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Tag: Spoleto

Spoleto, nel fine settimana si demolisce il sottopasso ferroviario

La strada chiusa dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo: i percorsi alternativi

Sarà demolito e poi ricostruito il sottopasso ferroviario di Madonna di Lugo.

L’intervento richiederà, dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo, una diversa regolamentazione del transito veicolare e pedonale con deviazione su percorsi alternativi.

Questi i percorsi alternativi consigliati.

Per raggiungere via Sandro Pertini dalla rotatoria dello svincolo Nord, si può procedere verso la rotatoria presente all’altezza della scuola Villa Redenta, proseguire in via Caduti di Nassirya, superare la rotatoria di via Piazza D’Armi in direzione San Sabino, prendere la SS685 Tre Valli allo svincolo San Sabino-Crociferro ed uscire dalla SS685 Tre Valli, allo svincolo che porta a Madonna di Lugo in via Sandro Pertini.

Per coloro che invece procedono da San Giacomo sarà possibile fare il percorso inverso, attraverso la SS685 Tre Valli fino a San Sabino Crociferro, per poi proseguire verso via Caduti di Nassirya e via Pietro Conti.

Il servizio di trasporto pubblico è deviato sul nuovo percorso concordato e autorizzato.

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Rotatoria Spoleto Sud, da lunedì semaforo a senso unico alternato sulla Flaminia

Da lunedì 17 marzo lavori sulla Flaminia per realizzare la pavimentazione definitiva della nuova rotatoria Spoleto Sud.

Per consentire l’esecuzione degli interventi, il transito sarà regolato a senso unico alternato con semaforo, con chiusura temporanea alternata dell’ingresso/uscita di Monteluco e di Spoleto Sud.

Il completamento di questa fase è previsto entro venerdì 21 marzo.

A seguire, ricorda il Comune di Spoleto, la rotatoria sarà aperta in modalità definitiva e sarà funzionante il nuovo impianto di illuminazione, mentre saranno eseguite le ultime lavorazioni residue, la cui ultimazione è prevista entro Pasqua.

Si ribalta con il camion in una curva, muore autotrasportatore

Stava transitando con il suo camion sul curvone che immette sulla strada provinciale di Forca di Cerro, di fronte al cimitero monumentale di Spoleto. Il mezzo pesante è uscito di strada, ribaltandosi su un fianco e poi rimettendosi nel verso giusto, sullo sterrato.

L’autotrasportatore alla guida, un 59enne di Valtopina, Tito Scapeccia, è morto. L’altro autotrasportatore, che viaggiava con lui, è invece riuscito a mettersi in salvo. E’ stato lui a dare l’allarme.

L’ipotesi è che il conducente possa essere stato colpito da un malore, forse per lui fatale. La cabina, infatti, non ha riportato particolari danni nell’urto.

Sul posto, insieme al personale del 118, sono arrivati i vigili del fuoco, che ora dovranno provvedere al recupero del mezzo pesante.

A rischio i servizi per Rocca e musei e 24 posti di lavoro, proclamato lo stato di agitazione

Sta per scadere il contratto di proroga di appalto per i servizi museali, che include anche la Rocca Albornoz, dove da venti anni operano 24 lavoratori altamente qualificati, che ora rischiano di perdere il loro posto di lavoro. La gara d’appalto recentemente indetta è andata infatti deserta, creando un’incertezza che minaccia non solo la stabilità occupazionale di questi lavoratori, ma anche la qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti.

Questi lavoratori rischiano ora di veder disperse le proprie competenze, con ripercussioni sulla fruizione dei luoghi della cultura a Spoleto.

Questi lavoratori, che hanno contribuito con impegno e professionalità alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale – evidenzia il sindacato – rischiano ora di veder disperse le proprie competenze, con evidenti ripercussioni sulla fruizione dei luoghi della cultura e sul corretto funzionamento dei servizi museali. La Rocca Albornoz, simbolo della storia e della cultura di Spoleto, rischia di essere privata della gestione esperta e competente che ha permesso in questi anni di offrire un servizio di alta qualità.

Per questo motivo, la Filcams Cgil ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori. annuncia che intraprenderà tutte le azioni necessarie di lotta per tutelare i diritti e la dignità di chi ha dedicato anni al servizio del patrimonio culturale cittadino.

Si chiede al Comune di Spoleto di intervenire tempestivamente per garantire la continuità occupazionale per tutti i lavoratori coinvolti, evitando che le loro competenze vengano disperse e assicurando che la qualità dei servizi e la fruizione dei luoghi di cultura non vengano compromesse.

“La soluzione – scrive il sindacato – non può essere la non continuità dei servizi e la perdita di professionalità, ma deve passare attraverso un impegno concreto da parte dell’amministrazione comunale per tutelare i lavoratori, i cittadini e il patrimonio storico-culturale della città di Spoleto”.

Filcams Cgil di Perugia, quindi, non esclude di intraprendere azioni di lotta più decise e continua a chiedere un incontro con il Comune per discutere le soluzioni che possano garantire la continuità occupazionale e la qualità dei servizi di valorizzazione dei siti culturali di Spoleto.

Rifiuti, l’Auri ferma il termovalorizzatore: subito scintille politiche

E’ già scontro politico, prima ancora che si insedi il nuovo Consiglio regionale, dopo la delibera con cui il Direttivo dell’Auri a maggioranza (con il voto favorevole dei Comuni di Spoleto, Città di Castello, Magione, Marsciano e Perugia e quello contrario dei Comuni di Orvieto, Stroncone e Terni) ha sospeso il procedimento relativo all’individuazione di un concessionario per la progettazione, realizzazione e gestione “dell’impianto di trattamento e recupero energetico”, (leggasi inceneritore o termovalorizzatore, a seconda dei punti di vista) previsto dal Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Umbria, mediante proposte a iniziativa privata. La procedura era stata avviata dall’Auri lo scorso 31 gennaio, ma con il cambio di maggioranza in seno al Direttivo, a seguito delle elezioni di giugno che hanno premiato il centrosinistra, era già stato annunciato un passo indietro. Rafforzato dalla vittoria di Stefania Proietti alle regionali.

La sospensione, viene spiegato in una nota dell’Auri, è stata deliberata “a seguito delle valutazioni contenute in una relazione del RUP che ha delineato profili di criticità riguardanti l’esigenza di operare in un contesto tecnico-giuridico chiaro e adatto ad una corretta sollecitazione del mercato, così come disciplinata nel Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti”.

Aggiungendo che “la sospensione non pregiudica la riattivazione del procedimento in una fase successiva, riattivazione che potrà essere deliberata una volta definiti gli aspetti critici che attualmente caratterizzano il procedimento”.

Dopo il “blitz” denunciato dalla sindaca di Orvieto Tardani – che ha parlato di “una scelta politica dietro una motivazione tecnica, attendendo dal governo regionale “risposte immediate ed efficaci per evitare l’ampliamento della discarica”, la consigliera regionale rieletta del centrodestra, Eleonora Pace, ha stigmatizzato la scelta fatta in tutta fretta prima ancora che la nuova Giunta regionale sia in carica. “Ciò significa – commenta Pace – che in assenza di soluzioni alternative
concrete sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, l’unica soluzione sarà l’ampliamento delle discariche in Umbria. L’opposto, in sostanza, del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti adottato dalla Giunta Tesei
e sostenuto da Fratelli d’Italia, che prevede la chiusura del ciclo attraverso un impianto di trattamento e recupero energetico, superando proprio il ricorso all’utilizzo delle discariche e rendendole residuali,
come previsto anche dalle normative europee”.

Dal centrosinistra le repliche arrivano al momento dal Movimento 5 stelle – particolarmente sensibile al tema rifiuti e candidato, con De Luca, ad acquisire la delega all’ambiente nella nuova Giunta Proietti – che rivendica la correttezza della delibera dell’Auri e soprattutto del cambio di strategia rispetto alla chiusura del ciclo dei rifiuti.

Anche il segretario umbro del Pd, riconfermato consigliere, Tommaso Bori, ha plaudito all’iniziativa subito assunta, in linea con il programma del centrosinistra.

“Come Avs, insieme alla coalizione guidata dalla nostra presidente, Stefania Proietti – ha ricordato il neo consigliere di Avs Fabrizio Ricci – abbiamo chiarito sin dal principio che la strada da seguire è quella dell’estensione del porta a porta su tutto il territorio regionale, della riduzione della produzione dei rifiuti e dell’investimento nella filiera del riutilizzo e del riciclaggio. In questo modo l’Umbria può ridurre la produzione di rifiuto urbano residuo a 40.000 tonnellate annue, contro le 170.000 tonnellate previste dal bando dell’inceneritore. Uno scenario nel quale non solo non avremo bisogno di nuove discariche né di bruciare rifiuti, al contrario di quanto afferma la destra, ma potremo favorire lo sviluppo di filiere innovative e generare lavoro di qualità”.

(ultimo aggiornamento ore 17.36)

“UMBRE Best Experience 2024”, ecco le migliori esperienze turistiche

Premiati a Spoleto, nella cerimonia che si è tenuta al Teatro Caio Melisso, i vincitori di “UMBRE Best Experience 2024”, iniziativa promossa dalla rete al femminile con vocazione turistica “UMBRE” (United Marketing for Business and Regional Experience) e destinata alle migliori e più innovative esperienze turistiche realizzate sul territorio.
I riconoscimenti ai vincitori delle quattro categorie del Premio, che quest’anno ha visto la collaborazione con UniCredit e la Business Community dedicata all’empowerment femminile “Perla”, sono stati assegnati nell’ambito della manifestazione “EaT Enogastronomia a Teatro”.

Il Premio, alla sua seconda edizione, nasce con l’obiettivo di celebrare l’impegno e la capacità del settore turistico regionale di rendere la vacanza in Umbria un’esperienza unica e di valore.
Numerose le candidature presentate attraverso video descrittivi delle esperienze turistiche proposte.

I vincitori

Per la categoria heritage (arte, cultura, patrimonio storico e artigianato), il Premio è stato attribuito a La Francescana Ciclostorica con l’esperienza “La Francescana”, una cicloturistica con bici storiche ed abbigliamento d’epoca e in stile vintage.
Ad aggiudicarsi il Premio nella categoria food & wine (valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali) è l’Associazione Vega con “Terrace Experience – Nido dell’Aquila”, progetto nato per valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico di Todi attraverso eventi che uniscono arte, musica, gastronomia e bellezze naturali.
Per la categoria emotion (wellness, wedding, eventi, family, esperienze sensoriali) il Premio è stato assegnato all’Associazione Umbra della Canzone e della Musica d’Autore con “Suoni Controvento”, festival multidisciplinare che intende valorizzare l’Appennino umbro attraverso una programmazione di concerti allestiti negli ambienti naturali più suggestivi delle zone montane e collinari della regione oltre che nei borghi storici. Per la categoria nature (sostenibilità, paesaggi, sport, outdoor, biodiversità, animali) il Premio è stato attribuito a Walden House con “Walden House Casarampi”, una casa sull’albero che è anche uno spazio di design, nel quale elementi come legno e vetro danno la possibilità di vivere un rapporto diretto con la natura.
È stata invece l’azienda Lungarotti, con l’esperienza “La passione si fa vino”, ad aggiudicarsi la menzione speciale di UniCredit, partner dell’iniziativa. Il riconoscimento, istituito per premiare il potenziale nella valorizzazione e promozione delle migliori esperienze turistiche nella regione, è stato consegnato da Luigi Giganti, Area Manager Corporate Umbria.

Tra le novità dell’edizione 2024 anche la sinergia con le Marche, attraverso la Business Community “Perla”, che ha portato alla consegna di un Premio speciale all’Hotel Murè di Numana con “BLU Salotto e libreria di mare”, selezionata tra le migliori esperienze turistiche marchigiane.

I vincitori avranno la possibilità di fruire di attività formative e consulenza sui bisogni finanziari da parte degli specialisti di UniCredit, ottenere un’analisi strategica sul proprio posizionamento di marketing e comunicazione che sarà fornita dall’agenzia “ICRI8”, partecipare ad un modulo a scelta della Masterclass “L’Impresa Umana dall’Essere al Benessere” organizzata da “Perla”.

La cerimonia

Alla cerimonia di premiazione, condotta dalle imprenditrici della rete “UMBRE” Federica Angelantoni, Ilaria Baccarelli, Ilaria Caporali, Cristina Colaiacovo e Michela Sciurpa, sono intervenuti Giovanni Maria Angelini Paroli, assessore al Turismo del Comune di Spoleto, Caterina Grechi, presidente del Centro per le pari opportunità della Regione Umbria, Claudio Ranchicchio, vice sindaco del Comune di Todi, Maria Elena Viola, direttrice di Donna Moderna e presidente della Commissione selezionatrice del Premio che ha visto in qualità di giurati anche Cristina Galassi, direttrice della Scuola di Specializzazione in Beni storico artistici dell’Università degli Studi di Perugia, Alberto Monachesi, progettista di marketing territoriale, Aimone Romizi, musicista e cantante e Nicoletta Sarti, travel designer Tailors Travel Gruppo Gattinoni. Nel corso dell’evento si è parlato anche di sinergie imprenditoriali, con gli interventi di Elena Maria Viezzoli, fondatrice di “Perla” e Simona Cancelloni, vicepresidente di Cancelloni Food Service. Un riconoscimento per l’attività svolta è stato consegnato anche a Grazia Maria Ortore, commercialista e consulente di “UMBRE”.

“Siamo particolarmente felici – affermano le imprenditrici della rete “UMBRE” – della grande partecipazione che anche questa nuova edizione del Premio ha saputo suscitare. È la dimostrazione della vitalità di un settore fortemente impegnato ad offrire esperienze innovative e coinvolgenti, per favorire una conoscenza diffusa e profonda dei luoghi e delle loro radici più autentiche. Ringraziamo quanti hanno deciso di partecipare, raccontando e mostrando le esperienze turistiche realizzate, tutte di assoluto valore. Le nuove sinergie attivate, inoltre, hanno reso ancora più importante questo riconoscimento, che intende valorizzare le proposte turistiche più innovative e al tempo stesso creare occasioni di scambio e crescita”.

I finalisti

Per ogni categoria del Premio ci sono stati tre classificati e, fra questi, sono stati scelti i vincitori. Per la categoria heritage, oltre a quella vincitrice, si sono classificate le esperienze “Art & Crafts” di Land e “Cavalcando la tradizione” dell’Asd La Lacciara; per la categoria food & wine si sono inoltre classificate “Mani in pasta” di Laura Moca e “Ubeer” di Open Mind; per la categoria emotion, oltre a quella vincitrice, si sono classificate “Festival dei Tramonti” dell’Aps Trasimeno Cultura Futuro e Sostenibilità e “Presepe nel Pozzo” di Casa Sciarra; per la categoria nature si sono inoltre classificate le esperienze “Camminare in acqua al Lago Trasimeno” dell’Asd Trasimeno Sup e “Italian Fly fishing Guide” di Luca Castellani.

Detenuto tenta di sfilare le chiavi a un agente e gli frattura una costola

Un detenuto nel carcere di Spoleto ha provato a sfilare le chiavi a un agente addetto alla vigilanza e nella colluttazione gli ha fratturato una costola.

A dare notizia dell’ennesimo caso di violenza è Fabrizio Bonino, segretario per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Sembra che l’intento fosse quello di raggiungere un altro detenuto per farsi giustizia di uno sgarbo subito. Intento non portato a termine grazie all’agente di sorveglianza, che però è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale di Spoleto, dove è stata appunto accertata la frattura di una costola, con una prognosi di 20 giorni.

“Ai colleghi coinvolti va la solidarietà del SAPPE e un elogio per la professionalità dimostrata” le parole di Bonino. Che però esprime anche una forte protesta nei confronti del Provveditorato di Firenze “totalmente indifferente alle reiterate richieste di trasferimento del detenuto in questione gia’ recidivo a tali comportamenti”.

Dura la posizione del sindacalista umbro: “Ora, dopo questo episodio violento, probabilmente l’ufficio diretto dalla latitante provveditrice penitenziari interdistrettuale Toscana-Umbria Manzelli, verrà trasferito ma naturalmente all’interno della nostra bella regione e così sarà libero di fare altri danni in un altro istituto del distretto”.

Una situazione che si spera possa migliorare con l’annunciato ripristino a Perugia della sede del Provveditorato.

“La situazione penitenziaria è sempre più critica” – commenta il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, che ribadisce: “Quanto avvenuto testimonia che il sistema della sicurezza nelle carceri italiane non è adeguato alle esigenze attuali per cui è necessario intervenire. Chiediamo all’Amministrazione penitenziaria di adottare ogni utile iniziativa affinché i detenuti vengano puniti in maniera esemplare, con l’applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario che prevede particolari restrizioni, per coloro che mettono in crisi l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari”.

“Continuiamo altresì a chiedere che vengano previste adeguate strutture sul territorio nazionale, ove i detenuti violenti possano scontare la pena in regime chiuso, fino a quando non comprendono che devono rispettare le regole e soprattutto la polizia penitenziaria e tutti gli altri operatori”, prosegue il leader del SAPPE, che fa appello ai sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro ed Andrea Ostellari per un incontro urgente “al fine di ristabilire subito regole efficaci per garantire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”.

Cantiere Flaminia a Spoleto, riapertura parziale dell’ingresso Sud

Da venerdì sera (8 novembre) sulla strada statale 3 Flaminia riaprirà al traffico l’ingresso a Spoleto Sud, per chi proviene da Foligno. Proseguono infatti in linea con il cronoprogramma i lavori avviati da Anas per la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dello svincolo di Spoleto Sud/Monteluco.

L’accesso a Monteluco/Patrico resta provvisoriamente consentito solo per chi proviene da sud/Terni, mentre chi proviene da Monteluco/Patrico può immettersi sulla statale Flaminia solo in direzione nord/Foligno.

L’intervento consentirà di migliorare la fluidità del traffico e innalzare i livelli di sicurezza per la circolazione, sia per il traffico lungo la direttrice Flamina che per quello in ingresso/uscita dalla viabilità locale.

La rotatoria avrà un diametro esterno di 36 metri e sarà dotata di impianto di illuminazione. Sarà inoltre realizzato un attraversamento pedonale, anch’esso illuminato e collegato sia lato Spoleto che lato SP462 con marciapiede.

Il completamento dei lavori, ricorda Anas, è previsto entro marzo.

Adeguamento della Flaminia Spoleto-Terni

I lavori rientrano nel piano di riqualificazione e potenziamento della SS3 Flaminia nel tratto Spoleto-Terni, avviato da Anas per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro finalizzato a risolvere le principali criticità dovute alla conformazione del tracciato e innalzare gli standard di sicurezza.

Il piano include 6 interventi di risanamento strutturale dei viadotti e 10 interventi di miglioramento del tracciato, tra i quali allargamenti in curva, sistemazione di incroci a raso e la realizzazione di una corsia aggiuntiva per i veicoli lenti in alcuni tratti.

Dolci d’Italia, chiusura con la cheesecake da record

Chiusura da record a Spoleto per la quinta edizione di Dolci d’Italia: una cheesecake lunga ben 60 metri, realizzata da MenteLocale Foligno, con corso Garibaldi trasformato in una pasticceria all’aperto.

‘Dolci d’Italia è stato però un evento da primato anche per i visitatori che in decine di migliaia da tutta Italia e per tutte e tre le giornate, da venerdì 1 a domenica 3 novembre, sono arrivati a Spoleto. La città ha fatto bella mostra di sé confermandosi infatti luogo ideale per ospitare l’iniziativa con spazi giusti e accoglienti tra le sue suggestive vie, piazze, chiostri e palazzi.

Per l’atto conclusivo erano presenti tutti i principali partner della manifestazione organizzata da Epta Confcommercio Umbria. L’evento è infatti il risultato della sinergia di più soggetti come Regione Umbria, Comune di Spoleto, Confcommercio Spoleto, GAL Valle Umbra e Sibillini, Istituto Alberghiero di Spoleto e Fondazione Carispo.

A tutti loro è arrivato il ringraziamento del presidente di Epta Confcommercio Umbria Aldo Amoni: “Questa quinta edizione di ‘Dolci d’Italia’ è stata davvero straordinaria e ha superato ogni nostra più rosea aspettativa. L’affluenza è stata eccezionale, con un numero impressionante di persone che ha invaso le strade di Spoleto, portando energia e vitalità in ogni angolo della città. Gli alberghi sono stati pieni fin dai primi giorni, i ristoranti e i locali hanno registrato una presenza costante, e i commercianti sono entusiasti per il grande afflusso di visitatori e turisti arrivati da tutto il centro Italia e non solo. È stato emozionante vedere famiglie, giovani, e appassionati di dolci venire da ogni dove per partecipare a questo evento unico, un vero momento di festa e condivisione. ‘Dolci d’Italia’ – ha proseguito Amoni – si è ormai affermata come una manifestazione di punta, e questa edizione ci ha dimostrato quanto l’Umbria e la città di Spoleto siano amate e riconosciute anche come mete d’eccellenza per eventi enogastronomici di alta qualità”.

La kermesse ha dimostrato come la tradizione dolciaria italiana sia ampia e con una abbondante produzione di prodotti di altissima qualità. Centrato quindi l’obiettivo di promuovere questa vasta cultura alimentare. Le splendide location del centro storico spoletino hanno ospitano i mercati dove è stato possibile degustare e acquistare i migliori prodotti dolciari della penisola. Grande successo ha avuto la “scuola” per apprendere i segreti in cucina di celebri Pastry Chef e le tecniche di lavorazione per realizzare capolavori di bontà, ma anche i laboratori riservati ai più piccoli tra gioco e didattica. A completare il tutto, per intrattenere il pubblico e far conoscere la città di Spoleto, anche performance musicali, trekking urbano, spettacoli.

Report sull’economia dello Spoletino: nodi credito e demografia, il traino della filiera dell’olio

Un’economia che mostra una serie di problemi e ritardi, quella del comprensorio spoletino (Spoleto, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria), ma che ha anche spunti di vivacità, potenzialità interessanti e che presenta vocazioni plurime.

Emerge, in estrema sintesi, dal dettagliato report della Camera di Commercio dell’Umbria, che mette a confronto i dati e gli andamenti del comprensorio con quelli dell’Umbria e della media italiana e che ha fatto da base all’incontro di questa mattina, nella Sala della Spagna del Comune di Spoleto, tra i vertici camerali e le istituzioni e categorie economiche e professionali del comprensorio, avvenuto subito dopo la seduta della Giunta dell’Ente Camerale a Spoleto, nell’ambito dell’iniziativa itinerante “La Camera di Commercio incontra i territori”.

“Il report della Camera di Commercio dell’Umbria – ha detto il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti – presenta un quadro di grande interesse, sia sul piano generale che di dettaglio, dell’economia spoletina, riportando dati che non è facile trovare altrove, come quelli sui bilanci delle imprese. Ne esce ribadita la centralità di Spoleto e del suo comprensorio, individuando potenzialità non del tutto espresse che vanno valorizzate con sinergie ancora più forti e strette sul territorio. Tutti temi su cui l’Amministrazione comunale ha lavorato e sta lavorando”.

“L’iniziativa degli amministratori camerali, giunta oggi al quarto appuntamento di Spoleto dopo quelli di Città di Castello, Orvieto e Assisi – ha affermato il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – è un segnale di ascolto e attenzione ai territori e, via via, toccherà tutte le aree della regione, per promuovere un confronto specifico e sul campo con le realtà territoriali economiche e sociali, ricevendo stimoli, suggerimenti e proposte, stringendo così collaborazioni che possano rendere le politiche camerali sempre più efficaci e vicine alle esigenze reali delle imprese”.

Il report sull’economia dello Spoletino

I risultati del report sono stati illustrati dal segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti.

Dalle forze economiche e professionali, analizzando i dati del report, sono giunte valutazioni e sottolineature importanti, come il fatto che le aziende del comprensorio hanno subito, più che l’Italia e l’Umbria, l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse, con un aumento degli esborsi dovuti alle banche, fatto 100 il dato 2019, di 296,2 nel 2023, contro 212,6 della media nazionale e 222,9 dell’Umbria. Solo per quanto riguarda le società di capitali (quindi S.p.A., S.r.l., cooperative, società in accomandita per azioni), nel comprensorio spoletino un’azienda è passata a pagare alle banche, in media, da 18mila 039 euro annui nel 2019 a 53mila 431 euro nel 2023. Il dibattito, su questo punto, si è incentrato sul perché di tutto ciò è la risposta è stata che, in parte, deriva dal fatto che, mediamente, le aziende spoletine di capitali hanno registrato un incremento degli investimenti più forte (pur restando sotto in valori assoluti) rispetto a quelle italiane e umbre, e in parte dal fatto che, probabilmente, le imprese dello Spoletino hanno un rating mediamente peggiore e quindi pagano interessi più elevati.

Altro tema sollevato dalle categorie economiche e professionali è quello della demografia, con lo Spoletino che, in tema di dinamismo demografico (variazione popolazione, struttura per età, movimento migratorio) sconta un gap negativo, con un indice di 50 rispetto a 56 dell’Umbria e 63 della media nazionale che pure, come noto, non brillano. Dal 2011 al 2023 lo Spoletino è sceso da 48mila 054 residenti a 45mila 274 (-5,8%), e così procedendo perderà ulteriori 5mila 107 abitanti al 2042, con -1.275 residenti nella fascia d’età 0-14 anni, -5mila 869 in quella 15-64 anni e un aumento della popolazione over 65 (+2027).

A ciò si aggiunge il fatto dell’emigrazione giovanile, che si è andata bia via accentuando e che completa il quadro di un comprensorio che invecchia e lo fa più rapidamente della media nazionale e di quella umbra.

Tra gli elementi positivi, lo Spoletino mostra un indice di disuguaglianza più basso sia rispetto al dato nazionale che a quello umbro, mentre sul turismo (l’industria turistica nel comprensorio conta 287 attività e 1.139 addetti), le valutazioni degli operatori presenti all’appuntamento di stamattina sono state positive, rilevando una crescita interessante negli ultimi anni e nonostante il fatto che lo Spoletino presenti un indice di presenze turistiche per abitanti pari a 7, inferiore sia al 7,5 dell’Umbria che all’8,2 del dato italiano.

Quanto ai dati più generali, le imprese attive del comprensorio sono nel 2023 4mila105, il 5,3% del totale regionale (erano 4mila 264 nel 2019) e gli addetti delle imprese attive 13mila 671, pari al 4,7% del totale regionale. Nel 2019 gli addetti delle imprese attive dello Spoletino erano 14mila 849 (il 5,3% del totale regionale).

Il report, oltre ai bilanci delle imprese di tutti i settori, contiene anche un focus specifico su quelli della filiera dell’olio, dal quale lo Spoletino emerge a tutta forza; basti pensare che, in media, il valore della produzione di un’impresa della filiera dell’olio nello Spoletino è 5,4 volte superiore alla media umbra e 7,2 volte più alto della media italiana. Vantaggio ancora più accentuato per quanto riguarda il valore aggiunto per impresa della filiera olio.