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Tag: Trasimeno

Il docufilm sul Trasimeno, un successo l’anteprima al Caporali VIDEO

E’ un omaggio alla comunità, un invito alla scoperta, un racconto da vivere il 22 di 22 minuti per rappresentare l’essenza del Trasimeno.

Il Nuovo Cinema Caporali di Castiglione del Lago ha ospitato la prima del docufilm ‘Racconti del Trasimeno – Cinque storie da una terra di mezzo’, prodotto dall’Unione dei Comuni del Trasimeno (Area Turismo).

Un cortometraggio, realizzato totalmente da professionisti locali, finalizzato alla valorizzazione turistica del territorio degli otto comuni aderenti all’Unione (Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano, Piegaro e Tuoro), delle ricchezze naturali, culturali ed enogastronomiche dell’intero comprensorio.

“Per fare questo – ha spiegato la responsabile dell’Area Turismo dell’Unione, Francesca Corgna – abbiamo scelto di ricorrere al racconto diretto e alle emozioni vissute da chi la nostra terra la conosce a fondo perché in essa conduce la propria esistenza”. Diretto dal regista Gabriele Pampanelli, con la sceneggiatura di Giovanni Dozzini e la presentazione di Stefano Baffetti, il docufilm affida infatti a cinque testimoni il compito di raccontare e descrivere il territorio, che custodisce ancora antiche tradizioni, sapori autentici e un ambiente di pregio. E così il racconto si dipana entrando nelle vite e negli interessi di Anna, appassionata produttrice di vino, di Ettore, giovane custode di questo lago grazie al suo mestiere di pescatore, Margherita, poliedrica operatrice culturale, Filippo, che sfrutta l’energia delle acque del lago attraverso il kite surf, e Silvia, immersa costantemente nella dolcezza di queste colline, essendo guida di mountain bike.

Il docufilm, da oggi on line sul canale YouTube https://www.youtube.com/@TrasimenoTurismo e sul sito www.trasimenoapp.com, vuole essere uno strumento di promozione al servizio dei comuni, degli uffici di informazione e accoglienza turistica, degli operatori economici del settore turistico e culturale e delle strutture ricettive, per offrire ai visitatori un’esperienza più coinvolgente. La sua versatilità lo rende adatto a un uso anche formativo e didattico.

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“Consegniamo oggi un prodotto – ha affermato il sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico – che fa emergere il grande lavoro fatto con determinazione dall’Area Turismo dell’Unione. Gli otto comuni del Trasimeno hanno fatto tanto per il turismo, stiamo cercando di dare più informazioni possibili, ma abbiamo bisogno di una legge regionale per dare ai territori la possibilità di rivendicare le proprie differenze. Un atto coraggioso, un piccolo mattone di un territorio che vuole stare unito e vuole farsi conoscere”. “Dobbiamo rafforzare l’immagine dell’Umbria – ha dichiarato l’assessore regionale al turismo, Simona Meloni –: l’Umbria dei laghi, dei parchi, delle città d’arte, dei borghi, della spiritualità. Dobbiamo lavorare per una permanenza più lunga in Umbria e questo si ottiene mettendo in rete i territori. Nei prossimi anni lavoreremo inoltre per mettere sempre più in collegamento il turismo con le produzioni enogastronomiche”. Per il presidente dell’Unione dei Comuni e vicepresidente della Provincia di Perugia, Sandro Pasquali, il docufilm ha il merito di far emergere come il “Trasimeno non sia un paesaggio di memoria, ma di vita quotidiana”. “Aver avuto la forza – ha detto – di metterlo su pellicola vuol dire intraprendere un percorso per raccontare quello che noi siamo realmente, attraverso il territorio e i saperi. Bisogna avere il coraggio di raccontare quello che siamo, perché qui c’è uno stile di vita, un modello che in tanti ora stanno scegliendo, diventando essi stessi veicolo di promozione. Quello stesso stile di vita che va messo anche al centro delle scelte politiche”.

Sulla stessa linea il regista del lungometraggio: “Abbiamo raccontato – ha riferito Pampanelli – la verità e da questa ci siamo lasciati stupire. La bellezza è sempre lì a portata di mano, basta avere la capacità di aprire il cuore per poterla notare”.

Un milione di euro per il Trasimeno, ecco gli interventi

Si è aperta con un confronto presso il Museo della Pesca a San Feliciano, cui hanno partecipato gli amministratori locali, le associazioni, i tecnici e i cittadini dei Comuni del Lago Trasimeno e con la presenza degli assessori regionali Simona Meloni e Thomas De Luca e del consigliere regionale Christian Betti, la ricognizione al Lago Trasimeno del commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua.

Gli interventi per il Trasimeno

Un sopralluogo che arriva a seguito dello sblocco di risorse finanziarie per circa un milione di euro da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e all’esito positivo delle analisi sulle acque di Montedoglio, che possono rappresentare un pezzo importante degli interventi urgenti allo studio per tutelare l’ecosistema del lago.

Dragaggi, pulizia delle sponde, sistemazione della rete di scolo, pesca e acqua da Montedoglio: sono questi gli elementi essenziali di una strategia più ampia che di cui si è parlato a San Feliciano e che ora sarà al centro di una Conferenza dei servizi che il commissario Dell’Acqua intende convocare quanto prima e che, come è stato detto durante l’incontro al Museo della Pesca, avrà tempi stretti e un carattere immediatamente operativo.

Le parole del commissario

“Ci sono delle attività da svolgere subito per dare un segnale a tutto il Trasimeno e far capire che si possono avviare attività non impattanti per sistemare l’attuale situazione e le sue criticità – ha detto il commissario Dell’Acqua -. Poi ci sono anche azioni a lungo termine da avviare, a cominciare da una gestione integrata dell’ecosistema. Prima di tutto, comunque, occorre chiudere l’accordo sull’acqua di Montedoglio. Ne abbiamo parlato con la presidente della Regione Stefania Proietti e abbiamo concordato che questo passaggio è necessario per dare la certezza al Trasimeno di avere una disponibilità idrica che consenta al lago di essere resiliente anche di fronte al cambiamento climatico e l’andamento delle piogge. Per farlo serve l’acqua di Montedoglio che va adattata perché viene da un altro bacino idraulico e occorre poi la pulizia dei fondali dai sedimenti”.

Gli assessori regionali

Uscire da una logica emergenziale e dall’inerzia che ha contraddistinto il passato è quello che ha sottolineato l’assessore regionale Thomas De Luca: “È evidente che nessuna delle risposte che intendiamo adottare, presa singolarmente, è risolutiva ma deve essere portata avanti nel suo complesso. Ogni azione è fondamentale. E soprattutto quello che è necessario è cambiare il paradigma: da una gestione emergenziale a una gestione ordinaria – ha spiegato De Luca -. Lo sappiamo che è difficile, ma in questo momento è fondamentale costruire una nuova normalità in cui la manutenzione ordinaria dei fossi, le nuove opere adduttive, la gestione e la governance dei fenomeni, siano qualcosa che anticipi le crisi idriche e le emergenze. È evidente che i vincoli ambientali previsti dalla Direttiva Habitat sussistono se l’habitat c’è: quindi tutelare la biodiversità vuol dire agire. Non fare nulla significa trasformare il Trasimeno in una palude. Dobbiamo agire presto con la prospettiva che non si ritorni all’inerzia degli anni passati”.

Parla di una forte azione di sistema per la tutela e lo sviluppo del Trasimeno anche l’assessore regionale Simona Meloni: “Occorre una terapia d’urto per iniziare al meglio la stagione estiva del Lago. Questo è quello che abbiamo già previsto con una delibera della Giunta regionale che ci consente di avviare un’azione per l’ecosistema e la vivibilità del Trasimeno. Un lago che è fatto di turismo, economia, pesca e sviluppo – ha spiegato Meloni -. La visita del Commissario Dell’Acqua ci consente anche di pianificare il futuro affinché non si ripetano più situazioni di emergenza. Occorre un intervento normativo quadro con risorse annuali stabili e che diano ogni anno certezza sulle attività che si possono svolgere per mantenere il lago vivo, attivo e pulito. Dalla manutenzione delle sponde fino ai dragaggi, il Trasimeno deve poter essere navigabile con collegamenti verso le isole e valorizzare le sue attività economiche consentendo anche quel ricambio generazionale di chi, in questa terra, vive e investe da generazioni”.

La ricognizione del commissario Dell’Acqua è poi proseguita fino a concludersi con un meeting presso uffici Unione dei Comuni a Passignano sul Trasimeno.

Trasimeno, sopralluogo con il commissario straordinario

Sopralluogo del commissario straordinario Nicola Dell’Acqua al Lago Trasimeno, insieme ai rappresentanti della Regione e dei sindaci del comprensorio.

Una visita iniziata al Museo della Pesca di San Feliciano, alla presenza dei sindaci dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, della presidente della Regione Stefania Proietti e di una piccola rappresentanza delle cooperative dei pescatori e dell’associazione Lago al Centro.

Poi la visita al centro ittiogenico di Sant’Arcangelo, prima del confronto nella sede dell’Unione dei Comuni a Passignano sul Trasimeno.

Lunedì sera a Palazzo Donini si è svolto un incontro tecnico, alla presenza anche degli assessori Simona Meloni e Thomas De Luca e del presidente dell’Unione dei sindaci del Trasimeno e sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali.

“Il lago Trasimeno – ha ricordato la presidente Proietti dando il via all’incontro – sta attraversando una crisi che non è solo idrica ma anche sociale, il lago Trasimeno è un ecosistema anche sociale, anche umano, oltre a essere uno dei nostri parchi più preziosi. La presenza del commissario Nicola Dell’Acqua e l’emendamento pochi giorni fa finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sono un segnale incoraggiante, unito all’esito positivo degli studi e delle analisi sulle acque di Montedoglio. La soluzione per il lago Trasimeno passerà proprio da queste iniziative, dai dragaggi, dalla bonifica dei canali: un insieme di soluzioni che saranno tutte messe in campo nel tempo più rapido possibile, perché bisogna fare presto”.

“Le attuali condizioni del Trasimeno – ha ampliato il discorso il commissario Nicola Dell’Acqua – ci dicono che in questo momento l’emergenza, nonostante sia inverno, è già alta: è tempo di intervenire rapidamente. Tutte le attività già svolte anche dalle precedenti amministrazioni regionali di Umbria e Toscana hanno portato ad un passo dalla firma dell’Accordo di Programma che può portare 10 milioni di metri cubi di acqua dalla diga del Montedoglio. Firmare rapidamente quell’accordo è la condizione iniziale essenziale. Occorre poi indire una conferenza di servizi che altrettanto rapidamente individui le azioni necessarie da mettere in campo per quanto riguarda i dragaggi, lo smaltimento dei fanghi e il corretto ripristino e manutenzione di tutti i canali afferenti”.

“In questo momento – ha spiegato l’assessore regionale ai laghi e ai parchi Simona Meloni – abbiamo bisogno di una vera e propria terapia d’urto, alla quale dovrà poi seguire una costante azione di mantenimento e di manutenzione”.

“Come regione – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Thomas De Luca – abbiamo intenzione di mettere in campo tutto quanto sarà possibile per riportare il lago Trasimeno ad un livello delle acque più consono alla sua fisiologia, anche cercando di guardare a soluzioni innovative per quanto riguarda lo smaltimento dei fanghi, argomento per il quale a breve saremo in grado di proporre delle soluzioni diverse da quelle fin qui adottate”.

Emergenza Trasimeno, Meloni ha incontrato i sindaci

L’assessore regionale con delega al Trasimeno, Simona Meloni, ha incontrato in Regione i sindaci dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, insieme al consigliere regionale Cristian Betti.

“Un incontro proficuo con i sindaci del Trasimeno e il direttore regionale Stefano Nodessi – ha commentato Meloni – con l’obiettivo di condividere le priorità per il rilancio di un bacino fondamentale dal punto di vista ambientale come quello lacustre”.

“Sarà fondamentale – ha spiegato l’assessore – l’avvio tempestivo degli interventi per la stagione estiva – spiega Meloni – e per questo abbiamo già individuato l’urgenza della pulitura dei canali e dei fossi, dell’avvio delle operazioni di dragaggio. La programmazione efficace è a lungo termine è la strada per risolvere molti dei problemi che in questi anni il Trasimeno ha incontrato. In questo quadro vanno anche gli interventi programmati per la gestione dei chironomidi, con la mappatura per una programmazione puntuale. Alla luce di tutto ciò, sarà anche particolarmente utile la visita del commissario governativo Nicola dell’Acqua, prevista il prossimo 17 febbraio. In quella sede affronteremo le questioni emergenziali, a partire dalle manutenzioni straordinarie e l’accordo di programma con la regione Toscana per l’adduzione delle acque dal Montedoglio”.

Lago Trasimeno, primo sopralluogo del commissario nazionale

Primo sopralluogo al Trasimeno, ad una settimana dalla nomina, del commissario nazionale Nicola Dell’Acqua.

Accompagnato dai tecnici dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, della Regione Umbria e dell’Ente Acque Umbro Toscano, il commissario Dell’Acqua ha effettuato una serie di verifiche per valutare possibili interventi di contrasto alla siccità che ha colpito il bacino.

La visita ha avuto inizio con l’ispezione del punto in cui la condotta proveniente dalla diga di Montedoglio potrebbe intercettare un piccolo ruscello affluente del Lago Trasimeno. I tecnici hanno confermato che il collegamento non presenta particolari complessità tecniche, lasciando ben sperare sulla fattibilità dell’intervento.

Un aspetto chiave della giornata è stato l’esame del cronoprogramma dei prelievi di campioni di acqua, che dovrà essere completato entro la fine di ottobre 2024. Questi dati serviranno a un team di professori dell’Università degli Studi di Perugia per elaborare uno studio sulla qualità delle acque di Montedoglio e verificare la loro compatibilità con quelle del Lago Trasimeno. Tale studio risulterà fondamentale per valutare se le acque provenienti dalla diga potranno essere utilizzate per alimentare il lago. Nel corso del sopralluogo è stato annunciato che, una volta completata lo studio dell’Università e la relazione dell’Autorità di Bacino sul quantitativo massimo di acqua utilizzabile, verrà convocata una Conferenza di Servizi. Questo incontro coinvolgerà tutti gli enti competenti, ma sarà anche aperto a contributi delle associazioni come WWF e LIPU, nonché a rappresentanti delle categorie economiche locali, tutti uniti dal desiderio di salvaguardare il futuro del Lago Trasimeno.

Un altro tema che sarà affrontato dal commissario è il progressivo interramento del lago e le rotte di collegamento con le isole. Infine, l’attenzione è stata posta sull’incontro previsto per il 15 ottobre 2024 a Firenze tra le Regioni Umbria e Toscana. L’obiettivo sarà la stipula di un accordo di programma proprio per la gestione della diga di Montedoglio. Si ipotizza di utilizzare fino a 10 milioni di metri cubi d’acqua durante i periodi di abbondanza del Tevere per alimentare il lago. Questo potrebbe permettere un innalzamento del livello del Trasimeno di circa 10 cm all’anno, anche in caso di scarse precipitazioni. Inoltre, è allo studio la possibilità di incrementare ulteriormente il quantitativo d’acqua, accelerando il recupero idrico del lago.

Questi interventi potrebbero rappresentare una svolta importante per il futuro del Lago Trasimeno. La Giunta della Regione Umbria ha espresso grande soddisfazione per questo primo immediato e fattivo sopralluogo, sottolineando come l’efficace collaborazione tra le istituzioni stia portando a delineare un percorso risolutivo e tempestivo per la salvaguardia del Lago Trasimeno, a beneficio dell’intero territorio.

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Lago Trasimeno

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Trasimeno. E’ quanto è stato deciso nel vertice che si è tenuto a Roma, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e a cui hanno partecipato, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il sottosegretario Emanuele Prisco, i rappresentanti del ministero dell’Ambiente, del dipartimento di Protezione civile, del commissario straordinario nazionale per i Fenomeni sulla Scarsità idrica, il direttore dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente, della Regione Toscana e dell’Autorità  del Bacino.

“Trovare una rapida soluzione alle gravi criticità che sta vivendo il lago Trasimeno e lavorare affinché si possano prevenire in futuro. Queste sono le esigenze che ho rappresentato e che hanno portato ad individuare alcuni percorsi possibili da mettere in atto in breve tempo” ha commentato la governatrice Tesei. Aggiungendo:  “Ringrazio il ministro Musumeci per aver dato seguito alla mia richiesta avanzata i giorni scorsi attraverso una lettera indirizzata a lui, e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente, al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero delle Politiche Agricole, in cui facevo presente le problematiche nonché le ricadute igienico sanitarie e socio economiche che stanno avendo sull’area lacustre umbra”.

Nel corso dell’incontro sono state esaminate le cause che hanno determinato l’abbassamento del livello del lago Trasimeno ed è stato individuato un percorso che verrà approfondito in una apposita seduta della Cabina di regia che verrà convocata a breve presso il Ministero dell’Ambiente. In quella sede saranno definite le tappe per rendere il lago navigabile anche per i traghetti e al tempo stesso lavorare per il dragaggio ed eliminare in tempi rapidi le criticità oggi presenti.

“Ho subito raccolto il puntuale e sentito grido d’allarme della presidente Tesei – ha affermato il Ministro Musumeci – e costituito il tavolo di lavoro con le istituzioni interessate. Ho colto la buona volontà di tutti nel trovare presto una soluzione, anche con provvedimenti straordinari, celeri ed efficaci”.

Buone notizie per il Trasimeno. Cresce il livello del lago

Le piogge record delle ultime settimane hanno fatto aumentare di 60 centimetri le sponde rispetto allo scorso autunno

La primavera particolarmente piovosa fa bene al lago Trasimeno che rispetto al settembre scorso ha guadagnato 60 centimetri, passando da meno un metro e 60 sullo zero idrometrico a meno uno rilevato dalla centralina di Monte del Lago. “Dopo le difficoltà dello scorso anno, temevamo che il bacino arrivasse all’estate in grande sofferenza”, ha detto Sandro Costantini, dirigente della Regione addetto al rischio idrogeologico, idraulico e sismico. “Le piogge di queste settimane – ha aggiunto – stanno invece permettendo al Trasimeno di restare sui livelli acquisiti in inverno. In genere in primavera il lago inizia sempre la sua fase calante, che si accentua con la stagione estiva, quest’anno ci arriviamo con un livello di acqua che ci induce a pensare che peggio dello scorso anno non può andare. Il Trasimeno – ricorda il dirigente – è un lago ampio e basso, basta una giornata di sole con vento di tramontana per perdere uno-due centimetri di acqua. Cosa ci riserverà l’estate non lo possiamo sapere dal punto di vista meteorologico, ma arrivarci con questi livelli è sicuramente positivo”, sottolinea Costantini. Che ricorda come l’andamento del lago “sia da sempre particolarmente altalenante”. “Comunque – ricorda – il Trasimeno è sempre un po’ in sofferenza, in tanti anni di professione solo una decina di anni fa lo ricordo essere salito allo zero idrometrico”, dice il dirigente.

 

Altre notizie

La Trafomec rilevata ufficialmente dagli ex dipendenti

L’azienda è ora a tutti gli effetti sotto il controllo della Trafocoop

Con l’esercizio della prelazione da parte della cooperativa Trafocoop e la successiva aggiudicazione definitiva del ramo d’azienda da parte del tribunale di Perugia, il sogno dei 31 ex dipendenti della Trafomec che, con il supporto di Confcooperative Umbria, avevano costituito la cooperativa ed avviato un percorso finalizzato a rilevare la loro azienda, sta diventando concretamente realtà. Per l’assessore allo Sviluppo economico della Regione, l’aggiudicazione definitiva di Trafomec alla Cooperativa Trafocoop, è particolarmente positiva. Da mesi stiamo monitorando la vicenda e offrendo, per ciò che ci compete, tutto il supporto possibile per la sua risoluzione. Il periodo che inizia è oggi è altrettanto delicato e fondamentale. Per questo è convocato già per il 19 aprile un tavolo di confronto con gliaAmministratori della cooperativa Trafocoop, Confcooperative Umbria e i vertici delle Agenzie Regionali Gepafin e Sviluppumbria, per condividere un percorso comune, perché la Regione vuole fare la sua parte in questa fase di passaggio, perché i lavoratori della Trafomec non siano soli in un’iniziativa che merita di diventare una storia aziendale di successo.
Il Presidente di Confcooperative, Carlo Di Somma, ha invece sottolineato che “quella di Trafocoop è una storia molto travagliata ed intensa, intrisa di coraggio, caparbietà, sacrificio, attaccamento aziendale, territorialità e tanto altro. Con l’aggiudicazione del tribunale viene posto il punto su una fase giudiziaria avviata dagli stessi ex dipendenti che, con il supporto legale di Confcooperative, lo scorso agosto avevano avanzato istanza di fallimento di Trafomec Shanghai, ottenendo un provvedimento di accoglimento da parte della Dr.ssa Giardino in tempi strettissimi. Da lì lo staff di Confcooperative si è messo operosamente al fianco dei soci, per costruire insieme un percorso di sostenibilità economica e finanziaria che ha coinvolto positivamente il Fondo Ministeriale CFI, deputato al sostegno al progetto di workers buyout e quello di Fondosviluppo, fondo per la promozione cooperativa di Confcooperative”.
Chiusa una fase se ne apre un’altra altrettanto delicata che porterà all’apertura dei cancelli ed al ritorno al posto di lavoro dei soci della Cooperativa Trafocoop che ormai da dodici mesi non percepiscono stipendio e che hanno deciso di sacrificare il loro assegno di disoccupazione per capitalizzare la cooperativa e dare corpo al loro sogno.
“I prossimi saranno giorni frenetici” prosegue il Segretario Regionale di Confcooperative Lorenzo Mariani.
“Stiamo perfezionando con i Commissari i dettagli contrattuali previsti dalla procedura insieme agli strumenti finanziari ed assicurativi del nostro mondo (Cooperfidi Italia, Assimoco, Bcc Centro Umbria-Toscana e Banca Etica). L’obiettivo è quello di coniugare questi strumenti con quelli regionali, vista la già accordata e confermata disponibilità dell’assessore regionale allo Sviluppo economico rispetto al progetto Trafocoop. Parimenti nei prossimi giorni andremo a chiudere l’accordo definitivo sull’affitto dei locali con la Vetreria Piegarese, proprietaria del sito, il cui presidente Bruno Gallo da autentico cooperatore, nei diversi incontri intercorsi con gli amministratori della cooperativa, ha mostrato sempre il proprio favore pur sottolineando, con estrema concretezza, le difficoltà del fare impresa oggi

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Il grande spreco del Trasimeno

Il sindacato denuncia lo stato di abbandono i cui si trovano costosi macchinari utili a dragare il lago

Macchinari e mezzi del valore di milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per la manutenzione e il dragaggio del lago Trasimeno sono fermi da oltre dieci anni nel deposito di Passignano. A denunciare quello che definiscono un «incredibile spreco» sono la Cgil di Perugia e la Filt Cgil dell’Umbria che hanno svolto un sopralluogo all’esterno del sito, nell’ambito del percorso sindacale «Transizione Trasimeno» avviato dalla Cgil lo scorso anno. «Ci chiediamo, insieme ai lavoratori – affermano Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia, e Ciro Zeno, segretario generale della Filt Cgil dell’Umbria – come sia possibile un simile spreco di risorse, anche umane, vista la gravità della situazione del lago, che quest’anno rischia di essere persino peggiore di quella del 2022. È evidente infatti che, accanto al problema della siccità e del cambiamento climatico, la totale assenza di interventi di manutenzione, dragaggi, pulizia di darsene, fossi e immissari, è una concausa della crisi del Trasimeno». «Riteniamo urgente un confronto con tutti i soggetti istituzionali coinvolti e con l’azienda – continuano Pampanelli e Zeno – anche perché ci sono professionalità all’interno del personale di Busitalia impiegato sul lago (circa 20 persone nel periodo invernale, molte di più in estate) che rischiano di perdersi, in particolare per quanto riguarda la guida delle draghe, attività che richiede formazione e passaggio di competenze tra i lavoratori. Inoltre – aggiungono i segretari – l’incertezza sul futuro del servizio, determinata dallo spacchettamento in quattro lotti del Tpl, deciso dalla Regione Umbria, non fa altro che accrescere le preoccupazioni. Anche per questo – concludono Pampanelli e Zeno – sabato primo aprile scenderemo nuovamente in sciopero, per chiedere un deciso cambio di direzione alla politica regionale».

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Trafomec al bivio: i lavoratori pronti a rilevare la azienda

Da dipendenti a proprietari. E’ questa la svolta radicale che si accingono ad attuare i dipendenti della società di Tavernelle

Una cooperativa formata dagli ex dipendenti della Trafomec, licenziati pochi giorni fa, potrebbe rilevare la proprietà dell’azienda di Tavernelle dopo l’imprenditore cinese, titolare dell’impresa, si è da tempo reso irreperibile. E’ la svolta annunciata grazie alla costituzione dellaCooperativa Trafocoop, Trafocooperativa della Valnestore, costituita per iniziativa di 45 ex lavoratori e presieduta da Federico Malizia che spiega:”«Il favore da parte dell’assessore regionale Fioroni, emerso chiaramente nel corso del Tavolo di Crisi da lui convocato tempestivamente nei giorni scorsi dopo la pubblicazione dell’avviso di asta a fine dicembre alla presenza di tutte le parti coinvolte e del sindaco di Panicale Giulio Cherubini, ha dato coraggio a tutti noi soci e risposta ai nostri sacrifici, oltre che solide basi ad un progetto imprenditoriale cooperativo. Grazie anche al supporto di Confcooperative e del Ministero sappiamo ora con certezza che abbiamo tutte le carte in regola per partire con la giusta patrimonializzazione e finanza anche per far fronte al futuro acquisto. Non secondaria – aggiunge Malizia – è stata la disponibilità del Presidente della Vetreria Cooperativa Piegarese, Bruno Gallo, proprietaria degli immobili, manifestata al consiglio d’amministrazione della Trafocoop nei precedenti incontri che sono stati anche molto utili a tutti noi”.

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