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Tag: Spoleto

Notte di terremoto in Umbria: prima 3.6 a Spoleto (scuole ed edifici pubblici chiusi), poi altre 13 scosse

E’ stata una notte di terremoto in Umbria, caratterizzata da una serie di scosse di varia intensità lungo tutta la fascia appenninica orientale, da Spoleto sino a Pietralunga.

L’evento più forte, avvertito dalla popolazione in molte parti della Regione, alle 23.31,quando la terra ha tremato con un’intensità calcolata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con magnitudo 3.6. Epicentro a Spoleto, nella zona di Colleferretto, vicino alla zona industriale di Madonna di Lugo, ad una profondità di 7 km.

A questa sono seguite altre 13 scosse in tutta la regione. La più forte, di intensità 1.7 sempre, nella stessa zona, appena tre minuti dopo. Come quella avvenuta a Spello alle 8.21. Oltre alle scosse a Spoleto, la terra nella notte ha tremato nella provincia di Perugia a Campello sul Clitunno, Pietralunga e Valfabbrica. Altre scosse sismiche, poi, si sono registrate con epicentri nelle province di Ascoli Piceno e di Macerata.

“La scossa è stata avvertita distintamente, ma al momento non si registrano segnalazioni di danni.
La protezione civile e le istituzioni regionali e comunali si sono immediatamente attivate e sono tuttora in contatto” ha scritto la Regione Umbria sui social, dopo la prima scossa a Spoleto, quella di maggiore intensità.

Giovedì mattina il sindaco di Spoleto Andrea Sisti ha comunicato (come anticipato già in serata dalla presidente Proietti) per la giornata di oggi (giovedì) la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, degli edifici pubblici, compresi musei e teatri e dei centri diurni socio-riabilitativi per disabili minori e adulti e per anziani non autosufficienti. Chiusi anche i centri sportivi comunali.

Il Comune di Spoleto ha provveduto ad aprire la sede della Protezione Civile a Santo Chiodo. Per qualsiasi richiesta di informazione o per segnalazioni è possibile chiamare il numero 0743 222450 o scrivere all’email protezione.civile@comune.spoleto.pg.it.

Si stanno effettuando le verifiche tecniche sugli edifici pubblici, al momento non si registrano segnalazioni di danni o situazioni di rischio nel territorio comunale.

Feste di Pasqua e Ponti, riaprono i camminamenti della Rocca di Spoleto

In occasione delle festività pasquali e dei Ponti di primavera, la Rocca Albornoz di Spoleto ripropone le visite guidate ai camminamenti sulle torri e alla celebre Camera Pinta, autentico scrigno di affreschi del
Quattrocento.

I visitatori potranno accedere ai nuovi percorsi panoramici che attraversano antichi camminamenti
militari fino a raggiungere la sommità delle torri della fortezza. Dopo i video introduttivi che
raccontano la storia della Rocca Albornoz e il suo ruolo strategico nei secoli, il pubblico sarà
accompagnato in un suggestivo percorso che passa per cunicoli e antiche carceri, dove si alternano
numerosi e affascinanti graffiti lasciati dai prigionieri sulle pareti. Raggiunte le terrazze panoramiche,
dall’alto si potrà godere di una vista unica sul territorio spoletino: dal Monteluco al Ponte delle Torri
con il Fortilizio dei Mulini, dalla Cattedrale al celebre Teodelapio.

“Dallo scorso anno la Rocca di Spoleto si è arricchita di percorsi meravigliosi, tra arte, storia e
paesaggio – dichiara il Direttore Costantino D’Orazio – L’enorme successo che ha accolto questa
iniziativa, ci spinge a ripetere l’offerta con ancora più slancio, grazie anche alla collaborazione con il
nuovo concessionario Maggioli Cultura e Turismo”.

COME VISITARE I PERCORSI PANORAMICI

Dal fine settimana di Pasqua le visite ai camminamenti si tengono ogni sabato

COME VISITARE I PERCORSI PANORAMICI

Dal fine settimana di Pasqua le visite ai camminamenti si tengono ogni sabato, domenica e festivi ad
orari fissi: ore 11.30, 15.30, 17. La visita ha la durata di circa un’ora.

VISITA ALLA CAMERA PINTA

Venerdì 25 aprile, alle ore 12.30, giornata ad ingresso gratuito, si terrà una visita guidata esclusiva alla
Camera Pinta, la più affascinante stanza della Rocca Albornoz, già camera da letto del governatore,
decorata con due rari cicli di affreschi profani databili tra XIV e XV secolo e ispirati alla letteratura
cavalleresca. Il focus immergerà i partecipanti nella cultura del Quattrocento e in storie d’amor
cortese, tra scene di vita nobiliare e narrazioni di cavalieri e dame, in una stanza che rappresenta una
vera eccezione artistica nel panorama umbro. La visita ha la durata di 30 minuti.

Le visite sono a cura di Maggioli Cultura e Turismo. È necessario presentarsi un quarto d’ora prima
della partenza presso la biglietteria del museo.
La prenotazione è consigliata: tel. 0743 224952 – e-mail spoletorocca@gmail.com.
Ingresso Rocca + percorso panoramico: euro 15,00 intero – euro 10,00 ridotto

ROCCA ALBORNOZ – MUSEO NAZIONALE DEL DUCATO DI SPOLETO

Piazza Campello, 1 – 06049 Spoleto (PG)
Giorni e orari di apertura validi fino al 30 aprile
Lunedì e dal mercoledì alla domenica: dalle 9:30 alle 18:30
Chiuso il martedì.
Orario dal 1° maggio al 30 settembre 2025
Tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30
Ultimo ingresso consentito 45 minuti prima della chiusura.
Apertura festiva Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1 maggio con orario ordinario.
Ingresso gratuito 25 aprile.

Terremoto a Spoleto, qualche spavento ma nessun danno

Magnitudo 2.5 ad una profondità di circa 10 km

Scossa di terremoto nella prima mattina di oggi, domenica, con epicentro a Spoleto. La terra ha tremato poco prima delle 8, con epicentro in località Mustaiole, verso il confine ternano.

Secondo quanto rivelato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto una magnitudo di 2.5, con ipocentro ad una profondità di circa 10 km.

La scossa è stata avvertita distintamente dalla popolazione, ma non si registrano danni.

Negli ultimi giorni scosse sismiche, di non particolare intensità, sono state registrate nell’area dell’Adriatico. Oltre a quelle che continuano a riguardare la zona dei Campi Flegrei, in Campania.

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Conferme e flop, ecco i comuni umbri dove c’è più voglia di fare impresa

E’ ancora Todi il territorio dove c’è più voglia di fare impresa. Si contano infatti 14,1 imprese ogni 100 residenti. Seguono Castiglione del Lago e Bastia Umbra (11,9 imprese ciascuno), poi Orvieto (11,8) e Assisi (11,7), restando ai comuni sopra i 10mila abitanti.

E’ quanto emerge dal report della Camera di Commercio dell’Umbria, che analizza la densità di aziende rispetto alla popolazione residente nel 2024.

Todi leader da tre anni, San Giustino ultimo tra i grandi comuni

Per Todi si tratta di una conferma dopo aver primeggiato anche nel 2022 e nel 2023. Dopo la Top Five, la graduatoria prosegue con Città di Castello (11,2), Gualdo Tadino e Gubbio (11), Marsciano (10,8). Più distanti Perugia (10,5), Spoleto e Umbertide (10,4), Terni e Foligno (9,9), Corciano (9,7). Chiudono Narni (9,6), Magione (9,4), Amelia (8,7) e, fanalino di coda, San Giustino con appena 7,8 imprese ogni 100 residenti.

Municipi tra 5 mila e 10 mila abitanti: testa a testa tra Gualdo Cattaneo e Montefalco

Tra i comuni medi (da 5 mila a 10 mila abitanti), Gualdo Cattaneo mantiene il primato per il terzo anno consecutivo con 14,3 imprese ogni 100 abitanti. A un’incollatura segue Montefalco con 14,2. Completano la graduatoria Torgiano (12,4), Tuoro sul Trasimeno (10,7), Spello (9,5), Nocera Umbra (9,3), Deruta (9,2), Trevi (8,5), Panicale (8,4). Città della Pieve è ultima.

Nei piccoli comuni Cascia in coda, Monteleone di Spoleto in vetta

Nei comuni umbri sotto i 5 mila abitanti, dove piccole variazioni numeriche influenzano fortemente il tasso imprenditoriale, spiccano Monteleone di Spoleto (18,1 imprese ogni 100 residenti), Norcia (15,6), Sant’Anatolia di Narco (15,2), Massa Martana (13,6) e Lisciano Niccone (6,6). Al fondo della classifica Cascia, con solo 6,3 imprese ogni 100 abitanti, preceduta da Porano (6,4), San Gemini (7,0), Allerona (7,3) e Giove (7,7).

Umbria, imprenditorialità ancora alta ma in calo nel 2024

A livello regionale, l’Umbria registra nel 2024 un calo del tasso di imprenditorialità, scendendo da 11 a 10,1 imprese ogni 100 residenti. La diminuzione, ossia il calo generale del numero di aziende superiore rispetto alla contrazione della popolazione, riguarda anche i comuni più imprenditoriali. Todi scende da 14,5 a 14,1, Castiglione del Lago da 12,4 a 11,9, Bastia Umbra da 12,3 a 11,9 e Orvieto da 12,1 a 11,8. Assisi registra una lieve diminuzione, da 11,8 a 11,7.

Nonostante questa flessione, l’Umbria mantiene una propensione all’imprenditorialità tra le più alte d’Italia, posizionandosi quinta per densità imprenditoriale rispetto alla popolazione e terza per densità di società di capitale.

L’Umbria del vino e dell’olio: il triangolo d’oro

L’area compresa tra Montefalco (14,2 imprese ogni cento abitanti), Todi (14.1) e Spoleto (10.4) continua a dominare la classifica, formando quello che si può chiamare “il triangolo d’oro” dell’imprenditorialità umbra.

Tra i fattori di successo, la Camera di commercio evidenzia la presenza di DOCG (Sagrantino di Montefalco), turismo enogastronomico di qualità e una eete consolidata di agriturismi

La crisi della Valnerina: tra resilienza e spopolamento

La Valnerina – Norcia (15.6), Cascia (6.3) e Preci (11.6) – presenta il divario più marcato tra comuni vicini.

Norcia beneficia ancora del brand del tartufo e della norcineria, ma il colpo assestato dal terremoto di fa sentire. Cascia soffre l’isolamento post-terremoto

L’asse del Trasimeno: turismo vs crisi del lago

I comuni del comprensorio del Trasimeno mostrano performance contrastanti: Castiglione del Lago (11.9) e Passignano (9.3) sono in calo, Tuoro (10.7) in ripresa, mentre Magione delude.

Le terre di confine: la sfida delle aree periferiche

Le zone al confine con Lazio e Marche rivelano criticità sistemiche. Città della Pieve (7.2) e Allerona (7.3) soffrono la doppia dipendenza da Orvieto e Chiusi.

Gualdo Cattaneo (14.3) fa eccezione, grazie alla strategica posizione sulla Flaminia

Le città murate: un modello in affanno?

I borghi storici mostrano dati preoccupanti. · Bevagna (11.6) e Trevi (11.8) tengono grazie agli eventi; · Spello (10.5) e Deruta (10.8) pagano la crisi dell’artigianato.

Le aree industriali: le ex eccellenze non brillano

Il corridoio tra Terni (9.9) Narni (9.9) e Foligno (9.9) evidenzia dinamiche diverse, evidenziate dalla Camera di commercio.

Resilienza di Terni grazie alla riconversione green. Narni è addirittura un caso studio di transizione. Delude invece Foligno, il cui risultato è al di sotto delle aspettative.

Mencaroni: il calo del 2024 è una sfida per l’Umbria

Questo il commento di Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria: “Il calo registrato nel 2024 rappresenta una sfida per l’Umbria, una regione da sempre sinonimo di imprenditorialità e dinamismo economico, due leve per affrontare con decisione sul fronte della digitalizzazione e dell’innovazione, incentivando l’ingresso dei giovani nel mondo delle imprese. Sono necessarie politiche coraggiose e interventi mirati, sostenendo concretamente gli imprenditori. Un concerto di iniziative e di misure che richiedono una stretta collaborazione tra le Istituzioni e un dialogo costante con le associazioni di categoria, elementi fondamentali per l’animazione e l’articolazione territoriale delle politiche”.

Femminicidio a Spoleto, così Gianluca ha ucciso la moglie Laura Papadia tentando poi il suicidio

La donna di 37 anni vicedirettrice di un supermercato, il 48enne Gianluca Romita è un rappresentante di vini: fermato al Ponte delle Torri

Femminicidio a Spoleto, dove Gianluca Romita, 47enne, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie Laura Papadia, di 36 anni.
La tragedia si è consumata alla Rocca dei Perugini, complesso nella parte bassa del centro storico di Spoleto, alla fine di corso Garibaldi. Qui da poco più di un anno viveva la coppia. Lei, originaria di Palermo, si era trasferita nella città ducale perché assunta come vice direttrice di una supermercato.
Lui, di Senigallia, da tempo lavorava in zona come rappresentante di vini. I poliziotti, che lui stesso aveva chiamato confessando l’uccisione della moglie, lo hanno arrestato nei pressi del Ponte delle Torri, dove voleva togliersi la vita. Gli agenti lo hanno trovato in evidente stato di agitazione, riuscendo a farlo desistere dal compiere un altro gesto estremo dopo una lunga trattativa, al termine della quale si è consegnato loro.
Nell’abitazione dove presumibilmente è stato compiuto il delitto la polizia scientifica sta effettuando i rilievi. Da una prima ricognizione cadaverica, Laura è stata strangolata, forse nel sonno. Gli agenti sono entrati all’interno da una finestra, con l’aiuto dei vigili del fuoco. Trovando il corpo senza vita della donna.
Gianluca Romita è stato condotto in Commissariato a Spoleto, dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Non sono ancora chiari, come ha detto sul momento il procuratore capo di Spoleto Claudio Chicchella, i motivi che lo avrebbero condotto a compiere il femminicidio. Sono in corso indagini circa tracce di precedenti liti o comunque episodi che potrebbero poi essere degenerati, sino al tragico epilogo.

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Spoleto, nel fine settimana si demolisce il sottopasso ferroviario

La strada chiusa dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo: i percorsi alternativi

Sarà demolito e poi ricostruito il sottopasso ferroviario di Madonna di Lugo.

L’intervento richiederà, dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo, una diversa regolamentazione del transito veicolare e pedonale con deviazione su percorsi alternativi.

Questi i percorsi alternativi consigliati.

Per raggiungere via Sandro Pertini dalla rotatoria dello svincolo Nord, si può procedere verso la rotatoria presente all’altezza della scuola Villa Redenta, proseguire in via Caduti di Nassirya, superare la rotatoria di via Piazza D’Armi in direzione San Sabino, prendere la SS685 Tre Valli allo svincolo San Sabino-Crociferro ed uscire dalla SS685 Tre Valli, allo svincolo che porta a Madonna di Lugo in via Sandro Pertini.

Per coloro che invece procedono da San Giacomo sarà possibile fare il percorso inverso, attraverso la SS685 Tre Valli fino a San Sabino Crociferro, per poi proseguire verso via Caduti di Nassirya e via Pietro Conti.

Il servizio di trasporto pubblico è deviato sul nuovo percorso concordato e autorizzato.

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Rotatoria Spoleto Sud, da lunedì semaforo a senso unico alternato sulla Flaminia

Da lunedì 17 marzo lavori sulla Flaminia per realizzare la pavimentazione definitiva della nuova rotatoria Spoleto Sud.

Per consentire l’esecuzione degli interventi, il transito sarà regolato a senso unico alternato con semaforo, con chiusura temporanea alternata dell’ingresso/uscita di Monteluco e di Spoleto Sud.

Il completamento di questa fase è previsto entro venerdì 21 marzo.

A seguire, ricorda il Comune di Spoleto, la rotatoria sarà aperta in modalità definitiva e sarà funzionante il nuovo impianto di illuminazione, mentre saranno eseguite le ultime lavorazioni residue, la cui ultimazione è prevista entro Pasqua.

Si ribalta con il camion in una curva, muore autotrasportatore

Stava transitando con il suo camion sul curvone che immette sulla strada provinciale di Forca di Cerro, di fronte al cimitero monumentale di Spoleto. Il mezzo pesante è uscito di strada, ribaltandosi su un fianco e poi rimettendosi nel verso giusto, sullo sterrato.

L’autotrasportatore alla guida, un 59enne di Valtopina, Tito Scapeccia, è morto. L’altro autotrasportatore, che viaggiava con lui, è invece riuscito a mettersi in salvo. E’ stato lui a dare l’allarme.

L’ipotesi è che il conducente possa essere stato colpito da un malore, forse per lui fatale. La cabina, infatti, non ha riportato particolari danni nell’urto.

Sul posto, insieme al personale del 118, sono arrivati i vigili del fuoco, che ora dovranno provvedere al recupero del mezzo pesante.

A rischio i servizi per Rocca e musei e 24 posti di lavoro, proclamato lo stato di agitazione

Sta per scadere il contratto di proroga di appalto per i servizi museali, che include anche la Rocca Albornoz, dove da venti anni operano 24 lavoratori altamente qualificati, che ora rischiano di perdere il loro posto di lavoro. La gara d’appalto recentemente indetta è andata infatti deserta, creando un’incertezza che minaccia non solo la stabilità occupazionale di questi lavoratori, ma anche la qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti.

Questi lavoratori rischiano ora di veder disperse le proprie competenze, con ripercussioni sulla fruizione dei luoghi della cultura a Spoleto.

Questi lavoratori, che hanno contribuito con impegno e professionalità alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale – evidenzia il sindacato – rischiano ora di veder disperse le proprie competenze, con evidenti ripercussioni sulla fruizione dei luoghi della cultura e sul corretto funzionamento dei servizi museali. La Rocca Albornoz, simbolo della storia e della cultura di Spoleto, rischia di essere privata della gestione esperta e competente che ha permesso in questi anni di offrire un servizio di alta qualità.

Per questo motivo, la Filcams Cgil ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori. annuncia che intraprenderà tutte le azioni necessarie di lotta per tutelare i diritti e la dignità di chi ha dedicato anni al servizio del patrimonio culturale cittadino.

Si chiede al Comune di Spoleto di intervenire tempestivamente per garantire la continuità occupazionale per tutti i lavoratori coinvolti, evitando che le loro competenze vengano disperse e assicurando che la qualità dei servizi e la fruizione dei luoghi di cultura non vengano compromesse.

“La soluzione – scrive il sindacato – non può essere la non continuità dei servizi e la perdita di professionalità, ma deve passare attraverso un impegno concreto da parte dell’amministrazione comunale per tutelare i lavoratori, i cittadini e il patrimonio storico-culturale della città di Spoleto”.

Filcams Cgil di Perugia, quindi, non esclude di intraprendere azioni di lotta più decise e continua a chiedere un incontro con il Comune per discutere le soluzioni che possano garantire la continuità occupazionale e la qualità dei servizi di valorizzazione dei siti culturali di Spoleto.

Rifiuti, l’Auri ferma il termovalorizzatore: subito scintille politiche

E’ già scontro politico, prima ancora che si insedi il nuovo Consiglio regionale, dopo la delibera con cui il Direttivo dell’Auri a maggioranza (con il voto favorevole dei Comuni di Spoleto, Città di Castello, Magione, Marsciano e Perugia e quello contrario dei Comuni di Orvieto, Stroncone e Terni) ha sospeso il procedimento relativo all’individuazione di un concessionario per la progettazione, realizzazione e gestione “dell’impianto di trattamento e recupero energetico”, (leggasi inceneritore o termovalorizzatore, a seconda dei punti di vista) previsto dal Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Umbria, mediante proposte a iniziativa privata. La procedura era stata avviata dall’Auri lo scorso 31 gennaio, ma con il cambio di maggioranza in seno al Direttivo, a seguito delle elezioni di giugno che hanno premiato il centrosinistra, era già stato annunciato un passo indietro. Rafforzato dalla vittoria di Stefania Proietti alle regionali.

La sospensione, viene spiegato in una nota dell’Auri, è stata deliberata “a seguito delle valutazioni contenute in una relazione del RUP che ha delineato profili di criticità riguardanti l’esigenza di operare in un contesto tecnico-giuridico chiaro e adatto ad una corretta sollecitazione del mercato, così come disciplinata nel Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti”.

Aggiungendo che “la sospensione non pregiudica la riattivazione del procedimento in una fase successiva, riattivazione che potrà essere deliberata una volta definiti gli aspetti critici che attualmente caratterizzano il procedimento”.

Dopo il “blitz” denunciato dalla sindaca di Orvieto Tardani – che ha parlato di “una scelta politica dietro una motivazione tecnica, attendendo dal governo regionale “risposte immediate ed efficaci per evitare l’ampliamento della discarica”, la consigliera regionale rieletta del centrodestra, Eleonora Pace, ha stigmatizzato la scelta fatta in tutta fretta prima ancora che la nuova Giunta regionale sia in carica. “Ciò significa – commenta Pace – che in assenza di soluzioni alternative
concrete sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, l’unica soluzione sarà l’ampliamento delle discariche in Umbria. L’opposto, in sostanza, del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti adottato dalla Giunta Tesei
e sostenuto da Fratelli d’Italia, che prevede la chiusura del ciclo attraverso un impianto di trattamento e recupero energetico, superando proprio il ricorso all’utilizzo delle discariche e rendendole residuali,
come previsto anche dalle normative europee”.

Dal centrosinistra le repliche arrivano al momento dal Movimento 5 stelle – particolarmente sensibile al tema rifiuti e candidato, con De Luca, ad acquisire la delega all’ambiente nella nuova Giunta Proietti – che rivendica la correttezza della delibera dell’Auri e soprattutto del cambio di strategia rispetto alla chiusura del ciclo dei rifiuti.

Anche il segretario umbro del Pd, riconfermato consigliere, Tommaso Bori, ha plaudito all’iniziativa subito assunta, in linea con il programma del centrosinistra.

“Come Avs, insieme alla coalizione guidata dalla nostra presidente, Stefania Proietti – ha ricordato il neo consigliere di Avs Fabrizio Ricci – abbiamo chiarito sin dal principio che la strada da seguire è quella dell’estensione del porta a porta su tutto il territorio regionale, della riduzione della produzione dei rifiuti e dell’investimento nella filiera del riutilizzo e del riciclaggio. In questo modo l’Umbria può ridurre la produzione di rifiuto urbano residuo a 40.000 tonnellate annue, contro le 170.000 tonnellate previste dal bando dell’inceneritore. Uno scenario nel quale non solo non avremo bisogno di nuove discariche né di bruciare rifiuti, al contrario di quanto afferma la destra, ma potremo favorire lo sviluppo di filiere innovative e generare lavoro di qualità”.

(ultimo aggiornamento ore 17.36)