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Tag: sisma

Ricostruzione sisma 2016, le novità e i provvedimenti per l’Umbria

L’Ufficio speciale ricostruzione Umbria (Usr Umbria) ha comunicato la sintesi delle disposizioni riguardanti il territorio regionale contenute nelle più recenti bozze di ordinanze del commissario straordinario senatore Guido Castelli per la ricostruzione post sisma 2016, che sono state approvate in cabina di regia. Proroghe di scadenze, aggiornamenti di interventi e nuovi finanziamenti per edifici pubblici, scuole, centri storici, chiese e progetti di energia rinnovabile.

La novità più immediata riguarda molte pratiche di ricostruzione privata: diverse scadenze che sarebbero arrivate a fine 2025 vengono spostate al 31 dicembre 2026, per evitare blocchi e garantire continuità nelle domande e nei procedimenti.

Anche sulla ricostruzione pubblica arrivano tempi più sostenibili: per gli interventi programmati nelle ordinanze 109/2020, 129/2022 e 137/2023, le scadenze per avviare progettazioni e affidare i lavori vengono prorogate rispettivamente al 31 dicembre 2025 e al 31 maggio 2026. Sul piano degli interventi in Umbria, si registrano aggiornamenti e incrementi per Norcia, investimenti per le scuole di Perugia e per la palestra comunale di Guardea, un aggiornamento del pacchetto interventi del Comune di Preci, due finanziamenti per chiese a Orvieto e Spello e la riallocazione, di risorse provenienti da economie dei bandi per le Comunità Energetiche Rinnovabili, in cinque Comuni umbri.

Inoltre, in Commissione Bilancio del Senato, è stato approvato l’emendamento alla Finanziaria 2026 relativo al superbonus, grazie ad un’azione sinergica che ha visto partecipi tutti i parlamentari del cratere sisma 2016. Quello che prima era cessione del credito o sconto in fattura, sarà istruito ed erogato, attraverso gli Uffici speciali per la ricostruzione delle quattro regioni coinvolte, con contribuzione diretta da parte della struttura commissariale.

Un grande risultato frutto di un lavoro di squadra che ha visto coinvolti il Commissario Straordinario, il ministro Nello Musumeci, la presidente Stefania Proietti, insieme agli altri Presidenti di Regione, ed il Mef. Un segnale fondamentale per garantire la prosecuzione dei cantieri attivatisi dopo gli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia nel 2016 e che consentirà un’ulteriore accelerazione, con l’obiettivo di avvicinarci sempre più rapidamente alla conclusione degli interventi di ricostruzione. L’USR Umbria continuerà a supportare enti locali, stazioni appaltanti e cittadini nella piena applicazione delle disposizioni commissariali, garantendo coerenza con i programmi in corso e con la tempistica prorogata fino al 2026

A seguire, distinte per ordinanza, si riportano le novità di maggior interesse.

Ordinanza n. 109/2020 – Rimodulazioni e incrementi (novembre 2025)

* Norcia (PG) – Residenza Protetta – Lotto 1 (Id. Ord. 1146, CUP I57H19000520005) Importo aggiornato € 1.925.872,88 (+ € 377.872,88) rispetto alla programmazione originaria (€ 1.548.000,00). L’incremento deriva da aggiornamento prezzi e ridefinizione del perimetro d’intervento.

Ordinanza n. 129/2022 – Modifiche e aggiornamenti (novembre 2025)

* Norcia (PG) – ATER Via Foscolo, 1 (n. ord. 360, CUP H59J21001190006) Importo aggiornato € 1.552.691,46 (+ € 219.933,86, al netto del Conto Termico € 27.646,60). Adeguamento dovuto a progettazione esecutiva più dettagliata e prescrizioni regionali. Ordinanza n. 137/2023, 129/2022 e 109/2020 – Proroghe operative (dicembre 2025)

* Prorogato al 31 dicembre 2025 il termine per l’avvio delle procedure di affidamento di servizi tecnici e progettazioni.

  • Prorogato al31 maggio 2026il termine per l’affidamento dei lavori.
  • Possibilità di trasferire la titolarità attuativa all’USR Umbria in caso di ritardi.

Ordinanza n. 128/2022 e n. 105/2020 – Edifici di culto

* Montefalco (PG) – Chiesa di San Fortunato (Chiostro e ingresso): incremento € 575.000,00.

* Orvieto (TR) – Chiesa di San Francesco: nuovo inserimento, importo € 2.200.000,00.

* Spello (PG) – Chiesa di San Girolamo: nuovo inserimento, importo € 1.780.000,00. Ordinanza Speciale n. 31/2021 – Modifiche e incrementi (novembre 2025)

* Perugia – Scuole Primaria “G. Cena” e Infanzia “I. Calvino” (ID OC 168): rimodulazione da adeguamento sismico a demolizione e ricostruzione, con incremento € 1.863.581,21 (totale € 12.708.581,21).

* Guardea (TR) – Palestra Comunale (ID OC 1131): incremento € 376.750,00 (totale € 1.450.000,00). Ordinanza Speciale n. 39/2022 – Preci (PG)

* Aggiornato il pacchetto degli interventi comunali arrivando ad un importo complessivo di € 37.033.928,65: – Aggiornamento importo immobile di Via Catani, 5 ad euro 823.877,04, e immobile di Via Catani, 9 ad euro 881.717,09, con un incremento dei relativi contributi per un importo complessivo pari a Euro 751.135,14. – Inserimento nuovo intervento su edificio residenziale pubblico di Via Martiri d’Ungheria, per euro 650.000,00; – Inserimento nuovo intervento per rifacimento della pavimentazione e dei sottoservizi della frazione di Saccovescio per Euro 1.500.000,00

Ordinanza Speciale n. 11/2021 – Norcia (PG)

* Con riguardo all’intervento in Comune di Norcia “Palazzo Comunale – P.zza San Benedetto, già autorizzato ex ordinanza n. 109 del 2020 per euro 5.760.000,00”, è autorizzato un incremento del contributo per un importo pari a Euro 1.610.793,85. Ordinanza Speciale n. 18/2021 – Norcia (PG)

* Con riguardo all’intervento in Comune di Norcia, loc. Castelluccio “Piastra fondale ad isolatori sismici, per un importo pari a € 3.822.000,00 è autorizzato un incremento del contributo pari a Euro 1.000.000,00. Ordinanza Speciale n. 43/2022 – Norcia (PG)

* Campi Alto – E’ riconosciuto un incremento del 10 per cento del costo parametrico per gli interventi di ripristino strutturale o di ricostruzione delle opere di sostegno o dei muri controterra che sono necessari ad assicurare l’agibilità strutturale o la sicurezza degli edifici

* Vengono poi dettate disposizioni gestionali in tema di espropri ed affidamenti Ordinanza n. 214/2024 – Qualificazione e BIM • Prorogato al 31 dicembre 2026 il regime transitorio per la qualificazione delle stazioni appaltanti e per l’applicazione del Building Information Modeling (BIM).

Ordinanza Economie PNC – Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

* Riallocate economie PNC per complessivi € 3.415.690,33, destinate a nuovi interventi o integrazioni di importo di interventi nei Comuni umbri di Ferentillo, Scheggino, Poggiodomo, Cascia e Vallo di Nera, con finalità di sostenibilità e riduzione dei costi energetici locali.

Ricostruzione privata

Per quanto riguarda la ricostruzione privata del sisma 2016 sono stati prorogati al 31 dicembre 2026 numerosi termini rilevanti in particolare:

* la presentazione delle istanze relative agli interventi per danni gravi;

* termini per le domande di conservazione provvisoria e definitiva delle strutture temporanee; È stata inoltre approvata una nuova ordinanza che introduce modifiche e integrazioni al Testo Unico della Ricostruzione Privata (TURP), con l’obiettivo di semplificare le procedure e rendere più efficace l’attuazione degli interventi di ricostruzione.

Le principali novità riguardano:

* l’attivazione della procedura di sclassificazione, oltre a quella di affrancazione e di legittimazione nel caso di terreni gravati da uso civico;

* una maggiore operatività degli interventi di ricostruzione nelle aree a rischio, consentendo la presentazione e l’istruttoria delle domande di contributo dopo l’approvazione del progetto di fattibilità delle opere di mitigazione;

* l’aggiornamento delle modalità e dei termini per l’erogazione dei contributi in caso di acquisto di immobili in alternativa alla delocalizzazione;

* la modifica dei meccanismi di recupero delle somme indebitamente percepite dai professionisti in caso di inadempimento degli stessi. Per quanto riguarda la ricostruzione privata del Sisma di Umbertide 2023 sono prorogate al 31 marzo 2026 sia la possibilità di inoltro della manifestazione di volontà che quella di presentazione dei livelli operativi.

Terremoto nel centro Italia, anche i droni per l’esercitazione dei vigili del fuoco (video)

Un terremoto colpisce il centro Italia. Dall’Umbria, fino alle Marche, al Lazio, alla Toscana. Il centro di protezione civile di Foligno è stato il centro della grande esercitazione nazionale e regionale di Colonna mobile, che ha impegnato i vigili del fuoco dalle ore 8:30 alle ore 16:00 di mercoledì.

L’attività, coordinata dal Centro Operativo Nazionale (CON) attraverso la struttura EXCON (Controllo e gestione esercitazione), prevede l’attivazione delle principali componenti operative: CRA (Comando Regionale di Area Colpita), DOA (Distretti Operativi di Area Colpita), PCAVF (Posti di Comando Avanzato dei Vigili del fuoco) e CBVF (Campi Base dei Vigili del fuoco). Particolare attenzione è rivolta ai moduli MO.RECS (Moduli per attività di Ricognizione Esperta per la Caratterizzazione Strategica), impiegati per attività di assessment rapido con procedure di Quick-Triage e alla definizione delle aree rosse tramite il GeoportaleVVF (portale geografico del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco).

Nel corso dell’esercitazione sono stati inoltre impiegati i droni in dotazione ai Vigili del fuoco, con operatori specializzati SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), e personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso), entrambi utilizzati per attività di ricognizione e supporto al coordinamento delle squadre sul terreno.

Il personale e i mezzi provenienti dai Comandi dell’Umbria, insieme a rinforzi interregionali, hanno simulato le fasi di approntamento, dispiegamento e gestione logistica, verificando tempi di attivazione e funzionalità degli applicativi gestionali in uso al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

L’esercitazione, organizzata presso il Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno, rientra nel programma annuale di addestramento volto a consolidare la capacità di risposta coordinata del sistema di soccorso in scenari di emergenza complessi.

Ricostruzioni post-sisma, esperienze a confronto

Due giornata di confronto – giovedì 18 e venerdì 19 settembre, a Norcia – sul tema “Dalle emergenze passate azioni e prospettive efficaci e sicure nelle ricostruzioni post-sisma: esperienze a confronto”. L’occasione di confronto tra i rappresentanti di Istituzioni, Enti, Imprese e Parti sociali e alcune Regioni italiane che hanno vissuto esperienze analoghe di ripartenza lavorativa, economica e sociale per il superamento delle catastrofi edilizie e ambientali derivanti dai fenomeni sismici.

L’iniziativa è organizzata da Inail Umbria, Regione Umbria, Comune di Norcia e dagli enti bilaterali territoriali del settore edilizia.

I modelli procedurali e le buone pratiche adottate in tali contesti emergenziali, comprese quelle in materia sicurezza nel lavoro e di restauro del patrimonio artistico e culturale dei piccoli borghi caratterizzanti spesso i territori più colpiti, costituiscono oggi elementi e riferimenti utili per orientare e predisporre un approccio maturo, tempestivo ed efficace nell’affrontare le eventuali future situazioni di ricostruzione. Ciò nel pieno rispetto dei principi e dei parametri di responsabilità e di sicurezza nei confronti delle persone, dei lavoratori, delle committenze, del patrimonio storico artistico e della comunità.

L’iniziativa ospiterà alcuni soggetti promotori di positivi interventi e di buone pratiche nella ricostruzione e nel restauro in sicurezza.

Partendo dall’esperienza realizzata nelle zone del centro Italia coinvolte nel sisma 2016, sarà rappresentato quanto realizzato, i modelli adottati e i risultati raggiunti, compresi quelli sull’andamento infortunistico nei cantieri a fronte delle misure incrementali di prevenzione adottate.

Nel corso della giornata del 18 settembre p.v. è prevista altresì una visita guidata al cantiere della Basilica di S.Benedetto da Norcia e al cantiere della Cattedrale Santa Maria Argentea di Norcia.

Seguirà l’avvio dei lavori con gli interventi di alcuni rappresentati delle principali Istituzioni pubbliche coinvolte e una tavola rotonda condotta e coordinata dal Direttore Generale dell’Inail dott. Marcello Fiori.

I modelli procedurali nati dalle esperienze di ricostruzione post-sisma che hanno interessato il territorio nazionale nel corso degli ultimi decenni saranno presentati e messi a confronto da una rappresentanza plurale di soggetti che hanno gestito le ricostruzioni post-sisma nelle Regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Marche, Lazio e Campania.

L’iniziativa prevede la partecipazione di una platea qualificata di oltre 200 persone, tra istituzioni, tecnici, imprese, parti sociali, reti delle professioni, cittadinanza civile e studenti e rappresentanti del mondo della scuola.

Lavoro, è l’artigianato a trainare la ripresa dei piccoli centri terremotati

L’artigianato guida la ripresa dell’economia nelle zone terremotate. Se si esclude Spoleto, negli altri 14 comuni del cosiddetti “cratere” dieci anni dopo il sisma del 2016 si registra un +11% di addetti. Nello stesso periodo, l’Umbria ha visto un calo del 4,3% e l’Italia del 7,2%.

I dipendenti subordinati registrano un +39,5 (Umbria +1,5% e Italia -6,2%). Complessivamente imprese in calo dell’11,2%: questo significa che ce ne sono di meno, ma sono più strutturate e in grado di assicurare più occupazione.

E’ quanto mostra, in sintesi, il report della Camera di Commercio dell’Umbria, nell’ambito del Progetto Fenice.

Meno imprese, ma più addetti

L’analisi copre il decennio dal secondo trimestre 2015 al secondo trimestre 2025, includendo il 2019 come anno pre-pandemico. Nei comuni montani del cratere (Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Polino, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera) escludendo Spoleto che, essendo una città, ha dinamiche sue proprie differenti dalla situazione più omogenea esistente negli altri comuni, le imprese artigiane attive sono calate da 489 a 411, con una perdita dell’11,2%.

Numeri peggiori della media regionale (-5,5%) e nazionale (-4%). Ma dietro questa contrazione si cela un paradosso positivo: gli addetti sono aumentati dell’11%, passando da 1.008 a 1.149. Una dinamica positiva che va in direzione opposta rispetto al resto del Paese: l’Umbria ha perso 3.936 addetti (-4,3%), l’Italia addirittura 214mila (-7,2%).

È il segnale che, seppur meno numerose, le imprese artigiane rimaste hanno saputo irrobustirsi, assumere e crescere di dimensione. La media è salita da 2,1 a 2,8 addetti per azienda, ribaltando il rapporto con la regione che nel 2015 aveva valori più alti.

Tanti dipendenti subordinati

Il vero spartiacque è nella qualità dell’occupazione. Nei 14 comuni del cratere, i dipendenti subordinati – lavoratori dipendenti veri e propri, non familiari – sono aumentati del 39,5%: da 370 a 629. Un dato che fa impressione se confrontato con l’Umbria (+1,5%) e con l’Italia, che ha perso il 6,2%.

In parallelo i collaboratori familiari sono scesi da 638 a 520 (-20,2%). Nel 2015 erano quasi il doppio dei dipendenti, nel 2019 si erano equilibrati, nel 2025 i subordinati hanno preso il sopravvento. È la fine del modello tradizionale e l’inizio di un artigianato più moderno, che non si regge solo sul nucleo familiare ma apre le porte a professionalità esterne.

Un passaggio che segna la differenza tra resistere e competere. E che racconta come il terremoto, pur devastante, abbia accelerato una trasformazione che altrove fatica a decollare.

Male Spoleto

Se si include Spoleto, il quadro resta positivo ma si smorza. La città, con oltre 36mila abitanti – più di tutti gli altri 14 comuni messi insieme – riduce la crescita degli addetti allo 0,6% e frena l’aumento dei dipendenti al 9,1%.

Le dinamiche spoletine, più simili al trend regionale, non agganciano la stessa traiettoria di rafforzamento. Il cratere montano appare così come un contesto a sé, più coeso e più segnato dalla ricostruzione, mentre Spoleto segue un percorso urbano e meno trainato dall’emergenza post-sisma.

I settori che trainano

Dentro i numeri si vedono i mestieri che hanno beneficiato di più. In dieci anni, gli addetti legati all’alloggio e alla ristorazione sono quasi raddoppiati, da 109 a 213, spinti dalla presenza del personale dei cantieri della ricostruzione e dalla ripresa post terremoto di un certo flusso turistico.

La manifattura cresce da 831 a 879 addetti, segno che anche i settori tradizionali possono adattarsi. L’agricoltura artigiana rimane stabile con 79 addetti, mentre trasporti e magazzinaggio segnano una leggera contrazione. Le “altre attività di servizi”, che includono anche comparti innovativi, assorbono circa 400 occupati.

Oltre la ricostruzione

La domanda è inevitabile: cosa accadrà quando i cantieri finiranno? La ricostruzione ha agito da motore straordinario, ma non potrà durare all’infinito. Se non si consolida ora la crescita, il rischio è di perdere terreno.

La priorità è rendere strutturale l’irrobustimento, puntando su innovazione, formazione, filiere e attrazione di giovani. Non basta resistere: serve costruire un futuro competitivo. Il cratere montano ha dimostrato che l’artigianato può cambiare pelle anche nelle zone più fragili. La sfida è trasformare l’eccezione in regola, facendo di questi territori un laboratorio di resilienza che diventa sviluppo.

La sfida sociale e il Progetto Fenice

Accanto ai segnali positivi, resta aperta una sfida cruciale: quella demografica. Il cratere montano soffre infatti di spopolamento e invecchiamento della popolazione, con il rischio che la vitalità economica non trovi nuova linfa nelle generazioni future. Perché la crescita non resti un episodio legato solo alla ricostruzione, occorre attrarre giovani e competenze innovative, trasformando questi territori in luoghi capaci di offrire opportunità stabili. Le risorse del PNRR, la spinta della digitalizzazione e le opportunità della transizione verde possono diventare leve decisive per consolidare i risultati e garantire che l’artigianato del cratere resti competitivo anche oltre l’emergenza. E in questo contesto si inserisce il Progetto Fenice, nato dalla collaborazione fra Università per Stranieri di Perugia, Comune di Norcia, Camera di Commercio dell’Umbria e Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, per aiutare concretamente a ricostruire il tessuto sociale, culturale ed economico delle aree colpite dal sisma.

La dichiarazione di Mencaroni

Commenta Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria: “Questi numeri ci dicono che la montagna umbra del cratere, pur ferita dal sisma del 2016, ha reagito con una sorprendente capacità di rafforzamento. Meno imprese ma più solide, più grandi, con più occupati, mentre la regione e l’Italia hanno perso terreno. La spinta della ricostruzione ha avuto un ruolo decisivo, ma la vera sfida è andare oltre e rendere strutturale questa crescita. Dobbiamo accompagnare le aziende nell’innovazione e nell’accesso a nuove competenze, perché l’artigianato non può restare legato soltanto all’onda lunga dell’emergenza. Il capitale umano è il cuore di questo processo – sottolinea Mencaroni – e come Camera di Commercio continueremo a sostenerlo con strumenti concreti di sviluppo territoriale. Perché non basta resistere: serve costruire un futuro competitivo. Il cratere montano ha dimostrato che l’artigianato può cambiare pelle anche nelle zone più fragili. La sfida – conclude – è trasformare l’eccezione in regola, facendo di questi territori un laboratorio di resilienza che diventa sviluppo”.

Nove anni fa il sisma in Valnerina: il punto sulla ricostruzione e le immagini dei cantieri

Nove anni fa, la notte del 24 agosto 2016, alle ore 3.36, la terra ha tremato con violenza tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Avviando una una sequenza sismica tra le più disastrose che abbiano mai colpito il Centro Italia: 299 morti, crolli e danni agli edifici per 28 miliardi di euro, decine di migliaia di persone senza casa, centinaia di imprese bloccate nella loro attività. Quattro terremoti in poco più di cinque mesi dal 24 agosto 2016 al 18 gennaio 2017: la sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso, come è stata rubricata dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia). Innumerevoli repliche nel corso dei mesi successivi, 7 delle quali di magnitudo superiore a 5, tra cui la più forte fu quella del 30 ottobre 2016 con epicentro Norcia. Un evento catastrofico che ha determinato la creazione di un cratere di ottomila chilometri quadrati: una vasta area compresa in quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria) che include 138 Comuni.

Castelli: chiedere scusa per le troppe false partenze

“Nove anni dopo, il primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari e a tutti coloro che hanno perso i loro cari e i loro beni. Il dovere delle Istituzioni è di assicurare ogni forma di aiuto, chiedendo scusa per i ritardi accumulati in troppe false partenze” ha commentato Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione e alla riparazione. “Un dovere – ha sottolineato – che prescinde dal lavoro fatto e dai lavori in corso, e dai segnali di ripresa e di ripartenza che in questi ultimi due anni sono stati registrati e documentati”.

In Umbria: evitare lo spopolamento

In Umbria si guarda con fiducia alla ricostruzione, che sta compiendo la svolta con la chiusura di cantieri e la restituzione all’utilizzo di beni simbolo per la regione, oltre alle abitazioni e alle sedi produttive.

Di fronte alle devastazioni causate dagli eventi sismici iniziati proprio quel 24 agosto di nove anni fa, con sono state compiute, dall’amministrazione regionale di allora, scelte precise per evitare lo spopolamento dei territori colpito e si è intervenuti fin da subito per cercare di far ripartire le imprese danneggiate e le attività legate all’agricoltura e alla zootecnia, con azioni di sostegno e di rilancio delle attività produttive, turistiche, commerciali, artigianali e agricole.

Proietti: guardare con fiducia al domani

La scossa del 24 agosto distrusse i comuni di Amatrice (RI), Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP) e provocò oltre 300 vittime, nessuna delle quali in Umbria ma “a loro e alle comunità ferite dalla perdita di vite umane va oggi il nostro primo pensiero” – ha dichiarato la presidente della regione Stefania Proietti – .Quella di oggi è una giornata dedicata al ricordo di quanto accaduto nove anni fa, alla tragedia che ha segnato la vita di tante persone e alla sofferenza di chi ha perso la casa, l’impresa, il lavoro. Ma è anche il momento opportuno per guardare con sempre maggiore fiducia al domani, alla rinascita che è già in corso di questi splendidi territori. Una rinascita possibile perché hanno resistito le comunità, quelle comunità che, con i sindaci, le amministrazioni, il mondo della scuola, le associazioni di volontariato e i cittadini, sono le fondamenta essenziali per una ricostruzione che non è fatta solo di edifici. Fin dal momento dell’insediamento di questa nuova Giunta ci siamo spesi, operando in stretta sinergia con il commissario straordinario Guido Castelli e le amministrazioni locali per accelerare al massimo la ricostruzione, mio impegno costante e prioritario in qualità di vice commissario: mi sento responsabile di queste nostre comunità che hanno resistito a una calamità così grave e che oggi, nei loro splendido territori, sono una chiave di rilancio per l’Umbria tutta”.

“Grazie anche al supporto e alla presenza costante del commissario Castelli, stiamo ottenendo risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che avranno un tangibile impatto, non solo dal punto di vista simbolico, quando il 30 ottobre prossimo potremo riconsegnare a Norcia e a tutto il mondo la Basilica di San Benedetto finalmente terminata. Continueremo a lavorare affinché, di pari passo con la ricostruzione materiale vi sia una rigenerazione della comunità, ricreando socialità, facendo tornare i giovani nelle zone del cratere, e continuando così ad accompagnare in modo fattivo ripartenza dell’economia. Lo faremo in un’ottica di Italia mediana, cercando di trasformare quello che oggi è il cratere sismico in un legame tra le regioni del centro Italia (Umbria Marche Abruzzo Lazio) che possa diventare strutturale e potenziare così infrastrutture e servizi. Tutti i nostri sforzi sono rivolti alla prevenzione: stiamo adottando tecniche innovative e le soluzioni tecnologiche più avanzate ed ecosostenibili, da Castelluccio alla Basilica di San Benedetto, dalle scuole agli ospedali, per diventare apripista della prevenzione più spinta, perché le nostre terre possano convivere con la fragilità e la sismicità garantendo la maggiore sicurezza e i minori rischi per le persone e per la vita. Guardiamo con fiducia ai prossimi anni, nella certezza che stiamo impiegando ogni nostra energia e tutte le risorse necessarie”.

La ricostruzione in Umbria

Dal 2016, l’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria ha avviato 3.694 cantieri per la ricostruzione privata, di cui 2.235 già conclusi, permettendo il ritorno delle famiglie nelle proprie abitazioni e delle attività economiche nei loro luoghi di lavoro. A fronte di 5.248 istanze presentate, 3.699 sono state concesse, mentre 988 sono state rigettate o archiviate. La ricostruzione leggera è quasi completata, con una percentuale di evasione pari al 93%, mentre quella pesante prosegue con un ritmo sostenuto, raggiungendo l’84%.

Complessivamente, lo stato di attuazione della ricostruzione privata si attesta all’89%. Quanto agli importi richiesti con le istanze di contributo, in Umbria, al 14 agosto 2025, sono pari ad € 1.924.666.058,27 di cui € 1.328.469.212,04 concessi e € 807.105.267,85 liquidati.

Per i comuni maggiormente colpiti, i risultati sono significativi:

Cascia: 388 cantieri avviati, di cui 288 conclusi; 467 istanze presentate, con una percentuale di evasione del 97% per la ricostruzione leggera e dell’85% per quella pesante.

Norcia: 1.202 cantieri avviati, di cui 730 conclusi; 1.675 istanze presentate, con una percentuale di evasione del 96% per la ricostruzione leggera e dell’86% per quella pesante.

Preci: 171 cantieri avviati, di cui 94 conclusi; 223 istanze presentate, con una percentuale di evasione del 97% per la ricostruzione leggera e dell’84% per quella pesante.

Ricostruzione pubblica: un modello di efficienza

Nel settore pubblico, l’USR Umbria ha finanziato 436 interventi per un totale di € 733.750.760,92. Tra questi, spiccano:

Edilizia scolastica: 94 interventi per € 361.030.874,78.

Municipi: 18 interventi per € 23.675.094,96.

Edilizia sanitaria e socio-sanitaria: 7 interventi per € 28.470.300,00.

Caserme: 2 interventi per € 8.367.506,74.

Dissesti: 22 interventi per € 20.958.994,34.

Cimiteri: 55 interventi per € 24.585.764,96.

Chiese ed edifici di culto di proprietà comunale: 13 interventi per € 9.336.198,08

Edilizia residenziale pubblica: 34 interventi per € 47.098.777,61.

Opere di urbanizzazione e infrastrutture: 56 interventi per € 74.145.583,00.

Tra i progetti più rilevanti, si segnalano:

Il Polo Scolastico di Norcia, con un investimento di oltre € 22 milioni per nuovi edifici scolastici e un polo sportivo. Prevista la costruzione dei nuovi edifici scolastici mentre un secondo lotto riguarderà la realizzazione del polo sportivo a servizio anche delle istituzioni scolastiche. Soggetto attuatore è la Provincia di Perugia

● Sono in fase di completamento i lavori degli ospedali di Norcia (ordinanza speciale n. 11/2021) e di Cascia (ordinanza speciale n. 12/2021). Soggetto attuatore è la Regione Umbria e la loro prossima riapertura sarà un traguardo significativo per la salute e il benessere delle comunità oltre a costituire un segno tangibile del progresso nella ricostruzione e nel miglioramento delle infrastrutture essenziali del territorio

● La ricostruzione integrata di Castelluccio di Norcia, con un investimento di € 68 milioni per 144 unità immobiliari e opere pubbliche primarie.

● Sono in corso i lavori per la ricostruzione del complesso monumentale dell’antica abbazia di S. Eutizio nel comune di Preci. Soggetto attuatore è la Curia arcivescovile di Spoleto-Norcia. I lavori nella chiesa proseguono celermente e sono stati avviati anche quelli per il monastero per un importo di euro 10.000.255,04. È prevista anche la ricostruzione della torre campanaria sulla cosiddetta ‘Rupe di Sant’Eutizio’

● La riapertura della Basilica di San Benedetto a Norcia, fissata per il 30 ottobre 2025, in occasione del nono anniversario del sisma.

Sempre nell’ambito della ricostruzione pubblica vanno aggiunti anche 205 interventi sui beni culturali per un importo di € 150.855.088,86. Di questi, sono 34 i lavori ultimati e 49 i lavori in corso.

L’USR Umbria – ricorda la Regione – ha adottato misure rigorose per garantire la legalità e la trasparenza, prevenendo infiltrazioni mafiose e episodi di malcostume. Grazie alla piattaforma digitale Ge.Di.Si., è possibile monitorare in tempo reale i cantieri, rafforzando i controlli su sicurezza, lavoro nero e concorrenza sleale.

Sisma 2022-23, pubblicato il decreto che sblocca i Contributi autonoma sistemazione

Il Governo ha approvato un decreto legge che sblocca i pagamenti del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) a favore delle popolazioni colpite dal sisma del 9 marzo 2023 e del 9 novembre 2022 in Umbria e Marche attraverso alcune misure urgenti approvate nell’ultimo Consiglio dei ministri e che sono state inserite all’interno del decreto “Terre dei fuochi” approvato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

“La Regione – spiega la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti – ha continuato a fare sempre la sua parte, a cominciare dall’assegnazione delle risorse ai Comuni e dal seguire incessantemente l’evoluzione della vicenda. Dopo la fine dello stato di emergenza, cioè da aprile in poi, al fine di poter continuare ad erogare il Contributo per l’autonoma sistemazione la Regione ha richiesto al Dipartimento di Protezione Civile nazionale di predisporre condizioni per poter proseguire a garantire il Cas alle famiglie. L’ordinanza è stata sottoposta al vaglio del Mef (Ministero dell’economia e delle Finanze) che ha rilevato la necessità di una modifica di normativa per l’approvazione dell’atto ai fini dell’erogazione del Cas e dopo anche le nostre sollecitazioni abbiamo richiesto e ottenuto l’inserimento di una norma nell’ultimo decreto legge emanato dal Governo. Ieri ciò è avvenuto e quindi con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale la Protezione civile disporrà in tempi rapidi l’ordinanza per emanare i Cas”.

La presidente della Regione ha anche interessato il prefetto di Perugia Francesco Zito della questione, in particolare del fatto che 220 famiglie di Umbertide, Perugia e Gubbio erano in attesa del sostegno economico, oltre a tenersi costantemente in contatto con il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli per trovare soluzioni alternative in grado di sbloccare l’erogazione del Cas. Ora, dopo l’inserimento del decreto legge, la Protezione civile emanerà l’ordinanza con cui potranno essere assegnati i contributi.

“E’ stato un lavoro di squadra – afferma la presidente – che ha portato ad ottenere il risultato in tempi rapidi così le famiglie colpite dal terremoto del 2023 potranno beneficiare del Cas e pensare alla ricostruzione delle proprie case. Ricordiamo infine che i cittadini interessati dovranno presentare le manifestazioni di interesse entro il 30 ottobre prossimo e come Ufficio speciale ricostruzione coadiuveremo tutte le richieste”.

Ricostruzione e Olimpiadi, interdittive per 7 imprese per collegamenti con mafie

La Presidenza del Consiglio dei Ministri informa che la Struttura per la Prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno ha adottato 7 provvedimenti interdittivi antimafia nei riguardi di altrettante imprese che hanno fatto richiesta di iscrizione nell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori gestita dalla stessa Struttura per partecipare ai lavori di ricostruzione post sima centro Italia 2016 e due di queste anche per la
realizzazione delle opere per le Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano-Cortina 2026.

“Tale interdittive – si spiega nella nota – consentono di estromettere preventivamente le imprese interessate prima di essere affidatarie di commesse pubbliche e, nel caso della ricostruzione, anche di commesse private con contribuzione pubblica”.

Si tratta di imprese individuali o società a responsabilità limitata semplificata, la cui attività principale dichiarata è quella edile. Le imprese sono state interdette per l’emersione di collegamenti con le maggiori organizzazioni criminali nazionali: cinque con la camorra, due con la ‘ndrangheta ed una con un sodalizio di matrice mafiosa riconducibile a personaggi criminali di etnia rom.

In particolare sono state evidenziate connivenze, alleanze e accordi di mutua convenienza attraverso i quali le organizzazioni criminali perfezionano sempre di più da un lato la pressione sul tessuto socio-economico e dall’altro la capacità di infiltrare la rete produttiva del territorio alterandone gravemente i meccanismi della libera concorrenza a scapito delle aziende “sane”.

Con questi 7 provvedimenti salgono a 30 le interdittive adottate nei primi sette mesi del 2025 dal
direttore della Struttura, prefetto Paolo Canaparo, con un incremento del 15% rispetto all’intero
anno 2024 (erano state 26) e del 40% rispetto all’intero anno 2023 (erano state 18).

Tale incremento dei provvedimenti interdittivi – viene spiegato ancora – costituisce l’esito di una intensificazione della attività di analisi info-investigativa da parte della Struttura, su indicazione del ministro Piantedosi, e del contestuale sviluppo di ulteriori forme di collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia, con il Gruppo Investigativo Centrale, istituito presso la Direzione centrale della polizia criminale, e con i Gruppi Interforze Antimafia delle Prefetture competenti.

Il direttore della Struttura ha inoltre adottato misure di prevenzione collaborativa ex art. 94-bis del Codice delle leggi antimafia, applicata a una società con sede nella provincia di Milano che ha fatto richiesta di iscrizione per partecipare ai lavori di ricostruzione post sisma centro Italia e per la quale sono stati accertati tentativi di infiltrazione riconducibili a situazioni di agevolazione occasionale. Tale provvedimento – di una durata di 12 mesi – prevede l’adozione di adeguate misure ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, atte a rimuovere e prevenire le cause di agevolazione occasionale, nonché l’obbligo di comunicazione di taluni atti al Gruppo interforze antimafia di Milano.

Alla scadenza delle misure di prevenzione, il direttore della Struttura del Viminale, sentito il predetto GIA, rilascerà un’informazione antimafia liberatoria, disponendo la conseguente iscrizione in Anagrafe, nel caso in cui accerti il venir meno dell’agevolazione occasionale e verifichi l’assenza di altri tentativi di infiltrazione mafiosa.

“Il contrasto alle infiltrazioni malavitose è sempre stata una priorità della struttura commissariale” aggiunge il commissario di Governo alla ricostruzione post sisma 2016 il sen. Guido Castelli (nella foto). “Abbiamo lavorato a lungo in questi mesi con l’unità di missione antimafia diretta dal prefetto Canaparo presso il Ministero degli Interni per rafforzare le difese del sistema. I risultati che il ministro Piantedosi ha ricordato ieri attraverso i suoi canali social confermano la bontà di questo lavoro. Come ricordava il Prefetto Canaparo, nel solo mese di luglio 2025, sono stati adottati un totale di 5 provvedimenti interdittivi antimafia riferiti ad imprese che hanno richiesto l’iscrizione all’Anagrafe Antimafia degli Esecutori, in quanto interessati a partecipare alla ricostruzione post sisma 2016 nel Centro Italia; queste si aggiungono alle 23 adottate nei primi sei mesi di quest’anno, per un totale, ad oggi, di 28 provvedimenti. Nel 2024 ne erano stati adottati 26 e altri 18 nel 2023. Difendiamo i nostri meravigliosi territori anche garantendo tutti i giorni la legalità” conclude il commissario Castelli.

Riaperture a Cascia, una speranza per tutta l’area del sisma

Una giornata importante per la comunità di Cascia, che ha visto la riapertura di due luoghi simbolo colpiti dal sisma, tornati a vivere nello stesso giorno: Palazzo Frenfanelli, sede storica del Comune, e la Chiesa di San Francesco, cuore spirituale e culturale della città.

Ma è stata una giornata carica di significato e di speranza per tutta l’area del sisma, impegnata nella ricostruzione e nella piena ripresa economica e sociale della propria comunità.

La riapertura del municipio un intervento di recupero da 1,6 milioni di euro, è avvenuta alla presenza del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, dell’arcivescovo di Spoleto–Norcia Renato Boccardo e della presidente della Regione Umbria Stefania Proietti.

“Dopo il dolore festeggiamo la casa comunale e la casa spirituale, una doppia ricostruzione in favore di una comunità che, come raramente mi è capitato di osservare, è legata da un grande e profondo senso di appartenenza” ha dichiarato il ministro Musumeci.

“Due case, quella civica e quella religiosa, tornano alla comunità casciana colpita dall’ultimo terremoto del 2016 – ha affermato la presidente della Regione Stefania Proietti -. Terremoto che provocò ferite profonde, danneggiando abitazioni, scuole, chiese e ospedale. Ma la gente di Cascia nonostante il dolore si è fatta forza ed è ripartita. Oggi in un contesto di rinascita celebriamo un modello di speranza. Qui a Cascia c’è l’Umbria e l’Umbria e’ Cascia”.
Il sindaco Mario de Carolis ha sottolineato come la riapertura di Palazzo Frenfanelli abbia permesso di riportare in un’unica sede tutti gli uffici dell’ente, i servizi e il personale, fino a ieri dislocati in sedi provvisorie. “Una giornata importantissima per Cascia – ha aggiunto – che rappresenta però solo un traguardo, lavoro da fare è tanto, ma lo stato della ricostruzione è confortante”.

A pochi passi dal municipio, nella stessa giornata, è stato presentato il progetto “Sibillia AI” all’interno della tavola rotonda istituzionale “L’intelligenza artificiale racconta la Chiesa di San Francesco”. Un momento di grande intensità che ha celebrato non solo la riapertura della chiesa, ma anche l’inizio di una nuova fase di fruizione del patrimonio artistico e spirituale, grazie a una guida vocale e conversazionale basata su intelligenza artificiale.

“Sibillia AI” ideata dalla dottoranda Sara Ferretti dell’Università di Perugia e sviluppata con Agnese Beatrici e Leonardo Angelini per il Comune di Cascia, è la prima esperienza italiana in cui il visitatore può “dialogare” direttamente con il luogo sacro, ascoltandone la storia, le opere e le emozioni, inclusa la più antica raffigurazione di Santa Rita.

“La tecnologia non sostituisce la memoria, ma la rende viva, accessibile e condivisa. Con Sibillia AI l’Umbria – ha detto la presidente Proietti – dimostra che la ricostruzione è anche culturale, identitaria e partecipata. Diamo voce a una chiesa segnata dal sisma e restituiamo dignità istituzionale a un Comune che torna a essere punto di riferimento per cittadini e amministratori. È così che la nostra Regione costruisce futuro: unendo tradizione e innovazione, cura dei luoghi e centralità delle persone. L’Umbria conferma così il proprio ruolo guida nella gestione della ricostruzione post-sisma e nell’adozione di modelli innovativi di valorizzazione culturale, capaci di generare appartenenza, bellezza e nuove economie. A Cascia il futuro ha ripreso forma e voce”.

Area Sisma, rifinanziata dal Governo la Zona Franca Urbana

Il Consiglio dei ministri ha rifinanziato anche per il 2025 la Zona Franca Urbana Sisma 2016 del Centro Italia. Un provvedimento che consente alle aziende che operano nei comuni colpiti dal terremoto – in Umbria la Valnerina e Spoleto – di beneficiare di agevolazioni fiscali e contributive,

Per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paola Agabiti rappresenta un provvedimento, a beneficio della popolazione e in particolare delle piccole attività commerciali e artigianali dell’area colpita dal terremoto del 2016, che “conferma la concretezza e la costante vicinanza del Governo Meloni ai territori colpiti dal sisma, comprese le comunità umbre ancora impegnate nel percorso di ricostruzione”.

“Si tratta – spiega Agabiti – di una misura di grande importanza per il sostegno al tessuto produttivo e commerciale diffuso, per accompagnare la ripresa economica e sociale delle aree interne. Per chi continua a investire, lavorare e resistere in territori segnati dalle ferite del sisma, ma ricchi di potenzialità e competenza. Un risultato per il quale ci siamo impegnati, reso possibile grazie al lavoro del Commissario Guido Castelli, che sta assicurando attenzione e continuità istituzionale sul tema, e naturalmente al Governo Meloni, che ha sempre mostrato sensibilità verso i nostri territori”.

Conclude il consigliere Paola Agabiti: “Il segnale che arriva è chiaro: la ricostruzione non riguarda solo le opere materiali, ma anche il rilancio delle attività economiche e delle comunità locali”.

Sisma 2023, incontro su contributo autonoma sistemazione e ricostruzione privata

Riunione congiunta Regione, Usr (Ufficio speciale per la ricostruzione) Umbria e i Comuni di Perugia, Umbertide e Gubbio interessati dal sisma del 9 marzo 2023 per definire i prossimi step per l’erogazione del Cas (Contributo autonoma sistemazione). Si è discusso anche delle modalità di accesso ai contributi per la ricostruzione privata, che seguirà la disciplina del Testo unico della ricostruzione privata vigente per il sisma 2016 del Centro Italia.

Per quanto attiene l’erogazione del Cas, lo stesso potrà essere ripreso all’emanazione dell’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile, di rientro in regime ordinario conseguentemente alla chiusura dello stato di emergenza.

La Regione Umbria ha rilasciato l’intesa e attualmente la bozza di ordinanza è al vaglio del ministero dell’Economia e delle finanze. Lo stanziamento necessario per coprire la spesa per il Cas fino a dicembre 2025 è già stato disposto con delibera del Consiglio dei Ministri in data 28/03/2025.

Nei prossimi giorni sarà organizzato un incontro volto a illustrare ai tecnici le norme di riferimento e le modalità di presentazione delle pratiche di ricostruzione.