Foligno, i carabinieri stanno vagliando i rilievi effettuati sul posto dai vigili del fuoco
Non era ancora l’alba quando è scattato l’allarme per un incendio in un bar del centro storico di Foligno.
I vigili del fuoco sono arrivati sul posto intorno alle 4 ed hanno provveduto a spegnere le fiamme. All’interno non c’erano persone, ne altre sono state coinvolte nelle vicinanze. Ingenti i danni alla struttura.
Sul posto è giunta anche una pattuglia dei carabinieri. Le cause dell’incendio sono al momento in corso di accertamento. Dai riscontri fatti, però, prende corpo l’ipotesi della natura dolosa.
L’intensa pioggia di questi giorni ha fatto crollare parte delle mura urbiche del borgo di Vallo di Nera, già minate dal terremoto.
Il crollo si è verificato a metà pomeriggio di venerdì e fortunatamente non ha coinvolto persone, né auto nella strada sottostante.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Norcia, insieme a forze dell’ordine e tecnici comunali.
La squadra dei vigili del fuoco ha provveduto all’interdizione di tutta l’area interessata dal cedimento, che ha coinvolto un edificio comunale ed alcuni fabbricati privati. Due famiglie sono state evacuate.
Sono rimasti feriti in modo grave due giovani, entrambi di Gubbio, che si sono scontrati frontalmente mentre erano alla guida delle loro auto sulla statale Eugubina.
Il 26enne è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Perugia, dove è ricoverato in prognosi riservata. Per liberarlo dalle lamiere dell’auto è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del Distaccamento di Gubbio.
Il 19enne, che ha riportato traumi minori, è invece arrivato all’ospedale di Perugia in autoambulanza da quello di Branca.
La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Gubbio.
Affari online, ma in realtà erano truffe, perché la merce, nonostante i pagamenti, non è stata consegnata. I carabinieri della Compagnia di Gubbio hanno individuato tre presunti truffatori online, che avrebbero raggirato dei cittadini del territorio della fascia appenninica, convincendoli a versare somme di denaro per l’acquisto di beni mai consegnati.
Un 26enne rumeno, spacciandosi per venditore di libri, traeva in inganno un 30enne di Sigillo, facendogli pagare con bonifico bancario di 2.700 euro l’acquisto di libri di significativo valore, rendendosi poi irreperibile.
Un 21enne della provincia di Alessandria avrebbe raggirato un 53enne residente a Nocera Umbra, promettendo la vendita di un’autovettura a seguito del versamento, tramite ricarica avvenuta con una carta di pagamento, di una caparra di 1.000 euro, per poi rendersi irreperibile, non rispondendo più neanche alle richieste di contatto.
Un 26enne di Castellammare di Stabia (NA) pubblicava annunci online di telefoni cellulari costosi, a cui rispondeva un 29enne residente a Nocera Umbra, allettato dal prezzo competitivo dei prodotti, per i quali aveva versato un bonifico di 1.000 euro, senza ricevere alcun telefono.
I tre sono stati identificati dai carabinieri a seguito di investigazioni consistenti in accertamenti bancari, analisi di conti correnti e transazioni finanziarie e successive verifiche delle identità collegate ai rapporti finanziari, ove erano state veicolate le somme fraudolentemente asportate.
Una volta rintracciati, sono stati deferiti in stato di libertà dalle Stazioni sarabinieri di Sigillo e Nocera Umbra alle rispettive Procure della Repubblica di Perugia e Spoleto che hanno coordinato le indagini.
Ha sottratto quasi 8mila euro al titolare di un bar, fingendosi un assistente per i pagamenti digitali. I carabinieri di Tavernelle, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla denuncia del barista, hanno denunciato in stato di libertà un 38enne, di origini campane, ritenuto presunto responsabile del reato di truffa.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dai militari dell’Arma, l’uomo avrebbe contattato il titolare del bar fingendosi un operatore di una piattaforma di servizi di pagamenti digitali, comunicandogli che era stato riscontrato un’operazione anomala e che avrebbero dovuto avviare insieme una procedura di risarcimento.
Poco dopo, al fine di ottenere il rimborso di tale pagamento non regolare, il finto operatore avrebbe inviato al commerciante tramite messaggistica social un qr-code da scansionare. Effettuata la scansione, però, anziché ricevere lo “storno” della somma di denaro pagata per errore, il titolare del bar è stato indotto in errore e ha effettuato otto distinte operazioni di bonifico/ricariche su carta prepagata per un importo complessivo di oltre 7.800 euro.
Gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno permesso di risalire all’intestatario del conto corrente postale associato alla carta di credito e tutti i successivi movimenti contabili effettuati per prelevare e spostare il denaro sottratto al barista.
Verificata l’identità, l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia, che ha coordinato le indagini, poiché ritenuto presunto responsabile del reato di truffa.
E’ morto nella sua auto in fiamme, dopo essere uscita di strada con la sua Fiat Panda. La vittima dell’incidente che si è verificato martedì mattina in località Sismano di Avigliano Umbro è un 70enne.
Un passante, che si era fermato per cercare di estrarre l’uomo nell’auto già in fiamme, è rimasto lievemente ustionato ed è stato comunque trasportato in ospedale.
Niente da fare, invece, per il 70enne alla guida della Panda.
Sul posto, insieme al personale sanitario, sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri di Amelia.
Disagi sulla statale Flaminia, all’altezza dell’uscita di Nocera Umbra, giovedì pomeriggio, a causa di un camion, che trasportava un container, che è uscito di strada e si è ribaltato.
All’arrivo dei vigili del fuoco di Gaifana il conducente del mezzo pesante era già stato estratto dal 118, cosciente e solo con qualche escoriazione e dolore ad una spalla. L’uomo è stato trasportato all’ospedale per le cure del caso.
Intervenuta l’autogru da Perugia per il recupero del mezzo, operazione che è risultata piuttosto complessa. Sul posto anche i carabinieri di Gualdo Tadino, l’Anas e l’Arpa, a causa dello sversamento di gasolio. Disagi al traffico in quel tratto della statale Flaminia.
E’ stato arrestato nei pressi di un’officina dove aveva portato a riparare l’auto con la quale, poco prima, aveva investito un ciclista, uccidendolo.
Per i carabinieri della Compagnia di Todi è stato il 53nne, un italiano del posto, ad aver investito il ciclista 77enne che mercoledì mattina stava percorrendo la statale 317 a San Valentino della Collina.
L’incidente era avvenuto nella tarda mattinata. I sanitari del servizio 118 avevano soltanto potuto constatare il decesso dell’anziano.
Immediatamente sono scattate le indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Todi. Grazie all’immediata analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e ai successivi accertamenti, i carabinieri sono riusciti a rintracciare il presunto responsabile, appunto nei pressi di un’autofficina, dove aveva lasciato il veicolo incidentato per le relative riparazioni.
L’auto e la bicicletta sono stati posti sotto sequestro.
La salma della vittima è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’eventuale esame autoptico.
Il conducente dell’auto, risultato negativo agli accertamenti alcolemici e tossicologici, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, come disposto dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Spoleto che coordina le indagini. Contestualmente, gli è stata ritirata la patente di guida.
Le indagini proseguono per ricostruire con esattezza la dinamica del tragico evento.
Siglato in Prefettura il “Patto per Terni Sicura”, che prevede “azioni integrate e progetti specifici in materia di sicurezza urbana, volti alla prevenzione e al contrasto della criminalità diffusa, attraverso il rafforzamento dei sistemi di controllo del territorio, l’impiego di nuove tecnologie, l’implementazione della videosorveglianza con l’introduzione di nuove telecamere, la manutenzione ed il potenziamento della rete di illuminazione pubblica”.
Il Patto è stato firmato dalla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, dal prefetto Antonietta Orlando, dal sindaco Stefano Bandecchi, dal vice presidente della Provincia di Terni Francesco Ferranti e dai vertici provinciali delle forze dell’ordine e di polizia.
Si prevede l’istituzione di una Cabina di regia, coordinata dalla Prefettura e composta da rappresentanti di Regione, polizia locale e provinciale, questura, carabinieri, guardia di finanza e zona telecomunicazioni della polizia di Stato, all’interno della quale sarà garantito uno scambio informativo e l’analisi congiunta della realizzazione degli obiettivi che permetterà di modellare progressivamente le azioni concrete alle mutevoli esigenze del contesto.
Denunciato un minorenne per l’aggressione subita in casa lo scorso 7 gennaio da una professoressa in pensione. La donna, di 83 anni, aveva trovato uno sconosciuto, all’alba, nella sua abitazione, nella zona della stazione ferroviaria, a Terni.
Il giovane, prima di fuggire, l’aveva ferita gravemente al volto con un coltello.
La donna era stata trasportata all’ospedale di Terni. Subito erano scattate le indagini da parte dei carabinieri per risalire all’autore dell’aggressione.
Ora la svolta, con la Procura di Terni che ha inviato gli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, procedendo nei confronti del minorenne, al quale vengono contestati i rati di rapina aggravata e lesioni.
Al giovane è stato è stato notificato un avviso di accertamenti tecnici irripetibili.
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