Ferro, dal primo gennaio 103 lavoratori passano a Trenitalia
Dal prossimo primo gennaio passeranno a Trenitalia 103 maestranze dalle ex Officine Busitalia di Umbertide e altri operatori del settore ferro in Umbria. L’accordo siglato tra Trenitalia e le organizzazioni sindacali di categoria consente di evitare perdite occupazionali.
Sono coinvolte 103 maestranze di cui 73 macchinisti e capitreno, alcuni lavoratori indiretti e 27 addetti alle officine che andranno a svolgere attività di capotreno, macchinista, controllo pulizia a bordo treno, biglietteria, assistenza supporto di manovra e staff nelle stazioni di Perugia, Terni e Foligno.
L’accordo prevede specifiche tutele normative ed economiche per tutti i lavoratori come il riconoscimento dell’anzianità convenzionale (o di servizio), le tutele dell’art.18 statuto dei lavoratori per gli assunti anteriforma (07/03/2015) e l’assegnazione adeguata di livelli professionali ambito CCNL Gruppo FSI che permetteranno il mantenimento-incremento della RAL di provenienza. Nello specifico avremo:
• 33 capo treno che avranno il livello B3 CCNL Gruppo FSI di cui 16 assegnati a Terni e 17 a Foligno.
• 35 macchinisti che avranno il livello B3 CCNL Gruppo FSI di cui 12 a terni e 23 a Foligno.
• 6 dipendenti acquisiranno il livello B3 CCNL Gruppo FSI con assegnazione Foligno non appena termineranno la formazione da capo treno. Per costoro è stata inserita una clausola di salvaguardia nel caso ci siano ritardi formativi, in tal caso il passaggio verrà posticipato.
• 4 dipendenti svolgeranno l’attività di manovra di cui 3 a Terni con livello C3 e 1 a Foligno con il B3.
• 4 dipendenti saranno utilizzati in vendita ed assistenza di cui 2 a Perugia, 1 a Foligno e 1 a Terni tutti con il livello B3.
• 11 dipendenti saranno utilizzati al controllo pulizie con il livello C2 di cui 2 a Terni, 4 a Perugia e 5 a Foligno.
• 8 dipendenti saranno assegnati a ruoli amministrativi e gestionali con vari livelli di riferimento.
L’accordo e la sua gestione sono basati su uno spirito che cerca di soddisfare le esigenze tecnico-produttive con quelle delle residenze dei singoli lavoratori. Per tale ragione per quanto concerne il personale mobile, si è condivisa l’istituzione anche di un turno di zona su Perugia. Su questo ambito e per scendere nei particolari attendiamo i prossimi sviluppi.
Il percorso, ora, prevede un’ulteriore interlocuzione con Busitalia per definire i contenuti tecnici ed economici della conciliazione che verrà chiesto di sottoscrivere a tutti gli interessati all’atto delle dimissioni da Busitalia e assunzione a Trenitalia. Atto che sarà contestuale presso la sede Confindustria di Perugia entro il prossimo dicembre e che verrà anticipato con una mail di convocazione a tutti gli interessati che conterrà anche i dettagli della proposta di assunzione in termini di sede di lavoro ed inquadramento.
“Dal punto di vista sindacale – il commento dalle segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast, Orsa – esprimiamo soddisfazione per la sottoscrizione dell’accordo di confluenza che tutela normativamente ed economicamente tutti i dipendenti coinvolti. Ora rimane da monitorare il percorso conclusivo affinché non ci siano inconvenienti futuri”.
“Non si perde un solo posto di lavoro – evidenzia il segretario della Filt Cgil, Ciro Zeno – e il trasporto ferroviario passerà dopo decenni sotto un unico gestore, e cioè Trenitalia, per tutta l’Umbria. Possiamo definirlo un passaggio storico e auspichiamo che questo rappresenti il rilancio del trasporto ferroviario nella nostra regione. Attendiamo con ansia la riapertura della linea Perugia-Todi-Marsciano-Terni perché rappresenterà il rilancio del trasporto metropolitano e, nella stessa misura, aspettiamo il potenziamento della linea Perugia-Sansepolcro che sarà lo sbocco verso nord. Tutto questo sicuramente rappresenterà la velocizzazione dal capoluogo di regione verso nord dell’Umbria e da Perugia verso Terni, quindi verso Roma”.
“La Filt Cgil – ha concluso il segretario Ciro Zeno – è orgogliosa di aver sottoscritto questo accordo fatto di sacrificio ma anche di grande capacità di sintesi, un metodo che è stato alla base del tavolo di concertazione. Nel contempo ringraziamo sia Busitalia che Trenitalia per la grande disponibilità e per aver compreso l’importanza e la strategia di questo percorso. La Direzione regionale Umbria di Trenitalia potrà vantare dal primo gennaio un organico di tutto rispetto che la mette al pari di altre grandi Direzioni regionali d’Italia: non siamo più la piccola Umbria”.
