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Vaiolo delle scimmie a Terni, la Asl2: “No allarmismo, in caso di dubbi rivolgersi al medico”

Contagiato un giovane, ultimata l’indagine epidemiologica sui contatti | Cos’è il monkeypox e come si trasmette

Accertato un caso di vaiolo delle scimmie (Mpox) a Terni. Ne ha dato notizia, nel pomeriggio di sabato, l’Asl Umbria2.

“Il soggetto, un giovane – si legge nella nota dell’Azienda sanitaria – presenta buone condizioni generali di salute mentre il sistema di sanità pubblica ha attivato prontamente tutte le misure previste, in linea con i protocolli nazionali” ha comunicato l’azienda sanitaria”.

Avviate tutte le verifiche sui contatti della persona infetta. “L’indagine epidemiologica subito condotta dall’Usl Umbria 2 – si legge ancora nella nota – ha consentito di individuare un unico contatto ‘a rischio’, per il quale è già stata attivata la sorveglianza sanitaria di 21 giorni. Il caso è stato anche inserito nella piattaforma di sorveglianza Premal, che permette il monitoraggio coordinato a livello nazionale.
Il monkeypox o ‘vaiolo delle scimmie’ è una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla stessa famiglia del vaiolo umano – viene spiegato ancora -, ma con caratteristiche generalmente più lievi. Il virus si trasmette principalmente attraverso contatti stretti e prolungati con persone infette, fluidi corporei, lesioni cutanee o mucose, oppure oggetti contaminati (come lenzuola, asciugamani). La trasmissione respiratoria è definita “possibile, ma avviene di solito solo in caso di contatti ravvicinati e prolungati”.

“Le misure di sorveglianza e prevenzione attivate in Umbria – assicura la Usl2 – sono efficaci e pienamente operative”. L’Azienda invita ad “affidarsi esclusivamente a fonti ufficiali, evitando la diffusione di notizie non verificate che possono generare confusione o allarmismo, in caso di necessità rivolgersi al proprio medico o alle autorità sanitarie locali per qualsiasi dubbio o chiarimento”.

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Lavori sulla SS77, da lunedì chiusura notturna

Da lunedì 9 giugno chiusura notturna della strada statale 77var “della Val di Chienti” (direttrice Civitanova-Marche) tra Colfiorito e Foligno.

Provvedimento necessario per consentire lo svolgimento in sicurezza le manutenzioni agli impianti.

Nel dettaglio, come comunicato da Anas, da lunedì 9 a venerdì 13 giugno sarà chiusa la carreggiata in direzione Foligno dalle 21:00 alle 6:00 del giorno successivo. Il traffico sarà deviato sul vecchio tracciato della statale, con uscita obbligatoria allo svincolo di Colfiorito e rientro a Foligno (innesto SS3 Flaminia).

Da lunedì 16 a venerdì 20 giugno sarà chiusa la carreggiata in direzione Civitanova Marche dalle 21:00 alle 6:00 del giorno successivo. Il traffico sarà deviato sul vecchio tracciato della statale, con uscita obbligatoria a Foligno (innesto SS3 Flaminia) e rientro allo svincolo di Colfiorito.

Accordo di programma Ast, Proietti: “L’Umbria riparte da Terni”

“L’Umbria riparte da Terni”. Una presidente Stefania Proietti visibilmente e comprensibilmente soddisfatta, insieme ai suoi due assessori Francesco De Rebotti e Thomas De Luca, brinda alla firma dell’Accordo di Programma per Ast Arvedi che avverrà nella seduta convocata per l’11 giugno al Ministero delle Im prese e del Made in Italy.

Un risultato per il quale Proietti rivendica il lavoro fatto in questi mesi dalla sua amministrazione, ma riconosce anche il grande lavoro di squadra tra le Istituzioni. E il cavalier Arvedi, che ha seguito in prima persona la complessa trattativa.

Che dopo tre anni porta ad un Accordo che, in cambio di consistenti investimenti dell’azienda legati piano industriale presentato un mese fa ai sindacati, garantisce anche interventi e monitoraggi tesi ad assicurare un abbattimento dell’impatto ambientale. Aspetto, questo, sottolineato in particolare dall’assessore De Luca, che parla di “punti rivoluzionari” per la Conca. Anche rispetto alla discarica, per la quale sono previste misure premianti per ridurre la quantità di scorie da conferire, favorendo il recupero.

In cambio, la Regione assicura una quota dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, a prezzi calmierati, a tutte le imprese energivore della provincia di Terni. Premessa fondamentale per garantire nel tempo la competitività e quindi la continuità delle produzioni nell’area ternana.

Dopo la firma dell’Accordo di programma si aprirà un’altra fase, che è quella della verifica e dell’attuazione dei suoi punti. “Non lasceremo da soli lavoratori e sindacati” ha assicurato De Rebotti.

Incendio in un’azienda, salvata cisterna con 20mila litri di gasolio

Incendio, venerdì mattina, all’esterno di un’azienda in località Ponte Felcino. L’allarme è scattato intorno alle 9.

Due squadre dei vigili del fuoco del Comando di Perugia sono intervenute con un’autopompa serbatoio (APS) e un’autobotte pompa (ABP).

Le fiamme hanno interessato l’area esterna di un magazzino di materiale edile, coinvolgendo diversi bancali e altro materiale stoccato all’aperto. Grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco è stato possibile evitare conseguenze ben più gravi: le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza hanno infatti permesso di salvaguardare una cisterna contenente circa 20.000 litri di gasolio, utilizzata dalla ditta per il rifornimento dei propri mezzi, situata nelle immediate vicinanze dell’incendio. Attualmente sono in corso le operazioni di bonifica

Aggredisce il medico e i poliziotti al pronto soccorso, arrestato

Aggredisce medico e poliziotti intervenuti al pronto soccorso, arrestato 31enne del Gabon. L’aggressione, l’ennesima a personale sanitario, è avvenuta all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. L’uomo, in attesa di essere visitato, era andato in escandescenza, ribaltando una barella e aggredendo un medico.

Avvicinato dal personale della Squadra Volante, il 31enne ha proseguito con la propria condotta, aggredendo i poliziotti con pugni e, successivamente, con un’asta in acciaio divelta dal muro.

Nell’occorso gli operatori intervenuti e il medico hanno riportato lesioni personali giudicate guaribili in 8 giorni.

Con non poche difficoltà, gli operatori sono riusciti a contenere l’uomo in sicurezza. Riportata la calma, il 31enne è stato tratto in arresto per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del pubblico ministero, trattenuto in regime di arresti domiciliari presso la struttura ospedaliera, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Prisciano, ecco cosa prevede la risoluzione votata all’unanimità

Riattivare il tavolo tecnico di confronto tra Arvedi Ast, Regione Umbria, Comune di Terni, Arpa Umbria, ASL Umbria 2, organizzazioni sindacali, che includa i rappresentanti del Comitato di Prisciano, affinché venga convocato con cadenza regolare per monitorare lo stato di attuazione degli interventi che vengono proposti dalla stessa Arvedi Ast e da Tapojarvi o delle prescrizioni autorizzatorie definite dalle autorità competenti. E verificare a posteriori la corretta realizzazione degli adempimenti richiesti e l’efficacia degli stessi, analizzando eventuali nuove problematiche emergenti ed individuare le eventuali azioni risolutive.

Queste le principali finalità della risoluzione elaborata dalla Seconda commissione regionale, approvata all’unanimità dall’Aula, denominata “Impatto ambientale dell’insediamento siderurgico del quartiere di Prisciano: salute, ambiente, lavoro e qualità della vita”.

La risoluzione – illustrata dalla presidente della Commissione, Letizia Michelini (Pd), impegna l’Esecutivo a proseguire prioritariamente nelle azioni fin qui intraprese al fine di realizzare uno studio epidemiologico ed eziologico con la collaborazione di soggetti indipendenti, in grado di valutare i fattori di rischio sulla salute degli abitanti del quartiere e dei cittadini. E far sì che nei futuri aggiornamenti del Piano regionale della Qualità dell’Aria venga presa in considerazione l’introduzione di misure per il contrasto dell’inquinamento derivante da fonti industriali, valutando le aree di maggiore criticità ambientale.

Il relatore di minoranza, Enrico Melasecche (Lega), ha evidenziato che il quartiere di Prisciano, che all’inizio era una zona di campagna, si è ampliato nel tempo e ora ci sono molte famiglie che si trovano abbastanza vicino all’insediamento industriale.

Gli investimenti che si stanno facendo , ha aggiunto, sono tali che stanno portando a un miglioramento della situazione: “Non bisogna demonizzare le acciaierie però è indispensabile affrontare le tematiche ambientali in maniera certa. Non è possibile continuare ad ampliare le discariche all’infinito”.

L’assessore Thomas De Luca (M5s), ha ricordato che Prisciano è un quartiere che si allarga fino a comprendere 20mila persone e che le emissioni impattano, sia pure in maniera diversa, anche sul centro città e su altre aree.

I valori di nichel nell’aria sono sempre abbondantemente al disopra di quelli consentiti, il secondo sito in Europa. De Luca ha dunque auspicato di vedere un cambio di passo radicale nell’accordo, che comprenda il tema emissioni, “che è strettamente collegato all’esistenza stessa del polo siderurgico, poiché nel 2030 entrerà in vigore la nuova direttiva UE da rispettare. Abbiamo 5 anni per portare questi livelli a quelli previsti dalla legge”.

Fioritura a Castelluccio, ecco le regole per accedere con auto, moto, camper e bus

I provvedimenti dell’Ente Parco concordati con i Comuni per i fine settimana 21-22 e 28-29 giugno e 5-6 e 12-13 luglio

Nei fine settimana della Fioritura si potranno raggiungere i Piani di Castelluccio soltanto con le navette, lasciando l’auto privata nei parcheggi di prossimità, oppure con i bus turistici che potranno lasciare i passeggeri al Deltaplano o in Piazzetta, per poi allontanarsi.

E’ quanto prevede il decreto del presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna, per gli “interventi di mobilità sostenibile per la Fioritura 2025 dei Piani di Castelluccio”.

Piano di mobilità che l’Ente Parco ha concordato con i Comuni dei tre ingressi a Castelluccio (Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera e Norcia).

Nei quattro fine settimana della Fioritura (21-22 e 28-29 giugno e 5-6 e 12-13 luglio) sarà vietato il passaggio di autovetture e camper, che potranno sostare nei parcheggi di prossimità, consentendo poi ai visitatori di raggiungere Castelluccio, appunto, con le navette.

Permesso invece l’accesso dei mezzi a due ruote e delle auto di residenti, dimoranti, esercenti e comunque di quanti sono in possesso di autorizzazione rilasciata dal Comune competente.

Durante i quattro fine settimana sarà consentito il transito dai varchi per chi abbia necessità, ma senza la possibilità di sosta, e comunque non per i camper. I trasgressori saranno multati, anche con eventuale rimozione dei mezzi in sosta.

In caso di eccessiva presenza, le autorità potranno comunque prevedere la chiusura dei varchi anche per il solo transito.

I parcheggi si possono prenotare tramite i siti marcheroma.contram.it o startspa.it, pagando la sosta e la navetta. Oppure sul posto, senza prenotazione, ma ovviamente finché ci sono stalli disponibili.

Per godersi appieno e con più tranquillità questo grande spettacolo naturale, come invitare a fare il Comune di Norcia, chi ne ha possibilità può raggiungere più tranquillamente Castelluccio nei giorni feriali.

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Riorganizzazione Ufficio ricostruzione, le ragioni di Proietti e i dubbi di Melasecche

Dibattito a Palazzo Cesaroni sulla riorganizzazione dell’Ufficio speciale ricostruzione Umbria, con ampliamento delle posizioni dirigenziali tramite ‘comando’ dal comune di Assisi. Tema posto con un’interrogazione dal consigliere Enrico Melasecche, che ha lamentato possibili profili di illegittimità e
di danno erariale.

Illustrando l’atto in Aula, Melasecche ha chiesto alla Giunta quali siano le reali e specifiche motivazioni tecniche e funzionali che hanno portato all’articolazione dell’Ufficio speciale ricostruzione su tre distinte posizioni dirigenziali, evidenziando gli indicatori di performance e di risultato che la nuova organizzazione
dell’Usr dovrebbe raggiungere. E quali sono le motivazioni che hanno portato la Giunta a non mantenere in capo al direttore della Direzione Governo del Territorio, come avvenuto nella precedente Legislatura, le funzioni di gestione e coordinamento dell’Ufficio regionale per la Ricostruzione post sisma, “tenuto conto che importanti operazioni erano di fatto già in capo a questa direzione, Servizio Opere Pubbliche, e di fatto al corrispondente Assessorato, come ad esempio la ricostruzione dei due ospedali di Norcia e
Cascia, il recupero dell’ex Mattatoio di Spoleto, la realizzazione dell’ampliamento della struttura del deposito Beni Culturali di Santo Chiodo, e altre”.

“Per quale ragione – ha poi chiesto Melasecche – avendo creato un nuovo servizio all’interno dell’Usr, non si è attivata una procedura di evidenza pubblica che avrebbe permesso, come prescrive la legislazione vigente, una selezione del candidato più idoneo alle svolgimento delle funzioni previste dal servizio, preferendo l’istituto del comando dal Comune di Assisi”. E naturalmente i costi complessivi, e quelli futuri, della nuova struttura.

La presidente della Regione Stefania Proietti, nella risposta, ha detto che la riorganizzazione dell’Usr “risponde ad esigenze di ricostruzione post sisma. La Legge finanziaria ha stanziato 90 milioni per il 2025-25. Esistono alcune criticità per la ricostruzione pubblica e nei centri storici”.

Quanto alla gestione, ha detto che non sono previsti compensi aggiuntivi per la funzione correlata di coordinamento: “C’è invarianza del personale già assegnato e degli incarichi di elevata qualificazione, garantendo continuità di azione e rispetto delle professionalità. Dal primo settembre 2025 uno dei due dirigenti andrà in pensione. Il rafforzamento dell’Ufficio – ha sottolineato – è legato anche alla riduzione
delle direzioni regionali. Il comando, istituto previsto dalla legge speciale sisma, è stato disposto attraverso atti gestionali adottati in accordo tra le amministrazioni interessate. Il trattamento economico determina una maggiore spesa per il 2025 stimata in 40mila euro; l’ammissibilità dell’intervento è già stata verificata, con l’assegnazione di risorse integrative relative anche al personale stabilizzato”.

“La riorganizzazione – ha aggiunto Proietti – ha messo ordine nelle competenze previste dalla legge e dalla convenzione istitutiva sottoscritta dalla Regione e dai Comuni associati nel 2016”.

Infine, Proietti ha chiarito: “Ordinanze e delibere di Giunta hanno previsto tre figure dirigenziali, di cui una con funzioni di coordinamento. È stata ritenuta ridondante la figura del direttore. Il personale dell’Usr è composto da 29 unità comandate, 20 distaccate dalla Regione, 7 a tempo determinato. Oltre a 3 dirigenti
comandati”.

    Una risposta ritenuta non soddisfacente dal consigliere Melasecche: “Si tratta di una risposta non convincente. La struttura funzionava molto bene. La decisione è palesemente ridondante. L’accordo tra il Comune di Assisi, di cui lei era sindaco, si presta a delle riflessioni. Sarebbe stato più ragionevole affidare il coordinamento ad una figura già esistente. Se davvero il dirigente va in pensione a settembre, allora non andava tenuto tre mesi in ferie per poi portarlo. Si tratta di un aggravio di spesa di cui non si capisce la ragione. Monitoreremo i grandi ulteriori risultati che farà la struttura – ha concluso – visto che prima aveva già fatto miracoli”.

    Mega impianto agrivoltaico, scontro tra Bandecchi e la Regione

    Il presidente della Provincia e sindaco di Terni Stefano Bandecchi annuncia battaglia all’Umbria degli sterminati impianti fotovoltaici nei terreni. Lo scontro, dopo l’autorizzazione unica per l’impianto agrivoltaico nei Comuni di Montecastrilli, San Gemini e Narni, oggetto della Determinazione Dirigenziale n. 5045 del 19/05/2025.

    A Bandecchi la Regione replica tramite l’assessore Thomas De Luca: non è vero che la Regione abbia rilasciato l’autorizzazione “saltando quei passaggi tradizionali di confronto con gli enti locali”.

    La Regione precisa che tutti gli enti, a partire dai comuni interessati, sono stati correttamente coinvolti nel procedimento. Ancora più rilevante, la stessa Provincia di Terni ha espresso parere favorevole all’impianto. Tale parere, contenente esclusivamente prescrizioni di mitigazione dell’intervisibilità del progetto nel rispetto del Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale (PTCP), è stato inviato tramite nota PEC con prot. n.0209736 del 18/09/2024 ed è agli atti.

    L’iter autorizzativo, viene ricordato, ha previsto lo svolgimento di ben quattro sedute della conferenza dei servizi. La Provincia di Terni è stata sempre invitata a tutte queste sedute, ma i suoi rappresentanti non hanno mai partecipato, né tecnici né politici. La partecipazione e il coinvolgimento degli enti locali previsti dalla legge non sono stati quindi in alcun modo saltati.

    La Giunta regionale ritiene che l’attuale situazione critica derivi in gran parte da una pregressa mancanza di visione e azione politica, inclusa la mancata definizione, da parte del precedente Governo regionale, delle aree idonee e non idonee all’installazione di questa tipologia di impianti. L’attuale Giunta si è invece immediatamente attivata per definire tali aree e riavviare l’iter del Piano Paesaggistico Regionale, coinvolgendo attivamente Comuni e attori del territorio.

    Alla luce del pieno rispetto delle normative vigenti e del parere favorevole espresso dalla stessa Provincia, la Regione ritiene che “revocare un’autorizzazione ottenuta in queste condizioni sia oggi assolutamente illegittimo”.

    La Regione accoglie però “con favore” la richiesta di un tavolo di rivalutazione e si dice “pronta a confrontarsi con la Provincia e i Comuni interessati, sia per la specifica questione sollevata sia, soprattutto, per condividere e arricchire il percorso intrapreso per la definizione della nuova legge regionale sulle aree idonee e non idonee”.

    “L’obiettivo – si conclude la nota della Regione – è stabilire regole chiare per la localizzazione degli impianti e promuovere uno sviluppo energetico realmente compatibile con le vocazioni del territorio umbro”.

    Coltellate per il cellulare, arrestata una delle due giovanissime rapinatrici

    E’ stata arrestata dai carabinieri di Terni la 19enne, cittadina straniera, ritenuta una delle due rapinatrici che hanno accoltellato un 21enne rumeno in via Castello per prendergli il cellulare.

    La giovane è stata immediatamente bloccata mentre cercava di nascondersi. La complice è invece riuscita a far perdere le proprie tracce.

    Secondo il racconto di un testimone le due ragazze hanno avvicinato il 21enne rumeno che stava passeggiando, cercando di strappargli il telefono dalle mani. Di fronte alla reazione del giovane, lo hanno aggredito. Mentre una si impossessava dal cellulare, l’altra lo avrebbe colpito con un coltello al collo, procurandogli lievi ferite.

    La ragazza fermata è risultata essere una nota pregiudicata 19enne, residente in provincia ma di fatto senza fissa dimora, peraltro recentemente scarcerata dalla Casa Circondariale di Perugia, dove era stata ristretta in custodia cautelare per una precedente rapina. Per lei, dopo l’arresto, si sono nuovamente aperte le porte di quel carcere ed il gip, dopo aver convalidatol’arresto, ha confermato la misura cautelare nei suoi confronti.

    Le indagini dell’Arma sono tuttora in corso per identificare la complice, datasi alla fuga portando con sé sia il telefono rapinato che il coltello.