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Tag: Terni

Gravissimo atto d’accusa della Corte dei Conti verso la gestione della sanità umbra

Lo ha pronunciato la procuratrice Rosa Francaviglia, secondo la quale nella regione è in discussione la sanità pubblica. Nessun controllo sulle strutture private

In ambito sanitario in Umbria “è indubbio che permangono notevoli criticità che non incidono unicamente sulla spesa, ma soprattutto sul diritto alla salute della collettività locale, che rischia di essere seriamente compromesso e non soltanto da molteplici disservizi e dall’allungamento delle liste di attesa”: è quanto ha detto la procuratrice regionale della Corte dei conti dell’Umbria, Rosa Francaviglia, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 della Sezione giurisdizionale regionale.

La procuratrice ha ricordato l’inchiesta sulla cosiddetta ‘Sanitopoli’ e come “detti accadimenti avevano inevitabilmente inciso su assetti consolidati pluriennali disvelando una struttura di potere capace di incidere pesantemente sulla sanità” e che “questo sistema di controllo, improntato a logiche clientelari e profondamente pervasive, aveva condizionato e patologizzato la gestione della cosa pubblica asservendola ad interessi particolari, egoistici e personalistici”. “Orbene – si legge nella relazione -, a distanza di tre anni, si ribadisce ancora una volta che la sanità pubblica non deve essere smantellata, ma rafforzata e preservata anche combattendo gli sperperi e premiando la meritocrazia”.

Il magistrato contabile ha spiegato che “la Procura regionale ha attenzionato e tuttora attenziona molteplici problematiche in ambito sanitario, di cui le ipotesi di malpractice, di affidamenti illeciti di servizi e di distrazione di fondi a destinazione vincolata, sono soltanto una parte”.
Ha parlato poi di “assoluta inadeguatezza dei controlli regionali sulle strutture private convenzionate che, ancorché stigmatizzata sin dal 2019, non pare affatto sia stata superata nonostante i possibili risvolti erariali”.

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Ternana in vendita e Bandecchi pronto per fare il sindaco, puntando anche su san Valentino

Shahid Rafiq Khan, presidente della squadra inglese di premier league Fulham, sarebbe pronto a fare un’offerta per la Ternana mentre Bandecchhi è già in campagna elettorale

Sarebbe l’imprenditore pakistano naturalizzato statunitense Shahid Rafiq Khan, presidente della squadra inglese di premier league Fulham, la persona pronta a fare una offerta per rilevare la Ternana dalla Unicusano di Stefano Bandecchi. Lo sostiene Tuttosport, ma nel frattempo Stefano Bandecchi, che è anche segretario nazionale di Alternativa popolare, ha ufficialmente aperto la campagna elettorale in qualità di candidato sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Terni.
Malgrado non sia ancora stata ufficializzata la data del voto, Bandecchi, davanti a una sala gremita, ha illustrato i primi tre punti programmatici di quello che il candidato ha ribattezzato come “Progetto 300 mila”.
Bandecchi ha ricordato che “la centrale idroelettrica di Terni produce 1,6 terawattora annui, ma questa città è tra le dieci in Italia che pagano bollette elettriche più alte e questo ha dell’incredibile”. “Se sarò eletto sindaco – ha detto Bandecchi – la centrale idroelettrica tornerà ad essere di proprietà del Comune e come accade in Basilicata per il gas, anche a Terni i cittadini pagheranno zero euro per la bolletta elettrica”. Sul fronte della disabilità, il presidente della Ternana ha manifestato la volontà di realizzare la “Cittadella dell’amicizia” dove “impiegare in varie mansioni i ragazzi con problematiche”.
Infine, la volontà di creare un assessorato specifico per valorizzare San Valentino, il santo dell’amore. Sulla possibilità di cessione della Ternana, Bandecchi ha lasciato aperta la possibilità che “queste potrebbe essere la settimana giusta per cedere la società, abbiamo tre proposte molto serie”.

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Con la fine del super bonus per l’edilizia, migliaia di piccole imprese umbre a rischio di chiusura

L’analisi del presidente di Confartigianato Mauro Franceschini è allarmata. Si rischiano migliaia di fallimenti.

“Il Governo interviene con il blocco totale della cessione dei crediti e dello sconto in fattura sui lavori del superbonus a complicare ulteriormente una tormentatissima vicenda, che dovrebbe contribuire ad adeguare le case degli italiani alle norme europee e al tempo stesso rilanciare l’economia e l’occupazione-lo dice il presidente di Confartigianato Imprese Umbria, Mauro Franceschini-con il decreto-legge approvato giovedì 16 febbraio il Governo in realtà getta la spugna e ammette una propria incapacità a gestire e controllare i crediti di imposta. Se è stato lasciato spazio a truffe e opacità non è certo colpa delle imprese e dei cittadini che stanno realizzando i lavori secondo le indicazioni del Governo.

Indipendentemente dal merito nessun provvedimento di largo impatto nazionale può avere successo se la pubblica amministrazione non riesce con efficienza e concretezza a svolgere il suo specifico ruolo di controllo e vigilanza e questo non può essere fatto scontare ai cittadini e alle imprese che hanno dato disponibilità a realizzare il contenuto dei provvedimenti.

“Si ricorda – afferma Mauro Franceschini – che il sistema è entrato in crisi con il rifiuto delle banche ad accettare i crediti e quindi prima di fermare tutto il Governo sarebbe potuto intervenire solo su quel segmento, dando le opportune garanzie e riattivando la cessione dei crediti alle banche. Invece ha preferito bloccare tutto, mettendo a rischio la tenuta del tessuto delle piccole e medie imprese che hanno fatto investimenti e stanno lavorando, anche in Umbria, secondo le indicazioni del Governo, impedendo, tra l’altro, di intervenire anche agli enti locali che vivendo le difficoltà dei territori stavano cercando di mettere in campo delle risorse per evitare il collasso”.

Cosa succederà adesso se le banche non risponderanno positivamente? Quante piccole e medie imprese potranno aspettare che le banche decidano di fidarsi del Governo, mentre vanno in crisi finanziaria pressate dai creditori per le forniture e dalle giuste aspettative di incassare i salari e gli stipendi da parte dei dipendenti? Quali conseguenze sociali potrebbe determinare questa situazione in termini di minore occupazione e aumento della cassa integrazione? Nel decreto del Governo c’è il blocco del sistema, ma non ci sono le risposte a queste domande e le imprese non possono sopravvivere in situazioni di continua incertezza normativa e senza risposte.

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E’ Dimitri Menecali il nuovo amministratore delegato delle acciaierie di Arvedi Ast

Stefano Cardinali è stato invece nominato direttore di stabilimento

Dimitri Menecali ha assunto da oggi la carica di amministratore delegato di Arvedi Ast. Subentra a Mario Carlo Arvedi Caldonazzo che assume il ruolo di vice presidente. Classe 1973, laurea in Ingegneria dei materiali nella sede di Terni dell’università di Perugia, Dimitri Menecali ha un’esperienza ventennale all’interno dell’azienda avendo ricoperto fino al 2021, tra gli altri, l’incarico di direttore di produzione e successivamente quello di direttore di stabilimento. Dal 15 febbraio 2023, inoltre, la carica di direttore di stabilimento, «datore di lavoro» per l’unità produttiva Ast e responsabile ambientale per la società è affidata a Stefano Cardinali, attuale direttore pianificazione e controllo, logistica e spedizioni. Infine entra in azienda, con la carica di chief technical officer (Cto) e consigliere delegato di Acciai Speciali Terni, anche il manager ternano Gian Luca Gigli. Classe 1972, laurea in Ingegneria dei materiali presso la sede di Terni dell’Università degli Studi di Perugia, Gian Luca Gigli già in forza all’acciaieria ternana fino al 2015, è esperto di controllo della qualità e di economia sostenibile. «Ringrazio il presidente Arvedi per la fiducia e la responsabilità affidatami in una fase che richiede scelte determinanti per la futura configurazione aziendale», ha affermato Menecali. «È un onore per me – ha aggiunto – guidare questa fabbrica, che ha fatto la storia della nostra città e della siderurgia. Sapremo fare squadra per renderla un’azienda sempre più all’avanguardia, competitiva e sostenibile». «Ringrazio il cavalier Arvedi per l’incarico. Torno in una fabbrica – è il commento di Gigli – che mi ha visto crescere come professionista, in un momento ricco di sfide al quale mi dedicherò con passione e impegno». A tutti, vanno gli «auguri di buon lavoro e di ampia soddisfazione nell’incarico» da parte del presidente di Arvedi Ast, Giovanni Arvedi.

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Salvini lancia la ricandidatura di Tesei

Parlando a Brescia, il segretario della Lega ha anticipato il possibile secondo mandato per la governatrice dell’Umbria

Salvini lancia la ricandidatura di Donatella Tesei per la guida dell’Umbria. “Donatella sarà la candidata più forte del centrodestra in Umbria”, lo ha detto il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini, venerdì sera sul palco dell’auditorium della Camera di commercio di Brescia per la chiusura della campagna elettorale della Lega per le regionali di domenica e lunedì in Lombardia dove si ricandida Attilio Fontana.
“Se resto la migliore candidata presidente di Regione del centrodestra, come ha detto Matteo Salvini, non lo dovete chiedere a me, di certo occorre continuare a lavorare per il bene dell’Umbria”. “Le parole che Salvini ha avuto per me fanno piacere e la mia disponibilità per la ricandidatura alla presidenza della Regione c’è sempre stata”, ha aggiunto la presidente. La mossa di Salvini si inserisce in un contesto politico regionale in cui il peso elettorale di Fratelli d’Italia, ormai superiore a quello della Lega, potrebbe portare il partito di Meloni a cercare di imporre un proprio candidato per il dopo Tesei mentre è da tempo che i Forza Italia si ipotizza invece una candidatura per la guida della Regione che potrebbe avere il volto del sindaco di Perugia Andrea Romizi.

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Terni, continua la lotta dei lavoratori della Tct

Terni, continua la lotta dei lavoratori della Tct

Non si ferma il presidio dei dipendenti dell’azienda che lavora per Ast

Sono 52 i lavoratori della società ternana Tct che stanno lottando per il proprio posto di lavoro. La Tct svolge l’attività di taglio e spedizione dei tubi per l’acciaieria, ma nei mesi scorsi tra le due aziende aveva preso il via una trattativa che vedeva Ast intenzionata a rilevare la Tct in maniera tale da poter gestire quell’attività internamente e non più attraverso una ditta dell’indotto. Una proposta che in realtà Ast aveva avanzato nel momento in cui la proprietà di Tct aveva chiesto una revisione dell’accordo con l’acciaieria che quest’ultima non aveva però ritenuto di accogliere. La complicata trattativa tra le due aziende rischia ora di produrre contraccolpi occupazionali al momento imprevedibili, sia perchè l’ipotetica internalizzazione del servizio non si capisce se potrebbe portare ad un assorbimento dei dipendenti di Tct, sia perchè nel frattempo il titolare di Tct ha ipotizzato la chiusura dell’azienda. Della vicenda è stato interessato anche il prefetto.

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Incasso record per la Cascata delle Marmore: 3,8 milioni

E’ stato un anno d’oro per il sito ternano. Al Comune va oltre un milione e mezzo di euro

Ammontano a quasi 3,8 milioni di euro le entrate della Cascata delle Marmore nel 2022 (esattamente 3.796.525,50 euro). A fronte di uscite per la gestione di 1.888.169,06, l’utile di gestione 2022 è di € 1.908.356,44. Quest’utile, come di consueto, viene suddiviso tra il Comune di Terni (80%) e la Provincia di Terni (20%)
L’utile spettante al Comune di Terni è stato dunque di 1.526.685,15. “All’anno da record per il numero di visitatori, che sono stati 500mila compresi quelli che hanno visitato il parco di Carsulae, fa da riscontro, per la Cascata, un record anche per quel che riguarda gli incassi”, dice l’assessore al turismo Elena Proietti che stamattina ha proposto alla giunta la delibera con il rendiconto di gestione. Lo scorso anno, nel 2021, l’incasso totale, che pure aveva fatto registrare un record, si era fermato a 3 milioni e 438mila euro: quest’anno ci sono oltre 350mila euro in più.
“Cifre confortanti che confermano gli ottimi risultati della promozione turistica del territorio e il grande impegno di chi lavora per il parco della Cascata tutti i giorni dell’anno. Come di consueto gli utili saranno investiti sulla cura del territorio; continueremo inoltre a produrre prodotti turistici territoriali e a promuovere il territorio”. “Non possiamo certo fermarci e con il programma di gestione 2023, che è stato anch’esso approvato stamattina, puntiamo ad un ulteriore incremento dei visitatori e degli utili e, di pari passo, ad un miglioramento dei servizi”.

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Finanziamento da 4 milioni per la ricerca nel settore delle plastiche

Il progetto coordinato dalla professoressa Debora Puglia della sede ternana dell’università, punta a sviluppare nuovi nuovi polimeri biologici per superare le plastiche tradizionali

Importante risultato per il progetto Furious coordinato dalla professoressa Debora Puglia, docente di Scienza e tecnologia dei materiali e di biopolimeri e biocompositi del Dipartimento di ingegneria civile e ambientale nella sede di Terni dell’università di Perugia. È risultato vincitore di un finanziamento di circa 4 milioni e mezzo di euro nell’ambito del bando Horizon JU-CBE-2022-R-01 «High performance bio-based polymers for market applications with stringent requirements», promosso dal CBE JU (Circular Bio-based Europe Joint Undertaking), il partenariato da 2 miliardi di euro tra l’Unione Europea e il Bio-based Industries Consortium (BIC), volto al sostegno di progetti per la promozione di industrie nell’ambito dell’economia circolare a base biologica e per lo sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni circolari e sostenibili per il mercato. Obiettivo di Furious è sviluppare nuovi polimeri biologici a base di acido 2,5- furandicarbossilico (FDCA), ampliando così il portafoglio di soluzioni monomateriale innovative in grado di sostituire le plastiche tradizionali. «In particolare, grazie al Furioisu – spiega Puglia – si punta ad ottenere nuovi materiali destinati a settori applicativi dove le bioplastiche non riescono a soddisfare i requisiti tecnici necessari o dove le plastiche tradizionali di origine fossile risultano ancora ampiamente utilizzate: gli imballaggi per dispositivi biomedicali ed elettronici – in cui si richiedono resistenza alla sterilizzazione ed elevate proprietà barriera -, quello automobilistico – che richiede resistenza all’invecchiamento UV e proprietà antibatteriche intrinseche -, nonché i dispositivi subacquei – dove sono necessarie specifiche proprietà antivegetative e biodegradabilità in acqua di mare» «La versatilità dei materiali FURIOUS – conclude la coordinatrice del progetto – sarà valutata anche sulla base della loro processabilità, che è un’ulteriore caratteristica obbligatoria da verificare per il reale ingresso sul mercato, sia rispetto alle tecnologie consolidate, come lo stampaggio a iniezione e l’estrusione, sia a quelle più innovative, come l’elettrofilatura, la stampa 3D e la stereolitografia; sarà inoltre studiata la riciclabilità meccanica ed enzimatica dei nuovi polimeri a base di furano». Il progetto, di durata quadriennale, prenderà il via nel giugno prossimo e vedrà la partecipazione di 15 partner, fra atenei e aziende: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna; Universidad De Alicante; Consorzio Interuniversitario Nazionale Per La Scienza E Tecnologia Dei Materiali; Università di Pisa; Universitaet Fuer Bodenkultur Wien; Zachodniopomorski Uniwersytet Technologiczny W Szczecinie; Universiteit Maastricht; Stora Enso OY, Condensia Quimica SA, Bio-Mi Drustvo S Ogranicenom Odgovornoscu Za Proizvodnju, Istrazivanjei Razvoj; Lci Italy Srl; Gammatom Srl; Kneia SL; Evologics GmbH

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Mercato coperto di Terni, decisivo passo in avanti

Sottoscritto l’atto di vendita definitivo dell’immobile che l’azienda Superconti ha acquistato dal Comune

Un importante passo in avanti nella riqualificazione del centro di Terni per quanto rigurda l’area del mercato coperto. Tra il Comune e Superconti Supermercati srl è stato sottocritto il definitivo atto di cessione. “Si conclude la vicenda ultradecennale dell’ex mercato coperto e il nuovo proprietario può finalmente dare il via ai lavori di ristrutturazione che riqualificheranno non solo l’immobile, ma l’intera piazza del mercato”. Così l’assessore all’urbanistica Federico Cini e il sindaco Leonardo Latini commentano la notizia della sottoscrizione dell’atto di vendita dell’ex mercato coperto, che fa seguito alla recente approvazione del progetto definitivo delle opere pubbliche presentato dalla ditta Superconti Supermercati Terni srl per l’area di piazza del Mercato.

L’intervento a carico dei privati prevede la ristrutturazione edilizia e il recupero del fabbricato esistente ad uso commerciale e si estende a tutta l’area delimitata dai fabbricati dell’attuale Piazza del Mercato e alle aree pubbliche adiacenti per le quali In precedenza era stato approvato anche lo schema di convenzione attuativa che prevede in particolare la riqualificazione dei marciapiedi e la realizzazione di un ampio spazio pedonale attrezzato con arredo urbano e alberi in prossimità della nuova galleria urbana. Nell’area di proprietà dell’azienda Superconti, con vincolo di uso pubblico, è prevista invece la realizzazione della galleria urbana, con spazi a piano terra e al primo piano, la cui gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria saranno totalmente a cura e a carico del privato.

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La Provincia di Terni rottama le cartelle esattoriali

La decisione è stata comunicata dalla presidente Laura Pernazza e riguarda i contribuenti che hanno debiti fino a mille euro con l’amministrazione provinciale

La Provincia di Terni ha deciso di attuare quanto previsto dalla legge di bilancio 2023 in materia di rottamazione delle cartelle esattoriali. La presidente Laura Pernazza, in accordo con i dirigenti dell’ente, ha ritenuto utile applicare le misure per quei cittadini e quelle attività economiche che hanno ancora debiti pendenti con l’amministrazione provinciale tenendo conto del particolare periodo di crisi a cui devono far fronte famiglie e imprese. Secondo quanto stabilito dalle normative – ricorda l’ente – la rottamazione riguarderà le cartelle fino a mille euro, elevate nel periodo 1 gennaio 2000-31 dicembre 2015. Per queste si pagherà solo la somma iniziale escludendo sanzioni, interessi di mora e somme aggiuntive dovute sui contributi previdenziali. Per accedere alle agevolazioni previste per la rottamazione gli interessati dovranno presentare domanda all’Agenzia delle entrate entro il 30 aprile. La procedura sarà on-line. Basterà collegarsi al sito dell’Agenzia, andare nella sezione dedicata alla «definizione agevolata» dall’area pubblica e compilare il form di richiesta.

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