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Ricostruzione, a Norcia punto e prospettive nell’incontro Confartigianato

Un incontro sugli aggiornamenti tecnico-normativi, ma anche per fare il punto sulla ricostruzione e parlare delle prospettive future. E’ quello in programma giovedì 27 marzo alle 17 al DigiPass di Norcia, organizzato da Confartigianato Imprese Umbria.

Dopo i saluti istituzionali del presidente regionale di Confartigianato Mauro Franceschini, del sindaco Giuliano Boccanera e del segretario della Rete delle professioni tecniche Umbria Livio Farina, sarà il presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia Umbria Pierangelo Lanini ad introdurre i lavori. Con gli interventi del dirigente Usr Umbria Gianluca Fagotti, dei presidenti di Confartigianato Edilizia Rieti Franco Lodovici e Perugia Augusto Tomassini e del responsabile per le province Mc, Ap, Fm Stefano Faresi. Le conclusioni del convegno, moderato dal coordinatore umbro della categoria Edilizia di Confartigianato, Fabrizio Ferroni, sono affidate al commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli.

Pioggia intensa, crollo di parte delle mura di Vallo di Nera

L’intensa pioggia di questi giorni ha fatto crollare parte delle mura urbiche del borgo di Vallo di Nera, già minate dal terremoto.

Il crollo si è verificato a metà pomeriggio di venerdì e fortunatamente non ha coinvolto persone, né auto nella strada sottostante.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Norcia, insieme a forze dell’ordine e tecnici comunali.

La squadra dei vigili del fuoco ha provveduto all’interdizione di tutta l’area interessata dal cedimento, che ha coinvolto un edificio comunale ed alcuni fabbricati privati. Due famiglie sono state evacuate.

Zona Franca Urbana, spinta bipartisan per la proroga al 2026

La proroga della Zona Franca Urbana fino al 2026 consentirebbe alle imprese impegnate nella
ricostruzione possano continuare ad utilizzare i crediti d’imposta accumulati, senza ostacoli burocratici o fiscali.

Da qui il sostegno bipartisan dell’Assemblea legislativa, con la mozione, approvato all’unanimità dei presenti a rafforzare per questo obiettivo “l’azione istituzionale, in coerenza con gli atti già approvati dall’ Assemblea legislativa, per sostenere; a sollecitare il Governo ad intervenire per rimuovere il blocco all’utilizzo dei crediti d’imposta accumulati dalle imprese impegnate nella ricostruzione, garantendo un quadro di certezza normativa e fiscale per consentire alle PMI e agli artigiani di operare senza interruzioni; a coinvolgere i parlamentari umbri di ogni espressione politica affinché si facciano portavoce delle istanze del territorio, promuovendo iniziative parlamentari a sostegno della proroga della ZFU e del ripristino dei fondi tagliati, per garantire alle aree interne umbre il supporto necessario al completamento della ricostruzione e alla ripresa economica; a contrastare il rischio di spopolamento e abbandono delle aree interne umbre, attraverso misure concrete che assicurino pari opportunità economiche e sociali ai cittadini e alle imprese dei territori colpiti dal sisma”.

La mozione sulla richiesta di proroga della Zona Franca Urbana, presentata dagli esponenti del Pd Cristian Betti e Letizia Michelini (Pd), è stata condivisa dai consiglieri di opposizione a seguito di alcune modifiche apportate al dispositivo dell’atto.

“I commissari Legnini e Castelli – ha detto Betti illustrando l’atto – hanno fatto molto ed oggi si sta
procedendo in maniera corretta affrontando ogni tematica in maniera giusta. La mancata proroga della ZFU potrebbe determinare la chiusura di numerose attività , in particolare nei centri più colpiti dal sisma, aumentando il rischio di spopolamento e indebolendo il tessuto economico locale”.

La scadenza della Zona Franca Urbana al 31 dicembre 2024 ha bloccato l’utilizzo dei crediti d’imposta accumulati dalle imprese, determinando difficoltà economiche per numerose aziende edili artigiane e
PMI operanti nel cratere sismico.

Il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, già nel 2023 aveva promosso con successo una proroga della Zona Franca Urbana e, in seguito alla recente mancata approvazione dell’emendamento, ha avviato nuove interlocuzioni con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per valutare una possibile proroga della misura.

Una disponibilità accolta come un segnale positivo nelle aree colpite dal sisma. Il mancato rinnovo della ZFU e il blocco dei crediti d’imposta, infatti, penalizzano le imprese impegnate nella ricostruzione, con il rischio di un rallentamento del processo, con conseguenti ripercussioni occupazionali ed economiche.

Norcia, a 9 anni dal sisma riapre “il ristorante più antico dell’Umbria”

Sabato 29 marzo sarà un’altra data importante per la comunità nursina che sta uscendo dall’emergenza dell’ultimo terremoto. Riapre infatti a Norcia, dopo 9 anni, il più antico ristorante dell’Umbria, il Granaro del Monte 1850, unitamente allo storico hotel Casa Bianconi. Due strutture gestite dai Bianconi da oltre 175 anni.

Una grande emozione per questa famiglia che non ha mai mollato, nemmeno dopo aver perso, dal 2016, l’80% del suo fatturato e della sua dimensione ricettiva e ristorativa. Da Casa Bianconi e dal Ristorante Granaro del Monte 1850 è partita una lunga storia imprenditoriale che oggi ha raggiunto la sesta generazione.

Questa riapertura segna un nuovo passo in avanti verso la ripartenza turistica ed economica di Norcia. L’Hotel si affaccia sul Corso principale di Norcia e su Piazza San Benedetto, ed è stato da sempre riferimento importante per tutta la Comunità.

“Riaprire lo storico Hotel di famiglia dopo quasi 9 anni di stop – spiegano Vincenzo e Federico Bianconi – è il momento che segna il nostro ritorno a casa, la nostra sfida imprenditoriale con il presente ed il futuro, in un luogo bellissimo dentro e fuori queste mura. Tutti i nostri sforzi progettuali e la nostra visione strategica si basano sulla fusione armonica tra la nostra storia e tradizioni identitarie e quel futuro che riteniamo buono e giusto per noi, i nostri collaboratori ed i nostri ospiti. Siamo certi che Norcia, un passo alla volta, tornerà ad essere destinazione capace di attrarre viaggiatori da ogni parte del mondo ispirando anche la loro vita con gli insegnamenti Benedettini, la Natura selvaggia del Parco Nazionale dei Sibillini ed i valori di una comunità che ha fatto della resilienza, del rispetto per le tradizioni, per la natura e le persone, il proprio modello di vita”.

Cade con lo scooter nella notte, muore 50enne di Terni

E’ morto nella notte tra venerdì e sabato, cadendo con lo scooter su cui viaggiava ad Arrone, nei pressi del bivio di Casteldilago.

La vittima è un 50enne di Terni, Daniele Capitanucci, dipendente Ilserv.

Nell’incidente, avvenuto intorno alle 4 di notte, non sembra siano rimasti coinvolti altri mezzi. L’uomo è morto sul colpo: il personale del 118 accorso dopo l’allarme ha soltanto potuto constatarne il decesso.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Terni.

Viabilità area sisma, approvata l’ordinanza speciale

La Cabina sisma ha approvato l’ordinanza speciale che completa i finanziamenti del Programma per il ripristino e la messa in sicurezza delle viabilità danneggiate dal terremoto del 2016 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratta del programma, il cui soggetto attuatore è Anas, avviato nell’immediatezza dell’evento sismico per garantire la sicurezza e la funzionalità del sistema di mobilità all’interno del cratere, che ad oggi annovera oltre 1400 interventi con un finanziamento di 1,18 miliardi di euro.

L’ordinanza completa per tutta la zona del cratere il finanziamento di 178 interventi per un importo complessivo di circa 170 milioni di euro, disponendo lo stanziamento di 146 milioni di euro di fondi della Struttura commissariale sisma 2016. In Umbria, sono previsti ben 34 interventi strategici, per un totale di 21,8 milioni di euro, di cui 17,3 milioni finanziati dalla Struttura commissariale.

In Umbria i comuni interessati dai 34 interventi strategici previsti sono Assisi, Campello sul Clitunno, Cascia, Cerreto di Spoleto, Citerna, Ferentillo, Giano dell’Umbria, Monteleone di Spoleto, Norcia, Preci e Vallo di Nera per un totale di 21,8 milioni di euro di risorse volte al miglioramento di viabilità e sicurezza delle strade.

“Ripristinare definitivamente la viabilità – dichiara la presidente della Regione Stefania Proietti, che ha mantenuto la delega alla ricostruzione – rappresenta un elemento chiave per la vita sociale dei territori colpiti dal sisma. Senza strade sicure e accessibili, la ripresa economica rischia di essere compromessa: le attività commerciali, il turismo e i servizi, infatti, dipendono dalla possibilità di muoversi agevolmente. È per questo motivo che abbiamo identificato gli interventi di ripristino e adeguamento delle infrastrutture stradali come una priorità assoluta”.

Attraverso l’ordinanza speciale per il ripristino della viabilità, sono stati integrati i finanziamenti già concessi per interventi approvati e inseriti nel Programma previsto dall’OCDPC n. 408/2016. “Questo non solo ci permette di proseguire con gli interventi già previsti – conclude la Presidente Proietti – ma ci offre anche l’opportunità di finanziare una parte degli interventi che sono stati censiti e classificati con priorità nel piano approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È un passo significativo verso il recupero della normalità”.

Appennino Centrale e cratere sisma, si tenta il ritorno dei pensionati con la Flat Tax al 7%

Si punta alla Flat Tax al 7% per favorire il ripopolamento e lo sviluppo delle Aree dell’Appennino centrale.

Mercoledì 18 dicembre la misura sarà presentata a Palazzo Chigi. In un incontro che vedrà la partecipazione del vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, e del commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016, Guido Castelli (nella foto).

La misura fiscale è destinata a favorire il ritorno nelle aree dell’Appennino Centrale dei cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, che percepiscono l’assegno da un Paese straniero.

Al tema è già stato dedicato un convegno promosso dalla School of Government della Luiss Guido Carli e dal commissario straordinario sisma 2016, in collaborazione con la Fondazione MagnaCarta.

In quell’occasione è stato evidenziato come la misura della Flat Tax al 7% potrà frenare il fenomeno di spopolamento e incentivare la crescita economica di quelle comunità. Sottolineando come i regimi agevolativi pensati per i territori del cratere, ancora impegnati nella difficile ricostruzione economica e sociale, potranno essere importanti per rilanciare queste aree.

Galleria Forca di Cerro, dal 25 novembre nuovi lavori

Da domani, lunedì 25 novembre, saranno eseguiti gli interventi che completano l’ultima fase dei lavori di riqualificazione e miglioramento della sicurezza all’interno della galleria “Forca di Cerro”, sulla strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”.

Le attività si svolgeranno esclusivamente in orario notturno. Nel dettaglio, Anas comunica che da lunedì 25 a venerdì 29 novembre il transito sarà regolato a senso unico alternato con semaforo dalle 22:00 alle 6:30 del giorno successivo. A seguire, da lunedì 2 dicembre saranno necessarie cinque notti di chiusura dalle 22:00 alle 6:30 del giorno successivo, con transito deviato sulla viabilità alternativa. Infine, da lunedì 9 a venerdì 13 dicembre il transito sarà nuovamente regolato a senso unico alternato con semaforo dalle 22:00 alle 6:30 del giorno successivo.

I lavori riguardano l’ammodernamento degli impianti di illuminazione e di ventilazione che, insieme ai lavori ultimati nelle gallerie di Triponzo (lunga 1,2 km) e di Balza Tagliata (310 m), comportano un investimento complessivo di circa 6,8 milioni di euro.

L’ultima fase degli interventi era stata avviata lo scorso maggio e poi sospesa a luglio, come concordato con gli Enti locali, per garantire la piena percorribilità dell’itinerario da parte dei turisti durante la stagione estiva.

Per le procedure di collaudo dei lavori, al termine degli stessi, potranno essere necessarie delle chiusure notturne parziali o totali della galleria per l’effettuazione di misure illuminotecniche.

Nella galleria, lunga 4 chilometri, sono stati demoliti i vecchi impianti esistenti, installati nuovi cavi elettrici per uno sviluppo complessivo di circa 115 chilometri, montati i nuovi proiettori per l’illuminazione e i nuovi ventilatori, oltre alla verniciatura interna e alla realizzazione delle nuove cabine elettriche.

L’intervento rientra nel programma di riqualificazione e potenziamento della rete stradale umbra, avviato da Anas (Gruppo FS Italiane).

Lavoro, formazione, sociale: il protocollo per le aree del sisma del Centro Italia

Promuovere interventi mirati per sostenere e rafforzare il lavoro, la creazione di impresa,
la formazione, i servizi sociali, le famiglie, gli anziani, nonché i giovani e le persone che vivono condizioni
di fragilità e di difficoltà nei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma 2016. Questi gli obiettivi che
si prefigge la Convenzione firmata a Roma, presso la Struttura commissariale sisma 2016, dal commissario straordinario Guido Castelli e dal presidente e amministratore delegato di Sviluppo lavoro Italia, Paola Nicastro. Alla presentazione sono intervenuti anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e il presidente della Commissione
Lavoro del Senato, Francesco Zaffini.

La Convenzione attua quanto previsto dal Protocollo di intesa firmato lo scorso 19 settembre tra il commissario Catelli ed il ministro del Lavoro, Marina Calderone, individuando in Sviluppo Lavoro Italia
(l’ente in house del Dicastero di via Veneto che promuove le politiche attive e lo sviluppo occupazionale),
l’istituzione di riferimento del Ministero che collabora con la Struttura commissariale per l’attuazione
degli interventi e delle azioni previste dal Protocollo.

Obiettivo dell’intesa è appunto quello di integrare e rafforzare quanto già previsto dalle programmazioni regionali, anche attraverso misure specifiche e progetti innovativi e sperimentali, all’interno di quell’area denominata cratere sisma 2016 che comprende quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 138 comuni e una popolazione di circa 600 mila abitanti.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha spiegato: “Il lavoro è fondamentale per ricostruire davvero il territorio. Per questo ho voluto essere presente alla firma di questa Convenzione che avvia l’attuazione del protocollo d’intesa per la ricostruzione nell’area del Cratere Sisma del 2016, sottoscritto da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e struttura commissariale. Un modo per accompagnare le comunità colpite dal terremoto, unire le forze e individuare, insieme, le priorità per il prossimo futuro – ha aggiunto il ministro – Una scommessa soprattutto verso giovani e donne. Lo dimostra il collegamento tra la zona del Cratere Sisma con l’area ZES per il Mezzogiorno, con cui sussistono profonde similitudini in termini di necessità di creare modelli di sviluppo e politiche attive del lavoro. Sempre mantenendo alto il sostegno per presenta delle fragilità, in connessione con gli enti territoriali, quelli di formazione e il Terzo Settore”.

Il commissario al sisma 2016, Guido Castelli: “Creare opportunità di lavoro, formazione e sviluppo e la
premessa fondamentale per incentivare le persone a restare in questi territori e garantire un nuovo futuro
alle comunità dell’Appennino centrale. Oltre alla ricostruzione materiale, tra i compiti che mi sono stati
affidati c’è anche la riparazione economica e sociale dei territori colpiti dal sisma e l’odierna Convenzione
rientra a pieno titolo all’interno di questa strategia che stiamo attuando in stretta collaborazione con il
Governo, il Parlamento, le Regioni e i Comuni. Ringrazio il Presidente Nicastro per aver voluto condividere l’avvio di questo percorso che potrà contribuire attivamente alla crescita di territori che, oltre ad aver
subito le conseguenze di un evento catastrofale, da lungo tempo sono afflitte dal fenomeno dello
spopolamento. Infine, desidero rivolgere un particolare ringraziamento al Ministro Calderone per la
preziosa collaborazione che si è instaurata e per l’attenzione che, anche attraverso la sua presenza oggi,
dimostra nei confronti delle nostre comunità”.

Il presidente e amministratore delegato di Sviluppo lavoro Italia, Paola Nicastro: “Dall’analisi dei nostri
dati statistici si conferma un particolare spopolamento delle aree interne nelle zone del cratere, oltre al
calo demografico che insiste su tutto il paese. Noi puntiamo a limitare questo fenomeno con iniziative di
diffusione delle opportunità e degli strumenti che Il ministero del lavoro ha previsto, ad esempio quelle
contenute nel Decreto coesione. E quindi strumenti di autoimpiego e autoimprenditorialità puntando sui
settori che possano essere da traino come turismo sostenibile e sull’agricoltura innovativa. Il nostro
obiettivo è creare opportunità con quello che abbiamo definito il lavoro a Km 0, interveniamo direttamente nelle aree geografiche interessate, puntiamo in particolare sui giovani e sulle donne. Investire sulle competenze resta fondamentale per accompagnare le persone al lavoro e la formazione digitale è un ambito da rafforzare nei territori interessati”.

Attraverso un messaggio, ai presenti ha fatto giungere il suo saluto anche il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Francesco Zaffini: “L’obiettivo dell’intesa è quello di
integrare e rafforzare quanto già previsto dalle programmazioni regionali, anche attraverso misure
specifiche e progetti innovativi e sperimentali, all’interno di quell’area denominata cratere sisma 2016. Ciò non significa solo – ha sottolineato – edificare, ma anche creare condizioni di legalità e di sicurezza nei circa 10mila cantieri in corso e soprattutto contrastare lo spopolamento per consentire ai giovani di non
andarsene. Il tutto creando opportunità di lavoro, formazione e sviluppo, che resta la premessa necessaria
per incentivare i cittadini, perché noi sappiamo che dove c’è lavoro c’è dignità ed essendoci dignità c’è
anche la possibilità di riconquistare ciò che si è perso, riportando i territori più penalizzati a vivere una
nuova stagione, con uno sguardo verso il futuro. Una strategia che stiamo attuando in stretta
collaborazione tra Governo, Parlamento, Regioni e Comuni”.

Nel dettaglio, gli interventi e le azioni previste riguardano l’avviamento di imprese giovanili, la formazione e l’attivazione dei disoccupati, la riduzione dei divari territoriali attraverso servizi specifici, la promozione della formazione tecnica e digitale dei giovani, la realizzazione di servizi per le famiglie, i giovani e gli anziani, il sostegno a servizi per il welfare territoriale, comunitario ed aziendale, il rafforzamento del ruolo e dei servizi del terzo settore.

In particolare, attraverso la collaborazione con Sviluppo lavoro Italia verranno compiute analisi dei
fabbisogni, anche tramite incontri dedicati, con la contestuale raccolta di fabbisogni da parte di
associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, imprese, Comuni, Enti del Terzo Settore.

Infine, è prevista la progettazione e realizzazione di interventi relativi ad autoimpiego e imprenditoria femminile, Sistema Duale, ITS, Formazione e altre misure di politica attiva del lavoro utili all’aumento di occupazione e alla riduzione del mismatch di competenze che prevedono il coinvolgimento di stakeholder, soggetti del Terzo Settore, della cooperazione sociale del sistema dei servizi socioassistenziali e socioeducativi.

Otto anni fa il terremoto nel Centro Italia, i numeri della ricostruzione

Trenta ottobre 2016, ore 7.40. Una data che resta indelebile nelle popolazioni del Centro Italia e in particolare della Valnerina. La terra quel giorno tremò violentemente (6.5 la magnitudo registrata) , lasciando ferite i cui segni sono ancora evidenti.

Il tragico anniversari è stato ricordato con una commemorazione alla quale hanno partecipato anche la governatrice umbra Donatella Tesei e la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, entrambe candidate a guidare l’Umbria per i prossimi cinque anni.

E il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, che ha ricordato i numeri della ricostruzione in Umbria.

La ricostruzione degli edifici privati, dal 2016, ha visto 3.348 cantieri autorizzati, 1.962 dei quali già conclusi con il ritorno delle famiglie nelle proprie abitazioni e delle attività economiche nelle sedi di lavoro. Le richieste di contributo presentate sono state 4.955 di cui 3.022 per danno lieve e 1.933 per quelli gravi.

La cosiddetta ricostruzione leggera è avviata verso la conclusione, con una percentuale di approvazione delle pratiche pari a circa il 91% del totale delle istanze presentate. La ricostruzione pesante, invece, è avviata con una percentuale di approvazione pari a circa l’ 80% del totale delle istanze presentate in forma completa.

Al 30 ottobre 2024 con le istanze contributive sono stati richiesti importi pari a 1,720 miliardi di euro di cui 618 mila euro liquidati. Sul fronte della ricostruzione pubblica , in Umbria sono stati finanziati 432 interventi per un totale di 707 milioni di euro di somme assegnate: 94 edifici scolastici, 56 opere di urbanizzazione e infrastrutture, 35 per l’edilizia residenziale pubblica, 23 per dissesti, 18 per municipi, sette per edilizia sanitaria e socio sanitaria. Di questa somma complessiva, oltre 445 milioni di euro, riferiti a 140 interventi, vengono attuati tramite disposizioni delle ordinanze speciali. Rispetto al totale di 432, gli incarichi di progettazione affidati rappresentano il 40%.

A questi si aggiungono ulteriori 205 interventi per 150,8 milioni di euro che interessano i beni culturali e che sono attuati tramite le Diocesi e gli Enti ecclesiastici riconosciuti.

Nel 2016 i nuclei assistiti con il Cas in Umbria erano 2.352 per un totale di 5.527 persone. Ad oggi sono invece 816 per un totale di 1.369 persone.