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Tag: pasqua

Pasqua e Pasquetta di lavoro per quasi 57mila umbri

Un umbro su cinque, tra coloro che hanno un impiego, ha trascorso le vacanze di Pasqua e Pasquetta. Così come gran parte dei giorni festivi durante l’anno, o almeno a turno con i colleghi.

Secondo le stime della Cgia di Mestre, quasi 57mila umbri ha lavorato in questi giorni di festa. Appunto, circa il 20% dei lavoratori della regione.

Una percentuale in linea con la media italiana (20,4%), in un’Italia che vede i sardi lavorare maggiormente durante le feste (quasi il 27%) e i lombardi di meno (16,3%).

In tutta Italia, sempre secondo la stima della Cgia di Mestre, hanno lavorato nei giorni di Pasqua e Pasquetta quasi 5 milioni di italiani.

Dolci tipici di Pasqua, tanta qualità ma poco personale per le aziende artigiane

Dalla “Ciaramicola” alla “Pizza di Pasqua dolce”, l’Umbria in questo periodo mette in vetrina i simboli della sua biodiversità gastronomica e della tradizione artigianale pasticcera. Che però, a fronte di tanta qualità dei prodotti, qui fa più fatica che nel resto d’Italia a trovare personale.

Lo dice l’ultima elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese. L’Umbria conta 514 imprese attive nel settore dolciario artigianale, a conferma della forte vocazione regionale per la qualità e l’artigianato.

Con esse, la regione contribuisce a preservare e innovare le tradizioni dolciarie tipiche del periodo pasquale. Tuttavia, cresce anche in Umbria la difficoltà a reperire manodopera qualificata. Il 63,2% delle nuove assunzioni di pasticceri, panettieri e gelatai artigianali è considerato di difficile reperimento, un dato superiore alla media nazionale (58,7%) e tra i più alti a livello italiano. Si tratta di un segnale d’allarme che rischia di compromettere la trasmissione del saper fare artigiano, pilastro fondamentale dell’identità produttiva regionale.

A fronte delle tensioni sui costi delle materie prime come burro, cacao e caffè, i pasticceri umbri stanno dimostrando una straordinaria capacità di tenere sotto controllo l’inflazione sui prezzi finali, garantendo prodotti di qualità e limitando l’impatto dell’inflazione sui consumatori.

Per Confartigianato è urgente investire in formazione professionale e incentivare l’ingresso dei giovani nelle professioni artigianali per sostenere un comparto che rappresenta una risorsa economica, culturale e turistica della regione e che contribuisce in modo rilevante all’identità umbra, così come conosciuta in Italia e nel mondo.