoressa Maria Giovanna Gori, due classi del Liceo Linguistico di questo sperimentale Istituto perugino hanno, infatti, aderito, per l’anno scolastico 2024/2025, al prestigioso progetto ‘Prix Palatine’, proposto da Palatine e Lutetia, due associazioni culturali fondate a Parigi e a Roma con l’intento di promuovere scambi culturali tra Italia e Francia, in chiave europea.

Tra le competenze-chiave di questo progetto didattico si annoverano l’acquisizione dei primi rudimenti del linguaggio cinematografico, il potenziamento dello scambio culturale tra Italia e Francia, favorendo la costruzione di un’identità culturale europea, e il consolidamento della padronanza della lingua francese.

“Coerentemente con queste finalità educative – sottolineano le professoresse Cipolloni e Gori – nell’anno scolastico 2024/2025 le classi Esabac hanno aderito al progetto Prix Palatine, che valorizza il dialogo interculturale tra Italia e Francia, fornendo agli studenti gli strumenti per una fruizione consapevole del linguaggio cinematografico e rendendoli partecipi in prima persona come giuria giovanile di film in lingua originale a concorso”.

Sisma 2023, incontro su contributo autonoma sistemazione e ricostruzione privata

Riunione congiunta Regione, Usr (Ufficio speciale per la ricostruzione) Umbria e i Comuni di Perugia, Umbertide e Gubbio interessati dal sisma del 9 marzo 2023 per definire i prossimi step per l’erogazione del Cas (Contributo autonoma sistemazione). Si è discusso anche delle modalità di accesso ai contributi per la ricostruzione privata, che seguirà la disciplina del Testo unico della ricostruzione privata vigente per il sisma 2016 del Centro Italia.

Per quanto attiene l’erogazione del Cas, lo stesso potrà essere ripreso all’emanazione dell’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile, di rientro in regime ordinario conseguentemente alla chiusura dello stato di emergenza.

La Regione Umbria ha rilasciato l’intesa e attualmente la bozza di ordinanza è al vaglio del ministero dell’Economia e delle finanze. Lo stanziamento necessario per coprire la spesa per il Cas fino a dicembre 2025 è già stato disposto con delibera del Consiglio dei Ministri in data 28/03/2025.

Nei prossimi giorni sarà organizzato un incontro volto a illustrare ai tecnici le norme di riferimento e le modalità di presentazione delle pratiche di ricostruzione.

“Orvieto città cardioprotetta?”: l’incontro degli Amici della stampa

“Orvieto città cardioprotetta?”. E’ il tema dell’incontro che il club Amici della stampa ha organizzato per venerdì 27 giugno alle 17 al museo Greco di piazza Duomo ad Orvieto per fare il punto sul progetto legato all’installazione dei defibrillatori che l’associazione “Amici del cuore” aveva promosso con l’ambizioso obiettivo di fare di Orvieto una delle prime città cardioprotette d’Italia. Un progetto che avrebbe dovuto prendere ufficialmente le mosse nel 2017, ma che è stato invece smantellato poco dopo.

“L’incontro – spiegano i promotori dell’iniziativa – dovrà servire a capire cosa è successo in quel periodo e per quale motivo la grande mobilitazione promossa dall’associazione ‘Amici del Cuore’ che aveva portato anche allo svolgimento di corsi per rianimatori di centinaia di persone e alla raccolta di donazione per decine di migliaia di euro non sia andata a buon fine, ma soprattutto sarà utile capire se sia possibile riproporre il progetto e, casomai, con quali condizioni e modalità organizzative e gestionali”.

L’incontro sarà aperto da un intervento di Giampiero Giordano, cardiologo, animatore dell’associazione “Amici del cuore” e promotore del progetto. Parlerà poi Giuseppe Germani, ex sindaco di Orvieto, in carica nel periodo in cui l’iniziativa avrebbe dovuto diventare pienamente operativa. Sarà poi la volta di Annalisa Mierla, vice sindaco di Umbertide che illustrerà il funzionamento di “Umbertide cardioprotetta”. Seguiranno interventi da parte del pubblico.

Prima e dopo: così i progetti PINQuA stanno cambiando Ponte San Giovanni (immagini)

Prende forma la nuova Ponte San Giovanni riqualificata attraverso i progetti PINQuA presentati negli anni passati dal Comune di Perugia e realizzati da Ater. Riqualificazione e rifunzionalizzazione sono alla base degli interventi.

Uno di questi, quello relativo al fatiscente condominio di via Cestellini, è praticamente giunto a conclusione. L’Ater ha infatti comunicato che è stata ultimata ed è in fase di collaudo tecnico amministrativo la riqualificazione e l’efficientamento energetico dell’edificio che ospita 50 alloggi di Edilizia Residenziale sociale.

L’edificio di via Cestellini

L’edificio di sette piani fu costruito negli anni ’70, le sue condizioni erano vetuste e in sensibile stato di decadimento. Grazie al progetto sono state ultimate importanti opere di efficientamento dell’involucro edilizio con conseguente trasformazione dell’aspetto esteriore del fabbricato. Sono state eliminate dispersioni di calore, condense e muffe, migliorato il comfort e la protezione della struttura dagli sbalzi termici e dagli agenti atmosferici. E’ stato migliorato nell’estetica e completamente rimodernato. Sono stati sistemati i parapetti dei terrazzi, sono state eseguite opere per la riqualificazione degli spazi carrabili, pedonali e a verde. La data di collaudo è prevista per luglio2025. I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Celletti Costruzioni Generali Srl di Roma.

La progettazione esecutiva e la direzione lavori sono state condotte dal Settore IIE di Ater.

Il Pinqua

Si tratta di un ulteriore tassello per la realizzazione della proposta progettuale PINQuA denominata “Ponte San Giovanni da periferia a città” approvata dal MIT e poi confluita nel finanziamento con i fondi del P.N.R.R.

Il Programma prevede una molteplicità di interventi di piccola media dimensione strettamente connessi tra loro per riqualificare ed efficientare il patrimonio di alloggi di edilizia residenziali pubblica di Ater e del Comune, riqualificare e connettere il sistema delle aree verdi, creare una rete di piste ciclopedonali, riqualificare e dare forma all’asse centrale di via Cestellini, migliorare l’accessibilità alla stazione ferroviaria dal centro del quartiere, riqualificare immobili pubblici del CVA e della scuola, migliorare il sistema della raccolta differenziata e l’efficienza energetica del quartiere e valorizzare il sito archeologico etrusco dei Volumni”. Tra questi rientra anche la rimessa a nuovo dell’edificio.

Ex Palazzetti

Intanto procede spedita anche la realizzazione dell’altro Programma integrato per la qualità dell’abitare, per la rigenerazione del grande quartiere perugino, quella denominata “PS5G”, il cui cuore è l’area dell’Ex Palazzetti’. Entrambi gli interventi sono stati presentati dal Comune e realizzati da Ater e sono tesi alla ricucitura degli spazi pubblici, alla qualificazione della struttura verde, delle percorrenze pedonali e ciclabili, delle attrezzature pubbliche”.

Santi (Ater): diminuire i locali sfitti e dare risposte ai bisogni degli inquilini

Commenta il presidente di Ater Umbria, Federico Santi: “Quella appena conclusa è una riqualificazione importante di edificio degradato nel cuore di uno dei quartieri più popolosi di Perugia, effettuata grazie ai fondi del PNRR, che contribuisce a migliorare sensibilmente la qualità della vita e dell’abitare di 50 famiglie. L’intervento è stato previsto in uno dei due PINQuA presentati dal Comune di Perugia e realizzati da Ater Umbria per la rigenerazione di un’area centrale di Ponte San Giovanni che è molto vasta. Detto questo, la vera grande sfida della Regione Umbria, e di Ater, sarà di diminuire i locali sfitti e di dare risposte più celeri ai bisogni degli inquilini”

Tamponamento a catena, un morto e due feriti

Un autotrasportatore è morto e altri due sono rimasti feriti. Questo il drammatico incidente che si è verificato nella notte tra mercoledì e giovedì nel tratto umbro dell’autostrada A1 tra Fabro e Chiusi , direzione nord.

Tre i tir coinvolti. Ad avere la peggio il conducente dell’ultimo, che ha tamponato incastrandosi con la cabina nel semirimorchio del mezzo che lo precedeva. Per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. Per gli altri conducenti, usciti dai mezzi autonomamente, sono servite le cure dei sanitari.

Sul posto oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto, anche quelli Montepulciano , Siena e Città della Pieve, l’elisoccorso e la polizia stradale.
L’autostrada è rimasta chiusa per ore.

Ritardi pagamenti, assemblea e presidio lavoratori Gardenia Officine Foligno

Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti dell’Umbria hanno indetto per venerdì 13 giugno un’assemblea di tutto il personale dell’azienda Gardenia srl che opera in subappalto per la società Trenitalia nelle Officine manutenzione ciclica (Omcl) di Foligno, a seguito dei continui ritardi nei pagamenti delle mensilità e dei buoni pasto arretrati ai dipendenti.

L’assemblea sarà accompagnata, dalle 9 alle 11, da un presidio di protesta dei quindici lavoratori nel piazzale adiacente l’ingresso.

Spiegano i sindacati: “La situazione non è più sostenibile. Questa problematica – fanno sapere da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – va avanti da troppo tempo, nonostante i nostri continui solleciti. La società Trenitalia ci ha confermato che effettua regolarmente i pagamenti all’azienda Gardenia e per cui vorremo capire le motivazioni di tali ritardi. Sappiamo che l’appalto è stato dato al massimo ribasso e temiamo che l’azienda abbia difficoltà ad avere margini di guadagno, ma questa non sarebbe comunque una giustificazione per non pagare il lavoro svolto dai dipendenti. Non ci accontentiamo più di piccoli acconti, ma vogliamo il pagamento di tutti gli arretrati”.

Ast, siglato l’Accordo di programma: tutti gli impegni su lavoro, ambiente ed energia

Siglato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l‘Accordo di programma “Per l’attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza e di riconversione industriale del sito di Acciai Speciali Terni”.

A firmare il documento, da cui si attende di garantire la sostenibilità economica ed ambientale del polo siderurgico ternano, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, l’assessore allo Sviluppo economico di Terni, Sergio Cardinali, l’amministratore delegato di Acciai Speciali Terni S.p.A., Dimitri Menecali.

Gli impegni sottoscritti hanno l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico sostenibile, il risanamento ambientale e la decarbonizzazione del sito produttivo Ast, situato nel sito d’interesse nazionale di Terni-Papigno e nell’area di crisi industriale complessa di Terni-Narni.

Finalità dell’Accordo

L’Accordo, stipulato ai sensi dell’articolo 252-bis del D.Lgs. 152/2006, mira a coordinare gli interventi per il risanamento ambientale e la riqualificazione produttiva del sito della Acciai Speciali Terni. Garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e, ove possibile, il loro incremento futuro; promuovere la formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori Ast; sostenere la neutralità climatica e la riduzione delle emissioni inquinanti, in linea con gli obiettivi europei e nazionali

Il Piano ambientale integrato

Nello “scambio” tra enti pubblici e la proprietà del Gruppo Arvedi è stato previsto il Piano ambientale integrato. Che prevede interventi di decarbonizzazione: introduzione di tecnologie avanzate per l’utilizzo di idrogeno verde e combustibili alternativi. Ma anche efficientamento energetico: riqualificazione degli impianti produttivi e aumento della resa produttiva.

L’obiettivo è quello di imboccare la strada dell’economia circolare, con il recupero e trattamento degli scarti produttivi e una produzione di acciaio green, come risposta alle richieste di mercato per prodotti a basso impatto ambientale e che impieghino fonti e vettori energetici alternativi.

Indicate anche le azioni di bonifica ambientale, con la messa in sicurezza operativa e permanente del sito, con particolare attenzione al suolo, sottosuolo e acque sotterranee. Ogni ampliamento sarà coniugato al raggiungimento degli obiettivi di recupero di volta in volta raggiunti.

Impegni anche per la riduzione degli inquinanti tipici del processo siderurgico, in particolare del nichel.

Investimenti

Il Piano economico-finanziario prevede un investimento complessivo di 1.132 milioni di euro, suddiviso in due fasi.

Nella prima fase, sino al 2028, sono previsti investimenti per 557 milioni di euro, destinati a interventi di efficientamento energetico, sicurezza ambientale e riqualificazione degli impianti. In queste cifre sono contenuti anche gli investimenti già effettuati o in corso di attuazione.

La seconda fase prevede investimenti per 573 milioni di euro, con focus sulla produzione di acciaio elettrico e magnetico a bassa impronta di carbonio.

Costi energetici

Uno dei temi cruciali dell’Accordo è regolato dall’articolo 7, che stabilisce come “al fine di rendere ambientalmente ed economicamente sostenibili i costi energetici, tenuto conto che ciò costituisce un requisito per la produzione competitiva di acciaio inossidabile e magnetico”, Regione Umbria si impegna a valutare forme di gestione mista pubbico-privata per le concessioni energetiche.

Inoltre, conformemente al quadro normativo vigente nazionale e comunitario, si dichiara disponibile a riservare il 30% della capacità produttiva energetica alle aziende energivore umbre, che garantiscano di mantenere livelli occupazionali e obiettivi ambientali coerenti. L’energia sarà ceduta al costo di produzione maggiorato di una fee commerciale in linea con quella applicata dal mercato.

Le parti valuteranno inoltre la possibilità di attivare sistemi di produzione e consumo semplificati (SSPC) e Ast si dichiara disponibile a co-investire per aumentare la capacità dei bacini idroelettrici regionali.

Una opportunità competitiva di cui beneficerà Ast, ma anche le aziende energivore del territorio.

Impegni occupazionali

Ast si impegna a mantenere gli attuali livelli occupazionali (2.229 dipendenti diretti e 181 nelle società controllate). A stabilizzare i lavoratori somministrati.

Ma anche ad avviare percorsi formativi per la riqualificazione professionale, in collaborazione con le istituzioni.

La Regione Umbria supporterà interventi di politica attiva del lavoro attraverso il Programma Regionale Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027.

Qualità dell’Aria

Il Governo e la Regione Umbria, con il supporto di ISPRA e ARPA Umbria, condurranno studi specifici per individuare le sorgenti emissive di nichel, monitorare la qualità dell’aria nella Conca ternana e aggiornare l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di Ast con prescrizioni mirate.

Insomma, si vuole assicurare un monitoraggio costante.