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Nuovo parco eolico da 72 MW a Foligno: progetto di RWE Renewables Italia

La proposta, presentata al Ministero dell’Ambiente, prevede l’installazione di 20 torri eoliche visibili dal centro storico di Foligno. La regione Umbria punta sulle rinnovabili per un futuro energetico sostenibile

Il 16 maggio scorso, la società RWE Renewables Italia srl ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) una proposta per la realizzazione di un nuovo parco eolico denominato “Monte Burano”. Situato nel comune di Foligno, l’impianto avrà una potenza complessiva di 72 MW e si estenderà attraverso l’Appennino, toccando diverse località montane tra cui Seggio, Rio, Afrile, Monte Burano e Poggio Liè.

RWE è uno dei principali produttori di energia rinnovabile in Italia, con una forte presenza nel settore eolico. La valutazione di impatto ambientale (VIA) è un passo cruciale per l’approvazione del progetto, che promette di contribuire significativamente alla produzione di energia verde nella regione.

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Secondo il paesaggista Angelo Velatta, l’area interessata dal progetto si trova sul crinale che separa la Valle del Topino dagli Altipiani Plestini. Velatta ha evidenziato che il nuovo impianto si aggiungerebbe a quello già esistente di Monte Busseto, operato da FRI-EL, che comprende 10 aerogeneratori. In totale, sarebbero quindi presenti 20 torri eoliche da 200 metri, visibili dal centro storico di Foligno e dal Subasio.

Attualmente, in Umbria settentrionale ci sono 64 aerogeneratori in fase di valutazione tecnica, compreso il progetto Monte Burano. A questi, si aggiungono le richieste per nuovi impianti nella Tuscia orvietana e viterbese, segnando un vero e proprio boom di iniziative nel settore eolico regionale. Al momento, solo sei pale eoliche sono operative in Umbria.

Un altro progetto in attesa di VIA riguarda quattro aerogeneratori a Nocera Umbra, con una potenza totale di 18 MW. Questi impianti avranno un rotore tripala con un diametro di 138 metri e una torre di 111 metri di altezza, per un’altezza complessiva che varia tra 180 e 200 metri.

Le prime pale eoliche in Umbria risalgono a oltre vent’anni fa e includono due aerogeneratori da 750 kW a Fossato di Vico, due da 200 kW a Foligno (Annifo) e altri due di potenza leggermente inferiore a un megawatt nel comune di Gubbio.

La Regione Umbria ha dichiarato di puntare sulle energie rinnovabili nel nuovo piano energetico, con l’obiettivo di salvaguardare il territorio. “Non sfruttare il vento in una zona come l’Umbria attraversata dall’Appennino sarebbe paradossale,” ha affermato l’assessorato regionale all’Ambiente, sottolineando l’importanza di un utilizzo oculato e attento delle risorse rinnovabili.

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin,  ha ribadito la necessità di preservare la bellezza del paesaggio italiano, bilanciando questo obiettivo con l’espansione delle energie rinnovabili. La conferenza delle Regioni sta lavorando per definire le aree idonee per questi impianti.

La commissione Vas-Via valuterà il progetto Monte Burano, considerando sia gli aspetti ambientali che quelli culturali, sotto il coordinamento del consiglio dei ministri. L’energia eolica rimane una delle principali strategie del governo per raggiungere gli obiettivi energetici fissati dall’Unione Europea.

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