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Prisciano, ecco cosa prevede la risoluzione votata all’unanimità

Riattivare il tavolo tecnico di confronto tra Arvedi Ast, Regione Umbria, Comune di Terni, Arpa Umbria, ASL Umbria 2, organizzazioni sindacali, che includa i rappresentanti del Comitato di Prisciano, affinché venga convocato con cadenza regolare per monitorare lo stato di attuazione degli interventi che vengono proposti dalla stessa Arvedi Ast e da Tapojarvi o delle prescrizioni autorizzatorie definite dalle autorità competenti. E verificare a posteriori la corretta realizzazione degli adempimenti richiesti e l’efficacia degli stessi, analizzando eventuali nuove problematiche emergenti ed individuare le eventuali azioni risolutive.

Queste le principali finalità della risoluzione elaborata dalla Seconda commissione regionale, approvata all’unanimità dall’Aula, denominata “Impatto ambientale dell’insediamento siderurgico del quartiere di Prisciano: salute, ambiente, lavoro e qualità della vita”.

La risoluzione – illustrata dalla presidente della Commissione, Letizia Michelini (Pd), impegna l’Esecutivo a proseguire prioritariamente nelle azioni fin qui intraprese al fine di realizzare uno studio epidemiologico ed eziologico con la collaborazione di soggetti indipendenti, in grado di valutare i fattori di rischio sulla salute degli abitanti del quartiere e dei cittadini. E far sì che nei futuri aggiornamenti del Piano regionale della Qualità dell’Aria venga presa in considerazione l’introduzione di misure per il contrasto dell’inquinamento derivante da fonti industriali, valutando le aree di maggiore criticità ambientale.

Il relatore di minoranza, Enrico Melasecche (Lega), ha evidenziato che il quartiere di Prisciano, che all’inizio era una zona di campagna, si è ampliato nel tempo e ora ci sono molte famiglie che si trovano abbastanza vicino all’insediamento industriale.

Gli investimenti che si stanno facendo , ha aggiunto, sono tali che stanno portando a un miglioramento della situazione: “Non bisogna demonizzare le acciaierie però è indispensabile affrontare le tematiche ambientali in maniera certa. Non è possibile continuare ad ampliare le discariche all’infinito”.

L’assessore Thomas De Luca (M5s), ha ricordato che Prisciano è un quartiere che si allarga fino a comprendere 20mila persone e che le emissioni impattano, sia pure in maniera diversa, anche sul centro città e su altre aree.

I valori di nichel nell’aria sono sempre abbondantemente al disopra di quelli consentiti, il secondo sito in Europa. De Luca ha dunque auspicato di vedere un cambio di passo radicale nell’accordo, che comprenda il tema emissioni, “che è strettamente collegato all’esistenza stessa del polo siderurgico, poiché nel 2030 entrerà in vigore la nuova direttiva UE da rispettare. Abbiamo 5 anni per portare questi livelli a quelli previsti dalla legge”.

Fioritura a Castelluccio, ecco le regole per accedere con auto, moto, camper e bus

I provvedimenti dell’Ente Parco concordati con i Comuni per i fine settimana 21-22 e 28-29 giugno e 5-6 e 12-13 luglio

Nei fine settimana della Fioritura si potranno raggiungere i Piani di Castelluccio soltanto con le navette, lasciando l’auto privata nei parcheggi di prossimità, oppure con i bus turistici che potranno lasciare i passeggeri al Deltaplano o in Piazzetta, per poi allontanarsi.

E’ quanto prevede il decreto del presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna, per gli “interventi di mobilità sostenibile per la Fioritura 2025 dei Piani di Castelluccio”.

Piano di mobilità che l’Ente Parco ha concordato con i Comuni dei tre ingressi a Castelluccio (Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera e Norcia).

Nei quattro fine settimana della Fioritura (21-22 e 28-29 giugno e 5-6 e 12-13 luglio) sarà vietato il passaggio di autovetture e camper, che potranno sostare nei parcheggi di prossimità, consentendo poi ai visitatori di raggiungere Castelluccio, appunto, con le navette.

Permesso invece l’accesso dei mezzi a due ruote e delle auto di residenti, dimoranti, esercenti e comunque di quanti sono in possesso di autorizzazione rilasciata dal Comune competente.

Durante i quattro fine settimana sarà consentito il transito dai varchi per chi abbia necessità, ma senza la possibilità di sosta, e comunque non per i camper. I trasgressori saranno multati, anche con eventuale rimozione dei mezzi in sosta.

In caso di eccessiva presenza, le autorità potranno comunque prevedere la chiusura dei varchi anche per il solo transito.

I parcheggi si possono prenotare tramite i siti marcheroma.contram.it o startspa.it, pagando la sosta e la navetta. Oppure sul posto, senza prenotazione, ma ovviamente finché ci sono stalli disponibili.

Per godersi appieno e con più tranquillità questo grande spettacolo naturale, come invitare a fare il Comune di Norcia, chi ne ha possibilità può raggiungere più tranquillamente Castelluccio nei giorni feriali.

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Riorganizzazione Ufficio ricostruzione, le ragioni di Proietti e i dubbi di Melasecche

Dibattito a Palazzo Cesaroni sulla riorganizzazione dell’Ufficio speciale ricostruzione Umbria, con ampliamento delle posizioni dirigenziali tramite ‘comando’ dal comune di Assisi. Tema posto con un’interrogazione dal consigliere Enrico Melasecche, che ha lamentato possibili profili di illegittimità e
di danno erariale.

Illustrando l’atto in Aula, Melasecche ha chiesto alla Giunta quali siano le reali e specifiche motivazioni tecniche e funzionali che hanno portato all’articolazione dell’Ufficio speciale ricostruzione su tre distinte posizioni dirigenziali, evidenziando gli indicatori di performance e di risultato che la nuova organizzazione
dell’Usr dovrebbe raggiungere. E quali sono le motivazioni che hanno portato la Giunta a non mantenere in capo al direttore della Direzione Governo del Territorio, come avvenuto nella precedente Legislatura, le funzioni di gestione e coordinamento dell’Ufficio regionale per la Ricostruzione post sisma, “tenuto conto che importanti operazioni erano di fatto già in capo a questa direzione, Servizio Opere Pubbliche, e di fatto al corrispondente Assessorato, come ad esempio la ricostruzione dei due ospedali di Norcia e
Cascia, il recupero dell’ex Mattatoio di Spoleto, la realizzazione dell’ampliamento della struttura del deposito Beni Culturali di Santo Chiodo, e altre”.

“Per quale ragione – ha poi chiesto Melasecche – avendo creato un nuovo servizio all’interno dell’Usr, non si è attivata una procedura di evidenza pubblica che avrebbe permesso, come prescrive la legislazione vigente, una selezione del candidato più idoneo alle svolgimento delle funzioni previste dal servizio, preferendo l’istituto del comando dal Comune di Assisi”. E naturalmente i costi complessivi, e quelli futuri, della nuova struttura.

La presidente della Regione Stefania Proietti, nella risposta, ha detto che la riorganizzazione dell’Usr “risponde ad esigenze di ricostruzione post sisma. La Legge finanziaria ha stanziato 90 milioni per il 2025-25. Esistono alcune criticità per la ricostruzione pubblica e nei centri storici”.

Quanto alla gestione, ha detto che non sono previsti compensi aggiuntivi per la funzione correlata di coordinamento: “C’è invarianza del personale già assegnato e degli incarichi di elevata qualificazione, garantendo continuità di azione e rispetto delle professionalità. Dal primo settembre 2025 uno dei due dirigenti andrà in pensione. Il rafforzamento dell’Ufficio – ha sottolineato – è legato anche alla riduzione
delle direzioni regionali. Il comando, istituto previsto dalla legge speciale sisma, è stato disposto attraverso atti gestionali adottati in accordo tra le amministrazioni interessate. Il trattamento economico determina una maggiore spesa per il 2025 stimata in 40mila euro; l’ammissibilità dell’intervento è già stata verificata, con l’assegnazione di risorse integrative relative anche al personale stabilizzato”.

“La riorganizzazione – ha aggiunto Proietti – ha messo ordine nelle competenze previste dalla legge e dalla convenzione istitutiva sottoscritta dalla Regione e dai Comuni associati nel 2016”.

Infine, Proietti ha chiarito: “Ordinanze e delibere di Giunta hanno previsto tre figure dirigenziali, di cui una con funzioni di coordinamento. È stata ritenuta ridondante la figura del direttore. Il personale dell’Usr è composto da 29 unità comandate, 20 distaccate dalla Regione, 7 a tempo determinato. Oltre a 3 dirigenti
comandati”.

    Una risposta ritenuta non soddisfacente dal consigliere Melasecche: “Si tratta di una risposta non convincente. La struttura funzionava molto bene. La decisione è palesemente ridondante. L’accordo tra il Comune di Assisi, di cui lei era sindaco, si presta a delle riflessioni. Sarebbe stato più ragionevole affidare il coordinamento ad una figura già esistente. Se davvero il dirigente va in pensione a settembre, allora non andava tenuto tre mesi in ferie per poi portarlo. Si tratta di un aggravio di spesa di cui non si capisce la ragione. Monitoreremo i grandi ulteriori risultati che farà la struttura – ha concluso – visto che prima aveva già fatto miracoli”.

    Mega impianto agrivoltaico, scontro tra Bandecchi e la Regione

    Il presidente della Provincia e sindaco di Terni Stefano Bandecchi annuncia battaglia all’Umbria degli sterminati impianti fotovoltaici nei terreni. Lo scontro, dopo l’autorizzazione unica per l’impianto agrivoltaico nei Comuni di Montecastrilli, San Gemini e Narni, oggetto della Determinazione Dirigenziale n. 5045 del 19/05/2025.

    A Bandecchi la Regione replica tramite l’assessore Thomas De Luca: non è vero che la Regione abbia rilasciato l’autorizzazione “saltando quei passaggi tradizionali di confronto con gli enti locali”.

    La Regione precisa che tutti gli enti, a partire dai comuni interessati, sono stati correttamente coinvolti nel procedimento. Ancora più rilevante, la stessa Provincia di Terni ha espresso parere favorevole all’impianto. Tale parere, contenente esclusivamente prescrizioni di mitigazione dell’intervisibilità del progetto nel rispetto del Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale (PTCP), è stato inviato tramite nota PEC con prot. n.0209736 del 18/09/2024 ed è agli atti.

    L’iter autorizzativo, viene ricordato, ha previsto lo svolgimento di ben quattro sedute della conferenza dei servizi. La Provincia di Terni è stata sempre invitata a tutte queste sedute, ma i suoi rappresentanti non hanno mai partecipato, né tecnici né politici. La partecipazione e il coinvolgimento degli enti locali previsti dalla legge non sono stati quindi in alcun modo saltati.

    La Giunta regionale ritiene che l’attuale situazione critica derivi in gran parte da una pregressa mancanza di visione e azione politica, inclusa la mancata definizione, da parte del precedente Governo regionale, delle aree idonee e non idonee all’installazione di questa tipologia di impianti. L’attuale Giunta si è invece immediatamente attivata per definire tali aree e riavviare l’iter del Piano Paesaggistico Regionale, coinvolgendo attivamente Comuni e attori del territorio.

    Alla luce del pieno rispetto delle normative vigenti e del parere favorevole espresso dalla stessa Provincia, la Regione ritiene che “revocare un’autorizzazione ottenuta in queste condizioni sia oggi assolutamente illegittimo”.

    La Regione accoglie però “con favore” la richiesta di un tavolo di rivalutazione e si dice “pronta a confrontarsi con la Provincia e i Comuni interessati, sia per la specifica questione sollevata sia, soprattutto, per condividere e arricchire il percorso intrapreso per la definizione della nuova legge regionale sulle aree idonee e non idonee”.

    “L’obiettivo – si conclude la nota della Regione – è stabilire regole chiare per la localizzazione degli impianti e promuovere uno sviluppo energetico realmente compatibile con le vocazioni del territorio umbro”.

    Coltellate per il cellulare, arrestata una delle due giovanissime rapinatrici

    E’ stata arrestata dai carabinieri di Terni la 19enne, cittadina straniera, ritenuta una delle due rapinatrici che hanno accoltellato un 21enne rumeno in via Castello per prendergli il cellulare.

    La giovane è stata immediatamente bloccata mentre cercava di nascondersi. La complice è invece riuscita a far perdere le proprie tracce.

    Secondo il racconto di un testimone le due ragazze hanno avvicinato il 21enne rumeno che stava passeggiando, cercando di strappargli il telefono dalle mani. Di fronte alla reazione del giovane, lo hanno aggredito. Mentre una si impossessava dal cellulare, l’altra lo avrebbe colpito con un coltello al collo, procurandogli lievi ferite.

    La ragazza fermata è risultata essere una nota pregiudicata 19enne, residente in provincia ma di fatto senza fissa dimora, peraltro recentemente scarcerata dalla Casa Circondariale di Perugia, dove era stata ristretta in custodia cautelare per una precedente rapina. Per lei, dopo l’arresto, si sono nuovamente aperte le porte di quel carcere ed il gip, dopo aver convalidatol’arresto, ha confermato la misura cautelare nei suoi confronti.

    Le indagini dell’Arma sono tuttora in corso per identificare la complice, datasi alla fuga portando con sé sia il telefono rapinato che il coltello.

    Gara stadio Morandi, al Comune la dura nota della ASD Tiberis, pronta a dare anche battaglia legale

    Con una lettera di cinque pagine la ASD Tiberis ha inviato al Comune di Umbertide, tramite il proprio legale, Avv. Marzio Vaccari (nella foto), le proprie considerazioni relative all’avviso di gara per il nuovo affidamento della struttura sportiva dello Stadio Morandi.

    Una lettera forte, accorata, che fa seguito alla corrispondenza intercorsa nei giorni scorsi, laddove il Comune, dopo aver prorogato – a dire della Tiberis – tutte le altre gestioni degli impianti pubblici alle altre associazioni, decideva di mettere a gara il solo stadio Morandi, separando dalla gestione del campo sportivo quella della pista di atletica.

    Nella nota la Tiberis evidenzia tutte le criticità dl bando, soprattutto sottolineando la disparità di trattamento con le altre associazioni ed i disservizi ed i disagi che la separazione della gestione della pista, separata dal campo sportivo, può determinare a discapito dell’utenza.

    La Tiberis, nel ricordare tutte le contestazioni pervenute dall’Amministrazione comunale nell’ultimo quinquennio, nonché le criticità succedutesi (una per tutte, la lunga diatriba con l’Associazione del Judo che ha occupato, come lamentato più volte dalla stessa Tiberis, la palestra interna all’impianto senza che il Comune intervenisse, se non dopo tanto tempo) ritiene esistere una evidente volontà di farla scomparire dal panorama umbertidese. In tal caso si dissolverà una storia ultracentenaria, fatta di volontari, di ragazzi e ragazzini che ne hanno fatto parte e che non troveranno più un interlocutore associativo. O meglio, lamenta amaramente la Tiberis, ne troveranno uno, uno solo, che non si sa quale sarà, ma sarà quello che riuscirà a soddisfare le esigenze dell’Amministrazione con questo avviso. E così – sostiene la Tiberis – cesserà la democrazia ed il pluralismo associativo e la possibilità di scelta nel Comune di Umbertide

    Ma, si conclude nella nota inviata, se dovrà “morire”, la ASD Tiberis non lo farà senza combattere e porterà le sue istanze in tutte le sedi in cui ciò sarà consentito, penali, civili, amministrative, sportive.

    Welcare celebra 10 anni della linea produttiva UCS®: un traguardo industriale nato in Umbria

    Dieci anni fa, a Orvieto, prendeva forma una linea produttiva pensata per rivoluzionare la gestione delle lesioni cutanee in ambito sanitario. Oggi Welcare, azienda umbra attiva nel settore dei dispositivi medici, celebra i 10 anni di attività della macchina per la produzione di UCS® Debridement, un dispositivo monouso sterile per la detersione e il debridement meccanico delle ferite.

    Un traguardo che non è solo simbolico, ma racconta un’eccellenza ingegneristica tutta italiana, costruita in Umbria e oggi riconosciuta a livello internazionale.

    “Nel 2015 abbiamo sviluppato, insieme al costruttore, una macchina progettata su misura per realizzare un prodotto che rispondesse a elevati requisiti clinici e industriali. – spiega Fulvia Lazzarotto, CEO e fondatrice di Welcare –. A distanza di dieci anni, quella stessa macchina continua a funzionare senza modifiche: una prova tangibile della solidità progettuale e della qualità che guida ogni nostra scelta”.

    Il dispositivo UCS® Debridement è oggi distribuito in oltre 20 Paesi nel mondo e ha contribuito al consolidamento di Welcare come azienda leader nel wound care, in grado di unire ricerca scientifica, attenzione alla sicurezza e capacità produttiva.

    A rendere unico questo percorso è stata anche la scelta di investire localmente, mantenendo in Umbria non solo il sito produttivo, ma anche il know-how tecnologico. Un modello di impresa che punta alla valorizzazione del territorio, creando competenze, occupazione e visibilità internazionale.

    Negli anni, il successo della linea UCS® ha portato a nuovi investimenti strutturali:
    • nel 2022, l’acquisto di una seconda linea produttiva per UCS®;
    • nel 2024, l’integrazione di una nuova sterilizzatrice per aumentare la capacità e ottimizzare i tempi.

    “Questa ricorrenza – conclude Fulvia Lazzarotto – è per noi motivo di orgoglio e conferma che la visione industriale, se guidata da rigore scientifico e attenzione alla qualità, può portare lontano. Festeggiamo questo anniversario guardando al futuro, con lo stesso impegno che ci ha accompagnato fin dall’inizio”.

    Nuova apertura McDonald’s, colloqui di lavoro per selezionare 50 dipendenti

    Ha fatto tappa a Spoleto il McDonald’s Job Tour, la selezione del personale organizzato per le nuove aperture – tra cui appunto quella della città ducale – e assunzioni McDonald’s in tutta Italia. Presso l’Hotel dei Duchi di Viale Matteotti hanno preso il via i primi colloqui individuali per coloro che vogliono lavorare nel nuovo ristorante della città.

    McDonald’s è alla ricerca di 50 persone che abbiano voglia di mettersi in gioco, di lavorare in squadra e a contatto con i clienti, da inserire nel team del nuovo ristorante. Le persone selezionate verranno inserite in un percorso di formazione propedeutico alle mansioni che svolgeranno; saranno inquadrate con contratti part-time o full-time, in base alle esigenze del ristorante, secondo il contratto nazionale del turismo. La retribuzione è quella prevista dallo stesso contratto, chiaramente parametrata al numero di ore lavorative settimanali.

    McDonald’s Job Tour a Spoleto
    La tappa del Job Tour ha dato il via al percorso di ricerca e selezione del personale per entrare a far parte del team del ristorante McDonald’s di prossima apertura a Spoleto, che si aggiungerà agli altri nove ristoranti già presenti in provincia di Perugia. Durante la giornata, i primi candidati hanno avuto la possibilità di sostenere un colloquio individuale e di incontrare e confrontarsi con i dipendenti di altri ristoranti.

    Lavorare in McDonald’s
    Queste nuove posizioni rientrano nel piano di crescita nazionale, che anche quest’anno prevede l’assunzione di 5.000 nuove persone in tutta Italia. McDonald’s conta ad oggi oltre 750 ristoranti in tutta la Penisola, dove lavorano 38.000 dipendenti, che ogni giorno servono più di un milione di persone.

    Il 62% dei dipendenti – evidenzia l’azienda – è rappresentato da donne che sono il 50% degli store manager, mentre il 55% dei dipendenti ha meno di 29 anni e il 32% è studente. Un’opportunità di lavoro stabile e concreta, dove il 92% delle persone è assunto con contratto stabile.

    Grazie ad un programma di formazione da oltre un milione di ore all’anno, McDonald’s garantisce a tutte le sue persone un percorso strutturato, volto a valorizzare i propri talenti e a fornire tutti gli strumenti necessari per permettere a ciascuno di crescere in azienda.

    McDonald’s Italia
    In Italia da 39 anni, McDonald’s conta oggi oltre 750 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 38.000 persone impiegate che servono ogni giorno 1.2 milioni di clienti. I ristoranti McDonald’s italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising grazie agli oltre 160 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche per quanto riguarda i fornitori, McDonald’s conferma la volontà di essere un marchio “locale”. Ad oggi la maggior parte dei fornitori infatti sono italiani. Nel mondo McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 41.000 ristoranti.

    Invecchiamento attivo e sanità pubblica, l’incontro Spi Cgil Altotevere

    Su iniziativa dello Spi Cgil Altotevere, a Città di Castello si è tornati a parlare di un tema molto attuale come quello dell’invecchiamento attivo e del ruolo della sanità pubblica in questo ambito.

    L’incontro, che si è svolto alla biblioteca comunale Giosuè Carducci, è servito per approfondire alcuni aspetti legati alla prevenzione, alla partecipazione sociale, al benessere psicofisico e al contrasto alla solitudine.

    A introdurre i lavori è stata Barbara Mischianti, segretaria della Camera del lavoro di Perugia. Il sindaco Luca Secondi ha portato i suoi saluti e sono poi intervenuti Gaetano Zucchini, direttore della Caritas diocesana di Città di Castello, che ha dialogato con il senatore Andrea Crisanti.

    Ha concluso la giornata l’intervento del segretario generale dello Spi Cgil Umbria, Andrea Farinelli.

    Moplefan, attivata la cassa integrazione a pochi mesi dalla rinascita

    A pochi mesi dalla rinascita sotto le insegne polacche della Moplefan, la storia azienda chimica per la produzione di film di polipropilene, arriva la cassa integrazione per gran parte (circa 80) dei quasi 100 dipendenti dello stabilimento nato dalle ceneri della Treofan.

    In autunno le notizie di una piena ripresa della produzione che facevano ben sperare, poi a fine anno già le prime difficoltà, aumentate a marzo. Fino alla comunicazione ai dipendenti ed ai rappresentanti sindacali, della richiesta della procedura di cassa integrazione. Per un mese, al momento. Sempre che si riescano a superare le difficoltà ed a riprendere veramente la produzione.

    Il rilancio dell’azienda aveva portato ottimismo circa il rilancio del polo chimico ternano. Ora questa doccia gelata, che riporta nere nubi su uno dei principali settori dell’industria umbra.