Confcommercio entra nel progetto “Lavora con Larth”, la rete di imprese del territorio interessato dal Cammino che ha animato l’offerta del turismo lento tra l’Orvietano e il Viterbese. L’associazione aderisce con una importante iniziativa per migliorare l’accoglienza turistica e favorire i camminatori.
Il progetto “Lavora con Larth” è nato in maniera complementare al cammino di trekking dell’Intrepido Larth, con lo scopo appunto di sostenere i commercianti, gli imprenditori, gli artigiani e le realtà del terzo settore attraverso una valorizzazione economica condivisa delle opportunità collegate al turismo lento.
L’accordo con Confcommercio
La Confcommercio presieduta da Stefano Malentacchi, storico commerciante orvietano, ha siglato un accordo con gli organizzatori del cammino di trekking che consentirà ai camminatori di poter beneficiare di sconti particolari nei negozi e nella varie attività aderenti alla Confcommercio che verranno identificati con un apposito marchio.
Malentacchi: “Offerta commerciale sempre più ampia”
“Con questa iniziativa – spiega Malentacchi – puntiamo a creare una offerta commerciale sempre più ampia per i nostri visitatori, garantendo loro la possibilità di frequentare ed apprezzare ancora meglio le botteghe di Orvieto. Non si tratta solo di una iniziativa economica, ma anche di un progetto dal forte valore promozionale. Vogliamo valorizzare questa collaborazione con il cammino dell’intrepido Larth per rafforzare l’immagine di Orvieto come città aperta gentile ed ospitale. Il riconoscimento che ci ha tributato booking di città più accogliente al mondo lo vogliamo consolidare e declinare in tutte le forme possibili”.
La collaborazione con Confcommercio fa seguito ad analoghi accordi che sono stati stipulati nei mesi scorsi con singole aziende, operatori e produttori con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero possibili di attori nella condivisione dei vantaggi che il cammino dell’intrepido Larth sta arrecando all’economia del territorio.
“Il Cammino elemento di ricchezza sociale”
“La visione che stiamo perseguendo – spiegano gli ideatori del progetto – è esattamente opposta a quella classica dell’imprenditore che realizza un investimento per ricavarne un profitto. Il nostro lavoro consiste infatti in un investimento di tipo comunitario perché il Cammino è stato ideato come elemento di ricchezza sociale, rivitalizzazione, miglioramento delle dinamiche turistiche e occasione di ridistribuzione del valore che ne scaturisce”.
Il sostegno della Fondazione CRO
Un progetto per la comunità, dunque, il cui significato innovativo ha recentemente portato anche la Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto a sostenere il piano di marketing elaborato dai promotori di Larth in collaborazione con il club Amici della Stampa. Un piano che prevede di trasformare Orvieto nell’epicentro di una serie di progetti collegati al turismo lento e di avviare una potente azione di marketing a favore della città. Nei prossimi mesi si cominceranno ad attuare le azioni conseguenti, a partire da una significativa implementazione del cammino di Larth.
Dopo i casi di criminalità che hanno colpito in maniera sistematica attività commerciali, artigiane e piccole e medie imprese in generale, con particolare riferimento al centro città e alle aree produttive, audizione in Prefettura, dove si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per le associazioni Confartigianato Imprese Terni, Confcommercio Umbria – Mandamento di Terni e Confesercenti Terni.
Le piccole e medie imprese, già messe a dura prova dalle difficoltà economiche e dalla burocrazia, si trovano adesso a fronteggiare il rischio costante di furti, rapine e danneggiamenti. Episodi che nelle aree abitate si presentano con frequenza crescente e con tratti particolarmente violenti, anche se per danni di minore importo, mentre nelle aree produttive hanno già generato danni di grande rilevanza in grado di impattare sugli stessi equilibri economici e finanziari delle imprese.
L’ultimo e più grave furto sventato dalle forze dell’ordine a Maratta, per tempi di preparazione, complessità dei mezzi e attrezzature rubate, modalità e numero di persone coinvolte, sembra far suppore l’operatività a Terni di una organizzazione criminale strutturata dedita ai furti dei beni aziendali. In ogni caso, tali eventi diminuiscono la vivibilità e perturbano l’ordinato svolgimento delle attività economiche.
Per agire in un’ottica integrata di sicurezza partecipata, si è concordato di pianificare un calendario di incontri riguardanti l’area urbana e le aree artigianali, cui prenderanno parte le Istituzioni responsabili dell’ordine pubblico e della sicurezza, l’Amministrazione comunale di Terni, le associazioni di categoria e i singoli operatori economici.
Confartigianato Imprese Terni, Confcommercio Terni e Confesercenti Terni ritengono “che sia urgente confermare l’impegno nel ricercare una risposta efficace, ferma e condivisa a seguito degli eventi recenti in termini di sicurezza e vivibilità, per migliorare la qualità della vita a Terni e favorire l’economia cittadina”.
Domani, lunedì 19 maggio, è la Giornata della Cucina Umbra. L’evento, dedicato alla valorizzazione della cultura gastronomica del territorio, è una iniziativa ideata e promossa dall’Associazione culturale di promozione gastronomica e del turismo lento Umbriamoci, e coinvolge, insieme ad Università dei Sapori, i principali istituti alberghieri umbri – Assisi, Spoleto, Città di Castello, Terni, Orvieto – e l’Unione Regionale Cuochi Umbri.
Questa giornata speciale nasce da un lavoro condiviso che dura da oltre un anno, con l’obiettivo di definire la Carta d’Identità Gastronomica dell’Umbria, capace di rappresentare con forza e coerenza l’identità culinaria regionale, anche oltre i confini umbri.
Il programma dell’Università dei Sapori
Università dei Sapori, centro di formazione e cultura dell’alimentazione di Confcommercio Umbria, partecipa alla prima edizione, proponendo nella propria sede di Perugia (in via Fontivegge 55), un programma rivolto sia ad un pubblico di appassionati e istituzioni, che agli operatori della ristorazione: • dalle 11.30 alle 12.30 tavola rotonda sul tema “Sapori d’Umbria: identità, valorizzazione, turismo”, con il presidente di Fipe Umbria Confcommercio Romano Cardinali, il direttore di Federalberghi Umbria Rolando Fioriti e dallo storico della gastronomia Marino Marini sul valore della cucina umbra come leva attrattiva strategica per alimentare il turismo enogastronomico. • dalle 12.30 alle 14.00 ASSAGGI D’UMBRIA, degustazione di piatti della tradizione umbra e perugina, a cura degli allievi dei corsi di cucina professionale di Università dei Sapori, guidati dagli Chef Catia Ciofo e Daniele Guidantoni e dalla Pastry Chef Donatella Aquili. • dalle 15.30 alle 17.00 workshop per operatori del settore ristorazione sul tema “L’utilizzo del sottovuoto nella preparazione delle carni da ristorazione: tecniche e vantaggi”. Il sottovuoto è una tecnica che consente al ristoratore di conciliare la qualità della materia prima con il contenimento dei tempi di servizio e dei costi di gestione. Il workshop, grazie alla specializzazione dei docenti, fornirà un aggiornamento su modalità operative e sui tanti, vantaggiosi utilizzi di questa tecnica, anche applicata alla cucina e alle carni del territorio umbro.
Si terrà martedì 20 maggio alle ore 21.00, all’Auditorium “Il Cantico” dell’Hotel Domus Pacis a Santa Maria degli Angeli, l’incontro pubblico organizzato da Confcommercio Assisi con i candidati a sindaco di Assisi Eolo Cicogna e Valter Stoppini.
L’appuntamento rappresenta un’importante occasione di confronto aperto sui temi centrali per il futuro economico e sociale della città: commercio, turismo, imprese, sviluppo urbano e vivibilità del territorio.
Nel corso dell’incontro, moderato da Confcommercio, saranno poste domande su questioni concrete che riguardano da vicino il tessuto imprenditoriale locale.
“Invitiamo imprenditori, operatori economici e cittadini a partecipare”, dichiara Vincenzo Di Santi, presidente di Confcommercio Assisi. “Questo momento di confronto diretto è fondamentale per valutare i contenuti dei programmi elettorali e gli impegni che intendono assumere i due candidati a guidare la nostra città”.
L’evento è aperto al pubblico e si inserisce nelle iniziative di Confcommercio volte a promuovere partecipazione, consapevolezza e responsabilità nella vita amministrativa locale.
Dal 1 al 9 marzo Umbriafiere di Bastia Umbra ospiterà la 41esima edizione di Expo Casa 2025, la vetrina del mondo dell’abitare, organizzata da Epta Confcommercio Umbria, che da anni offre uno sguardo privilegiato sulle nuove tendenze dell’arredamento, dell’edilizia e del design.
Questa nuova edizione, presentata nel Palazzo comunale di Bastia Umbra, si annuncia come un’occasione imperdibile per lasciarsi ispirare da prodotti e imprese che rappresentano lo stato dell’arte dell’home living: più di 5000 proposte saranno presentate da grandi marchi, aziende consolidate e startup emergenti. Dai materiali per la costruzione di edifici più efficienti e sicuri, ai nuovi trend dell’interior design che uniscono estetica e funzionalità, ogni ambito sarà rappresentato con idee all’avanguardia e applicazioni concrete. Non mancheranno proposte per il comfort domestico, con sistemi di riscaldamento intelligenti e soluzioni per il bagno pensate per unire benessere e praticità. Inoltre, un’attenzione particolare sarà dedicata alla sostenibilità, con prodotti e strategie per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza delle abitazioni. Expo Casa 2025 si presenta non solo come prestigiosa vetrina, ma come un vero e proprio laboratorio per l’innovazione.
Nell’Area Eventi, i visitatori potranno partecipare a workshop e incontri speciali organizzati da aziende e associazioni di categoria dedicati al futuro dell’home style, con particolare attenzione agli approcci più eco-friendly.
Obiettivo sicurezza e qualità
Ma Expo Casa non è soltanto una vetrina. La qualificata presenza di associazioni di categoria e rappresentanze istituzionali consente infatti una serie di riflessioni su temi quali la sicurezza, la qualità e la sostenibilità delle costruzioni, la riqualificazione urbana.
La Direzione regionale dei vigili del fuoco dell’Umbria metterà in guardia, concretamente, dai rischi che si nascondono nelle case. A cominciare dagli incendi, che nell’ultimo anno, come ha ricordato l’ing. Eleonora Bizzarri, hanno richiesto nelle abitazioni 40mila interventi in Italia da parte dei vigili del fuoco.
Confermato anche quest’anno il sodalizio con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Perugia. Il vice presidente arch. Emanuele Tini ha ricordato che quella con Expo Casa è “una collaborazione nata dalla consapevolezza che l’architetto non è più una figura che si limita a progettare edifici, ma assume un ruolo complesso che include anche la pianificazione urbana, la sostenibilità ambientale e la creazione di spazi che rispondono a esigenze sociali e culturali. Le sfide contemporanee – ha aggiunto – richiedono agli architetti di essere esperti in molteplici discipline: dalla gestione dei progetti fino alla comprensione delle dinamiche sociali che influenzano gli spazi abitativi e pubblici”.
La novità 2025: la presenza di ANCE Umbria
Tra le novità di quest’anno si registra la partecipazione dell’ANCE Umbria, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili. Una presenza di cui tutti hanno sottolineato l’importanza, per ampliare appunto le prospettive e gli orizzonti di Expo Casa.
“ANCE Umbria, così come ANCE Nazionale – ha detto il presidente Albano Morelli – da tempo ha intrapreso un percorso per far conoscere all’opinione pubblica l’esatta dimensione del mondo delle costruzioni. Un mondo che è molto diverso da come spesso viene percepito nell’immaginario collettivo. Il nostro è un settore fondamentale per la collettività e per il territorio, oltre che per l’economia. Un settore – ha continuato Morelli – caratterizzato da legalità, attenzione alla qualità del lavoro e alla sicurezza, adeguata soddisfazione economica per gli addetti, una sempre maggiore sostenibilità. E da continua innovazione tecnologica, grazie alla digitalizzazione e ora all’Intelligenza Artificiale. Aspetti che vogliamo comunicare soprattutto ai giovani, di cui il mondo delle costruzioni ha bisogno, offrendo loro importanti opportunità professionali. Un mondo che ANCE Umbria porterà in questa importante vetrina che è Expo Casa, con contenuti video, incontri quotidiani e quattro specifici eventi pubblici”.
Tra questi lo spettacolo “Il Teatro salva la Vita” dell’attore e autore Stefano de Majo (presente alla conferenza stampa), ideato e realizzato da Cesf Perugia e Tesef Terni, in collaborazione con Inail dell’Umbria, che andrà in scena domenica 2 marzo alle ore 15.00 nella Sala Europa; un coinvolgente monologo accompagnato da immagini e suoni fortemente suggestivi, per sensibilizzare le persone all’osservanza delle regole sulla sicurezza.
Inoltre, presso lo stand di ANCE Umbria al Padiglione 8 di Umbriafiere, i visitatori potranno immergersi nel mondo delle costruzioni grazie a diverse iniziative. Sarà possibile, infatti, mettersi alla prova con il simulatore di macchine operatrici e scoprire le nuove tecnologie a supporto del settore edile grazie ai visori a realtà aumentata.
Amoni: occasione per visitatori ed espositori
A sottolineare l’unicità di Expo Casa è stato Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio Umbria: “Expo Casa 2025 è un appuntamento da non perdere per chiunque voglia capire come sta evolvendo il concetto di ‘casa’. Per i visitatori, sarà un’occasione per avere una panoramica d’acquisto a 360° e ricevere consigli diretti dai professionisti del settore: questa manifestazione infatti è l’unico evento del Centro Italia dedicato alla casa in ogni suo aspetto. Per gli espositori – prosegue Amoni – rappresenta una vetrina strategica per presentare le proprie novità a un pubblico altamente interessato e costruire nuove opportunità di business”.
Le sfide per l’Umbria
“Grazie ad ANCE, il vestito che quest’anno indossa Epta è di moda” ha detto il presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni. Evidenziando come la presenza dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili offra la possibilità di eventi e confronti su temi di grande attualità, come la sicurezza, ma anche le politiche urbanistiche, commerciali e sociali.
Temi sui quali, ha detto l’assessore Francesco De Rebotti, la Regione è pronta a confrontarsi.
Umbriafiere e Bastia Umbra
Umbriafiere e Bastia Umbra sono pronte ad accogliere la 41esima edizione di Expo Casa. “Un fiore all’occhiello” ha detto il presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri.
“Un evento che da oltre quarant’anni rappresenta un punto di riferimento per il settore della casa e del design, un viaggio attraverso idee, soluzioni innovative e nuove proposte per trasformare la propria abitazione in uno spazio unico, coniugando estetica, comfort e sostenibilità ambientale” ha detto il sindaco Erigo Pecci.
Che ha aggiunto: “L’edizione 2025 – afferma Pecci – grazie al ricco programma di approfondimenti tematici si propone come ancor più coinvolgente e stimolante per i suoi avventori, oltre ad essere un’opportunità per scoprire ed acquistare soluzioni su misura per le esigenze della propria casa. Ringraziamo gli organizzatori per il continuo impegno mostrato negli anni nel dar vita ad una manifestazione capace di coniugare l’eccellenza e la tradizione del design italiano con la costante innovazione del settore”.
Venerdì 7 febbraio, ore 10:30, inaugurazione dei nuovi locali di Confcommercio Orvieto, all’interno dello spazio co-working “Spazi per l’Italia” di Poste Italiane, in Largo Maurizio Ravelli n. 4.
A fare gli onori di casa sarà il presidente di Confcommercio Orvieto, Stefano Malentacchi, insieme ai consiglieri dell’associazione. Saranno presenti il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, il presidente regionale di Confcommercio, Giorgio Mencaroni (nella foto) e il direttore Vasco Gargaglia.
Durante la cerimonia verranno illustrati brevemente alcuni servizi dedicati agli imprenditori, con un focus particolare su accesso al credito e bandi pubblici per favorire la crescita delle imprese locali; consulenza fiscale e assistenza personalizzata, per affrontare al meglio le sfide del mercato; formazione e aggiornamento professionale, con opportunità esclusive offerte dal Polo formativo di Confcommercio Umbria.
Da sabato 4 gennaio al via anche in Umbria – come in tutte le altre regioni italiane ad eccezione della Valle d’Aosta – i saldi invernali. Caccia all’affare, ma attenzione anche alle brutte sorpreso.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni persona spenderà circa 138 euro e l’acquisto medio a famiglia in occasione dei saldi invernali sarà di 307 euro. Saranno inoltre 16 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping scontato, per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro.
Secondo i dati di Confcommercio, insomma, la tradizione commerciale dei saldi invernali mostrerà una tenuta della propensione al consumo degli italiani, che arriveranno però all’appuntamento con gli sconti con il fiato corto.
“La data di inizio dei saldi invernali quest’anno è ancora più a ridosso delle festività – lamenta Carlo Petrini, presidente di Federmoda Umbria Confcommercio – e non aiuta né le imprese né i consumatori che hanno appena sostenuto le spese per il Natale e il Capodanno. I due giorni festivi del 5 e del 6 gennaio rischiano inoltre di distrarre i consumatori verso altre attività e di far partire i saldi un po’ in sordina. Per questo si può dire che nei confronti della prima fase dei saldi invernali siamo in una condizione di cauto ottimismo. Non è la prima volta che lo diciamo: questa modalità di vendita deve essere rivista in considerazione dei tanti cambiamenti del mercato e dei nuovi comportamenti di acquisto. Noi di Federmoda Confcommercio su questo fronte siamo in prima linea. Il messaggio che intanto vogliamo rivolgere ai nostri clienti è di non perdere però l’opportunità di trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti”.
Le regole di Federmoda e Confcommercio
Ecco le regole per il corretto acquisto dei prodotti in saldo.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimessa alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi
Chiusura da record a Spoleto per la quinta edizione di Dolci d’Italia: una cheesecake lunga ben 60 metri, realizzata da MenteLocale Foligno, con corso Garibaldi trasformato in una pasticceria all’aperto.
‘Dolci d’Italia è stato però un evento da primato anche per i visitatori che in decine di migliaia da tutta Italia e per tutte e tre le giornate, da venerdì 1 a domenica 3 novembre, sono arrivati a Spoleto. La città ha fatto bella mostra di sé confermandosi infatti luogo ideale per ospitare l’iniziativa con spazi giusti e accoglienti tra le sue suggestive vie, piazze, chiostri e palazzi.
Per l’atto conclusivo erano presenti tutti i principali partner della manifestazione organizzata da Epta Confcommercio Umbria. L’evento è infatti il risultato della sinergia di più soggetti come Regione Umbria, Comune di Spoleto, Confcommercio Spoleto, GAL Valle Umbra e Sibillini, Istituto Alberghiero di Spoleto e Fondazione Carispo.
A tutti loro è arrivato il ringraziamento del presidente di Epta Confcommercio Umbria Aldo Amoni: “Questa quinta edizione di ‘Dolci d’Italia’ è stata davvero straordinaria e ha superato ogni nostra più rosea aspettativa. L’affluenza è stata eccezionale, con un numero impressionante di persone che ha invaso le strade di Spoleto, portando energia e vitalità in ogni angolo della città. Gli alberghi sono stati pieni fin dai primi giorni, i ristoranti e i locali hanno registrato una presenza costante, e i commercianti sono entusiasti per il grande afflusso di visitatori e turisti arrivati da tutto il centro Italia e non solo. È stato emozionante vedere famiglie, giovani, e appassionati di dolci venire da ogni dove per partecipare a questo evento unico, un vero momento di festa e condivisione. ‘Dolci d’Italia’ – ha proseguito Amoni – si è ormai affermata come una manifestazione di punta, e questa edizione ci ha dimostrato quanto l’Umbria e la città di Spoleto siano amate e riconosciute anche come mete d’eccellenza per eventi enogastronomici di alta qualità”.
La kermesse ha dimostrato come la tradizione dolciaria italiana sia ampia e con una abbondante produzione di prodotti di altissima qualità. Centrato quindi l’obiettivo di promuovere questa vasta cultura alimentare. Le splendide location del centro storico spoletino hanno ospitano i mercati dove è stato possibile degustare e acquistare i migliori prodotti dolciari della penisola. Grande successo ha avuto la “scuola” per apprendere i segreti in cucina di celebri Pastry Chef e le tecniche di lavorazione per realizzare capolavori di bontà, ma anche i laboratori riservati ai più piccoli tra gioco e didattica. A completare il tutto, per intrattenere il pubblico e far conoscere la città di Spoleto, anche performance musicali, trekking urbano, spettacoli.
Si è aperta nella mattina di venerdì a Spoleto la quinta edizione di Dolci d’Italia, in programma fino a domenica 3 novembre. Taglio del nastro al Chiostro di San Nicolò, cuore pulsante dell’evento, che ha dato il via alla tre giorni alla presenza tra gli altri di Aldo Amoni, presidente Epta Confcommercio Umbria, del sindaco di Spoleto Andrea Sisti, del presidente di Confcommercio Spoleto Tommaso Barbanera, del presidente GAL Valle Umbra e Sibillini Pietro Bellini, del presidente della Fondazione Carispo Dario Pompili, di Andrea Tattini per Confcommercio Umbria e di Roberta Testaguzza, vicepreside dell’Istituto Alberghiero di Spoleto, scuola che con i suoi studenti contribuisce alla realizzazione dell’evento.
Le “delizie dello Stivale”
Sono 23 le città rappresentate con i loro dolci caratteristici in bella evidenza: Parrozzi e Parrozzini dall’Abruzzo, Bocconotti di Mormanno dalla Calabria, Zeppoline di S. Giuseppe e Pastiera dalla Campania, Bomboloni Romagnoli e Bizantini dall’Emilia Romagna. Ma anche Gubanetta dal Friuli, Baci di Gaeta, Biscotti di Sezze e Grezzoni della Tuscia dal Lazio, Cubeletti di Rapallo dalla Liguria. E poi anche dalle Marche Anicini al vino cotto e Biscotti alla Vernaccia, dal Piemonte Amaretti di Saronno, dalla Puglia la Cegliese, dalla Sardegna i Papassini, dalla Sicilia Torroncini Siciliani, dalla Toscana Panforte, Cubotti e Ricciarelli di Siena, dal Veneto Tiramisù, dalla Valle Aosta le Tegole. Ed infine dall’Umbria Pampepato e Fave di Morti.
Sono ‘Le delizie dello Stivale’ che grazie ad uno spazio espositivo (Sala degli Ori, in via Aurelio Saffi n.18, tutti i giorni dalle 10 alle 20) fanno bella mostra e confermano la kermesse spoletina, oltre che la più golosa d’Italia, anche come il Festival nazionale dei dolci italiani. Un evento che permette così di far conoscere a un pubblico eterogeneo la vasta cultura alimentare come quella della tradizione dolciaria italiana.
Per l’Umbria sono presenti con ‘La piazzetta del gusto’ (ex sale di Monte di Pietà) anche i dolci tipici spoletini a cura delle Proloco territoriali di San Brizio, San Giacomo e Eggi.
Dai fragranti biscotti alle crostate fatte in casa, fino ai cioccolatini raffinati e alle dolcezze gluten free, il piano terra del Chiostro di San Nicolò, cuore pulsante della manifestazione e preso subito d’assalto da tanti golosi, dà spazio allo ‘Sweet Show’, il grande mercato dove è possibile trovare altre prelibatezze dolciarie artigianali provenienti da ogni angolo d’Italia.
Al secondo piano del Chiostro proseguono anche le attività della ‘Sweet Academy’ che ospita alcuni dei migliori Pastry Chef del panorama italiano, arrivati fino a Spoleto per svelare i segreti delle loro creazioni. Dopo la chef Elena Ginevra Gasponi (celebre grazie a Bake Off Italia 2020), sabato 2 novembre (ore 16:30) toccherà al talentuoso Tommaso Foglia (eletto Pastry Chef dell’anno 2022 da Gambero Rossoe giudice dello show tv ‘Bake off Italia – Dolci in forno’): con una solida esperienza internazionale alle spalle, Foglia svelerà i segreti della pasticceria d’alta classe, tra tecniche innovative e tradizione italiana.
La “scuola” per apprendere i segreti dei Pastry Chef e le tecniche di lavorazione per realizzare capolavori di bontà, prosegue anche con i cooking show: sabato 2 novembre alle ore 11.30, ‘La Crescionda’, a cura dell’Associazione Produttori Zafferano di Spoleto con la Chef Pina Zito; alle ore 15, ‘Crumble cookies’, a cura di Coldim Biscotteria Artigianale; alle ore 16.30, ‘Bretone alle nocciole’, con lo Chef Tommaso Foglia; alle ore 18, ‘Carrot Cake’, a cura de Le Delizie di Debby.
Proseguono anche i laboratori per bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni con il seguitissimo appuntamento ‘Piccoli pasticceri crescono’, a cura dell’Associazione Il Filo Rosso. Sempre al Chiostro di San Nicolò si continua a stimolare la loro creatività e la conoscenza delle materie prime: sabato 2 novembre alle ore 16 con ‘Biscotti, che bontà!’ e alle ore 18 con ‘Praline, che bontà!’.
Gli ‘Sweet Lab’ a Palazzo Mauri dedicati agli adulti sabato 2 novembre vedranno protagonista lachef Donatella Aquili con le sue masterclass esclusive, per imparare tecniche artigianali e realizzare vere e proprie opere d’arte dolciaria: ‘Il Tiramisù classico’ (ore 11) e ‘Gli occhi di bue’ (ore 15.30).
‘Dolci d’Italia’ è anche intrattenimento e sabato 2 novembre sarà dato tanto spazio alla musica. Alle ore 16, al Teatro Romano, torna l’appuntamento con ‘Dolci Note’, per un concerto realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi” di Perugia che saprà deliziare le orecchie del pubblico. Una performance musicale dove protagonista sarà lo strumento del sassofono (Federico Malfagia, sassofono soprano, Catia Michelle Bertolini, sassofono contralto, Cristian Torzuoli, sassofono tenore, Lorenzo Ronti, sassofono baritono) accompagnata da una piccola degustazione di dolci.
Dalle 17.30, inoltre, le strade del centro storico di Spoleto si riempiranno di note con la Spoleto Young Band: un’occasione perfetta per immergersi nella magia di Dolci d’Italia con una colonna sonora d’eccezione a cura della Banda Musicale “Città di Spoleto”.
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