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A Foligno Mielinumbria, col Forum degli Apicoltori del Mediterraneo

Venerdì 21 novembre alle ore 16, nella storica cornice di Palazzo Trinci, prenderà ufficialmente il via la XXVII edizione di Mielinumbria, la manifestazione che da anni fa della città una capitale del mondo apistico e un punto di incontro tra produttori, studiosi, appassionati e famiglie. Mostra-mercato con ottime produzioni locali, degustazioni, show cooking e laboratori, tutti gratuiti. Ma anche luogo di confronto e racconto di un mondo che abbraccia biodiversità, cultura e comunità.

In questo weekend, dunque, Foligno – riconosciuta da sempre come “Città del miele” e “Comune amico delle api” – ospiterà tre giornate intense, ricche di iniziative che uniscono divulgazione scientifica, assaggi e itinerari culturali. L’edizione 2025 è promossa dal Comune di Foligno, da FedApimed, APAU – Associazione Produttori Apistici Umbri, Felcos Umbria, in collaborazione con Naturalmiele e con il patrocinio della Regione Umbria.

Cuore pulsante di Mielinumbria sarà, come ogni anno, la mostra-mercato dei mieli e dei prodotti dell’alveare, dove i produttori umbri presenteranno le eccellenze del territorio. Attorno all’esposizione, un ricco calendario di appuntamenti guiderà i visitatori tra assaggi, incontri e scoperte. Tra gli eventi più attesi: lo showcooking di Gigi Passera (Corriere della Sera – Cook) con la performance “Bruschette per anime romantiche – edizione ammaliatrice d’api”, un sorprendente matrimonio tra miele e sale; la Cheesecake al miele millefiori al profumo di limone, proposta dal settore ristorazione del CNOS FAP “Casa del Ragazzo” di Foligno; le degustazioni sensoriali “I fiori e il miele”, un viaggio attraverso i mieli del Mediterraneo – dalle Alpi alle oasi sahariane – guidato da un assaggiatore professionale; i laboratori per i più piccoli, “I bambini e il mondo delle api”, per avvicinare le nuove generazioni alla biodiversità e al rispetto della natura. Non mancheranno anche visite guidate alla città, con percorsi dedicati alla storia (“Miseria e nobiltà nella Foligno del ’500-’600”), esposizioni artistiche (“Api in testa”, acconciature apistiche a cura degli studenti del CNOS FAP), e degustazioni di prodotti tipici locali.

Tutto il programma su www.mielinumbria.it per info e contatti: 3920171891 – info@apau.it.

Forum degli Apicoltori del Mediterraneo

All’interno di Mielinumbria (sabato 22 e domenica 23) trova spazio anche un importante appuntamento di respiro internazionale: l’XI Forum degli Apicoltori del Mediterraneo, sostenuto da FedApimed e organizzato da APAU in collaborazione con Felcos Umbria. Tre giornate di confronto tra delegazioni provenienti da tutto il bacino mediterraneo, che si riuniranno per discutere degli impatti ambientali sull’apicoltura mediterranea, delle pratiche di gestione produttiva, delle strategie per una politica apistica condivisa. Un dialogo necessario per tutelare un settore chiave, che abbraccia agricoltura, sostenibilità, tradizioni e sicurezza alimentare.

Sweet Pampepato, il dolce iconico di Terni mette tutti d’accordo (video e foto)

Se anche la Fera di Terni, di fronte al pampepato igt, si trasforma in “Sweet Thyrus”, le Istituzioni non possono che superare le divergenze e superare la divergenze. Del resto, il territorio ternano (e l’Umbria intera) hanno bisogno che tutti remino nella stessa direzione, e tenendo lo stesso ritmo, per promuovere il territorio. Offrendo ai visitatori esperienze che hanno nel gusto uno dei principali sensi da solleticare.

Questa la strategia della Regione, che, come ha spiegato l’assessora Simona Meloni, vuole unire sempre di più il turismo ad altri settori, tra cui quello enogastronomico e quello agricolo. Terni mette a disposizione dell’Umbria il suo prodotto iconico, il Pampepato, ha detto la vice sindaca Stefania Renzini, che ha confermato il chiarimento con Meloni dopo le polemiche dei giorni scorsi. A sancire la spinta bipartisan di tutta l’Umbria a “Sweet Pampepato” ed a ciò che questa manifestazione e il suo prodotto rappresentano per tutto il territorio regionale, la presenza della presidente dell’Assemblea legislativa umbra, Sarah Bistocchi, e dei consiglieri Pernazza e Filipponi. Un’alleanza istituzionale alla quale non si sottrae la Provincia di Terni, rappresentata dal vice presidente Francesco Maria Ferranti, che ha ospitato la presentazione dell’edizione 2025 di “Sweet Pampepato”, l’iniziativa promossa da Confartigianato Terni insieme ai produttori locali e con il sostegno, tra gli altri, della Camera di commercio di Terni e della Fondazione Carit.

“Celebriamo la città di Terni attraverso il suo dolce iconico, il Pampepato” ha detto il presidente di Confartigianato, Mauro Franceschini, introducendo i vari interventi e la presentazione di un programma, per questa seconda edizione di Sweet Pampepato, davvero ricco.

Il programma

Per tre giorni – dal 21 al 23 novembre – il cuore di Terni batterà al ritmo di Sweet Pampepato. Vi aspetta un’area espositiva esclusiva in Piazza della Repubblica, realizzata grazie a Camera di Commercio dell’Umbria e Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, dove i Produttori di Pampepato di Terni IGP vi faranno degustare e scoprire le loro eccellenze. Lungo Corso Tacito si potranno assaporare dolci tipici nazionali e cioccolato artigianale.

Ma non finisce qui. L’area eventi che sarà allestita in Piazza Tacito, il PalaPampepato, sarà un palcoscenico dinamico per show-cooking che vi lasceranno a bocca aperta, degustazioni guidate per affinare il palato e sfide gastronomiche ad alto tasso di adrenalina. Ogni appuntamento sarà un’occasione per immergersi nella storia e nell’evoluzione di questo dolce iconico. Non solo, Pampepato è anche cultura, scoperta, con interviste, premi, talk show, visite guidate che accompagnano il pubblico alla scoperta di tradizioni secolari e segreti della storia del dolce umbro doc.

Le vie e le piazze del centro storico si trasformeranno in un teatro a cielo aperto. Preparatevi a spettacoli itineranti e performance artistiche e musicali capaci di incantare grandi e piccini. Sarà un’esperienza immersiva per scoprire la città e il suo “dolce” segreto.

E per un tocco di sana competizione? Le disfide “pampepate” vedranno da un lato darsi battaglia professionisti del settore e non, tra tradizione e innovazione con la Sfida generazionale e dall’altro metteranno a confronto due eccellenze che godono del riconoscimento IGP, Pampepato di Terni Igp e Pampapato di Ferrara Igp in una “disfida spaziale” in onore del “re degli effetti speciali” Carlo Rambaldi, ferrarese di nascita, ma che a Terni ha lasciato un’impronta indelebile.

Il punto sulla ricostruzione tra fine del Superbonus e novità normative

Il Comitato Istituzionale dell’Umbria si è riunito per fare il punto sull’avanzamento della ricostruzione post-sisma 2016.

“È stato un momento importante di confronto tra Regione, Province, Comuni del cratere e Ufficio Speciale Ricostruzione, che ringrazio per il lavoro quotidiano e per lo spirito di squadra” ha dichiarato la presidente della Regione Stefania Proietti, che ha ringraziato l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, i Comuni del cratere e gli uffici delle Province e della Regione per il lavoro di squadra. Tanto più importante in una fase di grandi cambiamenti, tra la fine del Superbonus ed alcuni importanti aggiornamenti normativi.

Nella ricostruzione privata 9 pratiche su 10 sono state evase, con oltre 3.700 cantieri avviati e 2.300 conclusi, mentre i contributi concessi superano 1,4 miliardi di euro, di cui oltre 861 milioni liquidati. Di questi 190 milioni, pari al 22 per cento, sono stati liquidati solo nei primi 10 mesi del 2025.

Anche sulla ricostruzione pubblica il percorso procede con decisione: 436 interventi finanziati, per un totale di 735 milioni di euro, che riguardano scuole, municipi, infrastrutture, ospedali come quelli di Norcia e Cascia, beni culturali e grandi interventi simbolici come la Basilica di San Benedetto, riaperta lo scorso 31 ottobre. Tra i progetti più innovativi, l’intervento pubblico-privato per la ricostruzione di Castelluccio di Norcia su una piastra di fondazione dotata di isolatori sismici per una riduzione del rischio sismico quasi a zero.

Il programma Next Appennino, finanziato attraverso il Fondo Complementare al PNRR, ha stanziato 1,78 miliardi per l’area del sisma, con progetti e cantieri ormai in piena operatività.

Nuovo McDonald’s a Orvieto Scalo: cibo iconico, lavoro e punto di ritrovo con attenzione ai bambini

L’apertura di una nuova attività (già 30 i dipendenti, il doppio a regime) è di per sé già una buona notizia per un territorio. Ma McDonald’s, da lunedì attivo a Orvieto Scalo in via A. Costanzi SNC, il quarto ristorante del celebre marchio nella provincia ternana, è destinato a diventare un punto di ritrovo, in particolare per i giovani e le famiglie.

Non deve sorprendere, quindi, che al taglio del nastro sia intervenuta anche la sindaca Roberta Tardani, insieme a Paolo Orabona e naturalmente insieme al suo team.

“Sono entusiasta – le parole di Paolo Orabona, licenziatario McDonald’s – di annunciare l’apertura di un nuovo ristorante McDonald’s proprio qui a Orvieto. Il mio obiettivo – ha infatti annunciato – insieme con tutto il mio team, è quello di offrire momenti unici di convivialità e il nostro pieno supporto al territorio locale, generando non solo occupazione ma anche valore sociale. Sono sicuro che, con i nostri servizi e la nostra nuova offerta di ristorazione in questa parte della città, potremo diventare un punto di riferimento per tutta la comunità locale”.

Il nuovo McDonald’s conta un totale di 236 posti a sedere ed è dotato di kiosk digitali che permettono di ordinare in totale autonomia e velocità, personalizzando alcune ricette e modificando alcuni ingredienti. Un’innovazione che consente ai clienti di attendere il proprio ordine comodamente seduti al tavolo del ristorante.

Il locale mette a disposizione dei suoi clienti il McCafé: un luogo di ritrovo ideale per condividere con gli amici o in famiglia la colazione mattutina, per fare una pausa caffè veloce o per ritagliarsi un momento di gusto nel corso della giornata. Qui i clienti possono, infatti, non solo gustare un caffè di qualità ma anche scegliere tra la varietà di bevande calde, fresche spremute e gustosi prodotti da forno, tutti provenienti da aziende italiane.

Il ristorante ha una doppia corsia McDrive, grazie alla quale è possibile ordinare, pagare e ricevere l’ordine direttamente dalla propria auto. La soluzione ideale per chi ha fretta o non può comunque fermarsi al ristorante.

Per le famiglie che invece possono consumare i pasti all’interno, grande attenzione ai più piccoli. All’interno della sala si trova infatti uno spazio interamente dedicato ai bambini, con una serie di servizi che regalano alle famiglie momenti di spensieratezza e divertimento; all’esterno del locale, possono intrattenersi nell’area giochi a loro dedicata. Sempre alle famiglie è dedicato anche il servizio che permette ai più piccoli di celebrare il proprio compleanno, organizzando una festa a tema proprio all’interno del ristorante.

Il nuovo McDonald’s sarà aperto da domenica a giovedì dalle 7:30 alle 24, venerdì e sabato fino alla 1:00. La doppia corsia McDrive sarà disponibile da domenica a giovedì dalle 7:30 alla 1:00, venerdì e sabato fino alle 2:00.

Stadio-clinica, il Tar rinvia tutto al 27 gennaio. Si tenta la mediazione politica

Il Tar ha fissato al 27 gennaio 2026 l’udienza nella quale verrà analizzata, complessivamente, la pratica stadio-clinica di Terni. Un’udienza breve per decidere nel merito e quindi anche sulla cautelare e sulla sospensiva, non ritirata dall’Avvocatura regionale.

Il presidente del Tar ha auspicato che per allora si arrivi, dove possibile, ad una definizione congiunta. Posizione sulla quale sta cercando di lavorare la Regione, finora senza successo.

“Udienza e pre udienza si sono svolte in un regime di massimo rispetto e collaborazione tra i legali di tutte le parti” viene evidenziato in una nota dell’Avvocatura regionale.

La Ternana Calcio usa però tutt’altri toni e parla di “ennesimo sgarbo nei confronti della città di Terni” per questo ulteriore rinvio, i cui danni sono stimati in 70 mila euro di perdita al giorno.

“Saranno tre mesi persi – dichiara il vice presidente della Provincia di Terni, Francesca Maria Ferranti – per ottenere ciò che è giusto per Terni, per l’Umbria del sud e per i ternani e cioè avere un’equa ripartizione nel territorio umbro delle risorse stanziate dalla Regione per la sanità privata accreditata e convenzionata, poter usufruire di un servizio sanitario non caratterizzato da liste d’attesa interminabili e secondo il principio della prossimità della prestazione non costringendo gli utenti a spendere significative risorse per recarsi fuori dai confini provinciali e regionali come spesso avviene”.

Sempre Ferranti sottolinea poi che “allo stesso tempo è giusto che il Comune di Terni possa dotarsi di un moderno stadio con attività collaterali anche produttive dal punto di vista economico e che concluda la riqualificazione dell’area ex Staino, un tempo zona urbana di degrado, oggi invece un fiore all’occhiello sotto l’aspetto del recupero urbanistico. Un recupero che si unisce alle piscine dello stadio e il Palaeventi e che con lo stadio rappresenterebbe l’ambiziosa cittadella dello sport. Detto questo – conclude Ferranti – resto fiducioso sul fatto che la Regione, proseguendo i suoi approfondimenti, rinunci nelle prossime settimane anche alla discussione nel merito, e dimostri di voler amministrare l’Umbria in modo equo e utile”.

Sentenza Tgroup, principio importante in caso di affitto di ramo d’azienda

Il Tribunale di Perugia ha riammesso al lavoro otto dipendenti della Tgroup di Assisi. Un provvedimento che la Filt Cgil accoglie con soddisfazione, ritenendo che la sentenza abbia stabilito un importante principio.

I lavoratori facevano parte di un ramo d’azienda affittato da un’impresa poi fallita ed era stato intimato loro di tornare a una realtà che, in pratica, non esisteva più.

La causa è stata portata avanti da Filt Cgil tramite le avvocate Benedetta Sciarra e Anna Lombardi. “Purtroppo – commenta il segretario generale della Filt Cgil Umbria, Ciro Zeno, che ha illustrato la vicenda insieme alle legali e al coordinatore merci e logistica di Filt Cgil Umbria, Sandro Gentili – il settore merci e logistica è una giungla in cui spesso le aziende credono di fare delle lavoratrici e dei lavoratori ciò che vogliono, licenziandoli a loro piacimento. Ma non può e non deve essere così, i lavoratori non sono merci e oggi siamo qui a dimostrarlo con i fatti. Il giudice ha sentenziato che gli otto dipendenti della Tgroup illegittimamente licenziati lo scorso anno, da noi difesi attraverso le nostre legali, devono essere riammessi al loro posto di lavoro e risarciti con una media di 35mila euro a testa. Oggi si vuole far passare l’idea che i sindacati non servano più, ma questa sentenza dimostra l’esatto contrario. Chi ci attacca lo fa per lasciare alle imprese il potere assoluto di fare delle maestranze ciò che vogliono”.

Il Tribunale di Perugia ha disposto la riammissione al lavoro di questi otto dipendenti e un cospicuo risarcimento. In gran parte ultracinquantenni, hanno raccontato le difficoltà, i momenti di sconforto e disperazione che hanno vissuto a seguito di quello che può essere considerato il loro licenziamento, avvenuto nell’aprile 2024. Tutto ha inizio quando l’impresa Ponte logistica di Assisi affitta un proprio ramo d’azienda, comprensivo di beni e personale, alla Tgroup, anch’essa azienda del settore trasporti.

“Allo scadere del contratto d’affitto – ha spiegato Lombardi – l’azienda cessionaria aveva comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori di dover tornare all’azienda cedente, con il piccolo particolare, però, che nel frattempo quest’ultima era stata messa in liquidazione e per cui, di fatto, non esisteva più. Si trattava, in sostanza, di un ritrasferimento del ramo d’azienda, compresi i dipendenti, a una realtà che non c’era più. La particolarità di questa causa sta proprio nello stabilire l’impossibilità di una retrocessione nel caso in cui l’azienda cessionaria sia in liquidazione e che quindi, non potendo svolgere attività lavorativa, non possa reimpiegare i dipendenti. In questo caso la legge garantisce i lavoratori e questa sentenza lo conferma”.

“La sentenza – ha chiarito anche Sciarra – ha sancito un principio importante e riconfermato quanto già espresso in passato dalla Cassazione. Se potrebbe considerarsi normale che il personale segua l’azienda cessionaria, non lo è più nel momento in cui l’azienda è ormai un contenitore vuoto in cui non possono lavorare. Si viola un diritto imprescindibile. Il giudice, con questa sentenza, ha stabilito che nel momento in cui si affitta un ramo d’azienda, il nuovo datore di lavoro si assume un impegno nei confronti del dipendente, anche nella conservazione del suo posto di lavoro. Non si può parcheggiare una lavoratrice o un lavoratore in un contenitore vuoto dove poi non vengono tutelati i suoi diritti. Per questo abbiamo vinto la causa e ottenuto un bel risarcimento del danno a favore di tutti i lavoratori”.

IT-alert, mercoledì simulazione di incidente all’Ast

La Prefettura di Terni testa il sistema sul rischio incidente industriale, IT-alert. Mercoledì 19 novembre l’esercitazione di protezione civile interesserà l’acciaieria Arvedi-Ast di Terni

L’impianto, soggetto alla direttiva Seveso, sarà scenario di una più ampia esercitazione di protezione civile, nell’ambito della quale è stato previsto anche il test di invio del sistema di allarme pubblico; il messaggio sarà trasmesso intorno alle ore 16:30 e coinvolgerà un’area con un raggio di circa 2 km attorno allo stabilimento.

Testare periodicamente IT-alert è fondamentale per verificarne il corretto funzionamento e per accertarsi che, in caso di un’emergenza reale, le celle telefoniche presenti nell’area interessata garantiscano la copertura necessaria, ma anche per assicurare l’efficienza dei flussi comunicativi previsti dal Piano di emergenza esterno dello stabilimento.
Per lo scenario di incidente rilevante in uno stabilimento industriale il testo della notifica che la popolazione coinvolta riceverà sarà il seguente:

TEST TEST È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Il giorno del test, l’homepage del sito https://www.it-alert.it/it/ riporterà il link al questionario che i cittadini nel territorio coinvolto sono invitati a compilare, anche qualora non dovessero ricevere alcuna notifica.
La data potrebbe subire variazioni in caso di attivazione dei sistemi di protezione civile per allerte meteo-idro o emergenze.

L’incidente rilevante

Per “incidente rilevante” si intende un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento industriale classificato a rischio di incidente rilevante dal decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 – Attuazione della direttiva 2012/18/Ue relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana e per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose.
Ciascuno stabilimento industriale deve disporre di un Piano di emergenza esterno (Pee), contenente le misure di mitigazione dei danni all’esterno dello stabilimento e di un Piano di emergenza interno (Pei), contenente le misure di mitigazione dei danni all’interno dello stabilimento.
IT-alert si attiverebbe per i diversi possibili scenari incidentali che potrebbero interessare l’impianto.

Il messaggio IT-alert

In caso di reale pericolo per un incidente rilevante in uno stabilimento industriale, i cellulari presenti nelle aree vicine agli impianti interessati riceveranno un messaggio IT-alert di questo tipo:

Allarme Protezione Civile GG/MM/AA ore 00:00 — Incidente nell’impianto industriale XYZ con presenza di sostanze pericolose, nel Comune di XYZ (PROVINCIA). TROVA RIPARO AL CHIUSO E NON AVVICINARTI all’impianto. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità.

Potrebbero esserci dispositivi presenti in zone interessate dall’emergenza che non riceveranno il messaggio. Ciò è dovuto a uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast, quello dell’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi.

(immagine di repertorio)

E’ morto Angelo Zaroli, il cordoglio dei commercianti perugini

Cordoglio tra i commercianti del centro storico di Perugia per la scomparsa di Angelo Zaroli, collega stimato e figura di riferimento nel mondo delle calzature, legato a una delle attività più storiche del settore.

Imprenditore instancabile e visionario, Zaroli seppe rinnovarsi costantemente, scegliendo di dedicarsi anche a progetti innovativi in ambito turistico, come l’albergo diffuso, di cui fu tra i principali animatori ad Amatrice.

“Perdiamo un caro amico e un protagonista indiscusso delle battaglie dei commercianti di Perugia” afferma il presidente del Consorzio, Paolo Mariotti, che saluta con un abbraccio il suo predecessore e ne ricorda con commozione il prezioso operato. “Per decenni Angelo ha lavorato con passione per contrastare la crisi del Centro Storico e restituirgli una prospettiva di futuro” aggiunge Mariotti.

Angelo Zaroli è stato una figura unica: grazie alla sua competenza in ambito storico-urbanistico e alla sua inesauribile passione, è riuscito come pochi a offrire una visione nuova e alternativa per la città. Un esempio ne è il progetto “Perugia. Fabbrica del futuro”, con cui seppe ispirare e far sognare un’intera comunità di commercianti.

Ma prima ancora, i colleghi lo ricordano come un uomo capace di mettere sempre l’interesse generale davanti a quello personale, con coraggio, dedizione e senso civico.

Lunedì apre il McDonald’s a Orvieto Scalo, si seleziona ulteriore personale

L’attesa è ormai finita. Sarà infatti inaugurato lunedì 17 novembre, alle 13 ad Orvieto Scalo, il McDonald’s di via Angelo Costanzi. Costruito in tempi record e pronto ad accogliere i golosi di hamburger e patatine fritte.

Un’apertura che segna un ulteriore passo nell’espansione del celebre marchio statunitense nel territorio, con un locale moderno, sostenibile e aperto sette giorni su sette. Il nuovo punto vendita, che si estende su circa 350 metri quadrati, sviluppato su due piani offre circa 200 posti a sedere, tra area interna ed esterna.

Il design è ispirato ai più recenti format del brand, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica e all’esperienza digitale. I clienti potranno, infatti, ordinare tramite touchscreen interattivi o utilizzare l’app ufficiale per il servizio di McDrive e McDelivery.

Paolo Orabona: “Punto di riferimento per la comunità”

“Sono entusiasta di annunciare l’apertura di un nuovo ristorante McDonald’s proprio qui a Orvieto, città con una forte vocazione turistica” commenta Paolo Orabona, licenziatario McDonald’s. “Il mio obiettivo, insieme con tutto il mio team – aggiunge – è quello di offrire momenti unici di convivialità e il nostro pieno supporto al territorio locale, generando non solo occupazione ma anche valore sociale. Sono sicuro che, con i nostri servizi e la nostra nuova offerta di ristorazione in questa parte della città, potremo diventare un punto di riferimento per tutta la comunità locale”.

A regime 60 posti di lavoro

Il ristorante ha già selezionato e formato una trentina di giovani. Ed è in cerca di ulteriore personale in linea con il Piano di crescita nazionale, che per il 2025 prevede l’assunzione di 5.000 persone in tutta Italia. Ad Orvieto si punta ad arrivare a circa 60 posti di lavoro complessivi. Chiunque fosse interessato può presentare la propria candidatura direttamente nel nuovo locale, dove a breve sarà tagliato il nastro.

McDonald’s in Umbria e in Italia

Il McDonald’s di Orvieto Scalo sarà aperto dalla domenica al giovedì dalle 7.30 a mezzanotte (la corsia drive resterà aperta fino all’1). Nelle giornate di venerdì e sabato, invece, la chiusura è all’1 (la corsia drive alle 2). Con questa nuova apertura, McDonald’s in Umbria raggiunge quota 14 ristoranti (10 in provincia di Perugia, 3 a Terni).

In Italia da 39 anni, il marchio conta oggi oltre 770 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 38.000 persone impiegate che servono ogni giorno 1.2 milioni di clienti. I ristoranti McDonald’s italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising grazie agli oltre 160 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche per quanto riguarda i fornitori, McDonald’s conferma la volontà di essere un marchio “locale”. Ad oggi la maggior parte dei fornitori infatti sono italiani. Nel mondo McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 41.000 ristoranti.

Per ulteriori informazioni:
www.mcdonalds.it 

Accordo Confartigianato – Banco BPM, 15 milioni per le imprese del Ternano

Plafond complessivo di 15 milioni di euro per agevolare l’accesso al credito per le aziende associate del territorio ternano grazie al protocollo d’intesa siglato tra Confartigianato Imprese Terni e Banco BPM.

L’iniziativa, denominata “Plafond Confartigianato Imprese Terni”, si inserisce nell’ambito di una collaborazione volta a sostenere la crescita economica e sociale del territorio, offrendo strumenti finanziari dedicati alle imprese artigiane, in particolare alle medie, piccole e microimprese. La convenzione avrà validità fino al 31 ottobre 2026.

In base all’accordo, Banco BPM si impegna a riservare agli associati servizi di consulenza, prodotti e linee di credito a breve, medio e lungo termine per rispondere alle diverse esigenze di sviluppo delle aziende. L’entità dei benefici economici e le condizioni applicate saranno definite in relazione al merito creditizio e alle caratteristiche qualitative di ciascun associato, secondo le valutazioni autonome della banca.
Confartigianato Imprese Terni si impegna a divulgare tra i propri iscritti le opportunità offerte dall’accordo, garantendo la massima trasparenza e correttezza nelle comunicazioni.

L’accordo è stato siglato da Marco Giorgio Valori, responsabile Direzione Tirrenica di Banco BPM, e dal presidente di Confartigianato Imprese Terni Mauro Franceschini.

“Siamo soddisfatti di stringere questo accordo con Confartigianato Imprese Terni, confermando il nostro impegno per il territorio e il nostro modo di fare banca basato sul dialogo costante con le imprese e sulla prossimità – commenta Marco Giorgio Valori –. Attraverso le nostre risorse impegnate presso le filiali e i centri imprese, conosciamo bene le sfide che gli imprenditori devono affrontare quotidianamente, ad esempio nell’ambito della transizione green e digitale: per questo vogliamo essere al loro fianco offrendo strumenti finanziari adeguati, soluzioni di credito mirate e un supporto costante per poter cogliere al meglio nuove opportunità di crescita”.

“Quello sottoscritto con Banco BPM è un accordo importante – dichiara Mauro Franceschini – a testimonianza dell’impegno costante della nostra Associazione, che conta oltre 2.500 imprese associate nel territorio, nel favorire l’accesso al credito delle imprese Artigiane, Micro, Piccole e Medie Imprese, e al tempo stesso dell’attenzione della banca verso il tessuto economico locale. L’accordo vede al nostro fianco il Confidi vigilato Uni.Co. Soc. Coop., partner strategico di Confartigianato Imprese Terni, che ne valorizzerà i contenuti a supporto delle imprese del territorio, attraverso il “Sistema” della garanzia privata e dei servizi accessori”.