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Tag: Terni

Con lo scooter contro un auto a Città Giardino, muore 61enne

Ancora sangue sulle strade umbre. Dopo il 79enne che ha perso la vita nella frazione perugina di Bagnaia a seguito di uno scontro frontale, nella serata di sabato un ternano di 61 anni (L. B. le sue iniziali) è morto nel quartiere Città Giardino della città dell’Acciaio.

Il 61enne, a bordo di uno scooter, si è scontrato con un’auto, guidata da un 23enne narnese, all’incrocio fra via Montegrappa, via Vodice e via Bligny.

All’arrivo dei soccorritori, per il 61enne non c’è stato nulla da fare. Il 23enne narnese, che non ha riportato ferite, è stato comunque portato in ospedale, in stato di shock.

La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia locale che ha effettuato i rilievi.

Venerdì sera un altro ternano, l’imprenditore 60enne Franco Donato Nori, era morto travolto da un’auto lungo la statale 79 – Terni – Rieti, nei pressi di Greccio, mentre soccorreva un automobilista in panne.

Terni, confronto tra Confartigianato e l’amministrazione comunale

Confronto tra la Giunta Comunale di Terni e la dirigenza di Confartigianato Terni, nella sede dell’associazione, per fare il punto sulle politiche di governo del territorio a oltre un anno dall’insediamento dell’amministrazione Bandecchi.

Nell’incontro, come di consueto per Confartigianato Terni, è stato illustrato e consegnato ai membri della Giunta il documento “Il contributo di Confartigianato Terni alle politiche comunali”, che riepiloga le questioni territoriali e propone le principali politiche di intervento, sia aggiornando le proposte che erano state fatte dall’associazione ai candidati per le elezioni comunali alla luce del primo scorcio di mandato, sia recependo le istanze delle imprese e dei presidenti di Categoria.

I lavori sono stati introdotti dal presidente Mauro Franceschini, che ha sottolineato la complessiva soddisfazione per il livello delle interlocuzioni e per l’attenzione alle esigenze espresse dalle imprese del territorio in questo primo scorcio di mandato. Che ha consentito, è stato ricordato, la soluzione positiva di molte questioni come le modifiche alla nuova regolamentazione ZTL, l’estensione delle attività musicali nei pubblici esercizi, i pagamenti finalmente onorati all’indotto ASM.

il presidente Franceschini

Franceschini ha chiarito come Confartigianato Terni abbia ampia legittimità a rappresentare oltre i settori dell’artigianato, anche quelli del commercio e turismo, dando ampia disponibilità a collaborare, come di consueto, con le amministrazioni locali, a partecipare a incontri di corretta concertazione e a qualunque confronto con i livelli locali delle organizzazioni riconosciute nel CNEL.

Il segretario Michele Medori, coordinatore dei lavori, ha fatto particolare riferimento, tra le altre, alle questioni delle gare al massimo ribasso, dell’indotto AST, che soffre della mancata sottoscrizione dell’Accordo di Programma, alla mancata riperimetrazione delle aree sottoposte a vincolo esondazione, che grava fortemente sulle possibilità di ampliamento delle imprese nelle aree produttive, nonché alla situazione delle aree attrezzate relativamente al tema delle manutenzioni, segnaletica, pubblica illuminazione.

Il vicesindaco Riccardo Corridore ha apprezzato l’impostazione complessiva del documento, ha fatto un’ampia disamina delle politiche comunali, sottolineando le diversità di opinioni (tra le altre sull’Accordo di programma e sulla programmazione commerciale). E ha proposto di rinnovare questi incontri in modo periodico.

I singoli aspetti dell’azione amministrativa sono stati trattati, ciascuno secondo le proprie deleghe, dagli assessori Viviana Altamura, Sergio Cardinali, Stefania Renzi, Marco Schenardi, Giovanni Maggi, Marco Iapadre e Michela Bordoni. Oltre ad illustrate le politiche di competenza, hanno valutato le proposte contenute nel documento di Confartigianato Terni, che ha ringraziato la Giunta comunale per la disponibilità dimostrata.

L’incontro si è concluso dopo ampio approfondimento e riscontrando una complessiva concordanza su molti punti nelle politiche in itinere e di prossima realizzazione.

Ladri inseguiti nella notte, udienza di convalida dell’unico arrestato

Udienza di convalida lunedì, a Terni, per l’unico arrestato dalla polizia dopo l’inseguimento a folle velocità all’alba di domenica, per le vie della città dell’Acciaio.

Il Suv Mercedes, appena rubato in via del Sersimone, era stato intercettato da una pattuglia della polizia, che si è lanciata all’inseguimento dei ladri. Un agente ha sparato un colpo in aria, ma i ladri non si sono fermati. Una volta raggiunto Borgo Bovio, di fronte ad un’altra auto della polizia, sono scesi e si sono dati alla fuga a piedi. Uno solo dei tre-quattro membri di quella che sembra essere una banda dedita ai furti è stato fermato e arrestato dai poliziotti.

E’ caccia agli altri. L’auto rubata, una volta terminati i rilievi per accertare la presenza di tracce utili a risalire all’identità dei ladri, è stata restituita al proprietario.

L’ipotesi è che i ladri avessero progettato di utilizzare il Suv come ariete per sfondare la vetrina di un esercizio (forse una gioielleria) preso di mira.

Maltempo, tanti interventi dei vigili del fuoco nel Ternano

Vigili del fuoco chiamati a numerosi interventi già dalla prima mattinata di giovedì nel Ternano. Allagamenti e smottamenti in tutta la provincia, ma sono state colpite in modo particolare le zone dei comuni di Narni e Amelia.

Ad Amelia una Fiat Panda è rimasta bloccata dall’acqua sul sottopassaggio vicino alle scuole.

A Narni, sulla strada Tiberina, un ramo di un albero si è spezzato cadendo sopra una lancia che transitava sotto in quel momento. Illesi gli occupanti.

Resta alta l’attenzione sui corsi d’acqua, nei sottopassi e per il rischio di alberi e rami pericolanti.

Melasecche:”Abbiamo rotto l’isolamento dell’Umbria”

L’assessore regionale ai trasporti illustra il lavoro fatto per avvicinare la regione all’Italia.

“Abbiamo rotto l’isolamento dell’Umbria”: lo ha affermato l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture, Enrico Melasecche, intervenendo alla conferenza stampa di fine anno della Giunta regionale per tracciare un bilancio delle attività svolte e dare uno sguardo alle prospettive future.
Melasecche ha parlato prima di tutto dell’azione svolta con la “riorganizzazione dei servizi” visto che, ha detto, “abbiamo dato forza e fiducia a chi lavora e questo ha portato risultati notevoli”.
L’assessore ha ricordato, come “notevole traguardo ottenuto”, la stazione per l’alta velocità con la soluzione, ha commentato, “che noi in qualche modo proponevamo”. “Non possiamo certo dire che Davide ha vinto contro Golia – ha aggiunto – perché il presidente della Regione Toscana Giani è persona splendida e simpatica e proprio recentemente ha dichiarato che l’importante è che si faccia la stazione Medio Etruria. Abbiamo iniziato che c’era un trenino che da Perugia andava timidamente ad Arezzo. Quindi ora avanti tutta per Creti Valdichiana che consentirà 14 coppie di Frecciarossa che si fermano a mezz’ora da Perugia”.
Per la Ferrovia centrale umbra poi, l’assessore ha annunciato che la Regione ha ottenuto altri 100 milioni di euro chiesti al governo per completare la tratta Ponte San Giovanni-Terni entro il 2026: “Avremo treni elettrici con livrea bellissima e che attrarranno turisti”. Entro la fine dell’anno, inoltre, e “non è cosa di poco conto” per Melasecche, in dirittura arrivo c’è anche il progetto di raddoppio della Orte-Falconara, per la tratta da Soleto a Terni. Nei primi di febbraio in vista pure l’avvio del progetto della stazione per il collegamento tra Collestrada e l’aeroporto con metropolitana di superficie. Non poteva mancare l’aeroporto nel bilancio dell’assessore ai trasporti: “Partiamo dai 500 mila passeggeri raggiunti per arrivare al milione che è la prossima vetta che vogliamo toccare. L’ultimo collegamento con Orio al Serio è cosa importantissima e non banale”. Sull’aeroporto è intervenuta anche la presidente della Regione, Donatella Tesei: “Lo scalo di Perugia è stato per il turismo, ma non solo, una infrastruttura strategica e noi quindi crediamo ancora nel suo sviluppo. Noi stiamo guardando al suo futuro per rendere possibile ancora un incremento dei numeri. Messo a regime e a sistema, anche con la stazione di collegamento con Collestrada, il numero di un milione di passeggeri è alla nostra portata”. Tesei che ha inoltre evidenziato gli investimenti “importanti” effettuati più in generale in termini infrastrutturali: “Le infrastrutture non si inventano dall’oggi al domani. Prima non c’erano nemmeno i progetti mentre oggi, oltre a questi che sono strategici per far uscire la regione dall’isolamento, ci sono anche visione e finanziamenti”.

 

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Trenitalia subentrerà nella gestione di Fcu

A partire dal primo gennaio Trenitalia si occuperà dei servizi ferroviari di Ferrovia centrale umbra

La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche, ha deciso di affidare a Trenitalia, dal 1 gennaio 2024 fino al 2032, la gestione dei servizi ferroviari sulla Fcu, finora affidata a Busitalia Sita nord. “Abbiamo lavorato e ci stiamo impegnando per costruire il futuro dell’Umbria attraverso il potenziamento e il rilancio complessivo dei suoi collegamenti su ferro e l’atto approvato oggi ne è una ulteriore tappa” ha sottolineato lo stesso Melasecche.

“A Trenitalia, che gestirà così la totalità dei servizi ferroviari nella nostra regione poiché già gestisce le linee nazionali, tramite contratto decennale che verrà sottoscritto dall’Agenzia unica regionale per la mobilità e il trasporto pubblico locale – ha aggiunto -, vengono affidati i servizi sulla dorsale Terni-Sansepolcro che sta per vivere finalmente una stagione d’oro: sarà completamente riaperta entro il 2026, velocizzata e modernizzata e vi circoleranno nove treni Minuetto ad alimentazione elettrica completamente rinnovati anche nella loro livrea, con impresse sulle fiancate le bellezze e il brand dell’Umbria, cuore verde d’Italia”. Con questa operazione, la Giunta regionale – è detti un suo comunicato – ha inoltre revisionato il piano economico finanziario del contratto con Trenitalia nel periodo 2023-2032. “Di grande importanza gli obiettivi che ci prefiggiamo nell’ambito del decennio – dice l’assessore -, a partire dall’introduzione del servizio tutto in modalità elettrica sulla Fcu, con l’impiego dei quattro Minuetto di proprietà della Regione dopo il revamping effettuato nelle Omcl di Foligno e di altri cinque acquisiti da altre Direzioni regionali.

 

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Visopak è ufficialmente il nuovo proprietario di Treofan

Si è finalmente conclusa una vertenza durata più di quattro anni

È stato firmato nella tarda serata di giovedì 23 novembre, l’accordo notarile per il passaggio dello stabilimento Treofan di Terni a Visopack. Lo rende noto la Cgil Umbria.”Si conclude così – commenta Sergio Cardinali, dell’area politiche industriali della Cgil nazionale – una vertenza durata più di quattro anni.
Meloni: “Cambio di passo nelle relazioni Italia-Germania con Piano d’azione”. Ora ci aspettiamo che vengano immediatamente avviati i lavori per il ripristino dei macchinari e che finalmente si torni in produzione, rioccupando i 90 lavoratori in cassa integrazione. Una vittoria del sindacato che si è sempre opposto a soluzioni che non avrebbero assicurato la continuità produttiva”. “Ora si faccia in fretta – aggiunge Cardinali – anche ad allocare all’interno del polo chimico i 24 ricercatori assunti per lo Spoke 10 della collaborazione tra le università di Umbria, Marche e Abruzzo che prevede proprio un centro ricerche sui bio-materiali all’interno del polo chimico di Terni, per rilanciarlo in chiave sostenibilità”.
“Abbiamo messo un altro tassello fondamentale per il passaggio e per la ripartenza dello stabilimento che segue la firma di qualche giorno fa dei lavoratori”, aggiunge Stefano Ribelli, segretario generale della Filctem Cgil di Terni.
“Treofan – sottolinea – è un tassello fondamentale per il polo chimico, insieme a tante altre questioni come il piano di Eni Versalis per Novamont. Servirà ora accelerare sulla sistemazione delle aree comuni, con gli strumenti legislativi e i fondi pubblici a supporto della rinascita del polo chimico, inteso come polo dell’economia circolare”. Un auspicio questo emerso anche dal convegno di ieri organizzato da Fiom e Filctem Cgil di Terni insieme alla Cgil nazionale, con la partecipazione dei segretari generali nazionali di Fiom Cgil, Michele De Palma, e Filctem Cgil, e che ha visto sindacato, istituzioni, rappresentanti dell’impresa e dell’università confrontarsi proprio sulle prospettive di sviluppo sostenibile dell’industria ternana.
“Siamo in una fase strategica per il Paese rispetto alle transizioni in atto, digitale, ambientale ed energetica – ha detto il segretario della Cgil nazionale Pino Gesmundo – e Terni può essere un laboratorio importante”.

Dopo il commissariamento Ajello-Blandini e un anno di gestione targata Giampiero Bergami la Pop di Bari, dal 22 dicembre scorso, è nelle mani dell’amministratore delegato Cristiano Carrus (diplomato in perito del turismo già amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, istituto in liquidazione coatta amministrativa). Con una perdita nel primo semestre di 101,1 milioni la stima di chiusura dell’anno si aggira sui 180 milioni. La banca ha bisogno subito di invertire la rotta: il rapporto “cost/income” nel primo semestre del 2021 era al 155% (più lavora più perde) e con il blocco degli incentivi all’esodo del personale tale rapporto scenderà a fine anno al 120-125%. C’è molta liquidità (che ha un costo), mentre gli impieghi non rendono quanto dovrebbero. E soprattutto è alquanto problematica la gestione dell’indice Npe (crediti deteriorati e sul totale di quelli erogati) e il “pericolo” di contenziosi con gli azionisti. Quindi il management ha studiato l’avvio di una sorta di bad division che dovrà monitorare il settore grazie anche all’assunzione di specialisti (ne sono stata annunciate 100 in tutto il gruppo Mcc). Saranno internalizzati i servizi di finanza agevolata e si punterà a ottimizzare il settore immobiliare attraverso vendite o fitti 8nel mirino ci sono i palazzi di piazza Massari e via Melo a Bari, ma anche unità a Potenza e Teramo). Un’altra mossa riguarda i servizi di liquidità di tesoreria che passeranno alla capogruppo. Non ci saranno licenziamenti e non saranno chiuse filiali.

 

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Futuro dell’acciaieria, sindacati in pressing su Arvedi e istituzioni

Si sollecita l’attuazione del piano industriale da u960 milioni di euro

Ritengono che per l’Ast di Terni si sia “arrivati ad un passaggio decisivo per il futuro del sito industriale integrato” i sindacati dopo l’incontro in Regione con le istituzioni locali relativo ad un aggiornamento sulla situazione inerente le politiche industriali e di sviluppo del gruppo.
Appuntamento che “non ha sciolto i nodi che ormai da troppo tempo sono presenti” sottolineano Cgil, Cisl e Uil.

Le organizzazioni sindacali nel ribadire, in un comunicato congiunto, le “criticità più volte evidenziate nel percorso svolto e nel non coinvolgimento delle parti sociali”. “Ast Terni – aggiungono – rappresenta una eccellenza del manifatturiero italiano, una produzione strategica nel panorama degli acciai speciali europei e principale ricchezza economica e produttiva per la Regione Umbria. Riteniamo che istituzioni, Governo e Unione europea debbano in tempi rapidi fornire risposte sull’accordo di programma”. Per Cgil, Cisl e Uil “vanno assolutamente esplicitati e certificati da tutti gli attori coinvolti i tempi, gli impegni in esso contenuto in sede di governo; quali e quanti fondi ministeriali o altre risorse vengono messe a disposizione per il territorio ternano; i diversi strumenti Pnrr-Area Sin – fondi ministeriali – Fondi europei ed altri si intreccino tra di loro e su quali capitoli di spesa o investimento si indirizzino dentro una idea di sviluppo integrato e sostenibile ben precisa che tenga presente temi fondamentali che come sindacato abbiamo evidenziato già in passato come energia”.
“Nodi decisivi – spiegano ancora i sindacati – ai quali siamo interessati non solo per Ast ma per l’insieme del territorio”. “Crediamo che non sfugga a nessuno – sostengono Cgil, Cisl e Uil – il fatto che investire su infrastrutture materiali ed immateriali, affrontare i temi dell’approvvigionamento energetico, proseguire il miglioramento continuo sull’ambiente, investire e migliorare i fattori localizzativi territoriali e valorizzare il lavoro in termini quantitativi e qualitativi anche secondo gli indicatori Esg, rappresentino i presupposti indispensabili verso uno sviluppo sostenibile in tutte le sue accezioni nell’interesse generale di tutta la comunità ternana e il suo comprensorio. Tutto ciò deve essere propedeutico al rafforzamento di Arverdi Ast ma anche alla costruzione di una vision complessiva per un modello di sviluppo territoriale che possa creare i presupposti anche per nuovi insediamenti produttivi. In questa ottica vanno rafforzati i diversi livelli di interlocuzione sindacali. Pensiamo che il Arvedi-Ast debba trascrivere i buoni propositi annunciati, su un piano industriale di rilancio e sviluppo delle produzioni ternane e come i progetti si intersecano con l’accordo di programma. Piano industriale che affronti i temi degli investimenti di processo e di prodotto, le strategie commerciali, la sostenibilità produttiva, ambientale e sociale ed il relativo posizionamento dell’asset ternano dentro lo scacchiere delle produzioni nazionali ed internazionali. Piano industriale che affronti il tema dell’occupazione rendendo le relazioni sindacali sempre più partecipative. Ribadiamo che occorrono impegni precisi e certi che diano il senso di un’azienda capace di guardare al futuro raccogliendo e anticipando le sfide che nel settore degli acciai si presenteranno. Vanno assunti impegni precisi sui temi di salute, ambiente e sicurezza mettendo al centro il valore del lavoro anche attraverso il rinnovo del protocollo Sas, Salute, ambiente e sicurezza, rilanciando l’iniziativa di un protocollo che regoli e tuteli il sistema dei lavoratori in appalto. Serve difendere il valore delle filiere produttive sviluppatesi in questi anni nel territorio ed investire su una nuova organizzazione della logistica e dei trasporti con finalità di sostenibilità ambientale. “Per queste ragioni Cgil-Cisl-Uil chiedono e ribadiscono con forza – si legge ancora nel loro comunicato – una assunzione di responsabilità dei soggetti interessati per definire in fretta quanto ancora sospeso. Il dilazionare dei tempi e le troppe incertezze rischiano di indebolire complessivamente il tessuto produttivo, economico e sociale di questo territorio. Lavoratori e lavoratrici, cittadine e cittadini ma più in generale la Comunità ternana merita risposte certe capaci di guardare al futuro con ottimismo che tenga coesi tutti questi elementi senza contrapposizioni. Ne vale il futuro di Terni e della fabbrica”.

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Allarme usura in tutta la regione

A rivolgersi agli strozzini sono persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese

È stata presentata nella sede della Provincia di Terni l’attività della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura. La Fondazione ha erogato l’anno scorso 120mila euro a 75 famiglie. Di questi, 56mila a Terni, il 47 per cento del totale. Il profilo standard di chi si rivolge alla Fondazione è composto da persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese. L’identikit dell’usuraio in Umbria risponde soprattutto all’amico di famiglia o al parente il che rende più difficile la denuncia da parte di chi subisce fenomeni usurai. La Fondazione – secondo quanto riferisce un comunicato della Provincia – ha presentato anche il progetto «Caro vita» che cerca di affrontare tutte le difficoltà a cui vanno incontro le famiglie per bollette, mutui, spese impreviste, pagamenti di vario genere, debiti pregressi ed altro ancora. «Ovviamente – è stato sottolineato dalla Fondazione – si tratta di denaro che la Fondazione utilizza per pagare ma che poi dovrà essere restituito dai debitori nelle forme ad essi più congeniali e in linea con le loro possibilita reali». Il prefetto di Terni Giovanni Bruno ha sottolineato che «il fenomeno usura deve emergere anche in Umbria e per questo il protocollo d’intesa firmato recentemente tra Fondazione e carabinieri è uno strumento molto importante, così come molto importante è lo sportello aperto in Provincia grazie alla disponibilità della presidente Pernazza. Un grazie quindi – ha concluso il Prefetto – alla Fondazione, alla Provincia e a tutti coloro che operano per contrastare il fenomeno dell’usura e per aiutare chi è in difficoltà». La Presidente della Provincia Laura Pernazza ha rivolto un ringraziamento alle istituzioni che stanno facendo squadra non solo per contrastare il fenomeno ma anche per fare prevenzione. «La Fondazione – ha detto Pernazza – proprio per questo ha cambiato denominazione, per aiutare cioè chi si trova nelle condizioni di insolvenza non solo per l’usura ma anzi per evitare che chi è in difficoltà si rivolga agli usurai. In questo contesto la Provincia ha messo a disposizione uno spazio per l’apertura di uno sportello di ascolto a cui chiunque può rivolgersi ed è uno strumento in collaborazione con i Comuni proprio perché la Provincia e gli enti locali devono fare squadra su questo problema. Molto importante – ha poi sottolineato la presidente – anche la diffusione della cultura della legalità fra le nuove generazioni per far crescere la consapevolezza sul problema e far maturare una coscienza civile diversa per il futuro. Grazie quindi al presidente Cardella e alla Regione Umbria questa sera rappresentata dall’assessore Enrico Melasecche che sostiene la Fondazione per la prevenzione dell’usura e grazie al prefetto per il suo indispensabile apporto, ai carabinieri per l’impegno costante e ai Sindaci per la loro forte collaborazione». Il presidente Fausto Cardella ha illustrato la mission della Fondazione, sottolineando che non è soltanto l’usura il problema di oggi ma anche la difficoltà dei cittadini a far fronte alle spese ordinarie come bollette o imprevisti. «I soggetti piu interessati – ha spiegato Cardella – sono gli impiegati, oltre agli imprenditori o i commercianti. La Fondazione assiste tutti estendendo la sua attivita a livello regionale. Sotto questo profilo ringrazio la presidente pernazza che ci dà un sostegno strategico molto importante. un grazie anche ai sindaci e all’assessore regionale Melasecche per il ruolo fondamentale della Regione, grazie anche al prefetto, ai carabinieri e alla questura che ci danno un supporto essenziale». L’assessore regionale Melasecche ha sottolineato i problemi di degrado che le situazioni di insolvenza portano con loro, soprattutto legate alla morosità incolpevole specialmente nei condomini più popolari. «Si tratta di centinaia di casi – ha detto l’assessore – e che si associano anche a coloro che poi scelgono di non pagare non per impossibilità. Dobbiamo diffondere sempre di più la cultura della legalità, la Regione è in prima fila e sta individuando i fondi per affrontare il problema della morosità incolpevole». La Fondazione ha ricordato anche il numero a cui ci si può rivolgere: 800211595

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Coinvolgere le acciaierie di Terni per la produzione di acciaio per lo stretto di Messina

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso rilancia l’impianto ternano in vista del colossale investimento infrastrutturale

L’acciaieria proposta da Metinvest-Danieli «vorremmo si realizzasse nel nostro Paese, magari non in uno Stato confinante o vicino all’Italia. Credo che vi siano altre alternative valide per realizzare l’impianto in questione e su questo stiamo lavorando». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla posizione del governo rispetto all’ipotetica realizzazione dell’impianto siderurgico a San Giorgio di Nogaro (Udine). Un’eventualità che da tempo sta sollevando mobilitazioni e proteste, per lo più a livello ambientalista. «Certamente – ha osservato Urso a margine del forum Risorsa mare – serve un sistema siderurgico capace di competere a livello globale, soprattutto per quanto riguarda la siderurgia green, per la quale siamo già leader in Europa, un sistema siderurgico che produca l’acciaio che serve per l’industria automobilistica, degli elettrodomestici, delle costruzioni, per il ponte sullo stretto di Messina. In questo quadro stiamo preparando un piano nazionale siderurgico in cui evidenzieremo le eccellenze italiane e i siti in cui questo già avviene da tempo, mi riferisco ad esempio a Terni, Piombino e Taranto. In questo contesto – ha concluso – stiamo lavorando anche per evidenziare alternative da offrire agli investitori stranieri, ove ci siano condizioni che gli enti locali non ritengono possibili, magari nei siti che abbiamo scelto»

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