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Assisi, il racconto della prima seduta del nuovo Consiglio comunale

Primo Consiglio comunale ad Assisi nell’era di Valter Stoppini sindaco. Per la presidenza dell’Assemblea è stata votata, con i voti della maggioranza, Annalisa Rossi (Valter Stoppini per Assisi).

“Affronterò questo impegno – le prime parole di Rossi – con serietà, rispetto, collaborazione e dialogo, a servizio della città e nella massima collaborazione con tutti i consiglieri”. Come vicepresidenti sono stati eletti Sonia Gaudenzi (Assisi Domani) e Daniele Martellini (Fratelli d’Italia).

L’assemblea si è riunita per la prima volta oggi pomeriggio, nella sala consiliare del Palazzo dei Priori. Considerando le surroghe dei consiglieri nominati assessori, ne fanno parte: Paolo Mirti, Renzo Totori (Partito Democratico); Cristina Susta, Annalisa Rossi, Andrea Bertolini (Valter Stoppini per Assisi); Sonia Gaudenzi, Nico Perini (Assisi Domani); Luigi Bastianini (Assisi Civica); Adil Zaoin (Progressisti per Assisi); Paolo Lupattelli (non presente oggi in Consiglio); Eolo Cicogna (Eolo Cicogna Sindaco); Serena Morosi, Daniele Martellini (Fratelli d’Italia); Francesco Fasulo (Forza Italia); Ivano Bocchini (Assisi al centro); Giancarlo Cavallucci (Eolo Cicogna Sindaco).

Il sindaco Valter Stoppini, dopo aver giurato sulla Costituzione italiana, ha rivolto un saluto al Consiglio comunale. “Noi tutti – ha detto – siamo stati chiamati a dare risposte ai bisogni essenziali della città e delle frazioni, in cammino verso orizzonti sempre nuovi. La storia ha assegnato ad Assisi un ruolo unico e chi, come noi, percorre un tratto di questo cammino ottiene un privilegio prezioso e ha il dovere di portarlo avanti con impegno. Sia il tempo del dialogo, della responsabilità condivisa e del lavoro serio, in cui ognuno, nel proprio ruolo, contribuisca al bene comune con dedizione e impegno, competenza e cuore: solo così potremo lasciare un segno positivo e duraturo. Ce lo chiedono i cittadini e i grandi eventi che stiamo per vivere, come la canonizzazione di Carlo Acutis il 7 settembre e l’ottavo Centenario della morte di San Francesco nel 2026. Cento anni fa, Assisi da borgo divenne città, lanciata nel mondo con un modello mai tramontato. Oggi siamo chiamati a compiere gesti e azioni in continuità con quei simboli, al cospetto dei nostri concittadini Francesco e Chiara, che ci indicano la strada maestra insieme ai grandi che si sono seduti, nei secoli, su questi banchi”.

Il primo cittadino ha quindi presentato i componenti della Giunta comunale, composta insieme a lui, dal vicesindaco Veronica Cavallucci e dagli assessori Donatella Casciarri, Scilla Cavanna, Francesca Corazzi, Fabrizio Leggio.

Eletti anche i membri della Commissione elettorale comunale, di cui fanno parte i consiglieri Andrea Bertolini, Adil Zaoin e Serena Morosi, come supplenti Luigi Bastianini, Renzo Totori e Ivano Bocchini.

Sappe: “Violenti scontri nei carceri di Terni e Spoleto”

“Violenti disordini” provocati “per ore” da alcuni detenuti all’interno dei carceri di Terni e Spoleto. A denunciare la situazione è il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), con il segretario umbro Fabrizio Bonino.

“In entrambe le carceri umbre – scrive Bonino – sembra che i danni ai Reparti coinvolti – tutti e due destinati alla Media sicurezza – sono stati significativi: si pensi che persino alcuni familiari di detenuti ci hanno contattato per avere notizie sulla situazione. Purtroppo, ancora una volta, il grido d’allarme lanciato dal Sappe rimane inascoltato da un’Amministrazione regionale sempre più distante e assente. Non a caso, buona parte dei gravi eventi critici violenti che accadono vedono protagonisti proprio detenuti assegnati da Firenze. Insomma, l’Umbria e le sue carceri sono diventate la discarica sociale della Toscana: e questo è inaccettabile! Per questo auspichiamo che la riapertura a Perugia del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria dell’Umbria avvenga in tempi rapidi”.

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, rinnova al DAP la richiesta di potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria dei Reparti regionali, rammentando che “la popolazione carceraria nazionale attuale è composta per un 30% di detenuti in attesa di giudizio; 30% di detenuti extracomunitari e un 20% di tossicodipendenti”. 

Il leader nazionale del sindacato ricorda infine che “il Sappe da decenni chiede l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene ma anche la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinari”.

E torna a chiedere la dotazione, per il personale del Corpo, di strumenti di tutela e garanzia non letali come i flash ball ed i bola wrap: il primo è un fucile che spara proiettili di gomma, già in dotazione alla Polizia Penitenziaria francese, mentre la seconda è un’arma di difesa che spara lacci bloccante le gambe dei riottosi, anch’essa già in uso ad alcune Polizie locali di alcune città italiane.

Posto teleconduzione, i sindacati puntano l’indice contro le scelte di Enel

All’indomani della firma dell’Accordo di programma per Ast Arvedi, che prevede anche una misura per l’utilizzo di una componente dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili a favore delle imprese energivore umbre, prosegue la battaglia delle organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil con Enel relativamente al Posto di teleconduzione.

I sindacati nei giorni scorsi hanno incontrato il capo gabinetto della Prefettura e i rappresentanti dell’azienda Enel in un tavolo convocato per la procedura di conciliazione. In precedenza era stato proclamato lo stato di agitazione del personale Enel Produzione ed Enel Green Power Italia Srl per la decisione aziendale della chiusura del Posto di teleconduzione (Pt) di Terni.

Filctem, Flaei e Uiltec, attraverso i rispettivi segretari Stefano Ribelli, Ciro Di Noia e Doriana Gramaccioni, hanno ribadito che “il depauperamento messo in atto da Enel sul territorio negli anni si è tradotto in una riduzione di funzioni strategiche e di lavoratori impiegati negli impianti idroelettrici ternani.

Inoltre il Pt di Terni monitora costantemente anche le opere idrauliche costituite da sette grandi dighe, oltre a una moltitudine (circa 50) di siti composti da opere idrauliche minori (traverse e sbarramenti)”.

“L’operatività standard del Posto di teleconduzione – rimarcano i sindacati – è descrivibile come l’attuazione dei piani di produzione elaborati da Energy Management, ma nel caso di criticità quali, il blocco di uno o più gruppi di generazione, gli operatori devono agire anche manualmente sui sistemi, al fine di apportare i necessari correttivi all’imprevisto e l’attivazione del personale che interviene in loco al fine di valutare l’accaduto. Gli impianti gestiti dal Posto di teleconduzione di Terni, e in modo particolare quelli afferenti all’unità produttiva Nera Velino, sono idraulicamente complessi e interconnessi tra loro in maniera assai variegata (bacini e canali) e la loro gestione va fatta con particolare attenzione sia sotto il profilo dell’ordinarietà di regime idraulico, sia soprattutto in quello di straordinarietà, come può essere un evento di piena sui corsi d’acqua. Proprio in riferimento agli eventi di piena dei corsi d’acqua, il Posto di teleconduzione riveste un ruolo fondamentale di gestione soprattutto nelle fasi iniziali dell’evento, in quanto è proprio questa fase che deve essere gestita con professionalità e tempestività al fine di evitare congestioni e complicazioni, che potrebbero essere fatali dal punto di vista della sicurezza idraulica del territorio”.

“Oltre alle perplessità – proseguono Filctem, Flaei e Uiltec – restiamo sconcertati del come l’azienda descrive questa riorganizzazione, senza minimamente conoscere il reale funzionamento dell’impianto e le difficoltà oggettive a cui devono far fronte i lavoratori del Posto di teleconduzione di Terni, sia nelle fasi ordinarie di gestione degli impianti che in quelle emergenziali in cui la conoscenza degli impianti stessi da parte dei colleghi del Pt è determinante. Oramai Enel e la sua dirigenza confermano la volontà di procedere solo a una esasperata razionalizzazione dei costi, che ha solo un fine: quello finanziario”.

“A nostro avviso – concludono Ribelli, Di Noia e Gramaccioni –, l’Umbria da tempo sconta da parte di Enel la perdita di funzioni importanti in tutte le società del gruppo, non ultima la chiusura della centrale termoelettrica Pietro Vannucci ed il Centro di formazione Enel a Gualdo Cattaneo”.

Una situazione di fronte alla quale i sindacati si appellano a tutte le Istituzioni, a cominciare dal Consiglio e dalla Giunta regionale.

“Proseguiremo nelle azioni di lotta contro queste scelte scellerate – concludono i sindacati – e metteremo in campo tutte le azioni volte alla tutela degli asset, della sicurezza idraulica del territorio e della sicurezza dei lavoratori Enel di Terni”.

Spazio Modu, a Foligno il nuovo polo di coworking e innovazione

Inaugurato Spazio Modu Foligno, il nuovo coworking che vuole diventare un cuore pulsante di innovazione e collaborazione nel centro storico. Oltre 200 persone presenti nei locali di via Oberdan 55/57, dimostrando l’urgenza e il desiderio di luoghi capaci di generare nuove visioni e opportunità.

Con l’idea di “spazi che aprono per visioni che rigenerano”, l’iniziativa ha sottolineato fin da subito l’ambizione di Spazio Modu di essere più di un semplice spazio di lavoro condiviso. È un luogo generativo, concepito per mettere in relazione politiche, pratiche e desideri, immaginando una città capace di crescere intorno a spazi aperti, condivisi e culturali.

“Il 2025 ci porta uno spazio migliore, dopo l’esperienza finita del coworking Multiverso e sempre nel centro di Foligno, e ci porta un nome nuovo che è frutto di una collaborazione nata due anni fa e di rapporti che hanno fatto presto a consolidarsi e sedimentare con la bella realtà dello Spazio Modu di Perugia. Resistere e ripartire, queste sono state le priorità che ci siamo dati, questo stiamo provando a fare”, ha dichiarato Filippo Salvucci, amministratore di Spazio Modu Foligno, introducendo la visione e la rete con Perugia. Salvucci ha inoltre rimarcato l’importanza vitale del fare rete per le piccole imprese, condividendo una visione comune e servizi essenziali.

Gli interventi che si sono susseguiti hanno approfondito diverse sfaccettature del ruolo del coworking e della cultura come motori di sviluppo. Olivia Marie Lamberini di Spazio Modu Perugia ha illustrato il coworking come attivatore di prossimità, impresa creativa e rigenerazione urbana, esprimendo grande soddisfazione per la creazione di un “ponte culturale tra Perugia e Foligno”.

Emiliano Pergolari (direzione artistica Factory Fest) ha toccato il tema degli spazi e luoghi di cultura, evidenziando come le pratiche e i presidi artistici e culturali debbano superare la concezione di mero “intrattenimento” per parlare direttamente alle persone. A seguire, Chiara Corica (progettista culturale, Cooperativa Densa) ha parlato di come rigenerare attraverso la cura, con esperienze tra infanzia, adolescenza, prossimità e città, portando testimonianze di pratiche che connettono coworking, centri estivi e quartieri in trasformazione.

Un momento saliente è stato l’intervento di Linda Di Pietro, direttrice artistica BASE Milano e collaboratrice esperta della vicepresidenza della Regione Umbria. Nel suo discorso su “Rigenerare: cultura come infrastruttura del possibile”, ha sottolineato il potere trasformativo della cultura nei territori: “La cultura è anche sviluppo economico e la presenza dell’Assessore De Rebotti è indicativa. Dobbiamo spostare il senso della rigenerazione urbana dalla città di pietra alla città di carne, per rigenerazioni culturali”.

Le conclusioni sono state affidate all’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Umbria, Francesco De Rebotti, che ha evidenziato come cultura e creatività debbano essere leve dello sviluppo territoriale. De Rebotti ha riconosciuto il ruolo cruciale dei tessuti culturali e creativi come motori di cambiamento e rigenerazione economica: “Spazi e messaggi come questo sono ciò di cui ha bisogno quell’Umbria che vuole essere sé stessa. È giusto far respirare anche a Foligno la presenza di una Regione che ha cambiato direzione nelle sue politiche, e ora bisogna incalzare chi governa la città su molti temi”.

“L’Umbria è base logistica per molti giovani e Foligno snodo fondamentale”, ha concluso l’assessore, evidenziando il supporto regionale al progetto.

Tragica festa di fine scuola, 13enne annega in un laghetto agricolo

La Procura di Spoleto indaga sulla tragedia che si è consumata domenica, in un laghetto artificiale ad uso agricolo, in località Pieve Caina, nel territorio comunale di Marsciano, dove è annegato Riccardo Tascini, di 13 anni.

Il ragazzino, studente della scuola media “Pascoli” di Perugia, stava partecipando insieme ai compagni e ad alcuni genitori ad una scampagnata per festeggiare la fine dell’anno scolastico. Una giornata che invece si è trasformata in tragedia.

Secondo quanto si è appreso – ma le indagini sull’accaduto sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Todi – Riccardo si sarebbe tuffato nel laghetto, pur non sapendo nuotare bene. Quando è stata notata la sua assenza, è stato dato l’allarme.

I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato il suo corpo intorno alle 20. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore Federica Filippi ha disposto l’autopsia.

Il laghetto è di proprietà di un’azienda agricola. Non viene utilizzato per attività ludiche.

(immagine generica di archivio)

Perugia1416: le gare, il corteo e la festa di Porta San Pietro (gallery)

Il Magnifico Rione di Porta San Pietro ha vinto il Palio della decima edizione di Perugia1416. Questa la classifica dall’ultimo al primo: 5º Porta Eburnea; 4º Porta Santa Susanna; 3º Porta Sant’Angelo; 2º Porta Sole; e 1° Porta San Pietro.

Nell’ultima giornata si è disputata la Corsa del drappo, terza ed ultima prova sportiva, è stata conquistata da Porta San Pietro, seguito da Porta Sole, Porta Santa Susanna, Porta Sant’Angelo e Porta Eburnea.

A proclamare il vincitore è stato Braccio Fortebracci che, sulla scala di palazzo dei Priori, ha formulato il discorso finale e ha infilato al collo del Capitano del Rione vincitore la solenne catena con medaglia (un grifo bianco in campo rosso, già nel 1416 ed a tutt’oggi stemma di Perugia). Consegnato al Console di Porta anche il Palio della vittoria, che porta la firma di Francesca Biancalana, studentessa al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia risultata vincitrice del concorso il “Palio d’artista”). Nel corso del pomeriggio di domenica premiati anche i giovani rionali di Porta Eburnea, vincitori della competizione del tiro alla fune nella giornata di venerdì.

A chiusura di Perugia1416, e a coronamento dell’attività per l’internazionalizzazione che hanno visto molti studenti di altre nazionalità sfilare con i Rioni, in collaborazione con l’Università per Stranieri sarà proclamato l’ambasciatore di Perugia1416 all’Estero 2025: la cerimonia si terrà nell’Aula Magna il 17 giugno durante un concerto di Bel Canto offerto dalla Ambasciatrice 2024, la cantante lirica italo-argentina, Haydée Dabusti.

La Mossa alla Torre

Appassionante la gara di forza e resistenza tra gli atleti dei cinque Magnifici Rioni, la Mossa alla Torre vinta dal Magnifico Rione di Porta Eburnea battendo il Magnifico Rione di Porta Sant’Angelo nella finale per il primo e secondo posto. Questa la classifica completa: 1º posto Rione Porta Eburnea; 2º posto Rione Porta Sant’Angelo; 3º posto Rione Porta San Pietro; 4º posto Rione Porta Sole; 5º posto Rione Porta Santa Susanna

Suggestiva la rievocazione della Pax Perusina: ingresso di Braccio Fortebracci in Perugia dopo il lungo esilio, vittorioso nella battaglia di Sant’Egidio del 12 luglio 1416. Il condottiero è scortato dai suoi armati Bracceschi, Compagnia del Grifoncello e Militia Bartholomei. A seguire esibizione di Tamburini, danze con la Compagnia de danza medievale de Peroscia, spettacolo di fuoco Piazza IV Novembre.

La giornata finale

il terzo giorno e ultimo di Perugia 1416 ha visto lo spettacolare corteo storico (con tanto di delegazioni arrivate da tutta l’Umbria) e la gara regina della manifestazione, appunto la Corsa del Drappo, concentratisi in poco più di due ore. dopo la partenza del Corteo della Reggenza dalla sede di Perugia1416 seguito da quello di Braccio Fortebracci che da piazza Italia ha percorso tutto Corso Vannucci per ricongiungersi all’altro in piazza Grande (piazza IV Novembre), dove il primo Priore nero, del Nobile Collegio della mercanzia, ha accolto Braccio quale nuovo signore della Città consegnandogli sotto il Grifo, simbolo di Perugia, le chiavi della città. Subito dopo i cinque Rioni, interpretando il tema univoco 2025 (“Del potere e dei poteri: potere sacro e temporale prima e dopo Braccio”), hanno sfilato nell’ordine della classifica della precedente edizione: i 5 Rioni sono stati giudicati dalla Giuria per l’attinenza storica, l’interpretazione e la scenografia.

“Jouer avec le feu”, menzione speciale per il “G. Bruno” di Perugia al Prix Palatine

Il video “Jouer avec le feu”, realizzato dalla classe 3AL del Liceo Linguistico dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’ di Perugia, diretto dalla professoressa Anna Bigozzi, ha ottenuto una menzione speciale nel Concorso-video ‘Prix Palatine’ 2025.

“Tra le più di 40 proposte ricevute – si legge nella motivazione della Giuria composta dal regista Gianlorenzo Lombardi, dall’assistente alla regia Claire Corbetta-Doll e dal montatore Thomas Marchand – questo video si è distinto per la qualità della realizzazione, la creatività della messa in scena e l’impegno delle studentesse e degli studenti”. Dando vita ad un video con “un formato originale e un tono impegnato”.

La giuria si congratula con gli studenti e con i docenti “per il loro coinvolgimento in questo percorso di educazione all’immagine”.

Una delegazione dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’ è stata invitata il prossimo 5 novembre all’Ambasciata di Francia a Roma, in occasione del lancio della nuova edizione del ‘Prix Palatine’ (2026).

Il prestigioso ‘Prix Palatine

Il “Prix Palatine” è un progetto didattico e cinematografico, rivolto alle sezioni Esabac del Liceo Linguistico, che sintetizza l’educazione all’immagine e l’apprendimento della lingua francese: organizzato sia in Italia che in Francia, tale premio cinematografico, basato su tematiche socio-culturali e rivolto alla fascia adolescenziale, è riconosciuto da una giuria binazionale, composta da giovani provenienti da entrambi i Paesi.

Sotto la guida delle due docenti-referenti, la professoressa Cristina Cipolloni e la professoressa Maria Giovanna Gori, due classi del Liceo Linguistico di questo sperimentale Istituto perugino hanno, infatti, aderito, per l’anno scolastico 2024/2025, al prestigioso progetto ‘Prix Palatine’, proposto da Palatine e Lutetia, due associazioni culturali fondate a Parigi e a Roma con l’intento di promuovere scambi culturali tra Italia e Francia, in chiave europea.

Tra le competenze-chiave di questo progetto didattico si annoverano l’acquisizione dei primi rudimenti del linguaggio cinematografico, il potenziamento dello scambio culturale tra Italia e Francia, favorendo la costruzione di un’identità culturale europea, e il consolidamento della padronanza della lingua francese.

“Coerentemente con queste finalità educative – sottolineano le professoresse Cipolloni e Gori – nell’anno scolastico 2024/2025 le classi Esabac hanno aderito al progetto Prix Palatine, che valorizza il dialogo interculturale tra Italia e Francia, fornendo agli studenti gli strumenti per una fruizione consapevole del linguaggio cinematografico e rendendoli partecipi in prima persona come giuria giovanile di film in lingua originale a concorso”.

Sisma 2023, incontro su contributo autonoma sistemazione e ricostruzione privata

Riunione congiunta Regione, Usr (Ufficio speciale per la ricostruzione) Umbria e i Comuni di Perugia, Umbertide e Gubbio interessati dal sisma del 9 marzo 2023 per definire i prossimi step per l’erogazione del Cas (Contributo autonoma sistemazione). Si è discusso anche delle modalità di accesso ai contributi per la ricostruzione privata, che seguirà la disciplina del Testo unico della ricostruzione privata vigente per il sisma 2016 del Centro Italia.

Per quanto attiene l’erogazione del Cas, lo stesso potrà essere ripreso all’emanazione dell’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile, di rientro in regime ordinario conseguentemente alla chiusura dello stato di emergenza.

La Regione Umbria ha rilasciato l’intesa e attualmente la bozza di ordinanza è al vaglio del ministero dell’Economia e delle finanze. Lo stanziamento necessario per coprire la spesa per il Cas fino a dicembre 2025 è già stato disposto con delibera del Consiglio dei Ministri in data 28/03/2025.

Nei prossimi giorni sarà organizzato un incontro volto a illustrare ai tecnici le norme di riferimento e le modalità di presentazione delle pratiche di ricostruzione.

“Orvieto città cardioprotetta?”: l’incontro degli Amici della stampa

“Orvieto città cardioprotetta?”. E’ il tema dell’incontro che il club Amici della stampa ha organizzato per venerdì 27 giugno alle 17 al museo Greco di piazza Duomo ad Orvieto per fare il punto sul progetto legato all’installazione dei defibrillatori che l’associazione “Amici del cuore” aveva promosso con l’ambizioso obiettivo di fare di Orvieto una delle prime città cardioprotette d’Italia. Un progetto che avrebbe dovuto prendere ufficialmente le mosse nel 2017, ma che è stato invece smantellato poco dopo.

“L’incontro – spiegano i promotori dell’iniziativa – dovrà servire a capire cosa è successo in quel periodo e per quale motivo la grande mobilitazione promossa dall’associazione ‘Amici del Cuore’ che aveva portato anche allo svolgimento di corsi per rianimatori di centinaia di persone e alla raccolta di donazione per decine di migliaia di euro non sia andata a buon fine, ma soprattutto sarà utile capire se sia possibile riproporre il progetto e, casomai, con quali condizioni e modalità organizzative e gestionali”.

L’incontro sarà aperto da un intervento di Giampiero Giordano, cardiologo, animatore dell’associazione “Amici del cuore” e promotore del progetto. Parlerà poi Giuseppe Germani, ex sindaco di Orvieto, in carica nel periodo in cui l’iniziativa avrebbe dovuto diventare pienamente operativa. Sarà poi la volta di Annalisa Mierla, vice sindaco di Umbertide che illustrerà il funzionamento di “Umbertide cardioprotetta”. Seguiranno interventi da parte del pubblico.

Prima e dopo: così i progetti PINQuA stanno cambiando Ponte San Giovanni (immagini)

Prende forma la nuova Ponte San Giovanni riqualificata attraverso i progetti PINQuA presentati negli anni passati dal Comune di Perugia e realizzati da Ater. Riqualificazione e rifunzionalizzazione sono alla base degli interventi.

Uno di questi, quello relativo al fatiscente condominio di via Cestellini, è praticamente giunto a conclusione. L’Ater ha infatti comunicato che è stata ultimata ed è in fase di collaudo tecnico amministrativo la riqualificazione e l’efficientamento energetico dell’edificio che ospita 50 alloggi di Edilizia Residenziale sociale.

L’edificio di via Cestellini

L’edificio di sette piani fu costruito negli anni ’70, le sue condizioni erano vetuste e in sensibile stato di decadimento. Grazie al progetto sono state ultimate importanti opere di efficientamento dell’involucro edilizio con conseguente trasformazione dell’aspetto esteriore del fabbricato. Sono state eliminate dispersioni di calore, condense e muffe, migliorato il comfort e la protezione della struttura dagli sbalzi termici e dagli agenti atmosferici. E’ stato migliorato nell’estetica e completamente rimodernato. Sono stati sistemati i parapetti dei terrazzi, sono state eseguite opere per la riqualificazione degli spazi carrabili, pedonali e a verde. La data di collaudo è prevista per luglio2025. I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Celletti Costruzioni Generali Srl di Roma.

La progettazione esecutiva e la direzione lavori sono state condotte dal Settore IIE di Ater.

Il Pinqua

Si tratta di un ulteriore tassello per la realizzazione della proposta progettuale PINQuA denominata “Ponte San Giovanni da periferia a città” approvata dal MIT e poi confluita nel finanziamento con i fondi del P.N.R.R.

Il Programma prevede una molteplicità di interventi di piccola media dimensione strettamente connessi tra loro per riqualificare ed efficientare il patrimonio di alloggi di edilizia residenziali pubblica di Ater e del Comune, riqualificare e connettere il sistema delle aree verdi, creare una rete di piste ciclopedonali, riqualificare e dare forma all’asse centrale di via Cestellini, migliorare l’accessibilità alla stazione ferroviaria dal centro del quartiere, riqualificare immobili pubblici del CVA e della scuola, migliorare il sistema della raccolta differenziata e l’efficienza energetica del quartiere e valorizzare il sito archeologico etrusco dei Volumni”. Tra questi rientra anche la rimessa a nuovo dell’edificio.

Ex Palazzetti

Intanto procede spedita anche la realizzazione dell’altro Programma integrato per la qualità dell’abitare, per la rigenerazione del grande quartiere perugino, quella denominata “PS5G”, il cui cuore è l’area dell’Ex Palazzetti’. Entrambi gli interventi sono stati presentati dal Comune e realizzati da Ater e sono tesi alla ricucitura degli spazi pubblici, alla qualificazione della struttura verde, delle percorrenze pedonali e ciclabili, delle attrezzature pubbliche”.

Santi (Ater): diminuire i locali sfitti e dare risposte ai bisogni degli inquilini

Commenta il presidente di Ater Umbria, Federico Santi: “Quella appena conclusa è una riqualificazione importante di edificio degradato nel cuore di uno dei quartieri più popolosi di Perugia, effettuata grazie ai fondi del PNRR, che contribuisce a migliorare sensibilmente la qualità della vita e dell’abitare di 50 famiglie. L’intervento è stato previsto in uno dei due PINQuA presentati dal Comune di Perugia e realizzati da Ater Umbria per la rigenerazione di un’area centrale di Ponte San Giovanni che è molto vasta. Detto questo, la vera grande sfida della Regione Umbria, e di Ater, sarà di diminuire i locali sfitti e di dare risposte più celeri ai bisogni degli inquilini”