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Così gli umbri investono i loro risparmi

Come evidenzia la Banca d’Italia nel suo ultimo rapporto sull’economia umbra, nel corso del 2024 i depositi bancari dei residenti in Umbria hanno ripreso ad aumentare. A dicembre l’incremento è stato dell’1,1 per cento su base annua (-1,4 alla fine del 2023).

Vi ha inciso soprattutto la dinamica dei depositi delle famiglie, in calo per quasi due anni e tornata positiva nell’ultimo trimestre del 2024. Le disponibilità liquide delle imprese hanno continuato a crescere, seppure in misura meno accentuata.

Nei primi mesi del 2025 la crescita dei depositi è proseguita. Le preferenze di impiego dei risparmi si sono ancora orientate verso strumenti più remunerativi; è ulteriormente aumentato in misura rilevante il valore a prezzi di mercato dei titoli depositati presso il sistema bancario dalla clientela umbra (16,0 per cento).

L’andamento ha riguardato tutte le principali tipologie di titoli ed è stato sostenuto dalla dinamica dei titoli di Stato italiani e delle quote degli OICR detenuti dalle famiglie oltre che dall’incremento del valore delle azioni in capo alle imprese.

Le indicazioni fornite dall’indagine RBLS confermano una ripresa della domanda da parte delle famiglie di strumenti di raccolta diretta quali i depositi, accanto a scelte indirizzate verso quote di OICR e azioni.

Nel 2024 la raccolta netta dei fondi comuni di investimento dalle famiglie umbre è stata positiva e pari a 293 milioni di euro, in netta crescita rispetto all’anno precedente (51 milioni). Questo andamento è stato favorito in particolare dalla componente obbligazionaria, sia per i fondi comuni con caratteristiche di sostenibilità (fondi ESG) sia per gli altri.