
Quando la natura diventa innovazione: l’evoluzione della farina di Basalti Orvieto
In un mondo agricolo sempre più attento alla sostenibilità e alla qualità del suolo, c’è chi ha saputo guardare la natura con occhi diversi, scorgendo in essa una risorsa antica e preziosa. È la storia di Basalti Orvieto che ha scelto di valorizzare un materiale che la terra stessa fornisce, trasformandolo in una risorsa vitale per l’agricoltura: la farina di basalto.
“La farina di basalto funziona come ci confermano le crescenti quote di mercato – sostiene il dottor Roberto Castaldi, agronomo dell’azienda – .Volendo migliorare la funzionalità del nostro prodotto, attraverso prove, studi e ricerche condivise anche con alcuni clienti, abbiamo aggiunto alla farina di basalto un elemento in più”.
Nasce il Micobas, un prodotto che unisce la potenza della farina di basalto con il lavoro meticoloso di un consorzio microbico studiato appositamente per valorizzare la sinergia.
Il caso del kiwi di Cisterna di Latina: un test sul campo
L’efficacia di questo approccio è confermata dall’esperienza dell’agronomo Roberto Castaldi, consulente di Basalti Orvieto. “A marzo sono stato contattato da un’azienda agricola che coltiva kiwi a Cisterna di Latina – spiega -. Le piante non crescevano, si seccavano. Dall’analisi del terreno è emersa una salinità elevata che impediva l’assorbimento dei nutrienti. Occorreva intervenire, ma con delicatezza e metodo”.
La risposta è arrivata con l’applicazione mirata del basalto: “Abbiamo attivato trattamenti sia sul terreno con Micobas Suolo che sulle foglie con Micobas Foglie, a partire da aprile. Micobas ha consentito di rivitalizzare la cuffia radicale, la parte iniziale delle radici, restituendo loro la capacità di assorbimento”.
Con risultati evidenti: il terreno sottoposto a trattamento (1 ettaro su un totale di 20) ha prodotto 400 quintali di kiwi, contro i 300 quintali ottenuti l’anno precedente, con un incremento del fatturato almeno del 30%. I trattamenti sono stati numerosi (14 fogliari e 2 sul suolo). Con un modesto investimento per l’azienda agricola hanno ottenuto un tangibile miglioramento della qualità e della pezzatura dei frutti.
“La maggiore dimensione e uniformità del prodotto sono la prova che siamo andati nella direzione giusta, usando un prodotto biologico e naturale”, rimarca Castaldi. Tanto che il trattamento verrà ripetuto, per la prossima stagione, sui restanti 19 ettari di coltivazione.
I vantaggi della tecnologia Microbas
L’esperienza di Cisterna non è un caso isolato, ma un paradigma della potenzialità della tecnologia Micobas. Ogni campo, ogni appezzamento ha una propria storia geologica e chimica. Il vero vantaggio della tecnologia Micobas è che non impone soluzioni standard, ma si adatta, sostiene e rigenera. Restituisce vitalità al terreno, equilibrio alle piante, dinamismo all’ecosistema. È l’esempio che un’agricoltura più razionale, sostenibile e rigenerativa è possibile: la tecnologia oggi esiste, ma serve la saggezza di sapere come usarla.
Innovazione, ricerca e visione per il futuro
Basalti Orvieto non guarda solo al presente. L’azienda investe in nuove tecnologie, processi e modalità di applicazione, con l’obiettivo di rendere le tecnologie studiate più accessibili, efficaci e integrate ai sistemi agricoli moderni. Uno dei progetti più promettenti è l’applicazione della tecnologia Micobas tramite droni, per distribuire in modo preciso e sostenibile i trattamenti, riducendo sprechi e impatto ambientale.
“Coltivare in modo più razionale è possibile – aggiunge Gianluca Pizzuti – La tecnologia esiste — ma è nelle mani di chi sa usarla con coscienza che diventa strumento di cambiamento. Noi di Basalti Orvieto investiamo per creare un’agricoltura che guarda lontano, che lascia un segno positivo per le generazioni che verranno. Il nostro compito è innovare rispettando la terra”.
Insomma, in un mondo in cui spesso si cerca di dominare la natura, Basalti Orvieto sceglie di dialogare con essa: trasformare la roccia in vita, la pietra in nutrimento, l’innovazione in cura.