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Allarme usura in tutta la regione

A rivolgersi agli strozzini sono persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese

È stata presentata nella sede della Provincia di Terni l’attività della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura. La Fondazione ha erogato l’anno scorso 120mila euro a 75 famiglie. Di questi, 56mila a Terni, il 47 per cento del totale. Il profilo standard di chi si rivolge alla Fondazione è composto da persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese. L’identikit dell’usuraio in Umbria risponde soprattutto all’amico di famiglia o al parente il che rende più difficile la denuncia da parte di chi subisce fenomeni usurai. La Fondazione – secondo quanto riferisce un comunicato della Provincia – ha presentato anche il progetto «Caro vita» che cerca di affrontare tutte le difficoltà a cui vanno incontro le famiglie per bollette, mutui, spese impreviste, pagamenti di vario genere, debiti pregressi ed altro ancora. «Ovviamente – è stato sottolineato dalla Fondazione – si tratta di denaro che la Fondazione utilizza per pagare ma che poi dovrà essere restituito dai debitori nelle forme ad essi più congeniali e in linea con le loro possibilita reali». Il prefetto di Terni Giovanni Bruno ha sottolineato che «il fenomeno usura deve emergere anche in Umbria e per questo il protocollo d’intesa firmato recentemente tra Fondazione e carabinieri è uno strumento molto importante, così come molto importante è lo sportello aperto in Provincia grazie alla disponibilità della presidente Pernazza. Un grazie quindi – ha concluso il Prefetto – alla Fondazione, alla Provincia e a tutti coloro che operano per contrastare il fenomeno dell’usura e per aiutare chi è in difficoltà». La Presidente della Provincia Laura Pernazza ha rivolto un ringraziamento alle istituzioni che stanno facendo squadra non solo per contrastare il fenomeno ma anche per fare prevenzione. «La Fondazione – ha detto Pernazza – proprio per questo ha cambiato denominazione, per aiutare cioè chi si trova nelle condizioni di insolvenza non solo per l’usura ma anzi per evitare che chi è in difficoltà si rivolga agli usurai. In questo contesto la Provincia ha messo a disposizione uno spazio per l’apertura di uno sportello di ascolto a cui chiunque può rivolgersi ed è uno strumento in collaborazione con i Comuni proprio perché la Provincia e gli enti locali devono fare squadra su questo problema. Molto importante – ha poi sottolineato la presidente – anche la diffusione della cultura della legalità fra le nuove generazioni per far crescere la consapevolezza sul problema e far maturare una coscienza civile diversa per il futuro. Grazie quindi al presidente Cardella e alla Regione Umbria questa sera rappresentata dall’assessore Enrico Melasecche che sostiene la Fondazione per la prevenzione dell’usura e grazie al prefetto per il suo indispensabile apporto, ai carabinieri per l’impegno costante e ai Sindaci per la loro forte collaborazione». Il presidente Fausto Cardella ha illustrato la mission della Fondazione, sottolineando che non è soltanto l’usura il problema di oggi ma anche la difficoltà dei cittadini a far fronte alle spese ordinarie come bollette o imprevisti. «I soggetti piu interessati – ha spiegato Cardella – sono gli impiegati, oltre agli imprenditori o i commercianti. La Fondazione assiste tutti estendendo la sua attivita a livello regionale. Sotto questo profilo ringrazio la presidente pernazza che ci dà un sostegno strategico molto importante. un grazie anche ai sindaci e all’assessore regionale Melasecche per il ruolo fondamentale della Regione, grazie anche al prefetto, ai carabinieri e alla questura che ci danno un supporto essenziale». L’assessore regionale Melasecche ha sottolineato i problemi di degrado che le situazioni di insolvenza portano con loro, soprattutto legate alla morosità incolpevole specialmente nei condomini più popolari. «Si tratta di centinaia di casi – ha detto l’assessore – e che si associano anche a coloro che poi scelgono di non pagare non per impossibilità. Dobbiamo diffondere sempre di più la cultura della legalità, la Regione è in prima fila e sta individuando i fondi per affrontare il problema della morosità incolpevole». La Fondazione ha ricordato anche il numero a cui ci si può rivolgere: 800211595

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Perugia, Terni

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