Nell’officina con annessa rimessa, a Castel del Piano (Perugia) i vigili del fuoco, intervenuti sabato mattina per la segnalazione di un incendio, hanno trovato tre auto d’epoca, bombolette di vernice, batterie al litio e una bombola di acetilene. Materiale infiammabile che ha reso complesse le operazioni di spegnimento dell’incendio.
Le squadre dei vigili del fuoco hanno infatti dovuto utilizzare acqua e liquido schiumogeno e poi messo in sicurezza i materiali pericolosi e delimitato l’area con nastro segnaletico per impedirne l’accesso. È stata dichiarata la necessità di interventi immediati da parte del proprietario per lo svuotamento e la bonifica dell’immobile, che è stato interdetto all’uso fino al completamento delle operazioni.
Sul posto sono intervenuti anche agenti della polizia di Stato.
Incendio nella notte in un appartamento a Castel Viscardo. A dare l’allarme è stata la proprietaria dell’appartamento, posto al primo piano, da cui è partito l’incendio. Illesa la donna e il figlioletto.
Al piano terra viveva una anziana che è stata fatta evacuare, mentre al secondo e ultimo piano una coppia di sessantacinquenni sono stati salvati dai vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto.
Il fabbricato risulta inagibile e gli occupati sono stati evacuati. Hanno trovato dimora autonomamente.
Sul posto oltre a tre mezzi dei vigili del fuoco, anche l’auto scala di Terni. Intervenuto anche il personale del 118 e i carabiniere, che indagano sulla base dei rilievi effettuati.
I vigili del fuoco hanno impiegato quasi 6 ore per spegnere l’incendio che si è sviluppato all’interno delle Fonderie di Assisi, ma le conseguenze (economiche, sociali e ambientali) sono ancora ben vive.
Incendio che si sarebbe sviluppato per un problema ad una centralina elettrica, interessando poi l’olio dei condensatori di media dimensione-
Cabina elettrica che è interna all’azienda e che non riguarda l’Enel, che però ha provveduto ad un distacco dell’energia nella zona per favorire le operazioni di soccorso.
Nessuno è rimasto ferito, neanche tra i soccorritori, ma sul sito industriale si riaccendono i timori da parte del locale comitato di cittadini.
L’ordinanza del Comune
Il Comune di Assisi, su indicazione dell’ARPA, ha emesso un’ordinanza in via precauzionale stabilendo, per un raggio di 2 km dal luogo dell’incendio, il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali; limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva.
La USL propone l’eventuale manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica di centri commerciali, aziende e luoghi di utilizzo pubblico.
Nei confronti dell’azienda l’ordinanza dispone il divieto di accesso a personale non autorizzato per interventi di bonifica e di sicurezza nelle zone interessate dall’incendio per inagibilità provvisoria della struttura interessata dall’evento; rimozione quanto prima del rifiuto combusto mediante ditta autorizzata previa idonea caratterizzazione e classificazione. e che entro 30 giorni dalla rimozione del rifiuto occorrerà presentare al Comune, ARPA e Regione Umbria una relazione tecnica sugli interventi effettuati corredata di documentazione fotografica attestante il rispristino dei luoghi e corredata da copia dei formulari di trasporto e di verificare le caratteristiche qualitative (con la ricerca di tutti i parametri previsti dall’AlA con l’aggiunta di PCB) delle acque contenute nella vasca e di gestire le stesse come rifiuto qualora le analisi evidenzino caratteristiche non compatibili con il sistema di depurazione della ditta, previo parere di ARPA.
Lavoratori in cassa integrazione
C’è apprensione anche per la situazione dei lavoratori, attualmente tutelati dalla cassa integrazione straordinaria. Ma i sindacati auspicano che la produzione possa riprendere a breve.
Le Segreterie provinciali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, insieme alle Segreterie confederali regionali di Cgil, Cisl e Uil, esprimono la massima vicinanza e sostegno alle Fonderie di Assisi, dopo che l’incendio ha gravemente danneggiato parte dell’impianto di Santa Maria degli Angeli.
“Abbiamo – dichiarano i segretari Andrea Calzoni (Fim), Marco Bizzarri (Fiom) e Daniele Brizi (Uilm) – massima fiducia in una ripresa a breve delle produzioni, anche se i i danni causati dall’incendio risultano ingenti. I lavoratori che, causa fermo degli impianti, saranno obbligati a stare a casa saranno sotto regime della cassa integrazione straordinaria che era già stata aperta, mentre dall’azienda ci hanno rassicurato circa il normale pagamento degli stipendi e delle tredicesime. Fortunatamente – aggiungono – nessun lavoratore e nessuno dei vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme è rimasto coinvolto e ferito. Ora, fatti i debiti passaggi per capire le dinamiche dell’accaduto – concludono i sindacalisti – si tratta di intervenire in tempi rapidi per garantire la ripresa delle normali attività produttive”.
E’ stato evacuare alcune case e Terni a seguito dell’incendio della pensilina di un’autorimessa in via Murri, dove erano parcheggiate due auto, una alimentata a metano e l’altra agpl.
Le fiamme si sono poi propagate ad un gazebo con un barbecue a gas.
A causa del rischio di esplosioni, è stato necessario evacuare appunto le abitazioni circostanti, in via precauzionale.
L’incendio è stato domato dai vigili del fuoco, presenti sul posto anche carabinieri, polizia locale e personale sanitari del 118. Non si registrano feriti o intossicati.
E’ forse legato a un problema all’impianto fotovoltaico installato sul tetto della struttura, realizzato con pannelli sandwich, l’incendio che ha provocato il crollo di un capannone dove a Città di Castello venivano allevate galline per la produzione di uova. E’ ciò su cui si sta indagando, sulla base dei rilievi effettuati dai vigili del fuoco.
L’azienda interessata, è specializzata nell’allevamento avicolo e nella produzione di uova. Le fiamme hanno coinvolto uno dei capannoni destinati all’allevamento dei volatili, causando danni significativi e la morte di numerosi animali. Il calore sprigionato dalle fiamme ha provocato il crollo parziale della struttura. Non si registrano feriti tra il personale presente in azienda.
Sul posto stanno giungendo anche il personale del Servizio Veterinario dell’ASL e i tecnici di ARPA Umbria, per effettuare le verifiche di loro competenza riguardo al benessere animale e agli eventuali impatti ambientali causati dall’incendio.
Hanno impiegato diverse i vigili del fuoco di Foligno per spendere un incendio che si è verificato nella notte tra martedì e mercoledì nella zona di Verschiano.
A fuoco un autocarro, con le fiamme che si sono propagate anche negli ambienti circostanti.
L’allarme è scattato intorno all’una di notte. Sono in corso accertamenti per verificare le cause dell’incendio.
Nella notte tra lunedì e martedì due mezzi sono stati dati alle fiamme a Montebuono di Magione, presso la comunità “Famiglia Nuova”, che contestualmente ha subito anche un furto.
L’allarme ai vigili del fuoco è scattato intorno alle 3.30. Quando le squadre sono arrivate sul posto hanno trovato già avvolte dalle fiamme un furgone parcheggiato all’interno della struttura e un’auto lasciate al di fuori.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Magione, che indagano sull’incendio – di chiara natura dolosa, secondo anche i rilievi effettuati dai vigili del fuoco – e sul furto subito dalla comunità.
Nessuna persona è rimasta coinvolta, ma si tratta di un episodio che ha creato allarme tra la popolazione locale e sul quale gli inquirenti stanno cercando di fare luce.
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