Venerdì 7 febbraio, ore 10:30, inaugurazione dei nuovi locali di Confcommercio Orvieto, all’interno dello spazio co-working “Spazi per l’Italia” di Poste Italiane, in Largo Maurizio Ravelli n. 4.
A fare gli onori di casa sarà il presidente di Confcommercio Orvieto, Stefano Malentacchi, insieme ai consiglieri dell’associazione. Saranno presenti il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, il presidente regionale di Confcommercio, Giorgio Mencaroni (nella foto) e il direttore Vasco Gargaglia.
Durante la cerimonia verranno illustrati brevemente alcuni servizi dedicati agli imprenditori, con un focus particolare su accesso al credito e bandi pubblici per favorire la crescita delle imprese locali; consulenza fiscale e assistenza personalizzata, per affrontare al meglio le sfide del mercato; formazione e aggiornamento professionale, con opportunità esclusive offerte dal Polo formativo di Confcommercio Umbria.
Il solaio su cui stava lavorando è crollato, travolgendolo una volta caduto. L’incidente sul lavoro si è verificato a Tavernelle, frazione di Panicale.
Il 54enne idraulico, che stava lavorando alla ristrutturazione di un negozio, è rimasto gravemente ferito alla testa e ad una spalla.
L’uomo è stato trasferito in codice rosso, con l’elisoccorso, all’ospedale di Perugia. Fortunatamente non sarebbe comunque in pericolo di vita.
Sono in corso indagini sulla dinamica di questo incidente sul lavoro.
Un mese di gennaio che si è chiuso con 159 credenziali vendute per il Cammino dell’intrepido Larth contro le 42 di gennaio 2024, quando il progetto di marketing territoriale aveva solo tre mesi di vita.
Un risultato ritenuto di grande importanza dai promotori dell’iniziativa di trekking su un percorso circolare che si sviluppa per 58 chilometri da Orvieto a Bolsena fino a Civita di Bagnoregio, con il ritorno ad Orvieto.
Si tratta di un incremento estremamente significativo, seppur su numeri assoluti ancora contenuti che indica però una tendenza di enorme crescita, suffragata dai numerosissimi contatti già arrivati all’organizzazione da parte degli escursionisti che arriveranno in primavera.
L’ANALISI ECONOMICA SUL SISTEMA TURISTICO LOCALE
I promotori del progetto Luca Sbarra, Emanuele Rossi e Claudio Lattanzi, commentano così i numeri relativi al primo mese del 2025. “Gli obiettivi ambiziosi che devono essere raggiunti a favore del sistema turistico orvietano sono quelli della destagionalizzazione e dell’incremento medio della permanenza che è fermo da anni. I progetti di trekking servono a questo, nell’interesse della comunità. Il cammino dell’intrepido Larth sta dimostrando di essere un prototipo capace di dare ottimi risultati sul fronte della destagionalizzazione, leggermente di meno su quello dell’incremento della permanenza media perché la sua articolazione su tre comuni, due dei quali nel Lazio, comporta che i pernottamenti siano concentrati in una certa percentuale fuori Umbria. Per questo motivo, i nuovi progetti che stiamo realizzando vanno nella direzione di focalizzare l’attenzione sull’area l’orvietana per massimizzare le presenze qui, ma offrendo ai visitatori la possibilità di andare alla scoperta di altrezone di grande fascino“.
Nel corso del primo anno di attività, il cammino dell’intrepido Larth ha fatto scaturire un indotto a favore dell’economia locali dei tre comuni interessati pari a 240 mila euro.
I PROGETTI DEL PROSSIMO FUTURO
Prima della fine dell’inverno sarà presentato e collocato sul mercato italiano ed estero il nuovo “Cammino del miracolo del Corpus domini” sul tracciato Bolsena-Orvieto. Si tratta di un secondo progetto strettamente collegato all’identità spirituale di questa terra che sarà sostenuto da un ampio coinvolgimento di singoli, associazioni e portatori di interesse sia laici che cattolici. Intanto, come annunciato dal seminario organizzato dal sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni, si è iniziato a lavorare all’altro importante cammino che si snoderà sull’altopiano dell’Alfina e che sarà in un secondo momento collegato al ponte tibetano che le amministrazioni comunali di Castel Viscardo ed Allerona realizzeranno sul fiume Paglia, con inizio lavori previsto per fine 2025.
I rappresentanti di Fiom, Uilm, Fismic e Ugl hanno incontrato il prefetto di Terni Antonietta Orlando, per rappresentare tutti i timori legati ai mancati investimenti per il rilancio dell’Ast da parte del Gruppo Arvedi, così come dei progressi per far partire l’Accordo di programma che dovrebbe portare ossigeno a tutto il territorio ternano.
“Scoprire le carte” di un gioco che si protrae da tempo, sulla pelle dei lavoratori, delle imprese dell’indotto e di tutta la comunità ternana è ciò che vogliono i sindacati. Che confidano in questo nell’aiuto del prefetto.
Anche perché l’aggiornamento che, in base alla road map indicata al Ministero, l’annunciato aggiornamento sulla situazione non c’è stato. Né sembrano esserci passi in avanti rispetto alla fine di febbraio, data ultima indicata dal ministro Urso per la firma dell’Accordo di programma.
Nei prossimi giorni ci sarà un incontro a Terni con i rappresentanti della Giunta regionale.
E proprio a Governo e Regione si rivolge il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, chiedendo di accelerare, ricordando come siano tanti i nodi da sciogliere intorno ad Ast, da quello industriale, a quello energetico, a quello ambientale.
La cisterna di gpl si è staccata dalla motrice, mentre il tir stava percorrendo il Raccordo Terni – Orte, all’altezza dello svincolo per Amelia, in direzione della Città dell’Acciaio.
L’incidente si è verificato poco dopo le 6 di questa mattina, lunedì. La cisterna da 40000 litri fortunatamente è rimasta in corsia, non prendendo fuoco e non causando incidenti.
Non è possibile rimuoverla, semplicemente riagganciandola ad un altra motrice. Per questo, si sta attendendo una squadra dei vigili del fuoco specializzata, proveniente da Roma, per travasare in sicurezza tutto il gpl su un altra cisterna marciante, per poi poter rimuovere quella danneggiata senza pericolo.
I vigili del fuoco prevedono che l’intera operazione possa durare fino al primo pomeriggio. Sul posto anche i carabinieri per la viabilità, al momento è chiusa solo la corsia destra, sempre in direzione Terni.
Un giovane tunisino, già noto alle forze dell’ordine per atteggiamenti persecutori, è stato arrestato dalla polizia di Foligno dopo aver aggredito in un parcheggio, ubriaco, la donna che da tempo stava pedinando, seguendola ovunque.
La donna si è rifugiata nel vicino Commissariato, denunciando l’accaduto. Gli agenti hanno trovato il giovane in corso Cavour, in evidente stato di alterazione da sostanze alcoliche.
Dopo averlo accompagnato in Commissariato per le attività di rito, i poliziotti hanno acquisito la querela della vittima, dalla quale è emerso che il giovane, da diverso tempo, aveva iniziato a tenere una condotta persecutoria nei confronti della donna, con avvicinamenti, approcci nei locali dalla stessa frequentati, circostanze che l’avevano indotta a mutare le proprie abitudini di vita e ad ingenerarle uno stato di paura.
La vittima ha riferito che, negli ultimi tre giorni, la condotta dell’uomo era diventata più insistente al punto da minacciarla e, nell’ultima occasione, aggredirla fisicamente.
Per questi motivi, il giovane straniero è stato tratto in arresto dal personale del Commissariato di polizia di Foligno e, su disposizione del pubblico ministero di turno, trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
E’ stato arrestato dalla polizia il 30enne trovato nell’abitazione della madre, a Corciano, nonostante il divieto del giudice di avvicinarsi alla donna, dopo le minacce e le violenze da lei subita, ed anche di dimorare nel territorio comunale.
A chiamare gli agenti è stata la donna, che ha riferito che da ottobre, da quando era scattata la misura, il figlio l’aveva in realtà più volte raggiunta in casa, aggredendola e minacciandola ancora.
Constatata la violazione delle prescrizioni della misura cautelare, gli agenti hanno accompagnato il giovane in Questura dove, al termine delle attività di rito, è stato tratto in arresto. Su disposizione del pubblico ministero, il 30enne è stato trattenuto presso le camere di sicurezza fino all’udienza di questa mattina, con la quale il gip ha convalidato l’arresto e disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
E’ stato convalidato l’arresto in carcere – attualmente di trova a Capanne – del noto ristoratore folignate 47enne a cui la guardia di finanza ha trovato 65 kg di cocaina. Droga che immessa sul mercato avrebbe fruttato 6 milioni di euro.
L’uomo rischia fino a 20 anni di carcere. Si tratta del più grande sequestro di droga effettuato in Umbria. Il ristoratore era monitorato da tempo dalle fiamme gialle, che giovedì hanno fatto scattare l’operazione mentre stava rientrando da Roma in auto.
Lo hanno seguito fino al garage a Foligno. Nell’auto i finanzieri hanno trovato 14 kg di droga. Altri 7 kg erano nel garage. Il resto, la parte più rilevante, era nascosta nel controsoffitto di uno dei suoi due ristoranti.
Indagini sono in corso anche per stabilire la rete del commercio della droga nella piazza di Foligno e dell’Umbria.
E’ morto nella notte tra venerdì e sabato, cadendo con lo scooter su cui viaggiava ad Arrone, nei pressi del bivio di Casteldilago.
La vittima è un 50enne di Terni, Daniele Capitanucci, dipendente Ilserv.
Nell’incidente, avvenuto intorno alle 4 di notte, non sembra siano rimasti coinvolti altri mezzi. L’uomo è morto sul colpo: il personale del 118 accorso dopo l’allarme ha soltanto potuto constatarne il decesso.
La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Terni.
Si indaga sulla rapina commessa in un negozio del centro a Terni giovedì sera, poco prima dell’orario di chiusura.
Un uomo è entrato nel negozio per bambini in via Mazzini fingendosi un cliente, per poi mostrare una pistola che aveva celata nel giubbetto. Con la quale ha minacciato la commessa, intimandole di consegnargli tutti i soldi che aveva in tasca e di non gridare per dare l’allarme.
Presi i soldi, l’uomo si è allontanato a piedi. La commessa e la titolare del negozio che era da poco uscita sono state sentite dagli inquirenti. L’uomo aveva il cappuccio del giubbotto calato sulla testa e quindi aveva il volto semicoperto.
Sono state anche visionate le telecamere di sicurezza della zona per cercare di dare un’identità al rapinatore.
Un episodio che ripropone il tema della sicurezza, anche nel centro storico.
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