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Tag: Tesei

Opere “indifferibili e urgenti” nel Dl Infrastrutture, c’è anche il raddoppio della Guinza

C’è anche il raddoppio della Galleria della Guinza tra le opere infrastrutturali “indifferibili e urgenti” inserite nell’emendamento al Dl Infrastrutture per accelerare la loro realizzazione, approvato dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei deputati.

In particolare, ANAS S.p.A. è autorizzata a sviluppare con priorità, a valere sulle risorse già destinate alla progettazione del Contratto di programma 2021-2025, la progettazione dei seguenti interventi:

  • raddoppio della strada statale SS700 Caserta;
  • raddoppio della Galleria della Guinza;
  • variante di Pieve di Teco-Ormea con traforo di Valico Armo-Cantarana;
  • interventi di adeguamento e miglioramento tecnico funzionale della SS 78 Amandola-Mozzano;
  • SS 7ter, tratto Manduria-Grottaglie.

Si tratta di interventi il cui completamento consentirà un miglioramento della viabilità nelle zone interessate, oltre a una riduzione del tasso di incidentalità, in coerenza con gli obiettivi europei di riduzione dei morti e dei feriti sulle strade.

L’ex presidente della Regione Donatella Tesei e l’ex assessore regionale alle Infrastrutture ed attuale consigliere regionale parlano di “un traguardo di portata storica per l’Umbria, per le Marche, per la Toscana e per tutto il Centro Italia. Un risultato che premia l’impegno costante della Lega e il lavoro portato avanti negli ultimi cinque anni dal nostro governo regionale, con determinazione e visione strategica”.

“I conti della sanità sono in equilibrio”, il centrodestra va dal prefetto

L’opposizione rivela una parte del report di Kmpg tralasciata da Proietti: decifit di 34 milioni, ma con il payback dispositivi medici può arrivare un attivo di 14 milioni

“Il disavanzo in sanità non è di 90 milioni di euro, ma il bilancio sanitario è in sostanziale equilibrio. Lo dice la stessa società Kpmg. E nella conferenza stampa di mercoledì è stato detto il falso sapendo di dirlo. Per questo chiediamo le dimissioni della Giunta”.

La portavoce delle opposizioni, l’ex presidente Donatella Tesei, replica alle parole della presidente Stefania Proietti. Evidenziando quanto è scritto a pag. 5 di quel “Prime evidenze”, estratto della relazione fatta dall’advisor privato a cui la Regione ha affidato il compito di visionare i dati della sanità umbra. “Kpmg, società privata incaricata con soldi pubblici dalla Giunta, dice
chiaramente nel suo report – spiega Tesei – che al risultato economico negativo per il 2024 di 90 milioni di euro vanno sottratti 23 milioni di euro di payback farmaceutico e 33 milioni di euro di premialità già accantonate. Quindi il disavanzo sarebbe di 34 milioni di euro. Ma se si considera anche il payback dispositivi medici, che per l’Umbria vale 48 milioni di euro, l’equilibrio di bilancio sanitario per il 2024 si potrebbe tranquillamente raggiungere e anzi si potrebbe chiudere addirittura in attivo di 14 milioni di euro. E questi dati li fornisce il report di Kpmg. Quindi ieri nella conferenza stampa della Giunta sono state usate solo alcune pagine di questo report, omettendone altre. Avevano questi numeri e non li hanno voluti dare: è stato detto il falso sapendo di dirlo. Questa manovra ‘lacrime e sangue’ annunciata dalla presidente Proietti poggia su presupposti falsi. Non c’è il rischio commissariamento e nemmeno quello del piano di rientro, che viene prima, né tanto meno c’è bisogno di una manovra fiscale di 322 milioni”.

Soldi che per l’opposizione l’amministrazione di centrosinistra vuole utilizzare per altro. Utilizzando lo spauracchio del commissariamento della sanità per giustificare un aumento di tasse che non si verifica in Umbria da 25 anni.

Per questo i consiglieri di opposizione, che ancora stanno occupando il Consiglio regionale, si recheranno dal prefetto di Perugia “per mettere in fila questi comportamenti sbagliati. Chiederemo al prefetto di vigilare e di metterci nelle condizioni di poter esercitare il nostro dovere di vigilanza. Noi abbiamo chiesto reiteratamente, prima in Commissione e poi in Consiglio, di fornirci questa documentazione e non c’è stata data. Non solo: la presidente Proietti si è anche rifiutata di riferire durante l’ultima seduta dell’Assemblea legislativa. Questo non ci consente di svolgere il compito di consiglieri regionali di minoranza che ci è stato assegnato dagli umbri. Per questo abbiamo occupato l’Aula di Palazzo Cesaroni. Serve dire la verità, quella vera. Senza dimenticare che siamo ancora in attesa della risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti sull’iter di assegnazione a questa società privata”.

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Sanità, imprese, lavoro, ricostruzione: il programma della presidente Proietti

La sanità al primo punto, per una materia che la governatrice umbra Stefania Proietti ha voluto tenere per sé. Puntando sulla manager Daniela Donetti. Ma anche la ricostruzione delle zone sismiche, l’emergenza lavoro, lo sviluppo economico e le infrastrutture, materie da coniugare anche nell’esigenza della tutela ambientale.

Questi i temi che la presidente ha portato in Consiglio regionale, dove ha illustrato le linee guida del suo programma di mandato.

Sanità

L’obiettivo annunciato è quello di costruire il ‘Sistema Salute’, andando ad incidere sulle 8 direttrici per lo sviluppo del sistema integrato della salute, definendo il nuovo Piano sanitario regionale.

  1. Sviluppo dell’approccio ‘One-Health’ (UNA SOLA SALUTE) attraverso il
    rafforzamento del sistema di prevenzione a garanzia del benessere del
    cittadino, con particolare riguardo alla popolazione a rischio e promozione
    di corretti stili di vita, potenziamento del sistema di sorveglianza
    epidemiologica e della prevenzione e contrasto alle emergenze sanitarie,
    programmazione degli interventi per il benessere animale e a tutela della
    sicurezza degli alimenti.
  2. Riorganizzazione della RETE OSPEDALIERA E DEL TERRITORIO attraverso il
    potenziamento dell’offerta clinico-assistenziale e socioassistenziale,
    secondo le priorità sancite in sede di programmazione regionale attraverso
    l’innovazione, la differenziazione dell’offerta e attivando livelli di
    specializzazione crescente e ampliando la gamma delle tipologie di servizio,
    nel rispetto dei principi di razionalizzazione ed efficientemento dei
    servizi.
  3. Sviluppo della rete di cooperazione tra Ospedali-Territorio e
    Territorio-Territorio per la creazione di RETI CLINICHE INTERAZIENDALI
    FUNZIONALI per gestire in modo integrato i Percorsi Diagnostici Terapeutici e
    Assistenziali (PDTA) secondo i principi di sicurezza delle cure, complessità
    prestazioni e gestione in prossimità della persona.
  4. Promozione dell’efficientamento delle strutture organizzative della rete
    dell’offerta ospedaliera e territoriale e sviluppo con il PRIVATO
    ACCREDITATO in una logica di supporto e non di competizione, di
    programmazione e non di emergenzialità.
  5. Azioni per la riduzione delle disuguaglianze nell’erogazione delle
    prestazioni sanitarie e dei LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (LEA), anche
    attraverso il miglioramento dell’accessibilità ai servizi, ai tempi di
    attesa e appropriatezza delle prescrizioni e azioni per la comunicazione, la
    partecipazione, la condivisione anche mediante la partecipazione delle
    associazioni del Terzo settore e dei pazienti ai percorsi.
  6. Potenziamento della SANITÀ DIGITALE: sviluppo delle politiche per
    ‘l’Ospedale sicuro’ e il ‘dato sicuro’ attraverso gli investimenti
    in cybersecurity e implementazione e diffusione del fascicolo sanitario
    elettronico, sviluppo ed interoperabilità dei sistemi digitali, la
    diffusione e lo sviluppo dei sistemi di e-Health e telemedicina.
  7. Nel rapporto con l’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di Perugia creazione di una
    collaborazione di valore per la didattica e per la realizzazione di progetti
    di ricerca nell’area medica e delle professioni sanitarie, sia sul versante
    biomedico che su quello della organizzazione dei servizi sanitari, volti a
    sviluppare procedure diagnostiche e terapeutiche innovative e a favorire il
    rapido trasferimento applicativo delle acquisizioni sperimentali.
  8. Sostegno a politiche per la VALORIZZAZIONE DEI PROFESSIONISTI SANITARI,
    anche dando adeguato riconoscimento alle prestazioni svolte e compensando
    maggiormente le funzioni per le quali si registrano carenze, tra cui i
    servizi di pronto soccorso.

Ricostruzione

Altra delega che Proietti ha tenuto per sé p quella della ricostruzione delle aree colpite dal sisma e dalle calamità naturali. “Serve velocizzazione – ha detto – le persone colpite da questi eventi non possono più aspettare. Abbiamo avuto, oltre a quello del 2016, un altro sisma minore per danni ma non nell’impatto sulla popolazione. Urge avviare la ricostruzione anche delle altre aree. Ho tenuto anche la delega alla
Protezione civile – ha evidenziato – perché c’è la responsabilità di dover correre immediatamente. Le risorse devono essere incrementate. Quindi la delega per le grandi manifestazioni: Giubileo e Centenario sono due grandi occasioni di sviluppo per l’Umbria, per un sistema di accoglienza integrato su tutti i
territori”.

Sviluppo e lavoro

Per Proietti su sviluppo e lavoro “deve esserci una tavola rotonda di coprogettazione per il futuro dell’Umbria, non separando lo sviluppo dal lavoro, un lavoro non precario, con un salario minimo garantito, e in sicurezza. Al centro ci devono essere i giovani, non vogliamo più assistere al depauperamento e alla dispersione delle loro energie. Auspichiamo che prima o poi la politica crei
le condizioni per farli tornare. Il Pnrr – ha evidenziato – è una grande opportunità per affrontare velocemente i temi cruciali”.

“Dobbiamo chiedere infrastrutture – ha proseguito – quindi risorse per le ferrovie ma anche per infrastrutture digitali. E non possiamo fermarci al digitale, serve diritto allo studio per tutti, anche di
scegliere l’Università. Quello dei Trasporti pubblici locali è un tema collegato. Il diritto alla mobilità deve essere ancora più esteso, anche per fasce di età, non solo per gli universitari. Serve una casa per i
giovani che scelgono di restare in Umbria”.

Questione ambientale

Per Proietti la questione ambientale diventa fondamentale anche per non perdere posti di
lavoro: “Sappiamo che l’industria non sostenibile non ha futuro, sono necessari investimenti con intervento del governo. Occorre fermare l’inceneritore per dare un futuro all’Umbria, servono nuove soluzioni di sviluppo che partano dai rifiuti per rigenerare interi siti produttivi, non prescindendo dalla tutela dell’ambiente. Il Piano energetico ambientale regionale sarà fra i primi documenti che produrremo, per dare certezze non solo ai comuni ma anche agli investitori”.

Altri temi economici

Altro tema fondante del programma della Giunta Proietti è il turismo: “Giubileo e Centenario possono farci ripartire e questo riguarda il sistema dell’accoglienza in tutti i territori, servono infrastrutture efficienti”.

E poi il commercio, che “vive situazione drammatica, soprattutto nei centri storici: senza servizi – dice la presidente – non c’è vivibilità. Faremo – assicura – la legge sul commercio”.

Proietti ha assicurati anche che si punterà su internazionalizzazione e accesso al credito per le imprese, con intese con altre regioni, anche a livello internazionale. “Gli investimenti in tecnologia – ha spiegato – devono essere fatti nelle logiche di rete, anche per ciò che concerne le reti infrastrutturali e trasportistiche. Come per le strade non possiamo prescindere da finanziamenti governativi.

Sull’agricoltura, ha ricordato che con la programmazione europea e le innovazioni può diventare elemento trainante di nuovo sviluppo economico sostenibile.

Il patrimonio pubblico è poi da rilanciare: “Vi sono grandi potenzialità e lavoreremo sull’edilizia residenziale pubblica per dare a ogni persona un tetto”.

Istruzione e formazione

Il processo di crescita dell’Umbria, anche economica, dovrà essere favorito nel medio-lungo periodo anche promuovendo l’accesso all’istruzione e combattendo l’abbandono scolastico. “Più servizi possibili – ha detto Proietti – anche per conciliare vita e lavoro”. Annunciando risorse su edilizia scolastica e collaborazione con l’Università e l’alta formazione.

La replica delle opposizioni

Per le opposizioni ha parlato la portavoce, ed ex governatrice, Donatella Tesei. Che in premessa ha detto rivolgendosi a Proietti e alla maggioranza che la sostiene: “Faremo un’opposizione concreta, non ideologica e preconcetta, ma senza sconti, sui temi e sugli argomenti. Basta però raccontare storie da campagna elettorale e mistificare la realtà. È tempo di lavorare sulla concretezza”.

“Sulla sanità avete evidenziato gli stessi punti su cui abbiamo iniziato a lavorare a metà del 2022, appena usciti dalla pandemia. Allora – ha ricordato Tesei – ci siamo trovati ad affrontare una sanità completamente disastrata e questo non può essere dimenticato. Dobbiamo fare in modo che quello che si è verificato non accada più.

“Si dovrà procedere con le integrazioni e la realizzazione dei nuovi ospedali – ha proseguito – e si dovranno anche chiarire i tempi. Le risorse per l’ospedale di Terni ci sono e vanno messe a valore mentre si interviene per ridurre gli accessi impropri”.

Le opposizioni chiedono “concretezza” sui progetti del Pnrr e di far uscire l’Umbria dall’isolamento. “Dobbiamo permettere agli umbri – le parole di Tesei – di accedere all’alta velocità ferroviaria. Ci sono già pronti 10 milioni di euro per progettare la nuova stazione AV Medio Etruria. Avendo il progetto si potranno trovare i finanziamenti per realizzare un infrastruttura che sarà anche al servizio dell’Umbria. Importante sarà poi affrontare la questione del Nodo di Perugia, per il quale si deve decidere cosa si vuole fare, ricordando che le opere pubbliche avvengono per stralci funzionali e con i progetti pronti. Con la volontà di realizzare le opere i finanziamenti si trovano”.

Quanto alla situazione economica, Tesei ha ricordato: “L’Umbria nel 2018 è scesa a ‘Regione in transizione’, con il rischio della recessione, che abbiamo scongiurato sostenendo le aziende e puntando
sulla crescita, come dimostrano i dati sull’occupazione finalmente positivi. Dobbiamo fare in modo che questo processo virtuoso vada avanti. Nella scorsa legislatura abbiamo investito molto nella promozione
dell’Umbria e speriamo che quell’impegno prosegua. L’accordo sugli 80 milioni di euro per gli 800 anni di S.Francesco l’ho concluso io e lo conosco. Così come ho portato alla cabina di regia sulla ricostruzione un
elemento importante, ossia lo sblocco delle risorse per i luoghi di culto. Accordo che ho concluso con il commissario Legnini, avendo compreso l’importanza del Giubileo e degli 800 anni di S.Francesco. Chi governa la Regione deve guardare avanti e lontano, dato che ora l’Umbria è una meta ambita, che prima veniva promossa con le foto della Toscana. Il nostro target turistico è medio-alto e servono investimenti importanti. Ci sono stati e ci sono bandi per migliorare la ricettività e l’accoglienza. Quella è la via
giusta e bisogna continuare a seguirla”.

“Altra sfida rilevante – ha continuato la portavoce delle opposizioni – è il raddoppio immediato dell’aeroporto. Nel 2024 lo scalo ha battuto il record del 2023 con 534mila passeggeri. Deve essere
velocemente approvato il piano industriale – convocando l’assemblea della Sase – visto che le rotte partono da marzo. Il volo su Milano-Bergamo era stato richiesto dalle nostre imprese e collegava Perugia con un Hub dove transitano 14 milioni di passeggeri. Si tratta di un volo finanziato anche dalla Fondazione e da Confindustria, proprio per la sua valenza economica. Il numero dei passeggeri non era quello delle tratte turistiche ma la sua valenza era alta. Per attivare le rotte serve un piano industriale e la
relativa disponibilità economica. Il ‘San Francesco’ era in fin di vita 5 anni fa ma ora può crescere ulteriormente ed arrivare a 1 milione di passeggeri. Senza soldi gli aerei non volano ma questi sono servizi essenziali e strategici. L’assessore De Rebotti ha recentemente incontrato i sindacati ma non ha incontrato la società di gestione dell’aeroporto”.

Quanto ad uno dei dossier che riguarda Perugia, Tesei ha lamentato il fatto che la Regione “immotivatamente” abbia rinviato sine die l’assemblea dei soci del Fondo Monteluce, “che invece deve essere convocata al più presto per porre fine a una vicenda drammatica che abbiamo ereditato. È necessario muoversi velocemente per costruire la Casa della Salute e mettere le strutture a disposizione di Ater, restituendo almeno l’area alla città. Una zona che prima era un cratere è stata salvata solo grazie al nostro intervento su questo altro imbarazzante dossier”.

Infine, Tesei ha detto: “La legge sulla famiglia va conservata e rifinanziata. Abbiamo lavorato sul riconoscimento delle persone con disabilità ed abbiamo ottenuto la sperimentazione dei progetti di vita indipendente, che avremmo voluto estendere anche al Ternano”.

Elezioni, al voto un elettore umbro su due: lo spoglio in diretta

Un umbro su due si è recato al voto in Umbria per eleggere il presidente della Regione e il nuovo Consiglio regionale. L’affluenza, alla chiusura dei seggi alle 15 di oggi, lunedì è del 52,30% (meno di 367mila i votanti). Nella seconda giornata, oggi, circa un 15% si è recato alle urne. Un recupero che però non ha consentito di raggiungere l’affluenza di 5 anni fa, quando si recò alle urne il 64,82% degli aventi diritto.

Stefania Proietti è la nuova
presidente della Regione Umbria

L’affluenza nei maggiori comuni

Questa l’affluenza nei maggiori comuni umbri: Perugia 55,55%, Terni del 46,72%, Foligno del 51,76%, Città di Castello del 52,55%, Spoleto del 47,53%, Orvieto del 51,93%.

Exit poll e istant poll

L’istant poll La7-Swg e gli exit poll danno una perfetta parità, un leggero vantaggio per Stefania Proietti in quello commissionato dalla Rai a Opinio, ma con una forchetta molto ampia che non consente di poter delineare una vittoria. Si profila dunque un testa a testa all’ultimo voto tra la candidata del centrosinistra Stefania Proietti e la governatrice uscente di centrodestra Donatella Tesei.

Lo spoglio in aggiornamento

Con 6 sezioni scrutinate su 1000 Tesei è al 51,37%, Proietti al 46,72%.

Con 39 sezioni scrutinate:
48,75% Proietti
48,38% Tesei

Con 114 sezioni scrutinate, la candidata del centrosinistra avanti di circa 800 voti:
50,34% Proietti
46,85% Tesei

La tendenza è ormai nettamente chiara a favore del centrosinistra. Con un quarto delle sezioni scrutinate, Stefania Proietti è avanti di circa 2500 voti:
51,6% Proietti
45,7% Tesei

Con il 40% delle sezioni scrutinate il dato:
Proietti 51,26%
Tesei 46,04%

Al Comitato di Stefania Proietti già si festeggia, si attende l’arrivo dei leader nazionali Elly Schlein (Pd) e Fratoianni e Bonelli (AVS).

Stefania Proietti è stata acclamata al suo arrivo al Comitato elettorale. “L’Umbria in mano agli umbri” le sue prime parole. Assicurando: “Saremo l’amministrazione di tutti”.

Donatella Tesei ha augurato buon lavoro alla nuova presidente: “Gli umbri hanno scelto in modo diverso rispetto alla nostra proposta per il futuro dell’Umbria”.

(notizia in aggiornamento)

Otto anni fa il terremoto nel Centro Italia, i numeri della ricostruzione

Trenta ottobre 2016, ore 7.40. Una data che resta indelebile nelle popolazioni del Centro Italia e in particolare della Valnerina. La terra quel giorno tremò violentemente (6.5 la magnitudo registrata) , lasciando ferite i cui segni sono ancora evidenti.

Il tragico anniversari è stato ricordato con una commemorazione alla quale hanno partecipato anche la governatrice umbra Donatella Tesei e la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, entrambe candidate a guidare l’Umbria per i prossimi cinque anni.

E il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, che ha ricordato i numeri della ricostruzione in Umbria.

La ricostruzione degli edifici privati, dal 2016, ha visto 3.348 cantieri autorizzati, 1.962 dei quali già conclusi con il ritorno delle famiglie nelle proprie abitazioni e delle attività economiche nelle sedi di lavoro. Le richieste di contributo presentate sono state 4.955 di cui 3.022 per danno lieve e 1.933 per quelli gravi.

La cosiddetta ricostruzione leggera è avviata verso la conclusione, con una percentuale di approvazione delle pratiche pari a circa il 91% del totale delle istanze presentate. La ricostruzione pesante, invece, è avviata con una percentuale di approvazione pari a circa l’ 80% del totale delle istanze presentate in forma completa.

Al 30 ottobre 2024 con le istanze contributive sono stati richiesti importi pari a 1,720 miliardi di euro di cui 618 mila euro liquidati. Sul fronte della ricostruzione pubblica , in Umbria sono stati finanziati 432 interventi per un totale di 707 milioni di euro di somme assegnate: 94 edifici scolastici, 56 opere di urbanizzazione e infrastrutture, 35 per l’edilizia residenziale pubblica, 23 per dissesti, 18 per municipi, sette per edilizia sanitaria e socio sanitaria. Di questa somma complessiva, oltre 445 milioni di euro, riferiti a 140 interventi, vengono attuati tramite disposizioni delle ordinanze speciali. Rispetto al totale di 432, gli incarichi di progettazione affidati rappresentano il 40%.

A questi si aggiungono ulteriori 205 interventi per 150,8 milioni di euro che interessano i beni culturali e che sono attuati tramite le Diocesi e gli Enti ecclesiastici riconosciuti.

Nel 2016 i nuclei assistiti con il Cas in Umbria erano 2.352 per un totale di 5.527 persone. Ad oggi sono invece 816 per un totale di 1.369 persone.

Ast: stop a una linea, ma senza ricorso alla cassa integrazione

Dal 25 al 31 ottobre sarà fermata una linea dell’area a caldo dello stabilimento Arvedi dell’Ast di Terni. E’ quanto comunicato dalla Direzione generale dell’azienda martedì pomeriggio alla Rsu. Chiarendo però che, a differenza dello stop attivato nelle scorse settimane, questa volta non servirà attivare la cassa integrazione per i lavoratori del reparto interessato e il personale, dunque, si recherà regolarmente al lavoro.

E’ stato anche chiarito che saranno normalmente gestite dai responsabili eventuali richieste di ferie per la settimana in cui la linea resterà ferma.

Una scelta dettata dai costi di produzione. Ma secondo i sindacati anche dalle strategie della stessa azienda, che prediligerebbe che parte delle lavorazioni vengano effettuate in Paesi dove queste risultano economicamente vantaggiose.

Proprio nell’ultima seduta del Consiglio regionale di questa legislatura l’ultimo punto trattato nel Question Time era stato il caso Ast e gli investimenti dell’Accordo di Programma. La cui firma, ha assicurato la governatrice Tesei interrogata dal capogruppo del M5s De Luca, arriverà in avvio della prossima legislatura.

Per la riduzione dei costi energetici di Ast e di altre imprese energivore, ha comunicato ancora la presidente, il Governo sta predisponendo condizioni di favore a cui la proprietà potrà scegliere di aderire. In attesa del 2029, quando potrà essere approntato il nuovo sistema di gestione, pubblico-privata, della centrale elettrica di Galleto, con una parte dell’energia prodotta da destinare proprio a questo tipo di aziende.

Elezioni regionali, ecco le 23 liste per i 9 candidati a governare l’Umbria

Nove candidati a governare l’Umbria per i prossimi 5 anni, sostenuti da 23 liste di 460 donne e uomini che puntano ad ottenere uno dei 20 seggi in Consiglio regionale.

Si è chiuso alle 12 di sabato il tempo massimo per presentare in Corte d’Appello a Perugia le candidature per le elezioni regionali del 17 e 18 novembre.

A sfidare la governatrice uscente sostenuta da tutto il centrodestra, Donatella Tesei, c’è la candidata del campo largo di centrosinistra, Stefania Proietti. Gli altri candidati sono a sinistra Marco Rizzo, Moreno Pasquinelli e Martina Leonardi, il civico Elia Fiorini, Fabrizio Pignalberi, Giueppe Paolone e Giuseppe Tritto.

I candidati e le liste

DONATELLA TESEI
Lega
Fratelli d’Italia
Forza Italia
Noi Moderati – Civici per l’Umbria
Udc
Alternativa Popolare
Tesei presidente

STEFANIA PROIETTI
Partito democratico
Movimento 5 stelle
Alleanza Verdi Sinistra
Umbria Futura
Umbria Domani Proietti Presidente
Civici umbri
Umbria per la Sanità pubblica e la Pace

MARCO RIZZO
Democrazia Sovrana e Popolare
Alternativa riforma per Rizzo Presidente

MARTINA LEONARDI
Insieme per un’Umbria resistente (Pci-Pap)

MORENO PASQUINELLI
Fronte del Dissenso

FABRIZIO PIGNALBERI
Quinto Polo
Più Italia Sovrana

GIUSEPPE TRITTO
Umani-Insieme liberi

ELIA FIORINI
Alternativa per l’Umbria – Azione Civica

GIUSEPPE PINO PAOLONE
Forza del Popolo

Tavolo Ast, il Governo assicura impegno e prende tempo

Ast, il Ministero vede un passo avanti, i sindacati l’impantanamento della situazione e delle reali prospettive del polo siderurgico, compreso l’Accordo di programma.

Sentimenti contrastanti dopo il tavolo sull’acciaieria AST di Terni che si è tenuto a Palazzo Piacentini. All’ordine del giorno, l’avanzamento dell’investimento per la riconversione del sito siderurgico e metallurgico a ciclo integrato, di proprietà del gruppo Arvedi.

All’incontro, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno partecipato una rappresentanza dell’azienda, i sindacati confederali e di categoria, il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei (in video conferenza), l’assessore regionale alle Attività Produttive, Michele Fioroni, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, i rappresentanti della presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Provincia di Terni.

Contratto di Sviluppo: “Risorse già disponibili”

Durante il vertice il ministro Urso ha sottolineato che le risorse destinate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per finanziare il Contratto di Sviluppo, spiega una nota del Ministero, sono “già disponibili e potranno essere attivate non appena l’azienda presenterà domanda di accesso a seguito della conclusione del Piano industriale”.

I costi dell’energia

Al centro del confronto anche la questione dei costi operativi, in particolare quelli legati all’energia, sollevata dall’azienda nelle scorse settimane. A tal proposito, il ministro Urso ha evidenziato come il Mimit abbia avviato un dialogo con la Presidenza del Consiglio, la Regione, i Ministeri competenti e la proprietà Arvedi volta a valutare la possibilità di ottenere tariffe energetiche più competitive. “Ciò – si legge ancora nella nota – al fine di garantire all’acciaieria di Terni un approvvigionamento energetico sostenibile a lungo termine, consentendo la sostenibilità degli investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali”.

Urso: “Fatta chiarezza sul rilancio del Polo di Terni”

“Il confronto odierno, sollecitato dalla presidente Tesei, ci ha permesso di fare chiarezza rispetto al rilancio del polo di Terni, assolutamente centrale nel piano siderurgico nazionale. Stiamo lavorando in sinergia con tutti gli attori coinvolti: l’azienda ha confermato l’investimento sul piano industriale, con il mantenimento dei livelli occupazionali, grazie al sostegno del Ministero che ha già destinato le risorse, con la piena condivisione di Regione e Comune con cui sono stati già definiti aspetti importanti dell’Accordo di Programma. Ora c’è anche l’impegno comune a individuare una soluzione strutturale per il problema dei costi energetici, in linea con il quadro normativo europeo”, è quanto affermato al tavolo dal ministro Adolfo Urso, che ha precisato come nelle prossime settimane proseguirà il lavoro volto a finalizzare l’Accordo di Programma.

Bandecchi attacca Ministero e Arvedi

Un incontro che non ha soddisfatto il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. Che, come evidenziato dai sindacati in una nota, ha accusato il gruppo Arvedi di ricattare il territorio su un Accordo di programma la cui firma è in realtà ancora lontana.

Il “No Paper” sulla siderurgia

Secondo il segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D’Alò e il segretario umbro, Simone Liti, l’incontro è stato ancora una volta interlocutorio, con il ministro che di fatto ha preso tempo, comunicando la volontà di redigere un “No Paper” sulla siderurgia, come fatto per l’automotive, “in quanto l’attuale meccanismo del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) può penalizzare pesantemente le aziende siderurgiche europee”. Sempre Urso ha assicurato che il dott. Calabrò conferma gli impegni del Governo nell’accompagnare il piano di investimenti e la realizzazione dell’Accordo di programma. Avviando un percorso che assicuri un costo calmierato dell’energia fino al 2029.

Gli investimenti Ast e il monito della Cisl

“L’azienda da parte sua – informa ancora la nota della Cisl – conferma la volontà di portare a termine gli investimenti così come programmati con 240 milioni impegnati su efficientamento degli impianti, 140 milioni su interventi impiantistici, 27 milioni su elettrolizzatori, 109 su salute e sicurezza, 411 milioni su acciaio magnetico. Come Fim abbiamo lanciato un allarme al Governo: queste continue contraddizioni tra le istituzioni locali e le aziende coinvolte non aiutano il confronto e la realizzazione degli investimenti, anzi, possono solo danneggiare e rallentare i tempi di rilancio e dell’occupazione”. 

Secondo la Cisl a Terni, come a Piombino e a Taranto, le istituzioni locali e le aziende coinvolte non lavorano insieme per favorire gli investimenti “ma anzi, li penalizzano, scaricando di fatto sui lavoratori e le loro famiglie i costi che devono continuare a sopravvivere attraverso gli ammortizzatori sociali. Per questo – annuncia il sindacato – abbiamo chiesto di definire un percorso che ci porti alla discussione di dettaglio del piano industriale, anche alla luce delle sue modifiche emerse e che il Governo eserciti la sua influenza perché le parti coinvolte possano addivenire a un accordo di programma, con l’obiettivo comune di creare le giuste condizioni di rilancio del sito garantendo al contempo le condizioni di sostenibilità ambientale e la piena occupazione con l’utilizzo degli impianti di produzione di laminati, fucinati e tubi”.

Anche la Cgil non è soddisfatta

Anche la Cgil non è soddisfatta: “L’Accordo di Programma per Acciai Speciali Terni registra un nuovo nulla di fatto” lamentano il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, il responsabile nazionale della Siderurgia per la Fiom-Cgil, Loris Scarpa, e i segretari generali della Cgil di Terni e della Fiom-Cgil di Terni, Claudio Cipolla e Alessandro Rampiconi. Che chiedono di risolvere rapidamente “le incertezze che da troppi anni colpiscono le condizioni dei lavoratori e impediscono un reale sviluppo del futuro industriale dell’azienda, dell’intero territorio ternano e della siderurgia italiana”.

“Azienda, Governo e Istituzioni locali – spiegano i responsabili della Cgil – non hanno ancora fissato una data per la conclusione del percorso, e sulla criticità dell’energia, azienda e Governo hanno preso tempo fino al 2029. Prendiamo atto, inoltre, di un rallentamento degli investimenti annunciati nelle linee guida del piano industriale del 1° aprile 2022. Riteniamo necessario e urgente che venga aperto finalmente il confronto sul piano industriale per garantire i livelli occupazionali e il salario dei lavoratori e delle lavoratrici diretti e dell’indotto”.

Uilm vede luci e ombre

La Uilm è soddisfatta a metà. Ci sono ancora incertezze, ma si valuta positivamente l’impegno assicurato dal ministro Urso per trovare soluzione positiva.

“L’incontro di oggi, richiesto da tempo dalla Uilm con le altre sigle sindacali – dichiarano Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Simone Lucchetti, segretario Uilm Terni – non ha dissipato completamente i dubbi e le incertezze sulle prospettive industriali di Acciai Speciali Terni e sulla tempistica della firma dell’Accordo di Programma, nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministero su una fase avanzata della stesura dell’atto”.

“A fronte di questa condizione di indeterminatezza – rilevano però i dirigenti della Uilm – abbiamo registrato la piena esposizione del ministro Urso che in prima persona ha confermato il suo impegno nel portare a conclusione positiva la vertenza. Gli elementi acquisiti, dalle dichiarazioni dai rappresentanti del dicastero rese nella riunione, sono stati quelli della conferma dei 240 milioni di euro di finanziamento da parte del MiMIT e del MASE; l’accordo con il Comune di Terni per la discarica e la messa in sicurezza dei suoli; la possibilità di strumenti finanziari per calmierare il prezzo dell’energia fino alla scadenza nel 2029 delle concessioni della centrale idroelettrica, scadenza nella quale si potranno individuare strumenti strutturali per la riduzione dei costi energetici”.

“L’azienda ha dichiarato di voler confermare il piano industriale, il volume degli investimenti ed il mantenimento dei livelli occupazionali, pur ribadendo la necessità di avere quanto prima una soluzione strutturale del prezzo dell’energia” sottolineano.

“Non vogliamo in alcun modo sentite parlare di un ridimensionamento sia del piano industriale che del sito ternano, perché questo territorio ha già pagato” continuano.

“Come Uilm abbiamo richiamato ancora una volta le istituzioni al senso di responsabilità per una rapida soluzione della vertenza da cui dipende il futuro dell’intera città ed il destino di migliaia di famiglie” aggiungono.

“Abbiamo, infine, chiesto di poter effettuare un incontro di monitoraggio del piano industriale, in sede aziendale, per verificarne lo stato di attuazione; i rappresentanti di Arvedi hanno già convenuto di incontrarci il prossimo 30 ottobre a Terni – concludono – Ci attendiamo, nel più breve tempo possibile, la convocazione della conferenza dei servizi presso il MIMIT”.

“L’incontro di oggi, richiesto da tempo dalla Uilm con le altre sigle sindacali, non ha dissipato completamente i dubbi e le incertezze sulle prospettive industriali di Acciai Speciali Terni e sulla tempistica della firma dell’Accordo di Programma, nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministero su una fase avanzata della stesura dell’atto – quanto dichiarato da Gambardella e Lucchetti della Uilm a margine del vertice ministeriale – A fronte di questa condizione di indeterminatezza abbiamo però registrato la piena esposizione del ministro Urso che in prima persona ha confermato il suo impegno nel portare a conclusione positiva la vertenza. Gli elementi acquisiti, dalle dichiarazioni dai rappresentanti del dicastero rese nella riunione, sono stati quelli della conferma dei 240 milioni di euro di finanziamento da parte del MiMIT e del MASE; l’accordo con il Comune di Terni per la discarica e la messa in sicurezza dei suoli; la possibilità di strumenti finanziari per calmierare il prezzo dell’energia fino alla scadenza nel 2029 delle concessioni della centrale idroelettrica, scadenza nella quale si potranno individuare strumenti strutturali per la riduzione dei costi energetici”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Simone Lucchetti, Segretario Uilm Terni. L’azienda ha dichiarato di voler confermare il piano industriale, il volume degli investimenti ed il mantenimento dei livelli occupazionali, pur ribadendo la necessità di avere quanto prima una soluzione strutturale del prezzo dell’energia” sottolineano. Non vogliamo in alcun modo sentite parlare di un ridimensionamento sia del piano industriale che del sito ternano, perché questo territorio ha già pagato” continuano. Come Uilm abbiamo richiamato ancora una volta le istituzioni al senso di responsabilità per una rapida soluzione della vertenza da cui dipende il futuro dell’intera città ed il destino di migliaia di famiglie” aggiungono. Abbiamo, infine, chiesto di poter effettuare un incontro di monitoraggio del piano industriale, in sede aziendale, per verificarne lo stato di attuazione; i rappresentanti di Arvedi hanno già convenuto di incontrarci il prossimo 30 ottobre a Terni – concludono – Ci attendiamo, nel più breve tempo possibile, la convocazione della conferenza dei servizi presso il MIMIT”.

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Lago Trasimeno

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Trasimeno. E’ quanto è stato deciso nel vertice che si è tenuto a Roma, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e a cui hanno partecipato, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il sottosegretario Emanuele Prisco, i rappresentanti del ministero dell’Ambiente, del dipartimento di Protezione civile, del commissario straordinario nazionale per i Fenomeni sulla Scarsità idrica, il direttore dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente, della Regione Toscana e dell’Autorità  del Bacino.

“Trovare una rapida soluzione alle gravi criticità che sta vivendo il lago Trasimeno e lavorare affinché si possano prevenire in futuro. Queste sono le esigenze che ho rappresentato e che hanno portato ad individuare alcuni percorsi possibili da mettere in atto in breve tempo” ha commentato la governatrice Tesei. Aggiungendo:  “Ringrazio il ministro Musumeci per aver dato seguito alla mia richiesta avanzata i giorni scorsi attraverso una lettera indirizzata a lui, e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente, al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero delle Politiche Agricole, in cui facevo presente le problematiche nonché le ricadute igienico sanitarie e socio economiche che stanno avendo sull’area lacustre umbra”.

Nel corso dell’incontro sono state esaminate le cause che hanno determinato l’abbassamento del livello del lago Trasimeno ed è stato individuato un percorso che verrà approfondito in una apposita seduta della Cabina di regia che verrà convocata a breve presso il Ministero dell’Ambiente. In quella sede saranno definite le tappe per rendere il lago navigabile anche per i traghetti e al tempo stesso lavorare per il dragaggio ed eliminare in tempi rapidi le criticità oggi presenti.

“Ho subito raccolto il puntuale e sentito grido d’allarme della presidente Tesei – ha affermato il Ministro Musumeci – e costituito il tavolo di lavoro con le istituzioni interessate. Ho colto la buona volontà di tutti nel trovare presto una soluzione, anche con provvedimenti straordinari, celeri ed efficaci”.

Approvata (con polemiche) la Legge sulla Famiglia, dotazione da 30 milioni

Approvata dal Consiglio regionale dell’Umbria la Legge sulla Famiglia, con una dotazione di 30 milioni di euro a sostegno di bambini e genitori, giovani, disabili, anziani e in generale di nuclei che vivono situazioni di disagio, difficoltà o precarietà socio economica, secondo le azioni previste all’interno di questa legge quadro in materia sociale.

La proposta di legge “Integrazioni e modificazioni al testo unico Sanità e Servizi sociali” era stata presentata da Fioroni (Lega) e firmata anche dagli esponenti delle altre forze politiche del centrodestra e da Fora (Patto civico).

Molto lungo e articolato il dibattito, al quale hanno assistito numerose persone a vario titolo interessate a questa legge. Le opposizioni – in particolare Pd e M5s – hanno invano chiesto che venisse usata la formula “famiglie”, al plurale, per prevede in modo inclusivo le diverse tipologie di nuclei che compongono l’attuale società. Quanto alla tempistica, a poche settimane dal voto, la governatrice Tesei ha ribadito che non c’è una volontà propagandistica per un testo che non ha una finalità ideologica ma concreata, dato che a differenza di altre leggi del passato ha avuto una sua dotazione finanziaria.

Gli emendamenti proposti dalle opposizioni sono stati tutti respinti. La legge è stata approvata con i voti del centrodestra e di Donatella Porzi, che pure ne criticato tempi e metodo. Bianconi si è astenuto, gli esponenti del Pd, per protesta, non hanno partecipato al voto sul testo finale.