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Gravi ferite alla testa, al “Gemelli” il bimbo morso da un cane

E’ stato trasferito a Roma, già nella serata di domenica, con l’elisoccorso, il bambino di 15 mesi morso al volto da un cane corso di un parente. Il piccolo, che si trova ricoverato nel reparto maxillo-facciale pediatrico del policlinico “Gemelli” di Roma, ha lesioni gravi, che forse richiederanno ulteriori interventi chirurgici. Secondo le autorità sanitarie non è comunque in pericolo di vita.

ll bambino era stato inizialmente preso in cura all’ospedale di Spoleto La ferita più grave, trapassante della regione zigomatica e della guancia, insieme a quella a livello della regione occipitale sinistra, pur in presenza di parametri “stabili”, è stato trasferito in codice rosso all’ospedale di Terni, dove è stato sottoposto a un primo intervento chirurgico, durato due ore. Poi, sempre nella serata di domenica, il trasferimento al “Gemelli” di Roma.

L’animale, un corso grigio di taglia grande, in accordo con il proprietario, è stato portato per motivi di sicurezza nel canile sanitario di San Gemini dal dottor Nicola Danza dell’Unità operativa complessa Sanità pubblica veterinaria della Usl Umbria 2, diretta dal dottor Luca Nicola Castiglione.

L’Asl2 chiarisce che il molosso verrà tenuto in osservazione per qualche giorno prima di essere nuovamente consegnato ai proprietari. Come anticipato, secondo quanto previsto dalla normativa, sarà effettuato un esame comportamentale per determinare l’eventuale ordinanza a cui si dovrà attenere il proprietario.

Su quanto accaduto nell’abitazione di San Giacomo di Spoleto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri, anche sulla base delle relazioni del Servizio veterinario della Asl2.

Aree interne, dalla Regione interventi di 9,3 milioni per il Sud Ovest Orvietano

Aree interne, dalla Giunta regionale il via libera alla strategia “Abitare e crescere: cultura, natura e cura tra generazioni”, per il Sud Ovest Orvietano, con interventi per 9,3 milioni di euro.

Il provvedimento è stato proposto dall’assessore regionale con delega alle Aree interne, Simona Meloni.

Utilizzando le risorse del PR Umbria FESR e FSE+ 2021-2027, la Regione avvia un piano articolato che mette al centro rigenerazione urbana, promozione del patrimonio naturale e culturale, rafforzamento dei servizi socio-sanitari, inclusione lavorativa, istruzione e formazione.

Le azioni

La strategia prevede azioni importanti: quasi 3,5 milioni per la riqualificazione degli spazi pubblici, oltre 1,4 milioni per il patrimonio naturale e l’ecoturismo, interventi su infrastrutture sanitarie, servizi culturali e turistici, ma anche progetti per l’inclusione socio-lavorativa, l’istruzione e l’occupazione giovanile. Significativo anche il finanziamento al progetto “Insieme”, finalizzato all’integrazione socio-sanitaria delle comunità locali.

Meloni: le Aree interne luoghi generativi di futuro

“Questa strategia – afferma l’assessore Simona Meloni – è frutto di un importante lavoro di co-progettazione tra Regione, territori e amministrazioni locali. È la conferma che le Aree Interne non sono periferie, ma luoghi generativi di futuro. Con questi interventi puntiamo a migliorare concretamente la qualità della vita delle persone, rafforzare le opportunità di lavoro e creare nuove occasioni per i giovani, in particolare nelle aree più fragili. L’Umbria – prosegue Meloni – sceglie di investire sulla prossimità, sulla coesione e sull’inclusione. Lo fa in modo concreto, con risorse mirate e una visione chiara: quella di un’Umbria che cresce insieme e non lascia indietro nessuno”.

“Come Regione – conclude Meloni – vogliamo restituire protagonismo alle nostre comunità, sostenendo modelli di sviluppo sostenibili, radicati nei territori e attenti alle persone. Questa strategia è un esempio concreto di buona programmazione, che guarda lontano. Siamo orgogliosi di essere al fianco dei comuni e delle cittadine e cittadini del Sud Ovest Orvietano in questa sfida di rigenerazione e rinascita”.

Incidente sulla SS75, al lavoro per recuperare la bisarca uscita di strada

Vigili del fuoco al lavoro con un’autogru per recuperare la bisarca uscita di strada lungo la SS75, all’altezza di Rivotorto, in direzione Foligno, dopo aver tamponato un’auto.

Dopo il soccorso ai feriti – per una ragazza 21enne è stato necessario l’intervento dell’elisoccorsoperiltrasporto all’ospedale di Perugia – sul posto stanno operando, insieme ai vigili del fuoco, la polizia stradale e il personale Anas, per la gestione della viabilità. In quel tratto si transita infatti attualmente sono in una corsia in direzione sud.

Successivamente, sempre lungo la SS 75, si sono verificati altri due incidenti: uno nella stessa direzione del primo evento, probabilmente causato dai rallentamenti del traffico, e un altro in direzione opposta, dopo lo svincolo per Santa Maria degli Angeli.

Appalti: Corridore attacca in Consiglio Confartigianato, che chiede una rettifica: “Parole ingiustificate”

Quantomeno “inopportune”. Ma le parole pronunciate nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Terni dal vice sindaco Riccardo Corridore contro Confartigianato, che ha sollevato il tema degli appalti comunali, vanno ben oltre, per tono, contenuto e ruolo di provenienza. Parole che per l’associazione “meritano un chiarimento pubblico”.

Rappresentatività

“Confartigianato – ricorda l’associazione in una nota – rappresenta da decenni, con trasparenza e piena legittimazione democratica, gli interessi degli Artigiani e delle PMI del territorio. La nostra rappresentatività è verificata periodicamente dalla Camera di Commercio e certificata dalla libera scelta di oltre 2500 imprese locali. Metterla in dubbio, come ha fatto il vicesindaco, significa mistificare la realtà e indebolire il tessuto economico e sociale della città. Un danno – sottolinea l’associazione – che colpisce non solo la nostra associazione, ma anche le altre e l’intero sistema delle imprese locali”.

Ruolo delle istituzioni

“Un amministratore pubblico ha il dovere di misurare parole e toni, soprattutto quando parla da un consesso istituzionale. Le affermazioni del vicesindaco Corridore travalicano ogni limite accettabile, utilizzando un ruolo istituzionale per attaccare un interlocutore legittimo” ricorda Confartigianato. Che ribadisce quali sono i fatti su cui l’associazione – e poi anche altre – chiama legittimamente l’Ente al confronto: il frequente ricorso al massimo ribasso da parte del Comune e delle sue partecipate; la mancata applicazione delle premialità alle imprese locali (art. 108 comma 7 del Codice degli Appalti); l’insufficiente dimostrazione, secondo Confartigianato, dell’economicità nelle scelte di internalizzazione dei lavori.

Eppure, Confartigianato sottolinea con rammarico come al confronti si preferisca spostare il confronto “su un piano meramente politico, estraneo al nostro ruolo e al nostro stile. È la prima volta, nella storia istituzionale della città, che assistiamo a un uso tanto disinvolto e propagandistico di una carica pubblica contro un’associazione di categoria”.

“Ancora più grave – aggiunge Confartigianato – è il modo in cui il vicesindaco Corridore descrive il rapporto con le associazioni: non come luogo di dialogo e proposta, ma come strumento di controllo del consenso. Una visione distorta, che dice molto su chi la pronuncia e nulla sulla realtà dei fatti”.

Chiarezza e disponibilità al confronto

Confartigianato prosegue però sulla sua linea, di correttezza e apertura al confronto, nell’interesse delle imprese e, in questo caso, della città. “Nonostante la gravità di quanto accaduto – scrive l’associazione – confermiamo la nostra totale disponibilità al confronto, e riteniamo utile la conferenza stampa annunciata dalla Giunta per rispondere nel merito alle osservazioni che abbiamo avanzato sugli appalti pubblici. La attendiamo con serenità, pronti a rispondere, con lo spirito costruttivo che ci contraddistingue”.

Richiesta di rettifica

Nel frattempo, però, Confartigianato chiede formalmente che il vicesindaco Corridore rettifichi pubblicamente le proprie affermazioni. “Lo deve non solo alla nostra Associazione, ma alla dignità del ruolo istituzionale che ricopre” chiarisce Confartigianato. Che conclude assicurando: “In ogni caso garantiamo che Confartigianato Terni continuerà senza timori e senza silenzi a svolgere il proprio compito, tutelando trasparenza, legalità e concrete pari opportunità negli appalti pubblici, nell’interesse delle imprese, dei cittadini e della buona amministrazione”.

Bimbo di 15 mesi morso alla testa da un cane corso: operato, l’animale in osservazione

Un bambino di soli 15 mesi è stato operato all’ospedale di Terni dove è arrivato in elisoccorso dal pronto soccorso di Spoleto a seguito dei morsi di un cane corso alla testa e ad una mano.

L’aggressione è avvenuta nell’abitazione della famiglia, a San Giacomo di Spoleto, dove vive anche il parente proprietario del cane.

I genitori del bambino lo hanno trasportato al pronto soccorso del San Matteo degli Infermi. Qui i medici hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso Nibbio per il trasporto rapido all’ospedale di Terni, dove è stato sottoposto ad una prima operazione. Le condizioni sono critiche, vista l’età, ma il piccolo, secondo le autorità sanitarie, non sarebbe in pericolo di vita.

Nel luogo in cui il cane ha aggredito il piccolo sono arrivati i carabinieri, oltre alle autorità sanitarie. Che hanno provveduto a portare l’animale in una struttura, dove è sotto osservazione. In base alle normative nazionali e regionali, le autorità sanitarie dovranno infatti effettuare una valutazione comportamentale dell’animale, per verificarne la pericolosità e determinare i conseguenti provvedimenti per il proprietario affinché il cane non rappresenti un pericolo.

L’attuale normativa non prevede l’abbattimento dei cani – se non durante un’aggressione in corso, per salvare la vittima – ma una procedura che porta poi a misure che il proprietario deve rispettare. A lui, ovviamente, spettano le spese, anche nel caso l’animale debba restare in una struttura di reinserimento.

Chi ha un cane può rinunciare alla custodia – provvedendo appunto alle spese nel caso in cui se ne faccia carico una struttura pubblica o una convenzionata – ma non alla proprietà.

Restano ovviamente le eventuali responsabilità civili e penali in grado di aggressioni a persone o altri animali.

Patto di Amicizia tra la Porziuncola e Collemaggio

In occasione della Solennità del Perdono d’Assisi nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola è stato sottoscritto il Patto di Amicizia tra la Basilica della Porziuncola di Assisi e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio dell’Aquila, luoghi simbolo del messaggio cristiano di misericordia.

La firma del Patto è avvenuta al termine della celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Antonio D’Angelo, arcivescovo metropolita dell’Aquila. A sottoscrivere il Patto dentro la Porziuncola, il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino, l’arcivescovo Antonio D’Angelo, fr. Francesco Piloni ministro provinciale e fr. Massimo Travascio, custode della Porziuncola.

Questa alleanza sancisce un legame spirituale tra due luoghi che, attraverso la Perdonanza Celestiniana e il Perdono di Assisi, custodiscono da secoli il dono dell’indulgenza, anticipatori dell’Anno Santo del 1300 e oggi più che mai attuali. La firma del Patto rappresenta un segno concreto di un cammino condiviso nel segno del Vangelo, guidato dalle figure luminose di San Francesco d’Assisi e San Celestino V.

Nel corso dell’omelia, mons. Antonio D’Angelo ha sottolineato l’importanza mariana delle due basiliche e il valore del perdono come dono prezioso offerto dalla Madre di Dio all’umanità: “San Francesco e San Celestino V ci invitano, con la loro testimonianza, a guardare al perdono come fiamma che riscalda il cuore e spezza ogni catena di violenza, per costruire una nuova umanità”.

Il ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, fr. Francesco Piloni, ha evidenziato come il Patto non sia un semplice accordo formale, ma un autentico “abbraccio spirituale” che rafforza l’identità e la missione di due santuari che continuano a illuminare il cammino della riconciliazione nel mondo contemporaneo.

Numerose le voci istituzionali che hanno espresso sostegno e apprezzamento per l’iniziativa.

Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, ha dichiarato: “È un gesto che unisce due città e due popoli nel segno della Misericordia, della Pace e della Speranza. Ci auguriamo che sia l’inizio di un cammino condiviso di fede, cultura e promozione dei nostri territori”.

Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila, ha ribadito come questo gesto rafforzi un vincolo spirituale e culturale profondo, fondato sul messaggio universale del perdono: “Un onore per la nostra comunità camminare accanto a quella di Assisi in un percorso di dialogo, accoglienza e speranza.”

Fr. Massimo Travascio, Custode del Protoconvento della Porziuncola, ha sottolineato il significato giubilare dell’accordo: “Con questa firma celebriamo non solo un legame storico, ma una comune vocazione come templi del perdono. La Porziuncola e Collemaggio sono fari che testimoniano la misericordia di Dio e indicano la via per il Paradiso.”

Anche la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha commentato l’evento: “Il Patto è un’intesa che affonda le radici nella storia e prepara il futuro, in vista del dono dell’olio da parte dell’Abruzzo il prossimo 4 ottobre, nel contesto dell’ottavo centenario del Cantico delle Creature.”

Infine, il Sindaco di Assisi, Valter Stoppini, ha ricordato l’impatto culturale e sociale del perdono: “Parlare oggi di perdono e riconciliazione significa costruire azioni concrete di pace e speranza. Accogliamo con gioia questo accordo, rinnovando il nostro impegno per la pace.”

Il 3 e 4 ottobre 2025, sarà l’Abruzzo a offrire l’olio per la lampada votiva che arde sulla tomba di San Francesco, proseguendo un’antica tradizione che unisce spiritualmente le regioni italiane nel nome del Santo di Assisi. Questo gesto sarà il primo frutto concreto del Patto firmato oggi, aprendo ufficialmente il cammino verso le celebrazioni dell’ottavo centenario del transito di San Francesco.

Riaperta la viabilità ai mezzi pesanti sulla Flaminia

Da oggi, sabato 2 agosto, riaperta la viabilità anche ai mezzi pesanti sul viadotto al km 112 della statale Flaminia, nel tratta della Somma tra Terni e Spoleto. Il transito di camion e bus era stato precluso lo scorso novembre a seguito di una verifica effettuata dai tecnici Anas.

Che ora, completati tutti i rilievi, hanno dato il via libera al transito, anche se saranno necessari lavori di ripristino che comunque non dovrebbero portare a nuovi divieti di viabilit.

In questi otto mesi i mezzi pesanti tra Terni e Spoleto erano transitati in Valnerina, con disagi per la viabilità interna e conseguenze economiche.

Posto Teleconduzione, nuovo appello dei sindacati per scongiurare la chiusura

Nuovo appello, da parte dei sindacati, alle istituzioni locali e regionali e alle forze politiche, per scongiurare la chiusura del Posto di Teleconduzione di Terni.

“Rispetto alle logiche prettamente economiche e non più sostenibili di Enel, chiediamo a tutti di far prevalere la sicurezza del territorio ternano, la salvaguardia dell’occupazione sul territorio umbro e che si interrompa drasticamente il continuo depauperamento della nostra regione nei confronti dei servizi essenziali e fondamentali”, scrivono i segretari Fabio Mencarelli e Stefano Ribelli di Filctem Cgil, Ciro Di Noia di Flaei Cisl e Doriana Gramaccioni di Uiltec Uil.

“Rispetto a quanto sta accadendo e alle modalità di gestione delle relazioni sindacali/industriali la strategia che Enel sta mettendo in atto in tutte le società del gruppo – spiegano i segretari Mencarelli, Ribelli, Di Noia e Gramaccioni – ha come unico obiettivo quello di anteporre logiche finanziarie e di risparmio a ogni costo rispetto al servizio primario che dovrebbe fornire. I costi di gestione del personale sono irrisori (circa l’8% del bilancio globale, Enel risulta ad oggi una tra le aziende più efficientate), nonostante le entrate garantite dalle quote che Enel percepisce quale concessionaria di vari servizi come quello della distribuzione elettrica o della gestione degli impianti di generazione, come appunto quelli per la produzione idroelettrica nel caso specifico”.

“L’azienda – dichiarano i segretari di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil – ha inviato alle organizzazioni sindacali una richiesta di incontro perché ha la ferrea intenzione di proseguire con la chiusura del Pt e quindi di procedere con le valutazioni riguardo i riflessi sul personale interessato. Enel prosegue nel suo intento noncurante della ferma presa di posizione contraria della Regione Umbria, espressa tramite una mozione unanime (ricordando che la Regione è la proprietaria degli impianti), tanto meno delle richieste degli assessori regionali, dei responsabili provinciali, del sindaco di Terni, e soprattutto senza tenere conto del parere, a nostro avviso più importante, della Protezione civile rispetto al rischio idrogeologico e di controllo del territorio. Questo potrebbe rappresentare l’atto finale del depotenziamento degli asset sul territorio regionale già svuotato di tutte le funzioni strategiche”.

L’on. Emma Pavanelli parla di “ennesimo atto di abbandono del territorio umbro da parte di un soggetto che, per missione e struttura, dovrebbe tutelare l’interesse collettivo prima di ogni logica di mero profitto”.

“Colpisce il silenzio del Governo – attacca Pavanelli – che pur detenendo una quota significativa di controllo su Enel attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, non esercita alcun indirizzo politico capace di invertire questa rotta miope e dannosa. Un’inerzia colpevole, che equivale a un tacito via libera al depotenziamento di presidi fondamentali per la sicurezza del territorio e per l’occupazione”.

“È inoltre particolarmente significativo, e non può essere ignorato – aggiunge la parlamentare pentastellata – che la stessa Protezione Civile abbia riconosciuto esplicitamente il ruolo determinante svolto dagli operatori del PT di Terni nella gestione delle emergenze ambientali. Solo questi lavoratori, infatti, possiedono la competenza, l’esperienza e la prontezza operativa necessarie per intervenire tempestivamente sugli impianti idroelettrici, contribuendo così alla prevenzione di gravi rischi idrogeologici. La loro funzione di interfaccia tecnica con la Protezione Civile è essenziale per garantire una comunicazione efficace e interventi mirati sul territorio, come dimostrato in occasione dell’emergenza del gennaio 2021, quando – sotto la gestione di Erg – si registrò un grave malfunzionamento proprio per l’assenza di presidio qualificato. Siamo di fronte non solo a un problema occupazionale, ma a un serio pericolo per la sicurezza idraulica dell’Umbria e, più in generale, a un grave segnale di dismissione dello Stato dai propri doveri verso le comunità locali. Presenterò l’ennesima interrogazione parlamentare nei confronti della linea di azione di Eni e chiedo a tutte le forze politiche e istituzionali di uscire dall’ambiguità e prendere posizione, in modo chiaro e netto, contro la desertificazione dei servizi essenziali in Umbria. Alla logica finanziaria esasperata, rispondiamo con la logica del bene comune”.

Appalti al Comune di Terni, si allarga il fronte delle Pmi locali che chiedono un cambio

In attesa del confronto annunciato dall’amministrazione comunale di Terni dopo l’appello iniziale di Confartigianato, si amplia il fronte imprenditoriale che chiede all’Ente di rinunciare al massimo ribasso come procedura per assegnare gli appalti pubblici.

Mirko Papa, presidente territoriale di Cna Terni, ha rivolto un invito alle associazioni di rappresentanza per formula una proposta condivisa in grado di garantire la tutela delle imprese locali che, nonostante le difficoltà, continuano a lavorare a Terni, creando occupazione e ricchezza. E quindi garantire la crescita del territorio.

Cna propone un tavolo di confronto interassociativo, aperto a tutte le associazioni, attraverso il quale interloquire con il Comune, con la Regione, con la CCIAA, facendo proposte condivise che tengano conto delle peculiarità di Terni, una città che si differenzia notevolmente dal capoluogo di regione.

Intanto la Cna si dice contraria all’aggiudicazione delle gare pubbliche con il criterio del massimo ribasso, privilegiando invece quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa e le procedure negoziate con l’invito a rotazione delle imprese. “In tal modo – ha spiegato Papa – si potrebbe aprire anche uno spazio per le imprese locali se, pur nel rispetto delle regole, venissero costruiti dei regolamenti comunali che privilegino criteri legati alla territorialità. Ma sul tema siamo aperti al confronto prima con le altre associazioni e poi con l’amministrazione comunale, al fine di trovare soluzioni adeguate che siano in grado di garantire una crescita costante della nostra città”.

Dichiarazioni, quelle di Papa, accolte con soddisfazione da Confartigianato Imprese Terni. Si tratta di una posizione che concorda in modo sostanziale con quanto Confartigianato Terni sostiene da tempo e che è al centro della recente querelle tra l’associazione e l’Amministrazione Comunale di Terni, in relazione agli appalti anche degli enti partecipati.

Con l’occasione, Confartigianato ribadisce con forza che è diffusa tra le imprese locali la preoccupazione per l’uso eccessivo e indiscriminato del massimo ribasso che penalizza la professionalità, la sicurezza e la tenuta economica del tessuto produttivo del territorio.

“Registriamo quindi positivamente – si legge in una nota di Confartigianato Imprese Terni – l’allargamento del fronte delle associazioni di categoria che condividono la necessità di rivedere le politiche comunali in materia di appalti pubblici, auspicando un confronto vero e operativo con l’Amministrazione comunale, che rifugga da propaganda e battute, finalizzato alla definizione di regole più eque e sostenibili per tutte le imprese del territorio, all’interno di quanto consente il quadro normativo vigente, che non abbiamo mai richiesto di forzare”.

L’intera rappresentanza del mondo dell’artigianato e delle PMI locali, sottolinea quindi Confartigianato, “richiede unanimemente di rimettere al centro l’impresa, con spirito concreto e positivo, senza alcuna volontà polemica o divisiva nei confronti della cooperazione sociale, nel pieno rispetto dei ruoli reciproci e delle regole. Evidenza ne è anche la sottoscrizione, da parte di Confartigianato Umbria, avvenuta in data 25/07/2025 presso la Regione con ARPAL Umbria della ‘Convenzione quadro ex articolo 14 DLGS 10/09/2003 n. 276’ per l’inserimento mirato dei lavoratori con disabilità che incontrano difficoltà nel contesto lavorativo ordinario. Resta il problema, da noi sollevato, di garantire l’aderenza alla lettera e allo spirito della legge della prassi di ricorso alle gare di appalto riservate art. 61 (codice degli appalti), che deve essere limitata ai casi eccezionali e sufficientemente motivati”.

“Ribadiamo infine – prosegue Confartigianato – che anche la politica di internalizzazione delle opere perseguita dal Comune di Terni, se può essere positiva riguardo ad interventi di minore portata, suscita perplessità nelle modalità attualmente adottate, che tra l’altro ottengono l’effetto di traslare il rischio di impresa sul bilancio comunale e quindi sulla collettività. Per questo motivo il Comune ha l’obbligo di motivare pienamente queste scelte e dimostrare la effettiva convenienza economica delle stesse, se non vuole esporsi al rischio di inefficienze e maggiori costi per la collettività”.

“Confartigianato continuerà, come sempre – conclude l’associazione – a lavorare con spirito costruttivo, nel rispetto di tutte le realtà economiche e sociali del territorio, con l’obiettivo prioritario di garantire pari opportunità, qualità e legalità negli appalti pubblici, a tutela dei cittadini, degli interessi generali e degli interessi legittimi delle categorie rappresentate”.

Le spettacolari immagini delle mongolfiere sul cielo di Castiglione del Lago

Ha fatto centro la prima edizione del Trasimeno night glow, che a Castiglione del Lago ha regalato uno spettacolo di luce e colori unico e suggestivo grazie all’accensione sincronizzata a ritmo di musica delle mongolfiere dall’aviosuperficie dell’aeroporto Eleuteri.

L’evento, organizzato nell’ambito del XXXVIII Italian International Balloon Grand Prix dalla società Bil Benefit insieme all’Aero club Trasimeno, è stato sostenuto dal Gal Trasimeno Orvietano che ha finanziato la comunicazione con l’intervento SRG06 ‘LEADER – attuazione strategie di sviluppo locale del CSR per l’Umbria 2023-2027’.

Grande entusiasmo da parte di tutti i presenti che hanno potuto assistere all’accensione delle mongolfiere e vederle gonfiate da vicino, uno spettacolo unico, accompagnato anche da street food e musica dal vivo. A causa del vento, debole ma sufficiente a impedire lo svolgimento dello spettacolo in sicurezza, è stato possibile realizzare l’iniziativa solo all’aeroporto di Castiglione, più riparato, e non a Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno, come inizialmente previsto, dove in molti erano accorsi sperando di poter partecipare allo spettacolo delle mongolfiere.

“Un ringraziamento – hanno commentato dall’organizzazione – va alla Regione Umbria e alle amministrazioni comunali di Castiglione del Lago, Passignano Sul Trasimeno, Tuoro Sul Trasimeno per aver sostenuto questa iniziativa”. A tenere a battesimo la manifestazione l’assessore regionale al turismo Simona Meloni. “Molto bene questo allargamento di platea da una parte dell’Umbria all’altra – ha dichiarato l’assessore Meloni –, è un’occasione veramente speciale. Ci sono tantissime persone anche perché insieme alle mongolfiere ci sono i bellissimi tramonti del Trasimeno, anche questo uno modo per promuovere la nostra meravigliosa terra. Una prima edizione a cui sicuramente ne seguiranno altre insieme all’Unione dei Comuni del Trasimeno. La Regione dell’Umbria è a fianco della XXXVIII Italian International Balloon Grand Prix, c’è molto interesse intorno a questo mondo, anche le aviosuperfici vanno valorizzate, ci stiamo lavorando anche nell’ambito della Legge regionale sul turismo”.

“Una grande occasione per Castiglione del Lago e per le città del Trasimeno – ha aggiunto il sindaco Matteo Burico anche a nome dei colleghi Maria Elena Minciaroni e Sandro Pasquali –. Il prossimo anno siamo assolutamente convinti di riproporre la manifestazione insieme agli altri Comuni perché diventi un evento di area”. “Ci auguriamo – ha concluso Luca Briziarelli, idetatore dell’evento e presidente di Bil Benefit – che questa sia stata solo la prima edizione di una lunga serie ed è la dimostrazione che quando si lavora insieme i risultati arrivano. Un ringraziamento a Ralph Shaw, patron dell’Italian International Balloon Grand Prix, ai sindaci di Gualdo Cattaneo Enrico Valentini e Massa Martana Francesco Federici che hanno condiviso l’evento e ai sindaci del Trasimeno che hanno voluto cogliere la proposta di un’iniziativa sul lago. È la dimostrazione che l’Iibgp può diventare un evento di portata regionale coinvolgendo, oltre al Medio Tevere anche il Trasimeno e, chissà, magari altre località dell’Umbria. Ho proposto all’assessore Meloni di inserire nella nuova legge regionale sul turismo il riconoscimento dell’avioturismo, perché è un volano di turismo sostenibile, mi auguro che l’Umbria possa essere la prima Regione d’Italia a farlo”.

“Questa iniziativa – ha aggiunto Antonello Burchielli, presidente Aero Club Trasimeno – è stata un po’ una scommessa, ci è stata proposta questa opportunità, ci è piaciuta e ci siamo buttati, la risposta è stata impensabile, bella con la partecipazione di tanta gente. Ci piace questo evento che ci fa vedere come l’aeroporto di Castiglione del Lago, che è una risorsa, possa essere utilizzato per il volo e anche per eventi che fanno convergere qui tante persone come in questo caso, anche per ascoltare la musica, incontrarsi, mangiare qualcosa insieme e assistere a uno spettacolo”.