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Tag: carabinieri

Armi e droga, a Fontivegge controlli degli specialisti dei carabinieri

Nell’ambito delle valutazioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, effettuate in relazione alla diffusione e radicamento di fenomeni d’illegalità nell’area urbana di Fontivegge, con l’intento di potenziare il controllo del territorio e incrementare i livelli di sicurezza reale e percepita, il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia,

Dal 1° febbraio operativo a Fontivegge, all’occorrenza, in altre zone della città, il Comando provinciale carabinieri di Perugia impegna una Squadra di Intervento Operativo (SIO). Si tratta di un assetto specializzato, istituito presso le sedi dei Reggimenti/Battaglioni dell’Organizzazione Mobile dell’Arma, che costituisce una risposta immediata in chiave preventiva e repressiva, integrato nei dispositivi territoriali già in essere, per fronteggiare con tempestività ed efficacia le diverse situazioni che necessitano di prontezza operativa e versatilità di impiego.

Questo supporto, inviato dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per la specifica esigenza, consente di schierare quotidianamente e in maniera più capillare ulteriori 3 pattuglie dedicate, affiancate agli equipaggi territoriali in occasione di interventi, posti di blocco e di controllo lungo gli assi viari di principale interesse od anche in zone circoscritte che richiedono comunque maggiore robustezza dei dispositivi in campo.

Nei primi cinque giorni di presenza nel capoluogo, nel corso dei servizi straordinari predisposti nella zona di Fontivegge, sono state controllate 65 persone, su 37 autovetture, 3 esercizi commerciali e segnalate due persone alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti.

Insieme ai militari della Stazione di Castel del Piano, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia, perché ritenuto responsabile di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, un 24enne, di origini tunisine, che, all’esito del controllo e perquisizione personale in via Martiri dei Lager, è stato sorpreso in possesso di un coltello a serramanico, del genere proibito, sottoposto a sequestro.

Con i colleghi della Stazione di Fortebraccio, è stato invece denunciato, poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 20enne, di origini colombiane, il quale, controllato nella citata via, è stato trovato in possesso di quasi un grammo di cocaina e alcune decine di euro, reputato costituire provento dell’attività delittuosa.

L’iniziativa dell’Arma di Perugia per il reperimento e impiego di tale risorsa aggiuntiva si inserisce nell’ottica di una sempre più marcata volontà interistituzionale di ricercare e dispiegare sul terreno le migliori professionalità per poter assecondare i presupposti in premessa, assicurando, al contempo, un’azione efficace, anche in termini di deterrenza, per evitare che venga compromessa la sicurezza della cittadinanza.

Nei prossimi giorni – annunciano i carabinieri – proseguiranno analoghe attività d’istituto, attraverso pattugliamenti mirati e controlli su persone e veicoli nelle varie aree della città in cui si riterrà opportuno concentrare una maggiore presenza a presidio del territorio

Cade con lo scooter nella notte, muore 50enne di Terni

E’ morto nella notte tra venerdì e sabato, cadendo con lo scooter su cui viaggiava ad Arrone, nei pressi del bivio di Casteldilago.

La vittima è un 50enne di Terni, Daniele Capitanucci, dipendente Ilserv.

Nell’incidente, avvenuto intorno alle 4 di notte, non sembra siano rimasti coinvolti altri mezzi. L’uomo è morto sul colpo: il personale del 118 accorso dopo l’allarme ha soltanto potuto constatarne il decesso.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Terni.

Rapina in un negozio del centro, è caccia all’uomo

Si indaga sulla rapina commessa in un negozio del centro a Terni giovedì sera, poco prima dell’orario di chiusura.

Un uomo è entrato nel negozio per bambini in via Mazzini fingendosi un cliente, per poi mostrare una pistola che aveva celata nel giubbetto. Con la quale ha minacciato la commessa, intimandole di consegnargli tutti i soldi che aveva in tasca e di non gridare per dare l’allarme.

Presi i soldi, l’uomo si è allontanato a piedi. La commessa e la titolare del negozio che era da poco uscita sono state sentite dagli inquirenti. L’uomo aveva il cappuccio del giubbotto calato sulla testa e quindi aveva il volto semicoperto.

Sono state anche visionate le telecamere di sicurezza della zona per cercare di dare un’identità al rapinatore.

Un episodio che ripropone il tema della sicurezza, anche nel centro storico.

Con il camion contro una casa, famiglia bloccata all’interno e autista ferito IMMAGINI

Erano circa le 5di sabato mattina quando gli abitanti di un’abitazione, lungo la strada regionale Pievaiola, a Perugia, sono stati svegliati da un boato.

Un camion, uscito di strada, è andato a sbattere contro la loro abitazione, bloccando la porta di accesso.

La famiglia ha dato l’allarme e sul posto sono giunte tre squadre dei vigili del fuoco. Il conducente del mezzo, rimasto rimasto ferito e incastrato tra le lamiere, è stato liberato e affidato alle cure del personale sanitario del 118.

I vigili del fuoco hanno poi impiegato diverse ore per rimuovere il mezzo pesante e consentire così alla famiglia di poter uscire di casa.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri. Si pensa, vista anche l’ora, che il conducente del mezzo pesante possa essere stato preso da un colpo di sonno.

Si ribalta con la motopala, muore 80enne

Un uomo di 80 anni è morto travolto dalla motopola su cui stava lavorando. La tragedia si è consumata nella serata di venerdì a Firenzuola, tra Acquasparta e Spoleto.

La motopola si è ribaltata in un terreno scosceso. I vigili del fuoco di Terni, insieme alla squadra di Spoleto, sono intervenuti per cercare di liberare l’uomo, rimasto intrappolato sotto il mezzo. Ma per l’anziano, il personale medico del 118, intervento congiuntamente ai carabinieri di Acquasparta, non ha potuto fare altro che constatarne il decesso

Le operazioni di recupero del corpo sono state particolarmente complesse, dato che è tato necessario rimuovere il mezzo, finito appunto in una zona non agevole.

Ladro in un’abitazione arrestato dai carabinieri

E’ stato arrestato dai carabinieri di Nocera Umbra, in flagranza di reato, un 29enne, di origini tunisine, che stava cercando di fuggire dalla pertinenza di un’abitazione, con la refurtiva.

Al numero di emergenza 112 era arrivata la segnalazione di una persona sospetta che si era introdotta nella pertinenza di un’abitazione dove erano custodite auto, moto d’epoca e attrezzi da lavoro. I carabinieri hanno trovato l’uomo ancora all’interno, dopo aver divelto la serratura della porta d’ingresso del locale. Aveva accumulato la refurtiva con cui si apprestava a fuggire.

Beni che i militari hanno restituito al proprietario. Gli accertamenti hanno rivelato che il 29enne, già gravato da precedenti di polizia, risultava essere senza un’occupazione stabile. In sede di udienza, il giudice del Tribunale di Spoleto ha convalidato l’avvenuto arresto dell’interessato.

Anziana professoressa aggredita in casa con un coltello

Ferita al volto con un coltello, mentre era nella sua abitazione, a Terni, nei pressi della stazione ferroviaria.

Un uomo è entrato all’alba nell’abitazione di una 83enne, professoressa in pensione. Quando lo sconosciuto si è trovato davanti l’anziana donna non ha esitato a colpirla al volto con la lama che aveva in mano – presumibilmente un coltello – ferendola in modo fortunatamente lieve.

La donna ha urlato e mentre lo sconosciuto si dava alla fuga un vicino ha chiamato i soccorsi.

L’anziana professoressa è stata trasportata in ospedale, con più di una ferita al volto.

Un’aggressione che ha sconvolto la comunità ternana e sulla quale stanno indagando i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Elena Neri.

Oltre a cercare di dare un nome allo sconosciuto aggressore – sono state anche visionate le telecamere di sorveglianza della zona – si cerca di capire se si sia trattato di una tentata rapina (o di un furto, con il ladro che si è trovato scoperto) oppure di un’aggressione finalizzata ad altro.

Morta mentre si recava in bici al lavoro, indagini in corso

Indagini in corso sull’incidente che la sera dell’ultimo dell’anno è costato la vita ad una 55enne, Monia Massoli, a Papiano di Marsciano, colpita da un’auto mentre in bicicletta si stava recando nel ristorante dove lavorava.

L’incidente è avvenuto sulla strada provinciale 357, poco distante dal ristorante. Alla guida dell’auto c’era un giovane, anche lui delposto.

Come da prassi, è indagato per omicidio stradale. I rilievi sul luogo dell’incidente sono stati effettuati dalla polizia locale e dai carabinieri della compagnia di Todi.

Cellula terroristica jihadista, tra i 5 giovani arrestati anche una donna a Spoleto

C’è anche una donna residente a Spoleto tra le cinque arrestate perché accusate di avere costituito (quattro di loro, per la quinta si ipotizza il rato di aver favorito l’addestramento) un’associazione terroristica d’ispirazione salafita – jihadista declinata in chiave takfirista, denominata “Da’wa Italia” per mezzo della quale ponevano in essere condotte strumentali alla promozione, al consolidamento ed al rafforzamento delle formazioni terroristiche denominate “Al Qaeda” e “Stato Islamico”. Gli altri, tutti giovani, sono residenti nelle province di Bologna, Milano e Udine.

La Procura della Repubblica di Bologna – Dipartimento Antiterrorismo ha coordinato un’indagine condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri culminata con l’esecuzione di una misura cautelare personale a carico dei cinque.

In particolare, attraverso la propaganda di contenuti jihadisti e al reclutamento di nuovi adepti alla causa, si sono dimostrati pronti a raggiungere i territori controllati dalle milizie jihadiste in Africa e Siria, circostanza che si sarebbe già concretizzata per uno dei sodali, il quale avrebbe abbandonato il territorio nazionale per recarsi nel Corno d’Africa prima dell’emissione del provvedimento cautelare eseguito in data odierna.

Per quanto riguarda il quinto giovane, fratello della principale indagata del gruppo, si ipotizza nei suoi confronti l’avvio di un processo di radicalizzazione proprio sotto l’egida della sorella, e a suo carico l’Autorità Giudiziaria contesta l’ipotesi dell’addestramento finalizzato a un possibile arruolamento nell’ambito di organizzazioni terroristiche jihadiste. Tutti i soggetti avrebbero operato sul territorio nazionale, attraverso la rete internet.

L’inchiesta, rivelatasi complessa e articolata e condotta mediante l’importante coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è stata avviata nel settembre 2023, partendo dall’azione di monitoraggio sui circuiti radicali di matrice jihadista, con particolare attenzione alla diffusione di contenuti di propaganda attraverso la rete, ormai divenuto formidabile strumento per avvicinare e fidelizzare soprattutto giovani di seconda generazione con un background migratorio o ragazzi italiani in cerca di una chiara identità e che più di altri subiscono la fascinazione della retorica jihadista globale.
In questo contesto, le investigazioni si sono concentrate in prima istanza sul ruolo ricoperto da una giovane pakistana cresciuta e residente a Bologna, la quale, evidenziando particolare attivismo ed emergendo per l’incessante opera di proselitismo, è stata sin da subito in grado di coinvolgere un’altra giovane di origine algerina cresciuta e residente a Spoleto, insieme alla quale avrebbe formato un gruppo a sé stante dedito alla propaganda e denominato appunto “Da’wa”, che in arabo significa “chiamata”, intesa nella sua accezione di invocazione ad abbracciare la “giusta” versione dell’Islam.

Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso di identificare altri partecipi al sodalizio ed in particolare acquisire gravi indizi di reità nei riguardi di un giovane cresciuto a Milano che si ritiene essersi unito alle milizie jihadiste operanti in Corno d’Africa e di un altro di origine turca, da molti anni residente tra le provincie di Gorizia e Udine dove risultava ben inserito nel tessuto socio-economico della zona.
Nel programma e nelle vicende di questo gruppo si rinvengono alcuni punti cardine del movimento jihadista globale: il sempre maggiore ricorso ai giovani, spesso anche minorenni, che risultano particolarmente affascinati dalla propaganda e che in breve diventano a loro volta strumenti di diffusione del messaggio, oltre a risultare imprevedibili nel potenziale passaggio all’azione e quindi ancor più pericolosi; in questo percorso sembra aver assunto un ruolo centrale il periodo del COVID, che costringendoli a un isolamento forzato ha facilitato un rapido processo di radicalizzazione, oggettivamente amplificato dalla rete internet.

Nel corso delle indagini è stato possibile assistere ad una rapida e per questo preoccupante evoluzione nelle intenzioni degli indagati di non limitare il loro impegno alla sola propaganda di contenuti jihadisti ma di ampliare il raggio d’azione verso nuovi soggetti (è il caso del fratello minore della principale indagata) oltre a ricercare contatti al difuori del territorio italiano per cercare di raggiungere ei territori controllati dalle milizie jihadiste.

Mercatini, eventi di Natale, Giubileo, Capodanno: vertice in Prefettura

Si è riunito il Comitato provinciale di Perugia per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal prefetto Armando Gradone per fare un punto di situazione sulle misure adottate a protezione degli obiettivi sensibili presenti nella Provincia di Perugia, a seguito dell’attentato avvenuto in Germania a Magdeburgo lo scorso 20 dicembre.

All’incontro hanno preso parte rappresentanti delle Forze di Polizia, della Provincia di Perugia, dei Comuni di Perugia, Assisi, Città di Castello, Foligno, Gubbio e Spoleto, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e del contingente militare dell’operazione “Strade Sicure”.

In linea con le direttive fornite dal Ministero dell’Interno, è stata svolta un’accurata ricognizione dei luoghi di maggiore aggregazione, con particolare riguardo ai più importanti siti turistici e religiosi presenti nella provincia. In tale prospettiva, è stato convenuto di rafforzare ulteriormente le misure di protezione (come di consueto già incrementate in vista delle festività) nei centri storici dei principali Comuni (Perugia, Città di Castello, Foligno, Gubbio e Spoleto), dove soprattutto, in occasione del Capodanno e dell’Epifania, sono in programma numerose manifestazioni pubbliche, nonché nelle stazioni ferroviarie, nei centri commerciali e nei luoghi di intrattenimento.

Una specifica attenzione sarà riservata alla città di Assisi e, in particolare, alle Basiliche Francescane, anche in relazione agli eventi connessi al Giubileo. Intanto ad Assisi una grande festa ha accompagnato la riapertura al culto del Santuario francescano del Sacro Tugurio di Rivotorto dopo i lavori di restauro (nella foto).

apertura santuario rivotorto