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Tag: affitti

Orvieto, mercato immobiliare in leggera flessione nel 2024, ma resta il più alto di regione e provincia

Cala leggermente il prezzo degli immobili nel comune di Orvieto, che continua tuttavia ad avere i prezzi in assoluto più alti dell’intera provincia, con un valore di oltre 600 euro superiore alla media di tutto il ternano.

Secondo le rilevazioni mensili fatte dal portale dell’azienda del settore immobiliare.it, a novembre 2024 per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media 1628 al metro quadro, con una diminuzione del 5,46% rispetto a dicembre 2023 quando era stato pari a 1722 euro.

Negli ultimi 2 anni, il prezzo medio all’interno del comune di Orvieto ha raggiunto il suo massimo nel mese di dicembre 2023, con un valore di 1722 al metro quadro. Il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso è stato agosto 2024: per un immobile in vendita sono stati richiesti in media 1572 al metro quadro. La riduzione è dunque mediamente di circa cento euro al metro rispetto allo scorso anno, ma la media provinciale è ferma a 1033.

Le locazioni

Il discorso si inverte per quanto riguarda invece il mercato delle locazioni. Nel mese di novembre il prezzo richiesto per gli immobili in affitto a Orvieto è stato infatti di 5,35 euro mensili al metro quadro, rispetto ai 5,80 della media provinciale.

Un tema politico

La questione relativa al mercato immobiliare sta diventando ormai un tema politico anche grazie alle iniziative dell’associazione “Abitare Orvieto” che ha posto il problema dei prezzi eccessivi e l’assenza di iniziativa indirizzate a favorire la residenzialità. La crisi demografica della città e la fortissima tendenza allo spopolamento e all’abbandono da parte della popolazione giovanile è infatti aggravata da un mercato immobiliare che non consente ai giovani di comprare casa nel comune, spingendo quelli che non se ne vanno per motivi di lavoro a spostarsi nei paesi vicini, a cominciare da Porano, Castelviscardo, Fabro, Ficulle, Allerona.

E’ ormai evidente che il mercato immobiliare con queste caratteristiche rappresenta un pesante elemento di freno per lo sviluppo della città, una vera e propria zavorra. Resta da attendere che ne prendano consapevolezza anche gli esponenti politici ed inizino a ragionare sul da farsi.

Borsa Immobiliare, l’andamento dei prezzi di mattone e affitti in Umbria

In Umbria c’è richiesta di case nuove ad alta efficienza energetica, ma l’offerta è scarsa. Domande e offerta in lieve calo, invece, per le abitazioni usate, che accusano cali importanti di prezzo per quelle da ristrutturare.

Aumentano i prezzi a metro quadrato delle abitazioni nuove ad elevata efficienza energetica, trainati dalla domanda – in crescita – che supera l’offerta molto limitata, e dagli aumentati costi di produzione, mentre si registrano lievi cali per la domanda e l’offerta delle abitazioni usate, con una tendenza a una modesta riduzione dei prezzi. Canoni di affitto in crescita.

È il quadro che traccia, analizzando i dati del II trimestre 2024, la Borsa Immobiliare dell’Umbria – organo della Camera di Commercio, nella pubblicazione “Listino dei prezzi degli immobili sulle piazze dell’Umbria”. Una rilevazione che esce trimestralmente e che monitora puntualmente l’andamento del mercato immobiliare in ben 36 comuni della regione.

Il commento del presidente Mencaroni

Questo il commento del presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni: “La Borsa Immobiliare della Camera di Commercio dell’Umbria rappresenta una struttura dinamica in grado di rispondere alle esigenze della comunità e della filiera immobiliare nel suo complesso offrendo un sistema operativo neutrale, capace di favorire la trasparenza del mercato immobiliare locale al fine di assicurare la riduzione dei rischi di negoziazione e di frizione tra domanda e offerta. Nel contesto di un mercato immobiliare caratterizzato da una grande complessità ed articolazione di soggetti, atti e iniziative, la Borsa Immobiliare ha certamente apportato, nella regione, un grande contributo per garantire la trasparenza delle operazioni e per consentire di divulgare con rapidità e chiarezza le informazioni chiave per decidere, sia che si voglia vendere o cedere in affitto, sia che si voglia acquistare o prendere in locazione. In quest’ottica la Borsa Immobiliare dell’Umbria rappresenta certamente un istituto ‘super Partes’ in grado di tutelare l’utenza territoriale, fornendo un valido supporto per gli operatori iscritti e per le imprese del settore e offrendo servizi trasparenti e di orientamento a beneficio di cittadini, imprese, istituzioni, associazioni e agenzie del comparto”.

A Perugia

Nel territorio comunale di Perugia i prezzi delle nuove abitazioni aumentano un po’ tutti settori della città, nel semicentro rispetto allo stesso trimestre 2023 i listini lievitano del 13,3% nei prezzi minimi della forchetta e fanno +3,7% quelli massimi, in periferia +11,5% e +9,1%, in periferia +12,5% e +10%.

Compravendite – Anche a Perugia per le nuove abitazioni ad elevata efficienza energetica la domanda cresce e l’offerta resta indietro. Ciò, combinato con l’aumento dei costi di produzione subito dalle imprese di costruzioni, determina un po’ in tutti i settori della città incrementi sia nei prezzi minimi che in quelli massimi. Facendo qualche esempio, nel semicentro la forchetta di prezzo a metro quadrato nel II trimestre 2024 è 1.700-2.800 euro, contro la forchetta 1.500-2.700 euro del II trimestre 2023. L’incremento è quindi del 13,3% nei prezzi minimi e del 3,7% in quelli massimi. O in periferia, dove la forchetta di prezzo delle nuove abitazioni è 1.350-2.200 euro a mq, contro la forchetta 1.200-2.000 dell’analogo periodo 2023. Il listino non riporta i valori del nuovo nel centro storico, perché non ci sono transazione o non ci sono a sufficienza per poter indicare i prezzi. Il prezzo delle nuove abitazioni cresce anche in zona agricola, ma solo nella parte della forchetta: +11,8%, con il prezzo massimo che si fissa a 1.900 euro a mq., contro i 1.700 euro del II trimestre 2023.

Nel II trimestre 2024 a Perugia si registrano cali consistenti dei prezzi degli immobili abitativi da ristrutturare, ma quasi esclusivamente nella parte alta della forchetta (-10% nel centro storico, -10% in semicentro, -12,5% in semiperiferia, -16,7% in periferia e nelle zone agricole). Per il resto, rispetto al II trimestre 2024, il quadro resta lo stesso.

Stabilità assoluta per i prezzi di negozi e uffici in tutte le varie parti del comune.

Locazioni – Le locazioni più care di 50 euro al mese in tutte le aree del comune, ma solo nei prezzi massimi che tuttavia – avverte la Borsa immobiliare – rappresentano il prezzo della gran parte delle locazioni stipulate. L’incremento rispetto al 2023 delle locazioni a Perugia, quindi, non sta solo nei 50 euro al mese in più, ma allo spostamento dei contratti nella parte alta della forchetta.

A Terni

Nel territorio comunale di Terni quadro simile a quello di Perugia. Anche qui aumenta in modo importante il prezzo delle nuove abitazioni, ma in periferia incrementi percentuali più bassi rispetto a Perugia. Più care di circa 50 euro al mese le locazioni, ma in periferia restano stabili.

Compravendite – L’aumento maggiore del prezzo delle case nuova ad elevata efficienza energetica è del 14,3% nel prezzo minimo e del 4,4% in quello massimo del semicentro (il prezzo della forchetta nel secondo trimestre 2024 è 2.000-2.400 euro a mq, contro una forchetta di 1.750-2.300 euro dello stesso trimestre 2023). Sempre in tema di abitazioni nuove, in periferia l’incremento è del 8.9% nei listini minimi (1.550 euro, contro i precedenti 1.450) e del 4,8% in quelli massimi (2.100 nel II trimestre 2024, 2.200 nel II trimestre 2023). Anche a Terni, come a Perugia, cali importanti, soprattutto nei prezzi massimi, delle abitazioni da ristrutturare (-11,1% nel centro storico, -12,5% in semicentro, -8,3% in periferia). Da segnalare che nel centro storico di Terni è in calo il prezzo massimo dei negozi (-7,4%).

Stabili i prezzi di negozi ed uffici, come a Perugia.

Locazioni – Anche a Terni i prezzi delle locazioni si spostano verso la parte alta della forchetta, parte alta che, inoltre, aumenta il suo livello di 50 euro al mese. Ad esempio, per prendere una casa di 4 vani in locazione nel centro storico, nel II trimestre 2023 ci volevano dai 400 ai 500 euro mese, mentre nello stesso trimestre ce ne vogliono da 400 a 550 euro. Aumento secco di 50 euro al mese sia nella parte bassa della forchetta in semicentro (sempre per 4 vani, in un anno si passa dai 350 ai 400 euro del 2023 ai 350-400 euro del 2024). Locazioni stabili, invece, nelle abitazioni della periferia.