Il 24 settembre 2022 l’ultima visita di Papa Francesco in Umbria. Una terra che Bergoglio visita da Pontefice per ben 8 volte. A testimoniare il legame con l’Umbria e in particolare con la città di Assisi. Del resto, salendo al soglio di Pietro aveva scelto il nome di Francesco, primo Papa a farlo: una scelta che ha rappresentato anche il programma del suo mandato come guida della Chiesa.
L’ultima visita di Papa Francesco in Umbria, l’ottava, la sesta ad Assisi includendo anche quelle a Santa Maria degli Angeli ne 2016 e nel 2021, è per prendere parte all’evento di respiro internazionale “The Economy of Francesco”. Un’economia inclusiva, occasione di benessere per tutti e non solo di progresso ed arricchimento economico per alcuni. Questo il messaggio che Papa Francesco aveva inviato anche lo scorso anno ai giovani economisti membri della fondazione “The Economy of Francesco”. “Amate l’economia, amate concretamente i lavoratori, i poveri, privilegiando le situazioni di maggiore sofferenza”, il suo invito.
Un’economia sull’esempio di San Francesco, “figlio di un mercante” capace di venire a conoscenza dei “pregi e difetti di quel mondo”.
“Ho voluto incardinare tutto il movimento Economy of Francesco – aveva spiegato il Santo Padre – su San Francesco d’Assisi che, semplicemente spogliandosi di tutto per amore di Gesù e dei poveri, ha dato anche un impulso nuovo allo sviluppo dell’economia”.
Così come sempre nel segno di San Francesco, Papa Bergoglio ha portato avanti le istanze di tutela del Creato, la “casa comune”, come l’ha chiamata nell’Enciclica “Laudato sì, tratto dal Cantico delle Creature.
A seguito della morte di Papa Francesco, le autorità vaticane hanno comunicato che è sospesa la cerimonia di canonizzazione del Beato Carlo Acutis, che era stata fissata per domenica 27 aprile, in occasione del Giubileo degli Adolescenti.
Ad Assisi, città con la quale Papa Bergoglio aveva un profondo legale, è stato dichiarato il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta sulle sedi comunali e il suono eccezionale del Campanone della Torre del Popolo.
Anche nel giorno delle esequie, le bandiere sugli edifici comunali e pubblici saranno a mezz’asta. Prevista anche l’osservazione di cinque minuti di raccoglimento in tutti i luoghi pubblici e di lavoro, con le serrande degli esercizi commerciali cittadini abbassate in segno di lutto, in orario che sarà definito e comunicato il giorno antecedente. Sarà inoltre proposto ai docenti delle scuole della città di promuovere riflessioni sulla figura di Papa Francesco, come sostenitore nel mondo di valori fondamentali come pace e fratellanza.
L’Amministrazione comunale ricorda il rapporto speciale tra il Santo Padre e la città serafica, non solo perché come Papa ha voluto assumere il nome di San Francesco, ma anche per la sua presenza ricorrente qui e per i tanti messaggi di pace e speranza lanciati al mondo, richiamando i valori francescani. Proprio ad Assisi, il 3 ottobre 2020, ha voluto firmare l’enciclica “Fratelli Tutti”, che propone la fraternità e l’amicizia sociale come vie per costruire un mondo migliore. “I principi fondamentali richiamati, come pace, giustizia, vicinanza agli ultimi, solidarietà umana, cura per il creato e la casa comune, rispetto per l’ambiente – si legge in una nota del Comune – resteranno nella storia della città e dell’intera comunità mondiale e Assisi continuerà a promuoverli all’insegna di San Francesco e nel ricordo di Papa Francesco, un grande uomo che ha lasciato nel mondo un segno indelebile”.
Il decreto con le risorse presentato al tavolo istituzionale, previsti anche servizi speciali per garantire la sicurezza
Arrivano 3 milioni di euro per l’Umbria che si appresta ad accogliere i pellegrini per il Giubileo, la cerimonia di canonizzazione del Beato Acutis e le iniziative per l’ottavo centenario della morte di San Francesco.
Il decreto con l’indicazione delle risorse è stato illustrato nel secondo tavolo tecnico Giubileo 2025–Regione Umbria, presieduto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, con la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti (collegata da remoto), esponenti di tutte le amministrazioni coinvolte, tra cui Prefetture di Perugia e Terni; Dipartimenti Programmazione e coordinamento politica economica (Cipess) e della Protezione civile; Ministeri per gli Affari europei, il sud e le politiche di coesione e il Pnrr, del Turismo, dell’Interno, delle Infrastrutture e dei trasporti; Roma Capitale, Ragioneria Generale dello Stato, Anas, Ferrovie dello Stato, Società Giubileo 2025, Dicastero per l’evangelizzazione, Comitato Nazionale 8° centenario morte San Francesco d’Assisi.
L’articolazione della spesa sarà prodotta dalla Regione che assumerà anche veste di soggetto attuatore. La presidente ha rappresentato al tavolo le interlocuzioni produttive avute con Ferrovie, Rfi, Trenitalia, Anas, Protezione civile.
Da parte del Ministero dell’Interno e delle Prefetture interessate saranno potenziati e riorganizzati i servizi per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica e assicurata un’accurata gestione. I comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza seguono costantemente l’evolversi dei vari aspetti.
Doppio appuntamento in Umbria per il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, accompagnato dal commissario straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli.
Il ministro ha prima incontrato a Foligno, nella sede della Protezione civile della Regione Umbria, il personale e i volontari, accolto dalla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e dal sindaco di Foligno Stefano Zuccarini.
La governatrice ha ricordato l’importanza strategica del Centro regionale per la protezione civile. Ricordando che se “da una parte puntiamo sempre di più sulla ricostruzione post terremoto, dall’altra la formazione del personale e dei volontari della protezione civile rimane un punto fermo anche per la prevenzione”.
“Poter definire le procedure per la ricostruzione con una normativa unica è una priorità e anche una necessità – ha detto il ministro Musumeci -. Ogni regione ha un contesto normativo a sé e ciò non consente omogeneità per la realizzazione dei lavori. Le ricostruzioni durano tanti anni e vanno fissati tempi certi: 5 anni e in caso di terremoto 10, con a capo una cabina di regia e non si esclude che il presidente di Regione possa essere individuato come commissario straordinario. Ricostruire è un costo – ha aggiunto – prevenire è un investimento e la prevenzione è il ruolo più importante della protezione civile. In Umbria si è lavorato con serietà sulla ricostruzione, ma ribadisco, va definito un criterio omogeneo e capire se abbia più senso il ricostruire com’ era e dov’era. Tutti questi punti certi sono inseriti nel nuovo codice”.
Il ministro ha voluto poi ringraziare tutti i professionisti e gli operatori impegnati nella ricostruzione in Umbria che “negli ultimi tempi ha avuto una forte accelerazione anche grazie all’attività del commissario Castelli molto impegnato in questo compito alto”.
La firma ad Assisi
Poi la cerimonia ad Assisi, per la firma dell’accordo di programma tra Comune, Governo e Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria che mette a disposizione, per il primo lotto, un contributo statale di 9,5 milioni di euro per restaurare e valorizzare le mura urbiche della città Serafica.
L’intesa è stata sottoscritta nella Sala della Conciliazione da Valter Stoppini, sindaco f.f. di Assisi, Luigi Ferrara, capo Dipartimento Casa Italia – Presidenza del Consiglio dei Ministri e Francesca Valentini, dirigente delegata Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
L’iniziativa è legata a un più ampio piano unitario di messa in sicurezza, risanamento conservativo e valorizzazione dei beni culturali di Assisi – sempre predisposto dal Comune nel 2022, in vista del Giubileo 2025 e dell’ottavo centenario della morte di San Francesco del 2026 – sottoposto al Governo dall’allora sindaco Stefania Proietti, con una richiesta di finanziamento e progetto di fattibilità per un importo complessivo di 20,5 milioni di euro. Il Dipartimento Casa Italia ha quindi accolto e finanziato un primo stralcio dei lavori, stanziando 9,5 milioni di euro destinati al restauro dei tratti di mura che presentano le maggiori criticità e che insistono su aree ad alta frequentazione, come strade, piazze e giardini pubblici. In particolare, gli interventi previsti dal primo lotto riguardano i seguenti segmenti: Porta Nuova, Porta Cappuccini e la parte tra Porta Cappuccini e la Rocca Minore; Rocca Minore Porta Perlici e la porzione tra Porta Perlici e Rocca Maggiore; da S. Pietro a Sementone, Fonti di Mojano, da Porta Moiano a Porta Nuova; le porte cosiddette della seconda cerchia e cioè Arco di Pietro e Paolo e Arco di San Francesco. A seconda delle situazioni, verranno eseguiti interventi di risanamento conservativo attraverso la ricostruzione del coronamento e dei paramenti, lavori di consolidamento con tiranti o localizzato con iniezioni, riedificazione dei tratti crollati, opere puntuali di restauro, pulizia e realizzazione di dreni in alcuni tratti. I dettagli saranno definiti in collaborazione con la Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il progetto è stato illustrato dall’ingegner Matteo Castigliego, dirigente dell’ufficio Opere e Lavori pubblici del Comune di Assisi, settore che ha predisposto la proposta progettuale finanziata.
“Sicurezza, riqualificazione e valorizzazione dei beni culturali – ha sottolineato il sindaco f,f. Valter Stoppini – rappresentano una priorità per Assisi, città unica al mondo per caratteristiche, messaggio e valori espressi, riconosciuta come patrimonio mondiale dell’UNESCO”.
La soprintendente Francesca Valentini ha evidenziato come “le mura urbiche di Assisi abbiano un valore importantissimo dal punto di vista storico e culturale e anche di partecipazione della cittadinanza e di turisti e pellegrini, che arrivano qui da ogni parte del mondo. Questi lavori le salvaguarderanno e ne garantiranno una maggiore fruizione”.
“Si tratta di un intervento importante ed evocativo – ha affermato il ministro Musumeci – per il significato che si porta dietro: quello di salvaguardare dagli eventi catastrofali i beni culturali, specialmente quelli più significativi che testimoniano una stagione della nostra civiltà. La prevenzione strutturale è uno degli obiettivi strategici che abbiamo avviato negli ultimi anni. Qui ad Assisi lo stiamo facendo con grande impegno, in collaborazione con il Comune e la Soprintendenza che dovrà seguire i lavori e oggi è veramente una bella giornata. Assisi è una delle tappe più rilevanti della cristianità e assume ancora più importanza nell’anno del Giubileo e dell’ottavo centenario francescano. A questa città siamo tutti legati: Assisi è Assisi, è un bene culturale e un patrimonio che appartiene all’intera umanità. È unica perché di San Francesco d’Assisi ce n’è uno soltanto e qui è stato forza, storia e destino”.
Martedì 11 marzo il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sarà in Umbria per due appuntamenti istituzionali.
Alle ore 16 il ministro sarà a Foligno insieme al commissario straordinario Castelli, alla sede della Protezione civile, dove incontrerà il personale e i volontari. Ad accogliere il ministro e il commissario saranno la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti e il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini.
Alle ore 17 ad Assisi è prevista la firma dell’intesa tra Comune, Governo e Soprintendenza archeologica per la messa in sicurezza e il restauro delle mura urbiche della città.
Si è riunita a Palazzo Chigi la Cabina di regia istituzionale per il Giubileo, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, il sindaco di Roma e commissario al Giubileo Roberto Gualtieri, i governatori del Lazio e dell’Umbria Francesco Rocca e Stefania Proietti, e la sottosegretaria al Mef, Sandra Savino, il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano. Presenti anche rappresentanti degli altri dicasteri interessati (Turismo, Cultura, Interno).
La presidente della Regione, Stefania Proiettia, ha riferito che l’Umbria si sta mobilitando per l’accoglienza del Giubileo degli adolescenti, primo evento molto significativo che, per la concomitanza della canonizzazione di Carlo Acutis, il periodo di alta stagione turistica con il ponte del 25 aprile-Pasqua e le iniziative per l’ottavo centenario francescano, porterà flussi molto consistenti di persone in Umbria.
“Le principali necessità per l’Umbria nel gestire i flussi che si annunciano straordinari di pellegrini e turisti – ha aggiunto la presidente – riguardano l’accoglienza, i trasporti locali regionali e interregionali, la gestione della sanità di emergenza, il potenziamento del sistema di protezione civile e di sicurezza, il coordinamento di informazione e comunicazione e anche l’accessibilità per tutti delle nostre città”.
“L’inserimento ufficiale nel tavolo istituzionale di Cabina di regia nazionale, a dimostrazione che l’Umbria sarà la seconda tappa dopo Roma in questo Giubileo della Speranza – ha concludo la governatrice – conferma la disponibilità del Governo nel supportare la nostra Regione in questo anno che sarà importantissimo non solo per i flussi turistici, ma per diventare il vero e proprio ‘cuore’ dell’accoglienza in Italia”.
Un ufficio speciale per il Giubileo in Umbria, la seconda terra di arrivo dei pellegrini, dopo Roma. Come ha spiegato la governatrice umbra Stefania Proietti nell’incontro avuto a Roma con il sottosegretario Mantovano – presente anche il presidente del Comitato per l’ottavo centenario francescano Davide Rondoni – l’Ufficio speciale per il Giubileo avrà tra i primi obiettivi quello di quantificare e il più possibile organizzare i significativi flussi di turisti e pellegrini che si apprestano ad arrivare in Umbria da ogni parte del mondo, allo scopo di coinvolgere l’intera regione in un sistema di accoglienza diffuso che dall’anno giubilare si estenda fino al centenario del 2026.
Nella riunione si è parlato dell’accoglienza dei notevoli flussi previsti per i tanti appuntamenti giubilari. La presidente Proietti ha sottolineato che ci sarà “necessità di attrezzare la regione e quindi i vari comuni con spazi adeguati e funzionali ma anche trasporti pubblici potenziati per accogliere al meglio i milioni di persone che si riverseranno nelle città dell’Umbria nel 2025”. Per fare ciò, ha sempre fatto presente la presidente della Regione, saranno indispensabili risorse che attualmente non ci sono – “in quanto mai richieste finora al Governo” sottolinea una nota dell’Ente – per assicurare servizi di accoglienza, trasporti e sicurezza.
Nel corso del 2025 in Umbria sono in programma altri eventi di rilievo internazionale, come la canonizzazione di Carlo Acutis che – pur avvenendo a Roma – certamente richiamerà migliaia e migliaia di pellegrini e di giovani ad Assisi, e l’ottavo centenario del Cantico delle Creature che si inserisce nelle celebrazioni francescane che culmineranno nel 2026 con il grande centenario del transito di San Francesco.
Il sottosegretario Mantovano ha proposto di istituire entro il mese una cabina di regia ‘Umbria Giubileo 2025’ per individuare al più presto fondi da destinare alla regione in questo anno straordinario del Giubileo.
Maglie delle squadre di calcio della stagione in corso della Serie A e prodotti con il logo Ferrari. Solo che, quelli trovati in un negozio di Assisi dalla guardia di finanza, erano tutti prodotti contraffatti, nonostante loghi, etichette e buste di confezionamento.
Il consulente tecnico esperto del settore appositamente interpellato, dopo aver esaminato i capi, ha appurato che gli stessi erano del tutto contraffatti in quanto difformi dalla produzione originale degli sponsor dei singoli club.
Complessivamente, le operazioni di servizio presso il punto vendita portavano al sequestro di circa 1500 pezzi tra capi di abbigliamento, accessori e buste.
Il titolare dell’attività commerciale oggetto del sequestro è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, per violazione degli articoli 474 e 648 del Codice Penale, per la detenzione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci atti a indurre in inganno il compratore sull’origine, provenienza dell’opera o del prodotto.
L’attività di servizio posta in essere dalle Fiamme Gialle di Assisi si inserisce nel più ampio contesto della tutela del mercato dei beni e servizi, della libera concorrenza e del contrasto alla produzione e commercializzazione dei prodotti contraffatti a tutela dei consumatori e degli esercenti onesti.
Si apre oggi, lunedì, il G7 Inclusione e Disabilità, che porterà in Umbria, per tre giorni, i ministri del sociale dei sette Grandi del mondo a confrontarsi con operatori e persone diversamente abili sui temi dell’inclusione, con approfondimenti su particolari aspetti come l’intelligenza artificiale e sport. L’obiettivo è quello di condividere buone pratiche ed elaborare strategie e impegni per garantire a tutti il diritto alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica.
Il programma
Lunedì
Il 14 ottobre pomeriggio – con inizio alle ore 15 – si terrà la cerimonia di accoglienza delle delegazioni ad Assisi sulla piazza inferiore di San Francesco, antistante l’omonima Basilica. Vi potranno partecipare cittadini e associazioni e saranno coinvolti volontari provenienti da varie realtà. Band e gruppi musicali inclusivi omaggeranno l’arrivo dei capi delegazione. Progetti inclusivi saranno presentati attraverso l’allestimento di stand gestiti da enti del terzo settore.
Martedì
Il 15 ottobre al Castello di Solfagnano avrà luogo la giornata preparatoria con la partecipazione, oltre che delle delegazioni ministeriali, dei rappresentanti del mondo associativo italiano e internazionale che prenderanno la parola sui temi centrali del G7, trattati in appositi panel. Il secondo giorno, il 15 ottobre, vedrà lo svolgimento della giornata preparatoria presso il castello di Solfagnano, con la partecipazione di enti e associazioni nazionali e internazionali. In questa fase, i delegati lavoreranno alla stesura della cosiddetta Carta di Solfagnano, un documento che racchiuderà le priorità condivise dai Paesi del G7 per quanto riguarda le politiche di inclusione.
Durante la giornata, l’accoglienza, la ristorazione e altri servizi saranno assicurati anche con il coinvolgimento di numerose associazioni e cooperative sociali che si occupano di inclusione lavorativa.
Mercoledì
Il 16 ottobre sarà dedicato alla riunione ministeriale, dalle 10,30, con la partecipazione dei Ministri del G7+UE e dei Paesi dell’outreach (sono stati invitati i Ministri di Tunisia, Kenya, Sud Africa, Vietnam e Cile).
Sarà approvata la Carta di Solfagnano, che sarà la dichiarazione ufficiale dell’impegno collettivo per promuovere l’inclusione a livello globale. Alle 12.30 si terrà una conferenza stampa congiunta, durante la quale i ministri presenteranno pubblicamente la Carta e i principali punti discussi durante il vertice.
Sei panel tematici
I lavori si articoleranno in sei panel tematici, ciascuno dedicato a una questione chiave: “L’inclusione come priorità dell’agenda di tutti i Paesi”, “Accessibilità universale e prevenzione e gestione delle emergenze”, “Vita indipendente e inclusione lavorativa”, “Il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica”, “Intelligenza Artificiale” e “Sport e servizi per tutti”.
Non lasciateci soli è l’appello di Sergio Carfagna, 68 anni, allevatore di cavalli di Assisi.
Nella sua attività sono nati prima Via lattea, puledra albina, e nella notte di San Silvestro un altro esemplare con il cuore bianco in fronte. Per l’allevatore un simbolo di amore e pace. Carfagna intende “porre ancora l’attenzione su un settore quello dell’allevamento di cavalli da corsa trotto e galoppo che rischia di scomparire fra mille spese impossibili da sostenere, pagamenti dei premi che non arrivano e crisi di uno sport bellissimo che con Ribot e Varenne e tanti altri campioni ha consentito all’Italia di essere ai primi posti negli ippodromi di tutto il mondo”. “Così non si può più andare avanti” aggiunge, facendo appello al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e al sottosegretario con delega all’ippica, Patrizio Giacomo La Pietra. “Non lasciateci soli – chiede Carfagna – l’ippica e il mondo allevatoriale meritano attenzione, rispetto e risposte concrete come tutte le altre attività produttive: le nostre famiglie si mantengono onestamente con il duro lavoro e tanti sacrifici, tutti i 365 giorni dell’anno”.
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