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Tag: carabinieri

Si indaga sulla morte dello chef Domenico Vincenti

La Procura di Spoleto indaga sulla morte di Domenico Vincenti, lo chef trovato senza vita nel pomeriggio di Ferragosto nel ristorante di Fontepino, a Spoleto, che gestiva.

La prima ricognizione cadaverica effettuata dal medico legale Luca Tomassini, in attesa dell’autopsia, esclude la morte per traumi. Ma sono da accertare le cause che hanno portato al malore risultato fatale per il 56enne. All’interno della struttura, dove l’uomo è stato trovato senza vita, sono state sequestrate, da parte dei carabinieri giunti sul posto, sostanze ora sottoposte ad analisi approfondite.

Il locale, che Vincenti gestiva da tre anni, è molto conosciuto, perché nell’adiacente struttura vengono organizzate feste e serate.

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni di vita dello chef, attraverso le verifiche sul suo cellulare, sul computer e la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza del locale.

Ritrovato l’uomo disperso vicino al Castello di Titignano

E’ stato ritrovato, vivo ma con una ferita alla testa, l’uomo che non era rientrato venerdì sera dopo un’escursione cn gli amici nei pressi del Castello di Titignano, nel comune di Orvieto.

Le ricerche hanno impegnato le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU), unità cinofile, squadre dei vigili del fuoco e droni.

Grazie all’attivazione, da parte del SASU, delle squadre della Guardia di Finanza dotate di mezzo aereo e avanzati sistemi software per la ricerca di persone disperse, è stato possibile individuare rapidamente il soggetto.

Sul posto erano presenti anche i Carabinieri di Orvieto, che hanno fornito supporto alle operazioni di coordinamento e sicurezza.

Una volta localizzato dal personale della Guardia di Finanza, la Centrale Operativa 118 ha disposto l’intervento dell’elisoccorso regionale Nibbio 01, con a bordo un medico, un infermiere e un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico, per raggiungere e assistere la persona, che ha raccontato di aver battuto la testa a seguito di una caduta, perdendo i sensi.

Lavoratori in nero, maxi-multe e sospensione per un ristorante e un negozio

Maxi-multe e sospensione di attività per due esercizi della provincia di Terni che impiegavano lavoratori in nero.

I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Terni, unitamente a personale del Comando Provinciale dell’Arma, hanno eseguito una mirata attività ispettiva nei confronti di alcuni esercizi di Terni e dell’Amerino.

In particolare, nella zona di Amelia in un ristorante, gestito da un cittadino italiano, sono stati trovati due dipendenti irregolari su quattro presenti all’atto del controllo. Al titolare sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari ad euro 9.500,00 circa.

A Terni, in una rivendita di frutta ed ortaggi gestita da un cittadino straniero, è stato trovato un lavoratore irregolare su due dipendenti presenti. Sono state comminate al trasgressore sanzioni amministrative per circa euro 4.500,00;

Prosegue la campagna di controlli straordinari su esercizi commerciali di diversa tipologia, da parte dei carabinieri nella provincia di Terni, finalizzata al contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento lavorativo.

Agguato a colpi di pistola di fronte al bar, due feriti gravi: caccia all’uomo

Non erano ancora le 20 quando la quiete delle frazioni di Verna e di Trestina, al confine tra i comuni di Umbertide e Città di Castello, è stata rotta dal rumore di colpi di pistola e di un’auto in fuga.

A terra, feriti, vicino ad un bar, sono rimaste due persone, di origini albanese. Per una di loro è stato chiamato l’elisoccorso, per il trasporto immediato all’ospedale di Perugia. E’ in prognosi riservata. Così come l’altro, operato all’ospedale di Città di Castello, dove è arrivato in autoambulanza.

Alla sparatoria hanno assistito alcuni testimoni. Dal loro racconto è emerso che la persona alla guida dell’auto – si tratterebbe di un albanese già noto alle forze dell’ordine – ha sparato colpi di pistola contro un gruppo di connazionali, che hanno provato a fuggire.

I carabinieri si sono messi sulle tracce del fuggitivo. I militari del nucleo investigativo del Comando di Perugia hanno effettuato i rilievi. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia. L’ipotesi è che possa essersi trattato di un regolamento di conti legato al traffico di droga.

Un episodio sconcertante, considerando che l’agguato è avvenuto poco prima dell’ora di cena, davanti ad un esercizio pubblico e vicino ad un supermercato, all’interno di un centro abitato.

(notizia in aggiornamento)

L’autopsia sul corpo del piccolo Riccardo, ci sono tre indagati

In vista dell’autopsia che sarà eseguita venerdì mattina sul corpo di Riccardo Tascini, il 13enne morto annegato in un laghetto a Marsciano, la Procura della Repubblica di Spoleto ha iscritto tre persone nel registro degli indagati. Si tratta della mamma di un compagno di classe di Riccardo, a cui i genitori avevano affidato il figlio per recarsi alla festicciola di fine anno scolastico, e due persone dell’azienda agricola di Pieve Caina che comprende il laghetto dove si è consumata la tragedia.

Un’iscrizione che consente ai tre indagati di nominare consulenti di fiducia per assistere all’autopsia.

I carabinieri di Todi, che indagano sulla morte di Riccardo, hanno già ascoltato i proprietari della struttura e le persone presenti alla festa di fine anno, che si è trasformata in tragedia. Il corpo di Riccardo, infatti, è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco in fondo al laghetto realizzato come invaso per irrigare le campagne circostanti e quindi non balneabile.

“Terrorista islamico pronto a colpire”, scatta il blitz dei carabinieri del Ros (video)

Il blitz dei carabinieri del Ros, supportati dai militari del Comando provinciale di Perugia, è scattato all’alba a Perugia, dove in un appartamento è stato fermato un 20enne, di origine marocchina. Per gli inquirenti, un terrorista islamico che era pronto a colpire.

Da qui il provvedimento del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura perugina, d’intesa con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Associazione con finalità di terrorismo internazionale., sono le accuse nei suoi confronti. Dopo un’ampia attività di indagine del Ros, che ha monitorato il web in cerca di segnali di radicalizzazione islamista.

In una piattaforma di messaggistica utilizzata da altri giovani, postava materiale “propagandistico e istigatorio” esplicitamente riconducibile al sedicente Stato Islamico.

L’indagato, dotato “di elevate competenze tecnologiche”, è stato quindi attenzionato dai militari del Ros, che hanno raccolto pesanti indizi nei suoi confronti. Una situazione preoccupante, tale appunto da richiede una misura cautelare.

In particolare, scrive la Procura perugina, “avrebbe fornito la propria disponibilità a unirsi alle fila della pericolosa articolazione dello Stato Islamico (indicata come ISKP), operante in Khorasan (porzione di territorio ricompreso fra Afghanistan, Kazakistan, Kirghistan, Uzbekistan e Cina) nonché la disponibilità a colpire in Occidente”.

Inoltre sarebbe stato anche in contatto diretto con un membro dell’ISKP (presente all’interno di alcuni campi di addestramento gestiti da quella articolazione terroristica) col quale avrebbe condiviso un “piano” terroristico. Addestrandosi a questo scopo attraverso specifiche istruzioni reperite sui canali ufficiali dello Stato Islamico, a confezionare ordigni esplosivi artigianali, avendone anche le capacità tecnico-teoriche.

Il giovane si trova nel carcere di Perugia Capanne. Il materiale sequestrato è sottoposto ad ulteriori indagini.

Coltellate per il cellulare, arrestata una delle due giovanissime rapinatrici

E’ stata arrestata dai carabinieri di Terni la 19enne, cittadina straniera, ritenuta una delle due rapinatrici che hanno accoltellato un 21enne rumeno in via Castello per prendergli il cellulare.

La giovane è stata immediatamente bloccata mentre cercava di nascondersi. La complice è invece riuscita a far perdere le proprie tracce.

Secondo il racconto di un testimone le due ragazze hanno avvicinato il 21enne rumeno che stava passeggiando, cercando di strappargli il telefono dalle mani. Di fronte alla reazione del giovane, lo hanno aggredito. Mentre una si impossessava dal cellulare, l’altra lo avrebbe colpito con un coltello al collo, procurandogli lievi ferite.

La ragazza fermata è risultata essere una nota pregiudicata 19enne, residente in provincia ma di fatto senza fissa dimora, peraltro recentemente scarcerata dalla Casa Circondariale di Perugia, dove era stata ristretta in custodia cautelare per una precedente rapina. Per lei, dopo l’arresto, si sono nuovamente aperte le porte di quel carcere ed il gip, dopo aver convalidatol’arresto, ha confermato la misura cautelare nei suoi confronti.

Le indagini dell’Arma sono tuttora in corso per identificare la complice, datasi alla fuga portando con sé sia il telefono rapinato che il coltello.

Incidente a Pieve Torina, perde la vita un motociclista folignate

E’ un folignate 60enne il motociclista che ha perso la vita domenica mattina a Pieve Torina, nel Maceratese, dopo lo scontro con un’auto.

L’incidente, la cui dinamica è al vaglio dei carabinieri, si è verificato nei pressi di un incrocio, al bivio per la frazione di Appennino.

Sul posto, insieme ai carabinieri, sono giunti anche i vigili del fuoco e il personale del 118, che però ha potuto soltanto constatare il decesso del motociclista.

Tentato omicidio a San Sisto: due fermati, si cercano altri due tunisini

Provvedimento di fermo nei confronti di quattro cittadini tunisini, senza fissa dimora, gravemente indiziati dei reati di tentato omicidio in concorso e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere. Per gli inquirenti sono loro gli autori della grave aggressione avvenuta la notte dello scorso 12 maggio scorso.

Per cause ancora al vaglio di chi indaga, hanno provocato gravissime ferite ad un tunisino 27enne.

Un’aggressione brutale che aveva destato impressione e riaperto il dibattito politico sulla sicurezza.

L’attività investigativa svolta dai militari della Sezione Operativa dei carabinieri della Compagnia di Perugia, a seguito della segnalazione di alcuni cittadini che hanno assistito ai fatti, ha consentito – anche attraverso la visione dei filmati e l’ascolto di testimoni – di ricostruire la dinamica dell’accaduto e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. La ricostruzione fattuale ha pertanto permesso all’ufficio di emettere un provvedimento d’urgenza nei confronti di quattro persone, note alle forze di polizia e senza fissa dimora.

L’emissione del fermo di indiziato di delitto si è ritenuta necessaria atteso il pericolo di fuga, essendo gli indagati senza fissa dimora e con precedenti di polizia specifici.

I militari hanno eseguito il fermo nei confronti di due dei quattro soggetti identificati quali autori dell’aggressione, mentre gli altri sono allo stato irreperibili. Per questi ultimi continueranno le ricerche sia in ambito nazionale che internazionale. Entro le quarantotto ore dal fermo gli atti verranno trasmessi al gip per la convalida.

Sorpreso a rubare, lotta con il vigilante e poi viene arrestato dai carabinieri

Si era introdotto all’interno di un negozio, in un centro commerciale, dopo l’orario di chiusura, rubando alcolici e attrezzi da lavoro. Nel tentativo di allontanarsi, si è incontrato con l’addetto alla vigilanza, con cui ha avuto una colluttazione.

Il 35enne, di nazionalità marocchina, è stato arrestato poco dopo dai carabinieri della Stazione di Marsciano, unitamente a quelli dell’Aliquota Radiomobile. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per i reati di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, rapina impropria e danneggiamento aggravato.

Durante le fasi dell’arresto, infatti, l’uomo ha opposto una violenta resistenza, insultando e minacciando i militari e danneggiando l’auto di servizio. In tale frangente, quindi, si è reso necessario da parte dei carabinieri l’impiego dello spray al peperoncino in dotazione per contenere l’aggressività dell’individuo.
Sul posto è giunto il personale medico del 118, che ha visitato il 35enne senza riscontrare lesioni.

La refurtiva è stata restituita al responsabile del supermercato, mentre l’arresto è stato successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria competente.