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Tag: carabinieri

Irregolarità in cantiere, Fillea Cgil: azione capillare contro le pratiche distorsive

Invoca “un’azione capillare contro le pratiche distorsive” la Fillea Cgil dell’Umbria dopo il blitz dei carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro di Perugia a Ponte San Giovanni, con lavoratori impiegati in nero, violazioni in materia di salute e sicurezza ed elementi di caporalato.

Fillea Cgil ricorda di aver denunciato da tempo simili irregolarità: “I fatti emersi non sono che la parte più visibile di un fenomeno esteso e radicato. Un sistema che incancrenisce il sistema produttivo e che vive di sfruttamento, concorrenza al ribasso e illegalità”.

Aggiungendo: “Dove c’è lavoro irregolare c’è svilimento della professionalità, mancanza di tutele e rischio concreto di incidenti. Si tratta di una forma di concorrenza sleale che alimenta l’evasione, penalizza le imprese virtuose e produce conseguenze dannose per chi lavora e per l’intero tessuto sociale”.

Scrive ancora Fillea Cgil: “In Umbria, come nel resto del Paese, la congruità della manodopera ha permesso di generare effetti positivi sia in termini di qualità del lavoro che di occupazione nel settore, ma si stratta di interventi che hanno bisogno di essere sostenuti e normalizzati nel lungo periodo. Per questo è necessario rafforzare i controlli sulla trasparenza delle imprese, sulla qualità del lavoro, incentivare l’intero sistema della prevenzione e della formazione, ma per farlo serve un’azione diffusa e capillare in grado di frenare le pratiche distorsive e costruire un modello di sviluppo in grado di essere sostenibile e più giusto”.

Caporalato in edilizia, denunciati due imprenditori cinesi

Due imprenditori edili cinesi, un 53enne ed un 55enne, sono stati denunciati per grave sfruttamento lavorativo, il cosiddetto caporalato, ed altre violazioni, dopo un sopralluogo dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Perugia, con l’ausilio dei militari della Stazione di Ponte San Giovanni e Sezione Radiomobile della Compagnia del capoluogo, coadiuvati dai funzionari della Vigilanza Ordinaria dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, in un cantiere all’interno di un’abitazione privata a Ponte San Giovanni.

Oltre alla presunta pratica del caporalato, i militari hanno contestato ai due cinesi altre gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tali da necessitare l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività del cantiere.

Nell’abitazione sono stati trovati due lavoratori di nazionalità cinese, intenti ad effettuare opere di ristrutturazione, risultati essere alle dipendenze della ditta edile ed impiegati in nero. Uno dei due identificati risultava essere anche privo del permesso di soggiorno, pertanto, al compimento delle relative previste procedure, sono stati emessi a suo carico i provvedimenti di espulsione dal territorio italiano a firma del prefetto di Perugia.

Nel corso delle verifiche sono state elevate ammende per le violazioni riscontrate in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per un totale di circa 20.000 euro ed impartite 16 prescrizioni per il ripristino delle condizioni di sicurezza.

Cade con la moto, così è morto Giuseppe Soli

Giuseppe Soli, 54enne di Foligno residente a Spello, è morto in un incidente mentre con la sua motocicletta percorreva la statale 209 Valnerina, nei pressi di Visso, sul versante marchigiano, in direzione Preci.

Secondo quanto ricostruito, nell’incidente non risultano coinvolti altri mezzi. Giuseppe Soli ha perso il controllo della sua Honda all’interno di una galleria, finendo contro un pilone di cemento.

Il personale del 118, allertato da un passante che ha trovato il motociclista a terra, ha provato a compiere le manovre di rianimazione sul posto (l’elisoccorso non è potuto atterrare a causa del maltempo), ma invano.

Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco – che hanno messo in sicurezza il tratto di strada – e i carabinieri.

Giuseppe Soli era appassionato della motocicletta. Che conduceva da molti anni. La notizia della sua morte ha colpito la comunità di Spello e di Foligno, la città dove era nato ed era molto conosciuto. Lascia due figlie.

La salma è attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Finanziere in pensione trovato senza vita, indagini e sequestri

E’ stato trovato senza vita, nell’auto all’interno della sua abitazione, a Prisciano di Terni. La vittima è Andrea Fiorelli, 59enne finanziere, andato in pensione sei anni fa.

A fare la tragica scoperta sono stati i familiari, venerdì sera, visto che l’uomo non rispondeva al telefono.

Una morte sulla quale stanno indagando i carabinieri del Comando provinciale di Terni, coordinati dal pm Raffaele Pesiri della Procura ternana. Sul collo dell’uomo è evidente una profonda ferita. Da un primo esame autoptico non è stato possibile accertare se se li sia procurati da solo o si tratti delle conseguenze di un’aggressione. Aspetti che potrà chiarire l’autopsia, disposta dalla Procura.

Tra gli oggetti sequestrati nel garage in cui è stato trovato il cadavere, anche una motosega, compatibile con la ferita al collo.

Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Sentiti, oltre ai familiari, alcuni conoscenti della vittima.

Caccia al ladro seriale nei negozi del centro di Perugia

Caccia all’uomo per arrestare il marocchino 25enne che ha ferito un commerciante del centro storico di Perugia che lo aveva fermato dopo un furto, l’ennesimo, in un negozio di vestiti.

Il giovane, autore di diversi furti nel centro, è stato individuato dalle telecamere di sorveglianza della zona e denunciato dai carabinieri.

Dopo l’ultimo colpo si era dato alla fuga a piedi, come nelle altre occasioni. Ma questa volta alcuni commercianti, accorsi per aiutare il collega derubato, lo avevano fermato.

A quel punto il giovane marocchino ha estratto un taglierino ferendo al braccio un commerciante (la ferita fortunatamente è risultata lieve) così da poter fuggire.

I carabinieri, accorsi sul luogo del furto e del successivo ferimento, lo hanno potuto individuare e denunciare per rapina impropria.

Un episodio che ha creato sconcerto tra i commercianti della zona di via Oberdan e gli altri del centro storico, più volte colpiti dal giovane che entra negli esercizi, arraffa la merce e si dà alla fuga. Tenendo in tasca un taglierino, come ha dimostrato quest’ultimo episodio che poteva avere conseguenze ben più gravi.

Si indaga sulla morte dello chef Domenico Vincenti

La Procura di Spoleto indaga sulla morte di Domenico Vincenti, lo chef trovato senza vita nel pomeriggio di Ferragosto nel ristorante di Fontepino, a Spoleto, che gestiva.

La prima ricognizione cadaverica effettuata dal medico legale Luca Tomassini, in attesa dell’autopsia, esclude la morte per traumi. Ma sono da accertare le cause che hanno portato al malore risultato fatale per il 56enne. All’interno della struttura, dove l’uomo è stato trovato senza vita, sono state sequestrate, da parte dei carabinieri giunti sul posto, sostanze ora sottoposte ad analisi approfondite.

Il locale, che Vincenti gestiva da tre anni, è molto conosciuto, perché nell’adiacente struttura vengono organizzate feste e serate.

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni di vita dello chef, attraverso le verifiche sul suo cellulare, sul computer e la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza del locale.

Ritrovato l’uomo disperso vicino al Castello di Titignano

E’ stato ritrovato, vivo ma con una ferita alla testa, l’uomo che non era rientrato venerdì sera dopo un’escursione cn gli amici nei pressi del Castello di Titignano, nel comune di Orvieto.

Le ricerche hanno impegnato le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU), unità cinofile, squadre dei vigili del fuoco e droni.

Grazie all’attivazione, da parte del SASU, delle squadre della Guardia di Finanza dotate di mezzo aereo e avanzati sistemi software per la ricerca di persone disperse, è stato possibile individuare rapidamente il soggetto.

Sul posto erano presenti anche i Carabinieri di Orvieto, che hanno fornito supporto alle operazioni di coordinamento e sicurezza.

Una volta localizzato dal personale della Guardia di Finanza, la Centrale Operativa 118 ha disposto l’intervento dell’elisoccorso regionale Nibbio 01, con a bordo un medico, un infermiere e un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico, per raggiungere e assistere la persona, che ha raccontato di aver battuto la testa a seguito di una caduta, perdendo i sensi.

Lavoratori in nero, maxi-multe e sospensione per un ristorante e un negozio

Maxi-multe e sospensione di attività per due esercizi della provincia di Terni che impiegavano lavoratori in nero.

I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Terni, unitamente a personale del Comando Provinciale dell’Arma, hanno eseguito una mirata attività ispettiva nei confronti di alcuni esercizi di Terni e dell’Amerino.

In particolare, nella zona di Amelia in un ristorante, gestito da un cittadino italiano, sono stati trovati due dipendenti irregolari su quattro presenti all’atto del controllo. Al titolare sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari ad euro 9.500,00 circa.

A Terni, in una rivendita di frutta ed ortaggi gestita da un cittadino straniero, è stato trovato un lavoratore irregolare su due dipendenti presenti. Sono state comminate al trasgressore sanzioni amministrative per circa euro 4.500,00;

Prosegue la campagna di controlli straordinari su esercizi commerciali di diversa tipologia, da parte dei carabinieri nella provincia di Terni, finalizzata al contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento lavorativo.

Agguato a colpi di pistola di fronte al bar, due feriti gravi: caccia all’uomo

Non erano ancora le 20 quando la quiete delle frazioni di Verna e di Trestina, al confine tra i comuni di Umbertide e Città di Castello, è stata rotta dal rumore di colpi di pistola e di un’auto in fuga.

A terra, feriti, vicino ad un bar, sono rimaste due persone, di origini albanese. Per una di loro è stato chiamato l’elisoccorso, per il trasporto immediato all’ospedale di Perugia. E’ in prognosi riservata. Così come l’altro, operato all’ospedale di Città di Castello, dove è arrivato in autoambulanza.

Alla sparatoria hanno assistito alcuni testimoni. Dal loro racconto è emerso che la persona alla guida dell’auto – si tratterebbe di un albanese già noto alle forze dell’ordine – ha sparato colpi di pistola contro un gruppo di connazionali, che hanno provato a fuggire.

I carabinieri si sono messi sulle tracce del fuggitivo. I militari del nucleo investigativo del Comando di Perugia hanno effettuato i rilievi. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia. L’ipotesi è che possa essersi trattato di un regolamento di conti legato al traffico di droga.

Un episodio sconcertante, considerando che l’agguato è avvenuto poco prima dell’ora di cena, davanti ad un esercizio pubblico e vicino ad un supermercato, all’interno di un centro abitato.

(notizia in aggiornamento)

L’autopsia sul corpo del piccolo Riccardo, ci sono tre indagati

In vista dell’autopsia che sarà eseguita venerdì mattina sul corpo di Riccardo Tascini, il 13enne morto annegato in un laghetto a Marsciano, la Procura della Repubblica di Spoleto ha iscritto tre persone nel registro degli indagati. Si tratta della mamma di un compagno di classe di Riccardo, a cui i genitori avevano affidato il figlio per recarsi alla festicciola di fine anno scolastico, e due persone dell’azienda agricola di Pieve Caina che comprende il laghetto dove si è consumata la tragedia.

Un’iscrizione che consente ai tre indagati di nominare consulenti di fiducia per assistere all’autopsia.

I carabinieri di Todi, che indagano sulla morte di Riccardo, hanno già ascoltato i proprietari della struttura e le persone presenti alla festa di fine anno, che si è trasformata in tragedia. Il corpo di Riccardo, infatti, è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco in fondo al laghetto realizzato come invaso per irrigare le campagne circostanti e quindi non balneabile.