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Tag: Perugia

A Perugia un corso di laurea in transizione ecologica

Ha infatti preso il via il corso post laurea di perfezionamento di alta formazione al quale partecipano 20 studenti, anche di fuori regione

L’iniziativa è del Centro interistituzionale di studi e alta formazione in materia ambientale, istituito grazie a una convenzione tra Ateneo e Arpa Umbria. Una occasione “esemplare e virtuosa di collaborazione tra le istituzioni del territorio e per il territorio” lo ha definito il rettore Maurizio Oliviero durante la presentazione a Palazzo Murena. “E’ l’unico esempio in Italia – ha aggiunto – di collaborazione interistituzionale e per questo ci sono le condizioni per farlo diventare un punto di riferimento. Le ambizioni che hanno accompagnato la creazione di Cisafa sono infatti quelle di rendere questo Centro una eccellenza, sia per la nostra regione sia per l’intero territorio nazionale nelle importanti tematiche scientifiche che riguardano l’ambiente, sia in prospettiva economico-giuridica, sia in quella socio-antropologica che, non in ultimo, in quella tecnico-scientifica”. Luca Proietti, direttore generale Arpa Umbria, ha definito il progetto “una straordinaria occasione per fare del bene al territorio”. “L’avvio di questo primo corso – ha aggiunto – è motivo di grande orgoglio per Arpa Umbria perché consolidiamo così il progetto avviato già con una seconda interessante proposta formativa questa volta in tema socio antropologico ricordando che sono già aperte anche le iscrizioni alla Summer school in Patrimoni, salute, conflitto e formazione in materia ambientale”

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Inflazione da record a Perugia

Il capoluogo umbro è la terza città italiana in cui il livello dei prezzi è cresciuto di più nel mese di marzo

Perugia è la terza città d’Italia dove l’inflazione è cresciuta di più a marzo, con un tasso del +8,6% annuo. Questo significa che una famiglia residente, a parità di consumi, si ritrova oggi a spendere +1.975 euro annui a causa della forte crescita dei prezzi al dettaglio. Lo afferma il Codacons che, sulla base dei dati provinciali sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat, ha elaborato la classifica ufficiale delle città dove i prezzi crescono di più a marzo, e le relative ricadute di spesa sulle famiglie in base ai consumi medi dei cittadini residenti. Fortissime – si sottolinea – le differenze territoriali in Italia sul fronte dei prezzi al dettaglio. “Il ribasso dell’inflazione registrato a marzo rispetto ai mesi precedenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – è purtroppo solo una illusione ottica determinata dal calo delle tariffe di luce e gas. Per i beni più acquistati dalle famiglie, come alimentari e carrello della spesa, i prezzi crescono a ritmi ancora molto sostenuti, incidendo in modo pesante sui bilanci familiari”. Genova è stata la città dove l’inflazione è cresciuta di più a marzo, con un tasso del +9,8% rispetto a marzo 2022. Fanalino di coda Potenza, dove i prezzi aumentano solo del +4,8% in un anno.
A Bolzano e Milano le ricadute più pesanti, con la famiglia tipo che a causa dell’inflazione spende oltre 2.200 euro in più su base annua.

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I sessanta anni della Città della Domenica

Ricordato il fondatore il suo ideatore Mario Spagnoli e la figlia di lui, Mariella, a cui è passato il testimone nel 1977

Era il 21 aprile del 1963 quando ‘Città della Domenica’, a Perugia, aprì al pubblico accogliendo migliaia di visitatori ogni anno nella sua doppia veste di parco naturalistico e di divertimenti.
Per celebrare il sessantesimo anniversario della struttura e ricordare ‘un pezzo di storia’ della città e dei perugini si è svolto un incontro a Palazzo dei Priori, durante il quale sono stati raccontati aneddoti, proiettati video storici e ricordate le due più importanti figure che hanno caratterizzato Città della Domenica, il suo ideatore Mario Spagnoli e la figlia di lui, Mariella, a cui è passato il testimone nel 1977.

Una preziosa eredità adesso in mano al nipote Alessandro Guidi, in qualità di direttore, e alla madre di quest’ultimo, Maddalena Furbetta Spagnoli, amministratore unico del parco nonché figlia di Mariella. Entrambi erano presenti, insieme al direttore del Rettilario Carlo Guidi, all’incontro moderato dal caporedattore della Tgr dell’Umbria Luca Ginetto. Hanno preso parte, inoltre, il professor Oliviero Olivieri, promotore della convenzione tra la Facoltà di Medicina Veterinaria (oggi Dipartimento di Medicina Veterinaria) dell’Università degli studi di Perugia e Città della Domenica per la salvaguardia delle razze italiche in via di estinzione, il dottor Valerio Corvisieri, storico e autore del volume ‘Gli Spagnoli e Perugia’, e Michele Patucca, ricercatore storico e videomaker. Inoltre, hanno portato i loro saluti gli assessori comunali Luca Merli ed Edi Cicchi, il vicario generale dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, Simone Sorbaioli, e l’ex assessore alla cultura del Comune di Perugia Maria Teresa Severini.
L’incontro ha anticipato quella che sarà una vera e propria festa nei prossimi giorni a Città della Domenica, passando in rassegna le tappe più importanti della storia del parco perugino. A cominciare dalla sua ideazione e quindi dall’intuizione lungimirante di Mario Spagnoli (figlio di Luisa Sargentini Spagnoli), che con questo parco voleva conciliare il nuovo divertimento di massa per le famiglie con la tradizione tutta italiana di gastronomia e paesaggio.

Quel monte ‘spoglio’ e roccioso, comprato a poche lire proprio perché infruttuoso, venne dunque trasformato per sempre da Mario che procedette dapprima alla piantumazione di 20mila alberi di ulivo e poi alla costruzione di attrazioni varie, anche collaborando con artisti di livello come Franco Prosperi, Bruno Orfei, Maria Pistone Cecchini, e lasciando la porta aperta anche ad ‘arrivi eccellenti’, come la balaustra del Duomo di Perugia o l’albero di plancia dell’incrociatore leggero Montecuccoli, appartenente alla Regia Marina prima e alla Marina Militare italiana, che nelle intenzioni di Mario Spagnoli doveva essere il primo di una serie di reperti che avrebbero dato vita ad un museo della marina italiana nella sua ‘Spagnolia’. Suo il brevetto della ‘pastasciutta elettronica’ e di altri piatti espressi congelati che venivano serviti nel ristorante di Città della Domenica, come ha raccontato Corvisieri, ricordando quanto fossero innovative le idee del Cavaliere del lavoro Spagnoli. “L’idea è quella di un parco immerso nella natura, con un’atmosfera fiabesca e magica, dove si impara divertendosi – ha precisato Furbetta-Spagnoli -. Negli anni Sessanta Città della Domenica è stato il primo parco divertimenti in Italia, poi con l’avvento dei parchi moderni è diventato retrò e ora è nuovamente alla moda, perché in grado di mantenere un’anima ludico-didattica ed ecologica, veicolando valori essenziali per i bambini come l’amore per gli animali e la natura, l’essere protagonisti dei giochi e non semplici spettatori, per stimolare creatività e fantasia, senza dimenticare che in tutto questo vengono coinvolti i genitori, perciò si vivono emozioni tutti insieme che restano per sempre. Per questo dobbiamo ringraziare Mariella Spagnoli, mia madre, che quando tutti i parchi in Italia andavano verso una certa direzione, si è battuta affinché il nostro mantenesse lo spirito originario”. “Il nostro futuro – ha aggiunto Alessandro Guidi – sta nella valorizzazione e riscoperta di quella che è stata la più grande innovazione in tema di parchi e rappresenta per tutta la comunità perugina e umbra un grande vanto, che continuerà ad evolversi mantenendo sempre quell’anima unica e innovativa che ha avuto sin dall’origine”. Una delle vocazioni di Città della Domenica, negli anni, è stata quella di salvaguardare le specie in via di estinzione, in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia. “Il primo incontro con Città della Domenica – ha raccontato Olivieri – è stato alla fine degli anni ’70. Questo ha portato ad una convenzione per la salvaguardia e la valorizzazione di alcune razze, tra cui l’asino bianco dell’Asinara e l’asino grigio. Nel tempo sono state accolte anche altre da tutelare come il cavallino della giara, la pecora sopravissana, la capra girgentana e il suino nero delle Madonie, creando dei nuclei che sono poi stati fatti rientrare nei posti di origine”. “La Città della Domenica – ha dichiarato Merli – rappresenta per i perugini un elemento identitario conosciuto in tutta Italia, potendosi definire, a tutto diritto, il parco per intrattenimento per eccellenza. Auspico che la festa di oggi non sia soltanto un punto di arrivo, ma soprattutto una nuova partenza che continui a regalare a perugini e turisti gioia e divertimento”. L’assessore Cicchi ha ricordato, poi, come Città della Domenica sia stato per tutti i perugini un luogo dove passare i momenti più belli della propria infanzia e gioventù e come la struttura è oggi pronta a ripartire con un nuovo slancio.

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Con i soldi del Pnrr l’Umbria attiverà nuovi treni

Si tratta complessivamente di 22 milioni di euro destinati al trasporto regionale

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Nuovi treni in arrivo per il servizio di trasporto ferroviario dell’Umbria.
Nell’ambito degli interventi per il progressivo potenziamento e riqualificazione, la Giunta regionale ha infatti deliberato, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche un atto definito “strategico di grande importanza in cui individua Trenitalia quale soggetto attuatore di tre decreti ministeriali di finanziamento per il rinnovo di materiale rotabile ferroviario, uno dei quali finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, relativo all’acquisto di treni ad alimentazione elettrica o a idrogeno”.

Palazzo Donini spiega che si tratta di complessivi 22 milioni di euro circa, che sono stati incanalati all’interno del contratto di servizio tra la Regione stessa e Trenitalia, innalzando il cofinanziamento regionale da 8,5 a circa 30 milioni di euro. Il maggior contributo derivante dai finanziamenti statali intercettati dalla Regione – prosegue la nota – consentirà all’Umbria di dotarsi di un ulteriore elettrotreno tipo Pop a quattro casse, che andrà ad aggiungersi ai 12 con velocità di fiancata di 200 chilometri orari già previsti con il vigente piano degli investimenti, e di ottenere comunque un risparmio in termini di spese correnti fino alla scadenza dell’attuale contratto di servizio, nel 2033. Trenitalia – specifica ancora Palazzo Donini – ha garantito, grazie alle procedure ad evidenza pubblica già svolte e sfociate nell’accordo quadro per la fornitura di diverse tipologie di elettrotreni, il rispetto delle scadenze previste dal Pnrr per l’emissione degli ordinativi dei nuovi treni, attualmente previsti entro il 30 giugno prossimo.
Il primo treno oggetto di fornitura sarà posto in esercizio entro il 31 dicembre 2024, “nel pieno rispetto delle ulteriori obbligazioni derivanti dal Pnrr”.

Pnrr, in Umbria ci sono in cantiere 200 progetti

I progetti già avviati sono 62, ma le risorse destinate alla regione sono nel complesso pari a 2,1 miliardi

In Umbria sono concentrati su 200 progetti, ciascuno con un investimento di più di un milione di euro, la maggior parte dei fondi intercettati con il Pnrr. Di questi risultano avviati 62 interventi per un totale di 567 milioni, secondo i dati presenti nel sistema di monitoraggio nazionale Regis, ai quali si aggiungono i circa 500 progetti più piccoli (sotto il milione ciascuno) per un totale di ulteriori 80 milioni. Complessivamente l’Umbria ha intercettato risorse del Pnrr per 2,1 miliardi di euro destinate a oltre 2 mila progetti. In riferimento alla popolazione, la Regione guidata da Donatella Tesei ha fatto meglio di quella che risulta la media del Paese.
Così come per numeri e importi di lavori avviati.
La concentrazione della maggior parte dei fondi su progetti “grandi” è stata voluta per evitare il rischio di una loro dispersione. I 200 che superano, ognuno, il milione di euro di spesa riguardano diversi settori. Circa 795 milioni andranno a infrastrutture e collegamenti, 110 per nuovi mezzi di trasporto, 225 milioni per la messa in sicurezza o realizzazione nuove scuole ed asili, 393 per la digitalizzazione e ricerca, 106 per la riqualificazione urbana, 90 per la mitigazione del rischio idrogeologico e l’efficientamento delle reti idriche. Ci sono poi 40 milioni per interventi nei borghi, 28 per l’efficientamento energetico e 106 per case e ospedali di comunità. Ci sono poi 138 progetti ancora non presenti nel sistema Regis, ma che in parte sono già in essere e risulteranno nel prossimo monitoraggio. Dei 2,1 miliardi intercettati, 1,8 sono destinati ai 200 grandi interventi, mentre i restanti 282 milioni sono divisi in 1.931 medi e piccoli interventi di cui, come già detto, circa 500 sono in corso per un totale di 80 milioni di euro

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E’ firmata da Armando Testa la nuova campagna televisiva per promuovere l’Umbria

Un Perugino che se ne va a spasso per le città è l’idea dello spot che passa in tv da oggi


Il Perugino esce “furtivamente” dal suo celebre dipinto l’Adorazione dei Magi custodito nella Galleria nazionale dell’Umbria a Perugia, per allontanarsi verso l’uscita alla scoperta delle bellezze delle città e dei borghi umbri: riparte la campagna di promozione turistica della Regione e, questa volta, sarà “il meglio Maestro d’Italia” in persona, a promuovere la stagione primaverile con un nuovo spot video a firma di Armando Testa.
Dal 2 aprile in televisione.
La Regione spiega in una nota che il film si apre in una delle Sale più belle della Galleria nazionale dalla quale si allontana il Perugino che, una volta in strada, si proporrà ad una coppia di turisti come insolita guida, alla scoperta delle bellezze dell’Umbria. Il frenetico viaggio del trio toccherà i luoghi cari al grande artista: da Città della Pieve al Trasimeno, da Panicale alla Cascata delle Marmore, in un susseguirsi di borghi spettacolari, paesaggi mozzafiato e opere magistrali. “Ingredienti che rendono la vacanza in Umbria un’esperienza indimenticabile” sottolinea la Regione. Lo spot si chiude con un invito a “Vivere l’arte con nuove emozioni” e lo storico “Umbria. Cuore verde d’Italia”. La campagna di comunicazione prevede una rotazione di tre soggetti formato 30 secondi che, nella parte finale, fotografano territori diversi in modo da dare visibilità al panorama umbro nella sua completezza. A partire dal mese di maggio il viaggio vedrà altri territori umbri che faranno da sfondo.

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Prada assume 85 persone nella sede di Torgiano

Previste altre assunzioni nell’Italia centrale

Il gruppo Prada assume in varie regioni tra cui in Umbria. Complessivamente si tratta 449 persone da inserire in stabilimenti del gruppo. In Umbria sono programmate 85 assunzioni nello stabilimento di Torgiano dove viene realizzata la maglieria. In programma ci sono anche altre 76 assunzioni che verranno realizzate a breve nelle fabbriche di Prada che si trovano in provincia di Perugia, Arezzo, Ancona e Firenze. Per i nuovi dipendenti è previsto un corso di formazione a cui far seguito l’inizio dell’attivitò lavorativa entro la fine dell’anno. Il direttore industriale di Prada Massimo Vian spiega che”Il gruppo continua a investire nella propria filiera produttiva, coerentemente con quanto annunciato a fine 2021 durante il Capital Markets Day. Potenziamo la nostra struttura industriale, rispettosi dei partner di lungo periodo. Le oltre 400 assunzioni saranno strategiche per far crescere il gruppo nei prossimi anni e la Prada Group Academy giocherà un ruolo sempre più fondamentale per il nostro sviluppo e per quello del tessuto produttivo italiano del settore. Consideriamo nostro dovere formare giovani talenti e mantenere vivo il sapere artigianale”.

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Export umbro in crescita

Il valore i delle esportazioni a fine 2002 ha fatto registrare un incremento del 23,7%, ben oltre la media nazionale. Il presidente di Export Umbria Concetti spiega su quali paesi si punta

L’export umbro nel 2022 ha avuto un aumento del 23,7% rispetto all’anno precedente, un dato leggermente migliore rispetto alla media dell’Italia. Attestandosi complessivamente a 5,8 miliardi rispetto ai 4,7 del 2021. Lo sottolinea Confindustria secondo la quale da una indagine campionaria, condotta da Umbria export, la propria agenzia per l’internazionalizzazione, tra le aziende associate, emerge che la maggior parte ha riscontrato trend positivi delle esportazioni in valore. Gli esiti dell’indagine campionaria mostrano inoltre alcuni orientamenti per il 2023. La maggior parte delle aziende prevede un consolidamento ed un aumento delle esportazioni per l’anno in corso. Le aree verso le quale si prevedono le maggiori performance sono gli Usa e l’Europa (soprattutto Germania, Francia). Particolare attenzione viene riservata al Regno Unito e alla Svizzera. «Stando a quanto emerge dall’indagine, possiamo guardare con maggiore fiducia al 2023» sottolinea il presidente di Umbria Export Riccardo Concetti in una nota diffusa da Confindustria. «Nonostante lo scenario complesso – aggiunge -, i settori più rappresentativi dell’economia umbra, a partire dalla meccanica, dall’agroalimentare e dal tessile sembrano orientati all’ottimismo. È vero che c’è una componente esogena collegata al prezzo delle importazioni, ma continuano a crescere anche i volumi, e questo è importante. Anche i principali servizi richiesti, partecipazione a fiere internazionali e assistenza nella ricerca controparti ed organizzazione di incontri bilaterali testimoniano da una parte il chiaro ritorno verso iniziative promozionali in presenza e dall’altro l’interesse a sviluppare nuovi contatti anche utilizzando nuovi strumenti e approcci digitali. L’indagine mostra anche un interesse delle aziende verso la formazione tecnica su tematiche doganali e verso gli strumenti finanziari pubblici che possano supportare questa importante fase di consolidamento e soprattutto di ripresa».

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L’archistar Mario Botta progetterà la nuova cittadella giudiziaria di Perugia

La realizzazione del primo lotto sul carcere femminile per la sede della Procura della Repubblica avverrà entro metà 2026 e il secondo lotto per gli altri uffici del tribunale sul sito dell’ex carcere maschile entro il 2027

La presidente della Regione, Donatella Tesei, ha incontrato venerdì pomeriggio a palazzo Donini il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il procuratore Sottani e altri rappresentanti del Tribunale di Perugia, il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme, e alcuni tecnici, tra cui l’architetto Mario Botta che ha presentato lo studio preliminare del progetto della Cittadella giudiziaria di Perugia che si realizzerà nel compendio dell’ex carcere maschile e femminile. Il sito, in abbandono da circa 20 anni, ora è pronto a rivivere raccogliendo tutte le funzioni di giustizia. L’architetto Botta ha sottolineato la forza etica e morale del progetto di trasformazione del carcere in luogo di servizi di giustizia; la valorizzazione dell’immobile vincolato passa attraverso la qualità del moderno dei materiali, delle tecnologie che verranno utilizzate e delle soluzioni per portare luce e vita all’interno. Il direttore dell’Agenzia del Demanio Dal Verme ha confermato il cronoprogramma che prevede l’apertura della Conferenza di servizi sul Progetto di fattibilità tecnico-economica rafforzato entro settembre prossimo, la pubblicazione del bando per l’appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione entro l’anno. La realizzazione del primo lotto sul carcere femminile per la sede della Procura della Repubblica avverrà entro metà 2026 e il secondo lotto per gli altri uffici del Tribunale sul sito dell’ex carcere maschile entro il 2027. La rapidità con cui si è arrivati alla definizione dello studio progettuale – spiega la Regione – è il frutto di una grande intesa ed empatia istituzionale che da meno di un anno si è sviluppata tra gli uffici del Mic, della Regione, del Comune e del Corpo dei vigili del fuoco che hanno lavorato insieme all’Agenzia del demanio e al Politecnico di Milano sotto la regia dell’architetto Botta. «Quando si presentano questo tipo di opportunità – ha affermato il direttore Dal Verme – in cui vi è disponibilità di risorse e sinergie istituzionali, è necessario riuscire a coglierle, così come stiamo facendo noi. La volontà dell’Agenzia è di soddisfare appieno le esigenze di giustizia e di tutti gli stakeholder creando rigenerazione per la città di Perugia». Soddisfazione è stata espressa dalla presidente della Regione e dal sindaco Romizi per quella che è stata definita una riunione estremamente fattiva che rende una prospettiva concreta e tangibile di poter offrire al sistema giudiziario spazi adeguati e funzionali, rivalorizzando, allo stesso tempo, un importante rione del centro storico. a cui verrà restituita nuova vita. «È un progetto estremamente importante per la città e la regione tutta, – ha sottolineato Tesei – che ho seguito con grande attenzione e impegno sin dall’inizio del mio mandato e ora finalmente potrà vedere la sua realizzazione». «Restituiamo a nuova vita – ha detto il sindaco Romizi – a luoghi fino a oggi in disuso, a spazi rilevanti della nostra città, a cui torniamo a dare una luce, una funzione e una fruizione al passo coi tempi. Un’altra ferita della nostra città che si risana». Una delle prossime tappe sarà la presentazione del progetto stesso ai principali stakeholder e alla cittadinanza

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Silvia Pagliacci alla guida di Federfarma regionale

Silvia Pagliacci, titolare di farmacia a Valfabbrica ed attuale presidente di Federfarma Perugia, è stata nominata nuova presidente di Federfarma Umbria, l’unione sindacale dei titolari di farmacia della regione

Pagliacci, 57 anni, ha ricoperto in passato anche la carica di presidente nazionale del Sunifar, il sindacato unitario delle farmacie rurali.
Succede ad Augusto Luciani e, prima donna a farlo, guiderà la sigla sindacale per il triennio 2023-2025. Vicepresidente è Maria Cristina Bonanni. “Ci aspettano nuove sfide – ha commentato Silvia Pagliacci – consci che la salute dei cittadini debba rimanere sempre l’obiettivo prioritario. La farmacia può e deve svolgere una funzione di presidio sanitario fondamentale, un riferimento strategico per la popolazione grazie ai tanti servizi offerti, alle campagne di screening e prevenzione, ai progetti di salute e benessere avallati e ideati. In tutto ciò, all’insegna della continuità, siamo pronti a proseguire il cammino che negli anni ha portato le farmacie umbre a diventare una componente importante della sanità regionale”.

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