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Tag: Assisi

Parcheggio chiuso per incendio: provvedimenti tampone, poi le scelte tra Comune e Saba

Vertice tra Comune e Saba, gestore del parcheggio Matteotti ad Assisi, chiuso per un rovinoso incendio sul quale sono in corso le indagini e le opportune verifiche anche ai fini assicurativi, per affrontare tutti i vari aspetti legati alla chiusura dello stesso e limitare al massimo i disagi di abbonati e utenti.

Nel frattempo il Comune ha adottato misure straordinarie e provvisorie, dettate dalla situazione di emergenza, almeno fino all’imminente termine dell’anno scolastico, per venire incontro alle esigenze degli utenti delle scuole Convitto Nazionale “Principe di Napoli” e Istituto Alberghiero di Assisi, siti proprio in Piazza Matteotti, che non possono più usufruire del parcheggio colpito dall’incendio.

La prima è a Santa Maria degli Angeli, in prossimità del Teatro Lyrick, dove sarà possibile parcheggiare gratuitamente la vettura e raggiungere la parte alta della città, attraverso autobus di linea ordinari che arriveranno e ripartiranno proprio in Piazza Matteotti. Il servizio, gestito da Busitalia, prevede l’acquisto di un biglietto. La fermata dei bus è collocata all’andata davanti all’ingresso del parcheggio del Lyrick e al ritorno in Piazza Matteotti.
Gli orari delle corse degli autobus di linea sono i seguenti: Andata (salita da fermata presso parcheggio Lyrick): 6.16, 6.44, 7.06, 7.33, 7.35, 7.37, 7.46, 8.14, 8.37, 8.57, 9.17, 9.37. Ritorno (discesa da fermata in Piazza Matteotti): 11.40, 12.00, 12.20, 12.40, 12.45, 13.00, 13.20, 13.30, 13.40, 13.45, 14.00, 14.20, 14.40, 15.00.

La seconda area di sosta messa a disposizione del Comune – individuata in via eccezionale e transitoria, per un numero determinato di veicoli, ad uso di studenti e personale di “Convitto” e “Alberghiero” di Assisi – è nel piazzale della Rocca Maggiore, dove sarà possibile parcheggiare gratuitamente i mezzi e raggiungere a piedi l’area del Matteotti.

Indagini sull’incendio al parcheggio di Assisi, assistenza ai turisti senz’auto

Una trentina i mezzi danneggiati dall’incendio scoppiato nel parcheggio “Matteotti”, ad Assisi, nel pomeriggio di venerdì.

Per cause in fase di accertamento, un’auto in sosta nel secondo piano sotterraneo dello stesso avrebbe preso fuoco intorno alle 16.30, scatenando fiamme che hanno colpito anche circa altri trenta mezzi e generando un’intensa colonna di fumo.

Immediato l’intervento di vigili del fuoco di Assisi, Foligno e Perugia, della polizia locale della città serafica e di carabinieri e poliziotti del Commissariato di Assisi.

Le fiamme sono state spente completamente dopo circa due ore e non ci sono stati feriti.

È in corso la rimozione dal parcheggio delle auto coinvolte e delle altre parcheggiate all’intenro.

Parte del parcheggio coperto (piani -2 e -1) è stata posta sotto sequestro per ulteriori indagini e per verificare eventuali danni strutturali.

Anche il piano in superficie, esterno e scoperto, è stato chiuso a scopo precauzionale e al fine di consentire tutte le verifiche del caso. Sono inoltre ancora in corso, e proseguiranno anche sabato mattina, le operazioni di l’estrazione delle auto parcheggiate ai piani sotterranei interessati dalle fiamme. Considerando che il parcheggio si trova in prossimità di scuole, la polizia locale invita a utilizzare i mezzi pubblici e ad evitare, nelle prossime ore, di appesantire in traffico nella zona interessata, che sarà gestito con agenti sul posto.

Il Comune di Assisi, subito presente sul luogo dell’incendio, si è attivato anche per prestare la massima assistenza alle persone, tra le quali diversi turisti in vacanza in città, che hanno necessitato di supporto o di assistenza per la notte, non avendo più l’auto a disposizione.

Sul posto anche rappresentanti dell’Amministrazione comunale, dirigenti e tecnici comunali per tutte le verifiche del caso.

I giovani, Assisi, il sisma, il conclave: anche l’Umbria in piazza San Pietro per l’addio a Papa Francesco IMMAGINI

Anche l’Umbria, come il mondo intero, ha voluto rendere omaggio a Papa Francesco nel giorno dei funerali. La regione italiana più visitata, per ben otto volte, al di fuori del Lazio. Come ha ricordato la governatrice umbra Stefania Proietti. E l’amata città di Assisi, la città Serafica, del santo da cui Bergoglio ha voluto prendere il nome e seguire l’esempio nella gestione del suo pontificato. Da Assisi erano presenti il sindaco Valter Stoppini, il vescovo Domenico Sorrentino e rappresentanti del Sacro Convento.

“Partecipare oggi all’ultimo saluto al Santo Padre è stato uno dei momenti più commoventi e intensi della mia vita. Piazza San Pietro e il mondo intero si sono stretti in un silenzio colmo di amore e di gratitudine, riconoscenti per la sua eredità spirituale e umana” ha dichiarato la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti. Che ha aggiunto: “Papa Francesco ha amato l’Umbria ed Assisi, ha scelto di portare il nome di San Francesco, e con lui ha condiviso ogni giorno il desiderio di pace, il servizio agli ultimi e l’amore per il Creato. Ho avuto l’onore di incontrare il Pontefice ad Assisi, l’ho ascoltato parlare ai giovani, ai poveri, ai potenti con la stessa voce, ferma e piena di misericordia. In lui ho sempre visto l’incarnazione vivente dello spirito francescano: umiltà, essenzialità e fraternità. Ogni volta che tornava nella nostra terra, sentivamo che l’Umbria era il suo rifugio dell’anima, il luogo dove ritrovava sé stesso e il senso più autentico della sua missione”.

La governatrice umbra ha concluso: “Grazie, Papa Francesco, per averci mostrato con la tua vita che la fede può essere rivoluzione di tenerezza. Ti porteremo nel cuore come un fratello di San Francesco, un testimone della luce”.

C’erano anche i 500 giovani provenienti dall’Umbria in occasione del Giubileo degli adolescenti, accompagnati dal vescovo di Perugia Maffeis: per loro, doveva essere una giornata gioiosa accogliendo l’invito di Papa Francesco, a cui invece hanno potuto dare l’ultimo saluto.

In piazza San Pietro c’era anche il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, che ha ricordato la vicinanza dimostrata concretamente da Papa Francesco alle popolazioni terremotate: “Ricostruire significa prima di tutto ricostruire i cuori, le relazioni, il tessuto umano e spirituale di una comunità, disse Sua Santità. Un insegnamento che resterà con noi, guida e speranza per ogni futuro cammino”.

Alle esequie erano naturalmente presenti i rappresentanti della Chiesa umbra, tra i quali il cardinale Giuseppe Betori, folignate, vescovo emerito di Firenze, l’unico umbro che parteciperà al conclave per l’elezione del nuovo Papa.

Rinvio Acutis, scuole aperte. I provvedimenti del Comune di Assisi per l’ordine pubblico

Il Comune di Assisi – anche in esito a quanto emerso in una serie d’incontri in Prefettura di Perugia – per il periodo tra il 25 e il 27 aprile, ha adottato una serie di provvedimenti per garantire sicurezza e ordine pubblico in città, considerato il grande afflusso di visitatori legato al ponte del 25 aprile, ma anche a pellegrinaggi sulla tomba del Beato Carlo Acutis, la cui canonizzazione era stata programmata per il 27 aprile per poi essere sospesa a seguito della scomparsa di Papa Francesco.

Con ordinanza sindacale n.115 del 23 aprile 2025 – che rettifica parzialmente quando previsto nell’ordinanza n. 107 del 18 aprile 2025 – dalle ore 8.00 del 25 aprile, è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC). Si tratta della struttura di coordinamento a supporto del Sindaco come autorità di protezione civile, per garantire la pronta e coordinata gestione, in caso di eventi critici, degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione.

È stato anche approvato uno specifico piano di sicurezza, condiviso con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Tra il 25 e il 27 aprile, fra le ore 9.30 e le 19.00, è stata inoltre vietata la somministrazione di alimenti e bevande di asporto in contenitori di vetro o in lattine in alluminio.

È stata invece revocata la sospensione delle attività didattiche nelle scuole in prossimità del centro storico tra il 24 e il 28 aprile, inizialmente prevista nell’ordinanza antecedente alla sospensione della canonizzazione di Acutis. Le lezioni si svolgeranno dunque regolarmente, secondo il normale orario scolastico.

Sabato i funerali di Papa Francesco, 5 giorni di lutto in Italia e in Umbria

Lutto nazionale, fino a sabato 26 aprile, giorno in cui, alle ore 10 sul sagrato della Basilica di San Pietro, in Vaticano, saranno celebrati i funerali di Papa Francesco.

Bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici, minuto di silenzio nelle scuole, negli uffici e durante eventi pubblici, riduzione o sospensione di manifestazioni sportive, culturali e istituzionali non essenziali (rinviate le partite in programma sabato 26 aprile, mentre quelle saltate nel giorno di Pasquetta saranno recuperate come da programma mercoledì 23 aprile). Eventi consentiti solo se di beneficenza o con finalità solidali.

Tutti gli impegni pubblici del governo sono stati cancellati o rimandati: le personalità istituzionali potranno partecipare solo a eventi coerenti con il momento di lutto.

Saranno celebrate, con sobrietà, le cerimonie per il 25 aprile.

In conformità con quanto stabilito dal Consiglio dei ministri, con decreto la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti ha proclamato, in segno di cordoglio e vicinanza, il lutto su tutto il territorio regionale.

La decisione è stata adottata in considerazione del profondo legame che il Pontefice aveva costruito con l’Umbria e in particolare con Assisi, la città di San Francesco di cui aveva assunto il nome e a cui aveva ispirato il suo magistero. Qui si è recato ben 6 volte (sulle 8 nella regione) nel suo Pontificato proprio per sottolineare l’ispirazione ai valori di fraternità, pace, amore per i poveri e cura del Creato.

Il magistero di Papa Francesco, ispirato a San Francesco d’Assisi e tutto rivolto ai poveri, alla fraternità, alla custodia del Creato e alla pace, è e continuerà ad essere di ispirazione per l’Umbria tutta.

L’Umbria, anche con gli incontri con le comunità di Norcia colpite dal sisma e con le suore di Spello, è stata la regione più visitata da Papa Francesco al di fuori dalla sede papale, oltre la regione Lazio.

Il decreto è stato trasmesso ai prefetti dell’Umbria, al presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, ai presidenti delle Province, ai sindaci dei Comuni e, per quanto di rispettiva competenza, agli enti e società partecipate ivi compresi gli enti del Servizio sanitario regionale.

Ad Assisi, in concomitanza con i funerali di Papa Francesco, si terrà una simbolica cerimonia funebre.

(foto della Sala stampa Vaticana)

L’ultima visita in Umbria di Papa Francesco per una nuova economia

Il 24 settembre 2022 l’ultima visita di Papa Francesco in Umbria. Una terra che Bergoglio visita da Pontefice per ben 8 volte. A testimoniare il legame con l’Umbria e in particolare con la città di Assisi. Del resto, salendo al soglio di Pietro aveva scelto il nome di Francesco, primo Papa a farlo: una scelta che ha rappresentato anche il programma del suo mandato come guida della Chiesa.

L’ultima visita di Papa Francesco in Umbria, l’ottava, la sesta ad Assisi includendo anche quelle a Santa Maria degli Angeli ne 2016 e nel 2021, è per prendere parte all’evento di respiro internazionale “The Economy of Francesco”. Un’economia inclusiva, occasione di benessere per tutti e non solo di progresso ed arricchimento economico per alcuni. Questo il messaggio che Papa Francesco aveva inviato anche lo scorso anno ai giovani economisti membri della fondazione “The Economy of Francesco”. “Amate l’economia, amate concretamente i lavoratori, i poveri, privilegiando le situazioni di maggiore sofferenza”, il suo invito.

Un’economia sull’esempio di San Francesco, “figlio di un mercante” capace di venire a conoscenza dei “pregi e difetti di quel mondo”.

“Ho voluto incardinare tutto il movimento Economy of Francesco – aveva spiegato il Santo Padre – su San Francesco d’Assisi che, semplicemente spogliandosi di tutto per amore di Gesù e dei poveri, ha dato anche un impulso nuovo allo sviluppo dell’economia”.

Così come sempre nel segno di San Francesco, Papa Bergoglio ha portato avanti le istanze di tutela del Creato, la “casa comune”, come l’ha chiamata nell’Enciclica “Laudato sì, tratto dal Cantico delle Creature.

(foto Sala stampa vaticana)

Lutto per Papa Francesco, rinviata la canonizzazione di Carlo Acutis

A seguito della morte di Papa Francesco, le autorità vaticane hanno comunicato che è sospesa la cerimonia di canonizzazione del Beato Carlo Acutis, che era stata fissata per domenica 27 aprile, in occasione del Giubileo degli Adolescenti.

Ad Assisi, città con la quale Papa Bergoglio aveva un profondo legale, è stato dichiarato il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta sulle sedi comunali e il suono eccezionale del Campanone della Torre del Popolo.

Anche nel giorno delle esequie, le bandiere sugli edifici comunali e pubblici saranno a mezz’asta. Prevista anche l’osservazione di cinque minuti di raccoglimento in tutti i luoghi pubblici e di lavoro, con le serrande degli esercizi commerciali cittadini abbassate in segno di lutto, in orario che sarà definito e comunicato il giorno antecedente. Sarà inoltre proposto ai docenti delle scuole della città di promuovere riflessioni sulla figura di Papa Francesco, come sostenitore nel mondo di valori fondamentali come pace e fratellanza.

L’Amministrazione comunale ricorda il rapporto speciale tra il Santo Padre e la città serafica, non solo perché come Papa ha voluto assumere il nome di San Francesco, ma anche per la sua presenza ricorrente qui e per i tanti messaggi di pace e speranza lanciati al mondo, richiamando i valori francescani. Proprio ad Assisi, il 3 ottobre 2020, ha voluto firmare l’enciclica “Fratelli Tutti”, che propone la fraternità e l’amicizia sociale come vie per costruire un mondo migliore. “I principi fondamentali richiamati, come pace, giustizia, vicinanza agli ultimi, solidarietà umana, cura per il creato e la casa comune, rispetto per l’ambiente – si legge in una nota del Comune – resteranno nella storia della città e dell’intera comunità mondiale e Assisi continuerà a promuoverli all’insegna di San Francesco e nel ricordo di Papa Francesco, un grande uomo che ha lasciato nel mondo un segno indelebile”.

Giubileo, Acutis e San Francesco: 3 milioni all’Umbria per accogliere i pellegrini

Il decreto con le risorse presentato al tavolo istituzionale, previsti anche servizi speciali per garantire la sicurezza

Arrivano 3 milioni di euro per l’Umbria che si appresta ad accogliere i pellegrini per il Giubileo, la cerimonia di canonizzazione del Beato Acutis e le iniziative per l’ottavo centenario della morte di San Francesco.

Il decreto con l’indicazione delle risorse è stato illustrato nel secondo tavolo tecnico Giubileo 2025–Regione Umbria, presieduto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, con la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti (collegata da remoto), esponenti di tutte le amministrazioni coinvolte, tra cui Prefetture di Perugia e Terni; Dipartimenti Programmazione e coordinamento politica economica (Cipess) e della Protezione civile; Ministeri per gli Affari europei, il sud e le politiche di coesione e il Pnrr, del Turismo, dell’Interno, delle Infrastrutture e dei trasporti; Roma Capitale, Ragioneria Generale dello Stato, Anas, Ferrovie dello Stato, Società Giubileo 2025, Dicastero per l’evangelizzazione, Comitato Nazionale 8° centenario morte San Francesco d’Assisi.

L’articolazione della spesa sarà prodotta dalla Regione che assumerà anche veste di soggetto attuatore. La presidente ha rappresentato al tavolo le interlocuzioni produttive avute con Ferrovie, Rfi, Trenitalia, Anas, Protezione civile.

Da parte del Ministero dell’Interno e delle Prefetture interessate saranno potenziati e riorganizzati i servizi per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica e assicurata un’accurata gestione. I comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza seguono costantemente l’evolversi dei vari aspetti.

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Musumeci alla Provic: normativa unica per la ricostruzione. Poi alla firma per le mura di Assisi

Doppio appuntamento in Umbria per il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, accompagnato dal commissario straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli.

Il ministro ha prima incontrato a Foligno, nella sede della Protezione civile della Regione Umbria, il personale e i volontari, accolto dalla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e dal sindaco di Foligno Stefano Zuccarini.

La governatrice ha ricordato l’importanza strategica del Centro regionale per la protezione civile. Ricordando che se “da una parte puntiamo sempre di più sulla ricostruzione post terremoto, dall’altra la formazione del personale e dei volontari della protezione civile rimane un punto fermo anche per la prevenzione”.

“Poter definire le procedure per la ricostruzione con una normativa unica è una priorità e anche una necessità – ha detto il ministro Musumeci -. Ogni regione ha un contesto normativo a sé e ciò non consente omogeneità per la realizzazione dei lavori. Le ricostruzioni durano tanti anni e vanno fissati tempi certi: 5 anni e in caso di terremoto 10, con a capo una cabina di regia e non si esclude che il presidente di Regione possa essere individuato come commissario straordinario. Ricostruire è un costo – ha aggiunto – prevenire è un investimento e la prevenzione è il ruolo più importante della protezione civile. In Umbria si è lavorato con serietà sulla ricostruzione, ma ribadisco, va definito un criterio omogeneo e capire se abbia più senso il ricostruire com’ era e dov’era. Tutti questi punti certi sono inseriti nel nuovo codice”. 

Il ministro ha voluto poi ringraziare tutti i professionisti e gli operatori impegnati nella ricostruzione in Umbria che “negli ultimi tempi ha avuto una forte accelerazione anche grazie all’attività del commissario Castelli molto impegnato in questo compito alto”.

La firma ad Assisi

Poi la cerimonia ad Assisi, per la firma dell’accordo di programma tra Comune, Governo e Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria che mette a disposizione, per il primo lotto, un contributo statale di 9,5 milioni di euro per restaurare e valorizzare le mura urbiche della città Serafica.

L’intesa è stata sottoscritta nella Sala della Conciliazione da Valter Stoppini, sindaco f.f. di Assisi, Luigi Ferrara, capo Dipartimento Casa Italia – Presidenza del Consiglio dei Ministri e Francesca Valentini, dirigente delegata Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.

assisi

L’iniziativa è legata a un più ampio piano unitario di messa in sicurezza, risanamento conservativo e valorizzazione dei beni culturali di Assisi – sempre predisposto dal Comune nel 2022, in vista del Giubileo 2025 e dell’ottavo centenario della morte di San Francesco del 2026 – sottoposto al Governo dall’allora sindaco Stefania Proietti, con una richiesta di finanziamento e progetto di fattibilità per un importo complessivo di 20,5 milioni di euro. Il Dipartimento Casa Italia ha quindi accolto e finanziato un primo stralcio dei lavori, stanziando 9,5 milioni di euro destinati al restauro dei tratti di mura che presentano le maggiori criticità e che insistono su aree ad alta frequentazione, come strade, piazze e giardini pubblici. In particolare, gli interventi previsti dal primo lotto riguardano i seguenti segmenti: Porta Nuova, Porta Cappuccini e la parte tra Porta Cappuccini e la Rocca Minore; Rocca Minore Porta Perlici e la porzione tra Porta Perlici e Rocca Maggiore; da S. Pietro a Sementone, Fonti di Mojano, da Porta Moiano a Porta Nuova; le porte cosiddette della seconda cerchia e cioè Arco di Pietro e Paolo e Arco di San Francesco. A seconda delle situazioni, verranno eseguiti interventi di risanamento conservativo attraverso la ricostruzione del coronamento e dei paramenti, lavori di consolidamento con tiranti o localizzato con iniezioni, riedificazione dei tratti crollati, opere puntuali di restauro, pulizia e realizzazione di dreni in alcuni tratti. I dettagli saranno definiti in collaborazione con la Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il progetto è stato illustrato dall’ingegner Matteo Castigliego, dirigente dell’ufficio Opere e Lavori pubblici del Comune di Assisi, settore che ha predisposto la proposta progettuale finanziata.

“Sicurezza, riqualificazione e valorizzazione dei beni culturali – ha sottolineato il sindaco f,f. Valter Stoppini – rappresentano una priorità per Assisi, città unica al mondo per caratteristiche, messaggio e valori espressi, riconosciuta come patrimonio mondiale dell’UNESCO”.

La soprintendente Francesca Valentini ha evidenziato come “le mura urbiche di Assisi abbiano un valore importantissimo dal punto di vista storico e culturale e anche di partecipazione della cittadinanza e di turisti e pellegrini, che arrivano qui da ogni parte del mondo. Questi lavori le salvaguarderanno e ne garantiranno una maggiore fruizione”.

“Si tratta di un intervento importante ed evocativo – ha affermato il ministro Musumeci – per il significato che si porta dietro: quello di salvaguardare dagli eventi catastrofali i beni culturali, specialmente quelli più significativi che testimoniano una stagione della nostra civiltà. La prevenzione strutturale è uno degli obiettivi strategici che abbiamo avviato negli ultimi anni. Qui ad Assisi lo stiamo facendo con grande impegno, in collaborazione con il Comune e la Soprintendenza che dovrà seguire i lavori e oggi è veramente una bella giornata. Assisi è una delle tappe più rilevanti della cristianità e assume ancora più importanza nell’anno del Giubileo e dell’ottavo centenario francescano. A questa città siamo tutti legati: Assisi è Assisi, è un bene culturale e un patrimonio che appartiene all’intera umanità. È unica perché di San Francesco d’Assisi ce n’è uno soltanto e qui è stato forza, storia e destino”.

Protezione civile e mura di Assisi, il ministro Musumeci in Umbria

Martedì 11 marzo il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sarà in Umbria per due appuntamenti istituzionali.

Alle ore 16 il ministro sarà a Foligno insieme al commissario straordinario Castelli, alla sede della Protezione civile, dove incontrerà il personale e i volontari. Ad accogliere il ministro e il commissario saranno la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti e il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini.

Alle ore 17 ad Assisi è prevista la firma dell’intesa tra Comune, Governo e Soprintendenza archeologica per la messa in sicurezza e il restauro delle mura urbiche della città.