Skip to main content

Tag: Confartigianato

Proroga Zona Franca Urbana Sisma 2016, Confartigianato: “Bene, ora una strategia più ampia per ripartenza economica e sociale”

“Un piccolo ma significativo passo avanti nel percorso di rilancio dei territori colpiti dal sisma del 2016”. Così Confartigianato Imprese Terni accoglie la notizia della proroga della Zona Franca Urbana, che assicura sgravi economici alle imprese nelle zone del cratere del sisma 2016.

Un intervento agevolativo, evidenzia Confartigianato, che, seppur limitato nel tempo, continua a offrire un sostegno concreto alle imprese locali, aiutandole a far fronte alle difficoltà ancora presenti.

“È fondamentale che misure come questa – si legge nella nota dell’associazione – si inseriscano in una strategia più ampia e duratura per garantire una vera ripartenza economica e sociale delle aree terremotate. La piccola economia nelle zone montane del cratere sismico del 2016 rappresenta un pilastro essenziale non solo per la ricostruzione fisica dei territori, ma soprattutto per la rinascita delle comunità locali. Artigiani, agricoltori, esercenti e piccole imprese custodiscono saperi, relazioni e identità che danno vita ai borghi e ne garantiscono la stessa esistenza. Sostenere queste realtà significa ricostruire un tessuto sociale vivo, generare lavoro, fermare lo spopolamento e restituire futuro a territori fragili ma ricchi di risorse umane e culturali”.

“La ricostruzione del cratere sismico non può limitarsi al cemento e alle infrastrutture: serve una visione che rimetta al centro le persone, il lavoro e le imprese locali. La piccola economia è il vero motore delle aree montane, perché produce valore, coesione sociale e presidio del territorio. Confartigianato Imprese Terni è accanto agli artigiani e alle micro e piccole imprese al fine di garantire che possano essere protagonisti di un futuro possibile e sostenibile per questi luoghi” dichiara Mauro Franceschini, presidente Confartigianato Imprese Terni

“Nei borghi del cratere ogni bottega, ogni stalla, ogni laboratorio rappresenta una speranza di rinascita -aggiunge Michele Medori, segretario Confartigianato Imprese Terni -. Come Confartigianato crediamo che senza il rilancio delle attività artigiane e produttive, nessuna ricostruzione sarà davvero compiuta. Le comunità si ricostruiscono con il lavoro, la dignità e la continuità delle tradizioni: è questa la sfida che vogliamo vincere insieme”.

(nella foto Mauro Franceschini e Michele Medori)

“Spazio Casa”, dal 6 all’8 giugno a Montecastrilli la mostra-mercato sull’abitare | Il programma

Nell’edizione che si svolgerà nei giorni 6, 7 e 8 giugno al Centro Fieristico di Montecastrilli, “Spazio Casa”, la mostra-mercato pensata “per far incontrare il comparto casa con il mercato, attraverso un sistema di intrattenimento”, come ha spiegato il presidente umbro di Confartigianato, Mauro Franceschini, ha già raddoppiato il numero degli espositori rispetto allo scorso anno.

L’obiettivo ambizioso fissato dal sindaco Riccardo Aquilini è di raggiungere le 30-40mila presenze. Un obiettivo che si vuole centrare grazie ad un programma che si arricchisce di numerosi eventi collaterali, illustrato nella Sala “Secci” del Consiglio provinciale di Terni da Franceschini e Aquilini, insieme al presidente di Anepa Confartigianato Edilizia Umbria Pierangelo Lanini, al presidente dell’Associazione Myricae Giovanni Bortone e al segretario di Confartigianato Imprese Terni Michele Medori. Una iniziativa che coinvolge, oltre a quella di Terni, Confartigianato di Perugia, Viterbo, Rieti e Umbria, sfruttando anche la collocazione di Montecastrilli tra Umbria e Lazio. Un ruolo confermato anche dai patrocini ottenuti: Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Montecastrilli e Camera di Commercio dell’Umbria.

Il segretario Michele Medori ha spiegato che, oltre a coinvolgere gli operatori del settore della casa, offrendo spunti di riflessione come ad esempio le modalità di approccio da parte dei giovani, viene offerta la possibilità alle famiglie di trovare molteplici attrazioni. Presente anche un maxischermo per assistere alle partite Norvegia-Italia e Pescara-Ternana.


La manifestazione, punto di riferimento per i settori dell’edilizia, impiantistica, arredi, manutenzione del verde e sostenibilità, si propone come una vetrina imperdibile per tutto il settore “Casa”, di grande interesse per gli addetti ai lavori e per le famiglie.

Il programma

Questi i principali eventi in programma durante i tre giorni:

🔹 Venerdì 6 giugno:
– Ore 16:30: Inaugurazione ufficiale e apertura degli stand espositivi
– Ore 17:30: Convegno “I giovani nell’edilizia che cambia: tra intelligenza artificiale e sostenibilità”
– A seguire: DJ Set e concerto live dei Daje Gas Trio
🔹 Sabato 7 giugno:
– Ore 10:00: Incontro “La scuola tra progettazione e territorio” con gli studenti dell’IC Ten. Franco Petrucci
– Ore 21:00: Concerto del gruppo Rione Junno – Taranta Night
– DJ set a cura di Effe Effe
🔹 Domenica 8 giugno – 3ª Edizione “Cucchiara Day”:
– Ore 9:00: Spazio Casa Running – Gara podistica (12 km) e passeggiata ecologica (6 km) lungo il percorso delle Panchine Giganti
– Ore 11:30: “Stati Generali dell’Edilizia” – Assemblea ANAEPA
– Ore 16:00: Building Skills – Giochi interattivi con mezzi da lavoro per bambini
– Ore 17:30: Finale Regionale Umbria del concorso Miss Principessa d’Europa
– Ore 21:00: Spettacolo con Le Pere Cotogne

Spazio Casa Running

Tra le altre novità di questa edizione, domenica 8 giugno debutta la prima edizione di SpazioCasa Running, gara podistica e passeggiata ecologica lungo lo spettacolare percorso delle Panchine Giganti organizzata in collaborazione con l’Associazione Myricae :
Due i percorsi previsti:
– Gara competitiva: 12 km
– Passeggiata ecologica: 6 km
Sarà possibile visitare la Chiesa di San Lorenzo in Nifili, edificata intorno all’anno 1000 e che, per l’occasione, sarà aperta ai partecipanti e visitatori.
Partenza alle ore 9:30 (raduno ore 8:00) dal Centro Fieristico di Montecastrilli.

International Street Food

Durante tutte le giornate sarà presente l’area INTERNATIONAL STREET FOOD, a cura di AIRS (Associazione Italiana Ristoratori di Strada) di Confartigianato Imprese, per un’esperienza gastronomica globale.
L’evento è realizzato con il contributo di importanti realtà imprenditoriali e associative del territorio, tra cui SGP Grandi Eventi, Camera di Commercio dell’Umbria, ANCOS, Generali Assicurazioni Filiale di Corso del Popolo Terni, Uni.co, Cosp Tecno Service, Tecno Antincendio Srl e MAMA’ Outdoor.

(foto Confartigianato Imprese Terni)

Giù la qualità della vita degli anziani ternani, le preoccupazioni e le proposte di Anap

Sono preoccupanti i dati pubblicati da Il Sole 24 ore, elaborati su fonte delle Istituzioni Pubbliche e degli Istituti di Ricerca come Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae, Banca d’Italia, Scenari Immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Istituto Tagliacarne e Infocamere. Per la qualità della vita la provincia di Terni scende alla posizione 101 sulle 107 complessive

Una preoccupazione espressa da Anap, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Imprese Terni. Che sottolinea come da sempre gli studi e le statistiche di ogni tipo presentino una situazione sociale ed economica decrescente a partire dal Nord fino al profondo Sud, posizionando le province umbre nelle posizioni centrali della classifica. Ma i risultati attuali sulla Qualità della Vita degli Anziani pongono appunto la provincia di Terni alla posizione 101.

“Ancor più ci preoccupa – commentano da Anap Terni – il salto indietro subito dal 2024 al 2025 passando dal 48° al 101°”.

Le maggiori criticità rilevate dai dati di questa ricerca sono in ordine decrescente: Importo medio delle Pensioni di Vecchiaia 107° posto; Utenti dei Servizi Sociali Comunali 105° posto; Infermieri non Pediatrici 101° posto; Spesa Sociale per Anziani 95° posto; Consumo di farmaci per la Depressione 91° posto; Orti Urbani 91° posto; Consumo di farmaci per Malattie Croniche.

Rispetto alla media nazionale, l’importo delle Pensioni di Vecchiaia è meno di un terzo; gli Utenti dei Servizi sociali; meno di un sesto, gli Infermieri non Pediatrici sono quasi uguali alla media nazionale. Il che sta a significare che la maggior parte delle provincie soffre della stessa mancanza di personale infermieristico. La Spesa Sociale per gli Anziani, meno di un quarto; consumo di Farmaci contro la Depressione, maggiore di un quinto; Orti Urbani nessuno; consumo di farmaci per Malattie Croniche, +10%.

“In questa graduatoria – commenta Anap – ci sono indicazioni abbastanza chiare sulle necessità e sugli interventi da mettere in campo per ridurre i gap rispetto alla media nazionale”. A fronte di questa situazione, Anap si rende partecipe a collaborare con le Istituzioni preposte nei limiti delle sue funzioni e disponibilità.

Ma la madre delle criticità – per i pensionati Confartigianato – è la grave mancanza della medicina di territorio la quale, pur interessando tutte le fasce di età, costituisce per gli anziani il più grande problema tra i tanti. “Il continuo aumento dell’età mediana degli Italiani, che ad oggi è di 47 anni – si rileva – rappresenta plasticamente l’aumento degli ultrasessantacinquenni che dall’anzianità passano alla vecchiaia. Questa è la fascia di età nella quale la fragilità aumenta ogni giorno e ogni giorno di più se ne rende necessaria una maggior cura ed un maggior impegno di persone e di mezzi”.

“Questa impellente necessità – scrive l’associazione – si scontra con la triste realtà dell’insufficienza, talvolta della totale mancanza, della Medicina di Territorio; insostituibile agente di garanzia di benessere sociale, fisico e psicologico. Pensiamo all’anziano che per una visita deve recarsi anche a decine di chilometri per farsi visitare, prescrivere cure o magari sentirsi rassicurare da un medico; nemmeno dal suo medico col quale sempre più difficilmente può entrare in contatto”.

“Abbiamo già da tempo intrapreso un’attività di tipo sindacale a tutela della Medicina di Territorio – afferma Luciano Vittori presidente Anap Gruppo Territoriale di Terni – sostenendo il mantenimento della Guardia Medica di Lugnano in Teverina, punto strategico e baricentrico rispetto ai paesi limitrofi.
Questo Servizio fu sospeso sine die senza sapere se e quando fosse stato riaperto con conseguenti enormi disagi per una rilevante popolazione. La mancanza assoluta di medici in Italia ammonta a circa 38000 unità. Tutto questo è dovuto principalmente alla mancanza di medici di medicina generale e d’urgenza, specializzazione purtroppo disertata dai neolaureati che preferiscono scegliere altre specializzazioni; nel momento in cui devono scegliere veramente la loro vita futura e, nella pari serietà con la quale affrontano il Giuramento di Ippocrate, essi pensano umanamente al loro tornaconto economico: alcune specializzazioni li faranno guadagnare di più”.

Per Anap occorre per migliorare questa situazione, incentivare prima di tutto i corsi di specializzazione di Medicina Generale e d’urgenza aumentando le borse di studio che sono inferiori del 30% rispetto alle altre ed incentivare economicamente il reddito annuale di chi dedica la sua professione al mantenimento dell’ insostituibile presidio di sanità pubblica: il medico di famiglia o una moderna forma di tale figura.
Nel caso specifico dell’Umbria, le borse di studio per la specializzazione di medicina generale e d’urgenza sono state coperte solo per il 18% del totale disponibile.

!Rispetto a tale tematica, – continua il cav. Luciano Vittori – abbiamo presentato delle proposte in sede di Consiglio Regionale , attraverso i rappresentanti politici di maggioranza per richiedere un intervento nel senso sopradetto; infatti, la Regione ha istituzionalmente la facoltà di indirizzare con incentivi economici le scelte dei neolaureati verso le figure professionali più necessarie. Anche a livello nazionale – ricorda – la nostra organizzazione ha presentato in sede di Assemblea Programmatica analoghe proposte da presentare alle istituzioni e forze di Governo centrale. La nostra organizzazione Anap, in sinergia con Confartigianato Imprese Terni, intende proseguire il cammino intrapreso per la tutela ed il mantenimento dei livelli di assistenza agli anziani e garantisce la volontà di collaborare con tutte le istituzioni al fine di sostenere tutte le necessità di quella parte della società meno giovane, ha lavorato per tutta la vita ed ha il diritto di vivere serenamente il resto dei suoi anni”.

Negozi e imprese nel mirino dei ladri, il caso Terni in Prefettura

Dopo i casi di criminalità che hanno colpito in maniera sistematica attività commerciali, artigiane e piccole e medie imprese in generale, con particolare riferimento al centro città e alle aree produttive, audizione in Prefettura, dove si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per le associazioni Confartigianato Imprese Terni, Confcommercio Umbria – Mandamento di Terni e Confesercenti Terni.

Le piccole e medie imprese, già messe a dura prova dalle difficoltà economiche e dalla burocrazia, si trovano adesso a fronteggiare il rischio costante di furti, rapine e danneggiamenti. Episodi che nelle aree abitate si presentano con frequenza crescente e con tratti particolarmente violenti, anche se per danni di minore importo, mentre nelle aree produttive hanno già generato danni di grande rilevanza in grado di impattare sugli stessi equilibri economici e finanziari delle imprese.

L’ultimo e più grave furto sventato dalle forze dell’ordine a Maratta, per tempi di preparazione, complessità dei mezzi e attrezzature rubate, modalità e numero di persone coinvolte, sembra far suppore l’operatività a Terni di una organizzazione criminale strutturata dedita ai furti dei beni aziendali. In ogni caso, tali eventi diminuiscono la vivibilità e perturbano l’ordinato svolgimento delle attività economiche.

Per agire in un’ottica integrata di sicurezza partecipata, si è concordato di pianificare un calendario di incontri riguardanti l’area urbana e le aree artigianali, cui prenderanno parte le Istituzioni responsabili dell’ordine pubblico e della sicurezza, l’Amministrazione comunale di Terni, le associazioni di categoria e i singoli operatori economici.

Confartigianato Imprese Terni, Confcommercio Terni e Confesercenti Terni ritengono “che sia urgente confermare l’impegno nel ricercare una risposta efficace, ferma e condivisa a seguito degli eventi recenti in termini di sicurezza e vivibilità, per migliorare la qualità della vita a Terni e favorire l’economia cittadina”.

Crisi automotive, gli effetti in Umbria. Più lavoro per l’autoriparazione

Il settore dell’automotive, già segnato dalla recessione di Germania e dalle incertezze della transizione alla mobilità elettrica, che ha colpito le motorizzazioni endotermiche di cui le case produttrici europee detenevano una parte consistente del mercato mondiale, rischia di ricevere un ulteriore colpo dai dazi del 25% sulle importazioni di auto degli Stati Uniti in vigore dal 3 aprile, tariffe che dal 3 maggio sono entrate in vigore anche per le componenti automobilistiche.

Nel 2024 l’Italia è il terzo esportatore di autoveicoli negli USA dietro a Germania e Svezia, con vendite pari a 3,5 miliardi di euro, che segnano una caduta del 28,2% su base annua.

Come rileva QE, Quotidiano Economia, la crisi dell’auto colpisce un esteso indotto dominato dai settori della meccanica quali i prodotti in metallo, i macchinari e la metallurgia: lungo l’intera filiera dei mezzi di trasporto su gomma lavorano 482mila addetti.

Il mercato dell’auto in Italia e in Europa

In Italia si accentua la caduta della produzione di autoveicoli che nel primo bimestre del 2025 cala del 34,9%, portando ad un cedimento del 34,1% negli ultimi dodici mesi che peggiora la già grave flessione del 28,7% del 2024: si tratta della peggiore performance della produzione automobilistica in Italia dal 1991. Anche in Unione europea il primo bimestre del 2025 segna calo del 6,6% della produzione di autoveicoli, in leggera attenuazione rispetto alla flessione del -9,2% del 2024, con una maggiore tenuta per Germania (-2,7%) e Francia (-3,2%).

Dal lato della domanda, secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel primo trimestre del 2025 il mercato del nuovo segna una riduzione delle immatricolazioni dell’1,6%. L’analisi dei dati di Unrae evidenzia che il calo del 2,3% delle immatricolazioni nel primo trimestre del 2025 è la combinazione di un incremento di ibride ed elettriche (BEV) a fronte del calo per motori diesel e benzina.

E mentre il mercato del nuovo in Italia ristagna, salgono le immatricolazioni di marchi di proprietà o di controllo di imprese cinesi a cui si associa una crescente importazione dei paesi UE di auto prodotte in Cina.

Gli effetti in Umbria

Difficoltà che stanno creando effetti anche al settore dell’automotive in Umbria. Regione dove non sono presenti stabilimenti di produzioni automobilistiche, ma dove le aziende dell’indotto sono circa 140, con 2mila dipendenti diretti ed altri 6mila dell’indotto. Emblematico il caso delle Faurecia, azienda ternana che produce marmitte cataliche.

L’autoriparazione

In controtendenza ovviamente il settore dell’autoriparazione. Con minori immatricolazioni, sempre più proprietari di auto usate devono provvedere a manutenzioni e riparazioni. In Umbria si calcola che sono circa 330mila le auto circolanti con più di 10 anni.

Nell’autoriparazione (fonte Osservatorio Autopromotec su dati Osservatorio MPI Confartigianato) sono impegnate in Umbria quasi 1500 imprese, di cui più di mille (il 74,3%) artigiane.

Legalità motore di sviluppo del territorio, il convegno Confartigianato

L’usura, il sovraindebitamento e i reati economici. Ma anche l’attenzione alla legalità negli appalti pubblici. La legalità è indispensabile per il corretto sviluppo dell’economia di un territorio. Per questo Confartigianato Imprese Terni, Viterbo e Rieti, in collaborazione con Uni.Co., con il patrocinio della Regione Umbria hanno dedicato a questo tema un pomeriggio di confronto, che si è svolto nella Sala Conferenze di Confartigianato Imprese Terni, con il convegno “Legalità e Sicurezza: fattori di crescita dei territori”.

L’incontro, introdotto dai saluti istituzionali di Mauro Franceschini, Gianmaria D’Angeli (in rappresentanza di Franco Lodovici), Michael Del Moro, Antonietta Orlando, Francesco De Rebotti, Francesco Maria Ferranti, Stefano Bandecchi, Col. Antonio De Rosa e Paolo Guiso (vice questore vicario di Terni), ha visto la partecipazione di esperti di primo piano del mondo economico, della sicurezza e della prevenzione dei reati.

Molto interessanti le relazioni, anche con la presentazione di dati e statistiche.

Enrico Quintavalle ha illustrato come la sicurezza rappresenti un asset strategico per le imprese in un contesto di incertezza economica.

Lino Busà ha approfondito il fenomeno del sovraindebitamento, dell’usura e dei reati economici in Umbria.

Maurizio Aluffi ha presentato l’esperienza degli sportelli di ascolto di Confartigianato Imprese Rieti.

Un focus specifico è stato dedicato alla riforma del Fondo anti-usura (L. 108/96) con gli interventi di Silvio d’Amico, Fausto Cardella, Paolo Mariani, Marco Tili e Luca Bonne, moderati da Bruno Panieri.

Particolare attenzione anche alla legalità negli appalti pubblici, con i contributi di Consuelo del Balzo (ANAC) e Col. Mauro Marzo (Guardia di Finanza di Terni), e al tema del condizionamento economico da parte della criminalità organizzata, trattato da Matteo Pezzino.

A chiudere i lavori, le conclusioni dell’on. Emanuele Prisco, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno.

Il convegno è stato coordinato da Michele Medori, segretario di Confartigianato Imprese Terni.

Un evento di alto profilo, in cui è stato spiegato come legalità e sicurezza non siano solo valori etici, ma veri e propri motori di sviluppo per le imprese e per il territorio.

“Lavoro manuale partecipazione all’opera creatrice di Dio”, Confartigianato ricorda Papa Francesco

In questi giorni di lutto per tutta la comunità cattolica mondiale per la morte di Papa Francesco, i cui funerali saranno celebrati nella giornata di sabato, la Federazione Regionale di Confartigianato Imprese Umbria esprime profondo cordoglio per la scomparsa del Santo Padre.

“Il mondo dell’artigianato umbro – scrive in una nota Confartigianato – si unisce al dolore della comunità ecclesiale e di tutta l’umanità per la perdita di un Pontefice che ha saputo parlare con forza e semplicità al cuore delle persone, valorizzando la dignità del lavoro come elemento fondante della vita umana e sociale”.

L’associazione ricorda le parole che il Santo Padre ha rivolto agli artigiani italiani il 10 febbraio 2024, riconoscendo nel lavoro manuale una partecipazione all’opera creatrice di Dio. Un messaggio che ha saputo restituire valore e senso al fare artigiano, alla sua dimensione spirituale, etica e comunitaria.

“La testimonianza di Papa Francesco – prosegue la nota – continuerà a ispirare l’agire quotidiano delle donne e degli uomini dell’artigianato, rafforzando l’impegno per un’economia sostenibile, inclusiva e attenta alla persona. La Federazione Regionale di Confartigianato Imprese Umbria si unisce in preghiera e ricordo, rendendo omaggio a una figura straordinaria che ha lasciato un segno indelebile nella storia contemporanea”.

Dolci tipici di Pasqua, tanta qualità ma poco personale per le aziende artigiane

Dalla “Ciaramicola” alla “Pizza di Pasqua dolce”, l’Umbria in questo periodo mette in vetrina i simboli della sua biodiversità gastronomica e della tradizione artigianale pasticcera. Che però, a fronte di tanta qualità dei prodotti, qui fa più fatica che nel resto d’Italia a trovare personale.

Lo dice l’ultima elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese. L’Umbria conta 514 imprese attive nel settore dolciario artigianale, a conferma della forte vocazione regionale per la qualità e l’artigianato.

Con esse, la regione contribuisce a preservare e innovare le tradizioni dolciarie tipiche del periodo pasquale. Tuttavia, cresce anche in Umbria la difficoltà a reperire manodopera qualificata. Il 63,2% delle nuove assunzioni di pasticceri, panettieri e gelatai artigianali è considerato di difficile reperimento, un dato superiore alla media nazionale (58,7%) e tra i più alti a livello italiano. Si tratta di un segnale d’allarme che rischia di compromettere la trasmissione del saper fare artigiano, pilastro fondamentale dell’identità produttiva regionale.

A fronte delle tensioni sui costi delle materie prime come burro, cacao e caffè, i pasticceri umbri stanno dimostrando una straordinaria capacità di tenere sotto controllo l’inflazione sui prezzi finali, garantendo prodotti di qualità e limitando l’impatto dell’inflazione sui consumatori.

Per Confartigianato è urgente investire in formazione professionale e incentivare l’ingresso dei giovani nelle professioni artigianali per sostenere un comparto che rappresenta una risorsa economica, culturale e turistica della regione e che contribuisce in modo rilevante all’identità umbra, così come conosciuta in Italia e nel mondo.

Aumenti Irpef e Irap, Confartigianato: serviva più equità, si rischiano licenziamenti e delocalizzazioni

Restano riserve e insoddisfazione per gli inasprimenti fiscali che il Consiglio regionale ha deliberato, in Confartigianato. Nonostante l’apertura della presidente Proietti nel confronto con le parti sociali, che ha consentito di rendere meno penalizzanti i provvedimenti rispetto a quanto inizialmente prospettato.

“Prendiamo atto – si legge nella nota di Confartigianato – che l’Amministrazione ha ritenuto inevitabile, sulla base di proprie valutazioni, aumentare le entrate dell’Ente regionale. Rileviamo però che la manovra ha un’impostazione eccessivamente semplificata e sembra mirata esclusivamente al gettito. Mentre è largamente condiviso che le politiche fiscali non possano esaurirsi negli obiettivi di gettito, perché è prioritario valutarne l’impatto sul tessuto produttivo e sull’intera economia regionale”.

Confartigianato ritiene che una maggiore approfondimento sulle ricadute sia in termini di consumi che di occupazione, avrebbe consigliato prudenza, “perché in questo modo gli equilibri economici delle piccole e medie imprese umbre rischiano di essere messi sotto pressione da più direzioni”.

Spiega l’associazione: “Da un lato, le Pmi dovranno affrontare una riduzione dei ricavi indotta dalla prevedibile contrazione dei consumi per gli incrementi eccessivamente concentrati sulla classe media. È la classe media che presenta un ventaglio differenziato di consumi, che costituisce la base effettiva degli incassi delle Pmi umbre e del settore dei servizi in particolare, spina dorsale dell’occupazione regionale. Non sembra essere stato chiaramente spiegato che i redditi lordi complessivamente superiori ai 28.000 euro subiranno un peso molto elevato, perché non beneficeranno delle aliquote più basse esclusivamente previste per i redditi inferiori ai 28.000,00 euro. Questo genera un grave impatto del passaggio al terzo scaglione certamente non bilanciato dalla limitata detrazione di soli 150 euro. In questo senso sorgono dubbi sulla razionalità (e perfino sulla legittimità stessa) del sistema fiscale risultante; infatti, la progressività delle imposte deve crescere in modo graduale, non a salti, altrimenti si introducono gravi effetti distorsivi nell’economia”.

C’è poi la questione degli aumenti Irap, che scatteranno dal 2026: “Le Pmi umbre, che sono già alle prese con un contesto fragile a causa dell’instabilità internazionale, della crisi dei dazi e del rialzo dei costi energetici, sono oggetto dell’aumento dell’Irap, imposta che notoriamente grava sul lavoro e favorisce licenziamenti e processi di delocalizzazione. Con questa impostazione l’Umbria rischia una fuga di attività produttive verso territori più competitivi. Infatti, la manovra Proietti va inquadrata anche a livello territoriale e mentre in Umbria si aumenta, di fatto, il costo del lavoro, la Regione Lazio attiva programmi di incentivazione alle assunzioni con contributi mirati e la Regione Abruzzo beneficia del programma nazionale “Decontribuzione Sud”.

Confartigianato Imprese Umbria ribadisce la necessità di un approccio fiscale più equilibrato e contemporaneamente chiede che le riforme per l’efficientamento della spesa regionale, a partire dalla sanità, siano varate nel più breve tempo possibile al fine di poter correggere e superare la manovra fiscale, prima che i suoi effetti negativi nell’economia regionale si sviluppino compiutamente.

Comunità Energetiche Rinnovabili, i casi concreti: così le impese risparmiano sulla bolletta

“Comunità energetiche rinnovabili: dalle idee ai progetti concreti”. Questo il tema del confronto che si è tenuto nella sede di Arpa Umbria a Terni, organizzato da Confindustria Umbria, Legacoop Umbria e Confartigianato Imprese Umbria. Un’occasione per un confronto con le Istituzioni sulle normative e su quanto attuato, e per presentare i vantaggi delle CER costituite a Perugia e a Terni.

QUI IL VIDEO https://www.facebook.com/100089473223934/videos/656929336930056

L’inizio dell’evento, introdotto dai saluti , è stato posticipato nel rispetto del lutto cittadino proclamato in memoria della giovane Ilaria Sula.

All’iniziativa – posticipata per rispettare il lutto cittadino per la morte di Ilaria Sula – introdotta dai saluti del direttore amministrativo di ARPA Umbria Amedeo Di Filippo e moderato dal giornalista Fabio Toni, hanno portato il proprio contributo gli assessori allo Sviluppo economico dei Comuni di Terni e di Perugia, Sergio Cardinali e Andrea Stafisso, che si sono soffermati sulle azioni messe in campo dagli enti locali per affrontare la sfida delle comunità energetiche, cercando di promuovere la sostenibilità e l’autosufficienza energetica.

Gli aspetti legati alla configurazione delle CER e ai meccanismi di incentivazione sono stati affrontati dalla responsabile Funzione Promozione e Assistenza alle Imprese di GSE Enrica Cottatellucci, che ha illustrato i benefici che le CER possono assicurare alle comunità locali.

Sul ruolo delle CER nella transizione energetica sono intervenuti Marco Centinari, presidente Sezione Territoriale Terni Confindustria Umbria, Giorgio Nanni, responsabile Ambiente e Energia Legacoop e Valentina Bagozzi, responsabile Mercato, Energia, Utilities Confartigianato Imprese.

I casi concreti: le CER di Perugia e Terni

Al centro dell’iniziativa due esperienze concrete, frutto della spinta propulsiva di un gruppo di imprenditori e realizzate con il coinvolgimento di Confindustria Umbria, Legacoop Umbria e Confartigianato Imprese Umbria. Si tratta, cioè, della Comunità energetica rinnovabile “Insieme sostenibili”, costituita a Terni da dieci imprese del territorio che si sono unite per produrre, consumare e condividere energia prodotta localmente da impianti da fonti rinnovabili, e della CER “Cooperativa Perugia Green Energy”, fondata a Perugia da undici imprese che hanno portato avanti un analogo progetto.

Ad illustrarne caratteristiche e opportunità sono stati Paolo Garofoli, presidente della CER di Terni e Nicola Stabile, presidente della CER di Perugia, insieme a Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato Imprese Umbria.

“Le comunità energetiche rinnovabili – sottolineano le tre associazioni – non solo contribuiscono a un futuro più sostenibile, ma offrono anche vantaggi economici e sociali significativi. I progetti realizzati sul territorio in questo ambito rappresentano il risultato concreto di un’azione sinergica tra le nostre Associazioni e con le imprese, che hanno mostrato grande interesse verso le CER, consapevoli che l’adozione di questo modello può aumentare la competitività e contribuire alla creazione di un sistema energetico più resiliente, sostenibile e inclusivo”.

Proietti: energia alle aziende a un prezzo giusto

Le conclusioni sono state affidate alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti: “A Terni – ha affermato – si realizza il sogno di dare energia alle aziende a un prezzo giusto. E questo è possibile grazie alla Comunità energetica rinnovabile che rappresenta l’opportunità di renderci indipendenti, autonomi. Azzeccato il sottotitolo di questo incontro ‘dalle idee ai progetti concreti’ che ci porta con soddisfazione a toccare con mano la nascita di due nuove Cer in un’ottica di rilancio di questa regione e di solidarietà nelle scelte energetiche”.