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Tag: lavoratori

In Umbria tredicesima per oltre mezzo milione di pensionati e dipendenti

Da oggi, lunedì, 16,3 milioni di pensionati italiani inizieranno a ricevere la tredicesima mensilità, che entro Natale sarà riscossa anche da 19,7 milioni di lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato. Complessivamente, questa mensilità aggiuntiva verrà pagata dunque a 36 milioni di italiani, i quali, calcola l’Ufficio studi della Cgia, al netto delle imposte (13,8 miliardi l’introito Irpef) incasseranno 42 miliardi di euro.

Di questa cifra – alla quale si aggiungerà il Bonus mamme – se ne spenderanno circa 10 miliardi per i regali di Natale.

Sempre secondo una stima dell’Ufficio studi della Cgia, sono 8 milioni circa i lavoratori dipendenti del settore privato che beneficiano anche della 14esima, che viene erogata nel mese di luglio. I principali contratti nazionali di lavoro che prevedono questa mensilità aggiuntiva sono: l’agricoltura, l’alimentare, l’autotrasporto, il commercio/turismo e il comparto pulizia/multiservizi.

La quattordicesima spetta anche ai pensionati che hanno compiuto 64 anni di età, viene pagata a luglio e il destinatario deve essere in possesso di determinate condizioni. Tra queste, il reddito complessivo non deve superare due volte il trattamento minimo annuo che nel 2025 è pari a 15.688,40 euro.

In Umbria percepiranno la tredicesima 543.913 persone: 262.182 pensionati e 281.731 di lavoratori dipendenti.

Nella provincia di Perugia i percettori saranno 408.255: 193.646 pensionati e 214.609 lavoratori dipendenti. Nel Ternano i percettori saranno complessivamente 135.658: 68.536 pensionati e 67.122 lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato.

In Umbria 28mila pensionati in più rispetto ai lavoratori

In Umbria a fronte di 373.057 lavoratori attivi, si contano 401.288. Un saldo di 28.231 che è frutto delle dinamiche del mondo del lavoro e soprattutto dell’anzianità della popolazione, seconda soltanto alla Liguria, che è infatti l’unica regione del Nord ad avere un saldo negativo. La presenza di un maggior numero di beneficiari di pensioni rispetto ai lavoratori si riscontra in tutta l’Italia meridionale e al Centro, ad eccezione di Lazio e Toscana.

L’Umbria fa registrare anche un indice alto (73.3) di indice di anzianità dei lavoratori del settore privato -dato dal rapporto tra over 55eunder 35, che fa pensare che la situazione peggiorerà in futuro, se non ci sarà un robusto aumento dei lavoratori attivi. Da qui al 2029, del resto, andranno in pensione 44.800 lavoratori umbri, di cui 20.100 nel settore privato.

Quanto alla situazione nelle due province umbre, nel Ternano i pensionati nel 2024 risultavano 104.412 contro 89.730 lavoratori attivi (con un saldo di 14.682 unità). In provincia di Perugia i beneficiari di pensione nello stesso anno (l’ultimo disponibile) erano 296.876, contro 283.327 lavoratori attivi (saldo di 13.549 unità).

In Italia, evidenza l’Ufficio studi della Cgia, a fronte di 7,3 milioni pensioni pagate nel 2024 c’erano più di 6,4 milioni di occupati. Il Mezzogiorno è l’unica ripartizione geografica del Paese che presenta questo squilibrio. La regione con il disallineamento più marcato è la Puglia, che registra un saldo negativo
pari a 231.700 unità. Ad eccezione della Liguria, dell’Umbria e dalle Marche, invece, le regioni del Centro-Nord mantengono un saldo positivo che si è rafforzato, grazie al buon andamento dell’occupazione
avvenuto negli ultimi due-tre anni.

Dalla differenza tra i contribuenti attivi (lavoratori) e gli assegni erogati ai pensionati, spicca, sempre nel 2024, il risultato della Lombardia (+803.180), del Veneto (+395.338), del Lazio (+377.868), dell’Emilia Romagna (+227.710) e della Toscana (+184.266).

Tredicesima e bonus Natale, ecco a chi andrà in Umbria

Oltre 538mila umbri attendono la tredicesima. Esattamente 538.523, di cui 261.954 pensionati e 276.569 lavoratori dipendenti, secondo la stima fatta dalla CGIA. Pari all’1,5% dei quasi 36 milioni di italiani che a fine anno percepiranno questa ulteriore indennità, per un ammontare complessivo di 59,3 miliardi tra quello che erogheranno Inps, le Amministrazioni pubbliche e imprenditori privati. Che al netto delle imposte significa 44,8 miliardi nelle tasche dei beneficiari.

Nella provincia di Perugia la tredicesima è attesa da oltre 404mila persone (circa 211mila i lavoratori dipendenti e oltre 193mila pensionati), mentre nella provincia di Terni l’indennità aggiuntiva di fine anno spetta a oltre 134mila persone, di cui 65.453 lavoratori dipendenti e quasi 69mila pensionati.

La quattordicesima

Alcuni percepiranno a luglio anche la quattordicesima. Secondo una stima dell’Ufficio studi della CGIA, sono tra i 7,5 e gli 8 milioni i lavoratori dipendenti del settore privato che beneficiano anche della quattordicesima. Prevista nei contratti dei settori agricoltura, alimentare, autotrasporto, commercio/turismo, pulizia/multiservizi.

La quattordicesima spetta anche ai pensionati che hanno compiuto 64 anni di età e in presenza di determinate condizioni. Tra queste ultime, nel 2024 il reddito complessivo non deve superare due volte il trattamento minimo. 

Il bonus Natale

Da quest’anno, inoltre, chi ne ha diritto percepirà anche il bonus di Natale di 100 euro netti introdotto dal Governo. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) stima in 4,6 milioni i lavoratori dipendenti che ne hanno diritto. Una misura che interessa solo i lavoratori con redditi medio-bassi ed è riservata solo a chi ha un reddito complessivo non superiore a 28mila euro e la presenza di almeno un figlio a carico. Allo stesso tempo, non bisogna essere incapienti, ossia avere un’imposta lorda su redditi di lavoro dipendente il cui importo sia superiore alle detrazioni (da lavoro) spettanti.

Anche alcuni pensionati riceveranno anch’essi un bonus di Natale pari a 154,94 euro. Questo aiuto, destinato agli anziani che, in linea di massima, percepiscono un trattamento pensionistico non superiore all’importo minimo, interesserà circa 400.000 persone. Il contributo verrà erogato dall’Inps in modo automatico, senza bisogno di presentare alcuna domanda.