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L’Umbria tra le regioni dove il lavoro dà più soddisfazione

L’Umbria tra le regioni dove il lavoro dà maggiori soddisfazioni. Lo rileva una elaborazione della Cgia, che pone il Cuore verde d’Italia al quarto posto nell’indice di soddisfazione espresso dai lavoratori.

La propria occupazione piace (dal punto di vista economico, del riconoscimento, per l’opportunità di carriera, numero di ore lavorate, stabilità del posto, ma anche distanza da casa e soprattutto per l’interesse per ciò di cui ci si occupa, a 234mila umbri, pari al 58,2% del totale. Più “felici” sono solo i lavoratori di Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige, dove la percentuale supera il 60%.

Una soddisfazione percepita che in Umbria continua a migliorare. Rispetto al periodo pre Covid (il 2019), sono il 19,5% in più gli umbri soddisfatti del proprio lavoro.

In Italia

Dallo studio emerge che in Italia sono 12,2 milioni gli addetti che hanno dichiarato di “amare” il proprio lavoro, pari al 51,7% del totale degli occupati presenti nel Paese. A livello regionale la Valle d’Aosta si è posizionata al primo posto nella classifica nazionale con il 61,7% degli occupati (in valore assoluto pari a 70mila persone); sono persone che hanno dichiarato una significativa soddisfazione professionale. Seguono la Provincia Autonoma di Trento con il 61,1% (161mila) e quella di Bolzano con il 60,5 (170mila). Subito sotto il poco si collocano appunto l’Umbria l’Umbria con il 58,2 (234mila), il Piemonte con il 57,1 (poco più di un milione) e le Marche con il 55,4 (370mila).

La qualità del lavoro

Diverso è invece il livello della qualità del lavoro, calcolato dall’Ufficio studi della Cgia sulla base di una serie di indicatori oggettivi. L’Umbria scivola verso il Sud, nella parte medio-bassa della classifica, facendo meglio solo dell’Abruzzo tra le regioni al di fuori del Meridione.

Incidono negativamente il livello di gravi incidenti sul lavoro (per i quali l’Umbria è maglia nera) e l’alto numero di occupati sovraistruiti. Per contro, il posto di lavoro in Umbria è percepito come sufficientemente stabile e, appunto, in grado di dare soddisfazione.