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Formazione Gol, bonus da 450 euro per chi partecipa ai corsi: da oggi le domande

Da oggi (27 agosto) e fino al 31 agosto 2025 sarà possibile richiedere il “Bonus per la partecipazione alla formazione Gol”, per un’indennità una tantum di 450 euro, destinata a giovani, donne, disoccupati e categorie vulnerabili che aderiranno ai percorsi formativi gratuiti del Programma GOL (Pnrr – NextGeneration EU).

Il contributo economico sarà graduato in base alla durata dei corsi. La misura si rivolge a un’ampia platea di soggetti: tutte le cittadine e i cittadini dell’Umbria attualmente privi di occupazione, persone in condizione di svantaggio, percettori di ammortizzatori sociali, lavoratori fragili, vulnerabili o con redditi molto bassi che ad oggi non hanno fruito di una opportunità formativa.

“Questo strumento è frutto della nuova strategia assunta da Arpal Umbria, finalizzata a produrre risultati tangibili e misurabili per i cittadini e le cittadine dell’Umbria”, dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Francesco De Rebotti.

“Mentre siamo al lavoro per una riforma dell’Agenzia che incida significativamente sulla governance e sull’operatività dell’Ente – prosegue – il cambio di passo ha già generato risultati concreti sul fronte dei pagamenti verso i partner della rete dei servizi per il lavoro e della formazione, grazie all’interlocuzione con le strutture ministeriali competenti che ha prodotto lo sblocco di risorse per circa 28,5 milioni di euro”.

I risultati sono altrettanto significativi sul fronte della performance nell’ambito dell’avanzamento dei target Pnrr: “Registriamo un sensibile aumento del numero degli utenti che hanno partecipato a iniziative formative – sottolinea l’assessore -. Al 31 luglio 2025 i beneficiari formati con il Programma GOL erano 8.897, pari al 71.3% del target, rispetto al 40% del 31 gennaio 2025 e 42.136 erano i beneficiari del programma GOL, risultato di gran lunga superiore al target di 38.706 raggiunto in anticipo rispetto all’obiettivo di dicembre 2025”.

“Grazie all’incentivo previsto con questo avviso – spiega l’Assessore De Rebotti – ci aspettiamo un ulteriore impulso positivo alle adesioni, favorendo la formazione anche per le categorie più in difficoltà. L’obiettivo consiste nel raggiungere il numero di 12.473 formati entro il 2025, quantità che a inizio anno sembrava impossibile da raggiungere, ora molto più vicina grazie all’impegno comune di Arpal e della rete regionale delle agenzie per il lavoro e delle agenzie formative. Il bonus si aggiunge così alla possibilità di frequentare gratuitamente i percorsi formativi del ricco Catalogo GOL, finalizzati ad accrescere l’occupabilità con particolare attenzione alle competenze digitali, sempre più richieste dalle imprese di un mercato del lavoro in costante evoluzione”.

“Il lavoro che stiamo portando avanti – sottolinea l’Assessore De Rebotti – in Umbria con Arpal non ha solo valenza regionale, ma contribuisce significativamente al successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a livello nazionale”.

“Ogni euro investito – conclude De Rebotti – nella formazione rappresenta un’opportunità per la crescita individuale e costruzione collettiva di una regione più competitiva e resiliente, che contribuisce attivamente agli obiettivi strategici dell’Italia nel contesto europeo. Invitiamo tutti i cittadini che si trovano nelle condizioni previste dall’Avviso a cogliere questa preziosa opportunità rivolgendosi ai Centri per l’Impiego di Arpal Umbria”.

Avviso Arpal assunzioni, Franceschini (Confartigianato): più soldi per accogliere tutte le domande e riaprire i termini

Avviso pubblico Arpal per incentivi alle assunzioni, la nuova amministrazione regionale a guida Proietti appronti maggiori risorse per finanziare tutte le richieste pervenute. E’ quanto chiede Confartigianato Imprese Umbria, con il suo presidente Mauro Franceschini, dopo il caso dell’avviso lampo pubblicato il 14 novembre, la cui dotazione (4 milioni di euro) è stata esaurita in poche ore, con modalità a sportello.

“Il recente Avviso pubblico Arpal per incentivi alle assunzioni di lavoratori disoccupati, in cassa integrazione, inattivi e lavoratrici senza occupazione – ricorda infatti Franceschini – è stato chiuso nel giro di poche ore per esaurimento dei fondi disponibili, a fronte di un numero molto elevato di richieste da parte delle imprese. Quanto accaduto dimostra senza dubbio un incoraggiante dinamismo da parte del sistema imprenditoriale umbro, ma evidenzia anche una impostazione alla quale è necessario apportare modifiche rilevanti“.

L’Avviso pubblico emesso da Arpal (l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro), relativo a risorse rese disponibili dal Fondo sociale europeo, aveva una dotazione pari a 4 milioni di euro, ma le richieste sono state per un importo di circa il doppio. “Pur sottolineando la funzione positiva del bando – spiega Franceschini- non possiamo tuttavia non evidenziare le criticità che le modalità applicative hanno evidenziato: in particolare, i tempi eccessivamente ristretti in cui lo stesso è rimasto aperto. Le risorse, quindi, sono risultate del tutto insufficienti, a maggior ragione se si considera che l’Avviso era caratterizzato dalla retroattività, in quanto riferito alle assunzioni effettuate a partire dal primo gennaio 2024. Queste tempistiche così ristrette – sottolinea Franceschini – hanno messo in difficoltà più di qualche imprenditore che non ha avuto il tempo necessario per partecipare all’Avviso stesso. Sarebbe opportuno che la nuova amministrazione regionale, guidata dalla neopresidente Stefania Proietti – è l’appello del presidente di Confartigianato Imprese Umbria – si facesse immediatamente carico di questa situazione, almeno incrementando la dotazione di risorse per dare copertura finanziaria adeguata ad accogliere tutte le domande presentate e, se possibile, riaprendo i termini per rispondere alle necessità delle imprese che non sono riuscite a presentare la domanda”.

Fondi residui cig per le politiche del lavoro, dibattito in Regione

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata relativa a “Utilizzo
dei fondi residui della cassa integrazione destinati alle politiche attive del lavoro della Regione Umbria e gestiti da Arpal” presentata dal consigliere del Pd Tommaso Bori.

L’interrogazione riguarda una cifra notevole e certificata sia a livello locale che nazionale, ovvero 20 milioni di euro, ha specificato Bori. Aggiungendo: “Questa cifra riguarda i fondi residui della cassa integrazione destinati alle politiche attive del lavoro, gestite da Arpal. Tutti i residui potevano essere
ridestinati per incentivare le assunzioni al lavoro. Ad oggi, al contrario, queste cifre rischiano di essere restituite a livello nazionale perché non utilizzate. La spesa andava programmata attraverso convenzioni stipulate con l’Inps, l’avallo di Anpal, la struttura nazionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ma tutto questo è accaduto in altre regioni, a partire dalla Toscana, ma non l’Umbria. I 20 milioni erano anche un utile incentivo alle assunzioni”.

“Il programma ‘Gol’ in Umbria -ha proseguito Bori – è stata caratterizzato da migliaia di prese in carico, vale a dire di soggetti che avevano la possibilità di lavorare e che avevano bisogno di essere presi in carico dalle realtà territoriali, ma che oltre a questo non si è andati, fermandosi solo ai colloqui senza finalizzare il tutto con le assunzioni. Queste risorse potevano essere utili ad incentivare dunque l’assunzione da parte di aziende. Chiediamo quindi come la Giunta ed Arpal di conseguenza intende utilizzare i 20 milioni di euro o se siamo di fronte al rischio di restituirli a livello nazionale”.

La risposta di Fioroni

Nella sua risposta l’assessore Michele Fioroni ha ricordato in premessa che “secondo dichiarazione del
Presidente Giorgia Meloni l’Umbria, rispetto alla media nazionale, ha 5 punti in più sull’occupazione. Siamo stati la prima Regione ad anticipare, attraverso il programma ‘Re-work’ e grazie alle risorse di quei fondi della cassa integrazione – ha precisato Fioroni – un primo piano di incentivi emettendo 10 milioni di
euro sulle assunzioni. Nella manovra ‘All-in’ sono già previsti 8 milioni di incentivi all’assunzione fino al raggiungimento di 15 milioni. Misure che prevedono, con fondi Fse, una politica che vede attivi 20 milioni
di euro per incentivazione alle assunzioni non solo per i soggetti di ‘Gol’ (tendenzialmente svantaggiati), ma anche per favorire il ‘Gender-gap’. Le risorse residue (art. 22 decreto leg.vo 148/2015) hanno
avuto un ruolo molto importante nella spesa delle Regioni quando, sotto covid, hanno dovuto gestire per Inps lo scarico a terra della cassa integrazione e grazie a questo la Regione Umbria è riuscita ad erogare ai cittadini e ai lavoratori umbri la cassa integrazione nei tempi e con efficacia maggiore rispetto alle altre Regioni. Relativamente alla riprogrammazione delle risorse, ricordando che Anpal non esiste più, sottolineo che non mancano incentivi per l’assunzione, anzi l’Umbria è stata la prima Regione a prevederli in complementarità con ‘Gol’”.

“Le aziende umbre, grazie alla manovra ‘All-in’ – ha aggiunto l’assessore – avranno a disposizione 10
milioni di euro di incentivi, che rigurdano non solo i beneficiari di ‘Gol’, ma verrà utilizzato un meccanismo innovativo che considera l’entità dell’incentivo all’assunzione inversamente proporzionale rispetto alla vicinanza del lavoratore al mercato del lavoro, ovvero più il lavoratore è svantaggiato e lontano dal mercato del lavoro, più l’azienda avrà un contributo elevato per la sua assunzione”.

La replica di Bori

Parole che non hanno soddisfatto Bori. “L’assessore ha parlato molto, ma detto poco. La domanda riguardava i 20 milioni di euro che rischiano di essere restituiti a livello nazionale invece di aiutare le aziende ed i lavoratori umbri. Su cosa ha fatto lei ed Arpal non abbiamo avuto risposta. La realtà
è che 20 milioni di euro disponibili non vengono utilizzati per mancanza di programmi e progetti concreti. Lei ha provveduto ad aggiornare il programma del 2023 ma non ha previsto la destinazione dei fondi. ‘All-in’ è una misura tardiva che non è in grado di utilizzare risorse”.