
Pesca, in Umbria meno di 100 professionali e 8500 pescatori sportivi
Conta ormai meno di 100 addetti la pesca professionale in Umbria. Mentre la pesca sportiva viene svolta da circa 8.500 pescatori, in tutti i laghi e nei principali fiumi della regione, secondo un calendario stabilito dal regolamento regionale.
Considerato che la pesca sportiva riveste anche un’importanza socioculturale ed economica, risulta fondamentale che il Piano ittico, a cui la Seconda e Terza Commissione, riunite in sede congiunta, hanno dato il via libera (con l’astensione dell’opposizione) definisca la sinergia tra le necessità della conservazione e tutela delle specie, con particolare attenzione a quelle pregiate od oggetto di conservazione, la tutela e gestione degli habitat naturali e le esigenze del mondo della pesca.
Illustrando l’atto ai consiglieri, i tecnici della Giunta hanno spiegato che l’obiettivo del Piano è quello di individuare principi di gestione della fauna ittica che garantiscano la tutela e la valorizzazione del patrimonio ittico e del suo habitat naturale, tenendo allo stesso tempo in considerazione le esigenze del
mondo della pesca sportiva.
Il Piano ittico dura sei anni e i suoi contenuti sono stabiliti dalla legge regionale ‘15/2008’. Per quanto riguarda l’attuazione del Piano, un ruolo importante è rivestito dal mondo associazionistico, sia per quanto riguarda il contributo alla programmazione, sia per gli aspetti operativi e gestionali, sia per la sensibilizzazione sui problemi di tutela dell’ambiente acquatico.
Con il Piano la Regione riconosce negli ecosistemi acquatici e nella fauna acquatica una componente essenziale del patrimonio naturale e regionale. Il principio cardine del Piano ittico è quello di garantire la conservazione e la tutela degli ecosistemi acquatici assicurandone al contempo la legittima
fruibilità.