“Tassazione azzerata per chi viene a vivere a Terni e dimezzata per le aziende che arrivano ad investire sul territorio”. Il sindaco Stefano Bandecchi lancia la proposta per invertire l’andamento demografico nella Città dell’Acciaio e per favorire l’insediamento di nuove imprese nel territorio.
Per attrarre nuovi residenti, Bandecchi sta pensando di annullare qualsiasi tipo di tassa comunale per 15 anni.
Per l’insediamento di aziende, invece, l’ipotesi su cui si sta lavorando è quella di applicare una tassazione del 50%.
“Dobbiamo incentivare la gente a venire – dice il primo cittadino, che ha rilanciato la sua proposta anche sul proprio profilo social -. Io continuo nel mio sogno, nel mio percorso”.
Gli uffici comunali stanno lavorando per verificare la praticabilità della misura che il sindaco sembra determinato ad attuare.
Si indaga sulla rapina commessa in un negozio del centro a Terni giovedì sera, poco prima dell’orario di chiusura.
Un uomo è entrato nel negozio per bambini in via Mazzini fingendosi un cliente, per poi mostrare una pistola che aveva celata nel giubbetto. Con la quale ha minacciato la commessa, intimandole di consegnargli tutti i soldi che aveva in tasca e di non gridare per dare l’allarme.
Presi i soldi, l’uomo si è allontanato a piedi. La commessa e la titolare del negozio che era da poco uscita sono state sentite dagli inquirenti. L’uomo aveva il cappuccio del giubbotto calato sulla testa e quindi aveva il volto semicoperto.
Sono state anche visionate le telecamere di sicurezza della zona per cercare di dare un’identità al rapinatore.
Un episodio che ripropone il tema della sicurezza, anche nel centro storico.
Sedici concerti in nove locali, circa cento musicisti coinvolti tra nazionali, internazionali ed eccellenze del territorio. Sono i numeri dell’edizione 2025 di San Valentino Jazz, il festival ideato da Fabrizio Zampetti e prodotto da Confartigianato Imprese Terni, con la direzione artistica del maestro Alessandro Bravo, che si terrà dal 6 al 16 febbraio.
Una rassegna che animerà le giornate a ridosso della festa del patrono di Terni e patrono mondiale degli innamorati, nei locali del centro storico, dei quartieri fino al lago di Piediluco, tutti associati a Confartigianato.
“Siamo arrivati alla sedicesima edizione, ormai San Valentino jazz è diventato una tradizione – ha ricordato il presidente di Confartigianato imprese Terni, Mauro Franceschini –. Con questi miniconcerti che si svolgeranno nei locali associati, del centro e dei quartieri, animeremo la città nel periodo di San Valentino. Il jazz ha una grande tradizione a Terni e si sposa bene con l’amore”.
Concetto ribadito dal direttore di Confartigianato, Michele Medori: “Con questi eventi stiamo cercando di vivacizzare il territorio, di accendere la città e insieme le attività associate. Il commercio vive se ci sono iniziative che attirano flussi di persone”.
San Valentino jazz è il primo degli eventi promossi da Confartigianato lungo i dodici mesi per vivacizzare la città; dopo il successo dell’anno passato, anche nel 2025 tornerà come evento finale Sweet Pampepato. Medori ha anche ringraziato gli sponsor che hanno permesso la realizzazione dell’evento: Ancos, Uni.Co, Banca Centro Toscana Umbria, Cassa di risparmio di Orvieto, Intesa San Paolo, Banco Desio/Bper.
Fabrizio Zampetti, ideatore dell’evento, ha annunciato: “Una delle novità del festival di quest’anno è l’allargamento geografico dei locali associati che ospiteranno i concerti e che saranno come negli scorsi in centro, ma anche a Città Giardino, Borgo Rivo e a Piediluco. Gli appuntamenti comprendono concerti che avranno come protagonisti musicisti conosciuti a livello internazionale: il 7 febbraio al Bloom con Antonello Salis e Baba Sissoko; il 9 febbraio al Rendez vous suoneranno Fabrizio Bosso e il Marco Guidolotti trio; sempre al Rendez vous la serata del 14 febbraio si esibirà il trio di musicisti americani Yuille – Rosen – Burgio in tour in Europa che riserveranno una tappa a Terni”.
Un grande spazio anche quest’anno verrà riservato alle eccellenze musicali del territorio: il 13 febbraio, alle ore 18, si esibirà davanti a Pazzaglia il Briccialdi sax 4et; il 14 febbraio, sempre davanti a Pazzaglia, con inizio alle ore 14, suonerà il Low budget orchestra, un’orchestra di venti elementi diretta dal maestro Vincenzo Ritoliposi. “Siamo felici – ha aggiunto Zampetti – di avere riallacciato la collaborazione con il conservatorio Briccialdi che vanta una grande tradizione jazzistica”.
Il festival riporta la storia del jazz lì dove è nato, nei locali.
Concerti jazz nei giorni della festa degli innamorati. Sedici concerti in nove locali, circa cento musicisti coinvolti tra nazionali, internazionali ed eccellenze del territorio. Dal 6 al16 febbraio torna San Valentino Jazz, il festival ideato da Fabrizio Zampetti e prodotto da Confartigianato Imprese Terni, con la direzione artistica del maestro Alessandro Bravo.
Una rassegna spalmata in un tempo lungo in locali del centro e della periferia, tutti associati a Confartigianato Imprese Terni.
Protagonisti musicisti conosciuti a livello internazionale: il 7 febbraio al Bloom Antonello Salis e Baba Sissoko; il 9 febbraio al Rendez vous suoneranno Fabrizio Bosso e il Marco Guidolotti trio; sempre al Rendez vous la serata del 14 febbraio si esibirà il trio Yuille – Rosen – Burgio.
Un grande spazio anche quest’anno verrà riservato alle eccellenze musicali del territorio: il 13 febbraio, alle ore 18, si esibirà davanti a Pazzaglia il Briccialdi sax 4et; il 14 febbraio, sempre davanti a Pazzaglia, con inizio alle ore 14, suonerà il Low budget orchestra, un’orchestra di venti elementi diretta dal maestro Vincenzo Rito Liposi.
“Lo scopo del festival San Valentino jazz come ogni anno – spiega Fabrizio Zampetti – è quello di consolidare l’antico rapporto d’amore di Terni con il jazz; di ospitare musicisti di livello internazionale valorizzando nel contempo le eccellenze del territorio. Ma anche quello di ridare vita, attraverso un evento di qualità che si spalma in diversi locali, al centro cittadino e che si spera come nel passato possa richiamare appassionati dal circondario ma anche da fuori regione”.
San Valentino jazz è ormai una manifestazione consolidata nelle varie elezioni, nata da un’idea di Fabrizio Zampetti subito accolta da Confartigianato Imprese Terni: ospitare concerti jazz a ridosso della festa del santo patrono nonché protettore mondiale degli innamorati. Un’idea vincente, che anno dopo anno, a parte la pausa imposta dal Covid, è andata crescendo come pubblico.
I sindacati Cgil e Cisl dell’Umbria, unitamente alle categorie Filcams e Fisascat, esprimono preoccupazione per la fusione di Coop Centro Italia con Unicoop Tirreno, in Unicoop Etruria, comunicata ufficialmente il 13 gennaio, dopo il via libera dei rispettivi Cda.
“Tale scelta – scrivono i sindacati – comporterà per l’Umbria la riorganizzazione della sede legale, che non sarà più nella regione ma avrà il suo assetto di direzione politica e amministrativa in Toscana. Si assiste a una grande realtà cooperativa che si allontana dal potere decisionale nella nostra regione e non ha definito in modo compiuto un confronto sulle ricadute in termini di sviluppo e occupazione che potrebbero determinarsi in Umbria”.
Le organizzazioni sindacali condividono l’obiettivo di rilanciare la cooperativa e assicurare la sua sostenibilità, “perché costituisce l’elemento prioritario per garantire l’occupazione”. Però aggiungono: che “la riorganizzazione della cooperativa in funzione della fusione già definita presenta delle criticità che dovranno essere affrontate nelle necessarie sedi di confronto”.
Per il movimento sindacale la salvaguardia dei livelli occupazionali e del perimetro commerciale restano presupposti imprescindibili per qualsiasi operazione di rilancio e sviluppo e per ogni possibile scelta che Coop Centro Italia intenderà compiere.
Il processo di fusione coinvolge anche la controllata di Coop Centro Italia “Superconti” che, in base a quanto annunciato, rischia una riorganizzazione che potrebbe coinvolgere i lavoratori occupati nella sede di Terni oltre che il magazzino gestito dalla società Medei
Malgrado le rassicurazioni avute nell’incontro a livello nazionale, evidenziano i sindacati, il rischio che le sedi e i magazzini di Castiglione del Lago e Terni, potrebbero avere ripercussioni in termini di occupazione o con ulteriori esternalizzazioni “è evidente e va arginato con azioni che si dovranno definire nel rapporto con la cooperativa e i livelli Istituzionali di riferimento a partire dalla Regione”.
Ferita al volto con un coltello, mentre era nella sua abitazione, a Terni, nei pressi della stazione ferroviaria.
Un uomo è entrato all’alba nell’abitazione di una 83enne, professoressa in pensione. Quando lo sconosciuto si è trovato davanti l’anziana donna non ha esitato a colpirla al volto con la lama che aveva in mano – presumibilmente un coltello – ferendola in modo fortunatamente lieve.
La donna ha urlato e mentre lo sconosciuto si dava alla fuga un vicino ha chiamato i soccorsi.
L’anziana professoressa è stata trasportata in ospedale, con più di una ferita al volto.
Un’aggressione che ha sconvolto la comunità ternana e sulla quale stanno indagando i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Elena Neri.
Oltre a cercare di dare un nome allo sconosciuto aggressore – sono state anche visionate le telecamere di sorveglianza della zona – si cerca di capire se si sia trattato di una tentata rapina (o di un furto, con il ladro che si è trovato scoperto) oppure di un’aggressione finalizzata ad altro.
Sono morti insieme, madre e figlio, nell’appartamento di via XX Settembre, a Terni, dove si è verificato un incendio la mattina del primo dell’anno.
Lui 59 anni, la donna 87. Morto anche un cane che era nell’appartamento.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti della polizia di Stato e gli operatori del 118. Sono in corso accertamenti sulle cause del rogo e quindi dei due decessi.
La Squadra mobile della polizia di Terni indaga sul ferimento di un 28enne tunisino, trovato a terra la scorsa notte nella zona di Porta Sant’Angelo. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti, che hanno visto il giovane a terra sanguinante.
Il 28enne è stato trasportato in ospedale, alcune ore dopo i medici hanno sciolto la prognosi.
A Perugia è stato invece arrestato un 20enne ritenuto l’accoltellatore che nei giorni scorsi aveva ferito un 22enne nel parcheggio del McDonald’s di Corciano. Secondo quanto sinora ricostruito dagli inquirenti, il 22enne sarebbe stato ferito perché era giunto in soccorso di un amico gay, che era stato accerchiato e aggredito da un gruppo di giovani, tra i quali ci sarebbe il 20enne che è stato poi arrestato.
Polo chimico, filiera del tubo e Accordo di programma Acciai speciali Terni: cosa è cambiato rispetto alla fase di stallo degli ultimi tempi? E’ quanto si chiedono Cgil, Cisl, Uil e Ugl dopo la richiesta che il Comune di Terni ha inviato alla Regione Umbria per aprire tavoli di confronto sulle tematiche del territorio ternano.
Confronto a cui sarebbero invitate anche le organizzazioni sindacali, che però affermano di non aver ricevuto alcuna comunicazione, lamentando la mancanza sinora di un coinvolgimento attivo nelle problematiche del territorio.
“Fermo restando la legittimità della richiesta – scrivono Cgil, Cisl, Uil e Ugl Terni in una nota congiunta – vorremmo ricordare che non più tardi di un mese fa, all’incontro svolto al Ministero MIMIT sulla vicenda relativa all’Accordo di programma, erano stati mostrati da tutti i soggetti istituzionali segnali rassicuranti e buone prospettive per la chiusura di questa lunga discussione. Cosa è cambiato? Ricordiamo che in quella circostanza – sottolineano – solo le organizzazioni sindacali avanzarono perplessità, criticità e proposte, tra gli ottimismi emersi, rimarcando la delicatezza e le problematicità presenti in questa fase di stallo diventata troppo lunga. Non a caso, su quest’ultimo punto, le organizzazioni sindacali di categoria hanno recentemente promosso, in coerenza con le preoccupazioni esplicitate, iniziative di mobilitazione e scioperi, per ribadire l’urgenza e la necessità di discutere nel dettaglio il piano industriale come elemento di certezza e garanzia per le prospettive di sviluppo del sito”.
Cgil Cisl Uil e Ugl ribadiscono quindi, “nel solco delle tradizioni sindacali locali”, che proseguiranno l’azione di rappresentanza sociale “evitando di prestare il fianco a ogni possibile ed eventuale strumentalizzazione politica”, riaffermando che per il sindacato “è prioritario affrontare le questioni relative agli aspetti economici, produttivi, sociali e lavorativi di questo territorio”.
Sarà a Terni in piazza Solferino, dove arriverà il corteo che muoverà da piazza della Rivoluzione francese alle 9.30, la manifestazione in Umbria dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil per venerdì 29 novembre.
Tagli a sanità e servizi pubblici, investimenti mancanti in politiche industriali e sul lavoro tra le ragioni della mobilitazione. “Manovra iniqua, ingiusta e pericolosa che il governo non ha voluto correggere, ascoltando la nostra voce” dicono i segretari generali di Cgil e Uil dell’Umbria, Maria Rita Paggio e Maurizio Molinari.
“La terza Manovra di questo Governo – spiegano i due rappresentanti sindacali – non fa altro che peggiorare le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche dei pensionati, introducendo tagli su sanità, servizi pubblici ed enti locali intollerabili e che spingono sempre più cittadini a rinunciare a curarsi. E’ una deriva intollerabile di fronte alla quale non possiamo stare a guardare”. Ad aggravare il giudizio sulla Manovra c’è una riforma fiscale iniqua, che allarga le disuguaglianze e la parte relativa al cuneo fiscale che diventa tassabile, pagato da molti lavoratori con il maggior gettito Irpef. Per non parlare delle pensioni, dove si incentiva a restare al lavoro più a lungo, nonostante le promesse del Governo.
“Una manovra – proseguono Paggio e Molinari – che non risponde ai bisogni delle persone. La politica avrebbe dovuto rispondere a queste esigenze, tassando quello che andava tassato, come gli extraprofitti delle grandi aziende e mettendo in campo una seria lotta all’evasione fiscale. Alla luce di tutto questo non possiamo non chiedere un impegno alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Nel mirino la sanità e i servizi sociali, ma anche gli investimenti giudicati praticamente inesistenti sulla sicurezza sul lavoro e tutto l’impianto e la visione di Paese, che conferma come i lavoratori dipendenti e i pensionati vengano visti come un bancomat a cui si risponde con aumenti risibili, come i 3 euro per le pensioni.
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