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Il Prof Influencer Vincenzo Schettini

Così il web apre ai giovani “le porte” delle botteghe artigiane VIDEO

“La manualità va scoperta da giovani”. Questo il messaggio che da Terni, dove si è svolta l’Assemblea regionale di Confartigianato Imprese, Vincenzo Schettini, il Prof Influencer, ha mandato alle istituzioni, agli imprenditori, ma soprattutto ai ragazzi e alle loro famiglie.

E questo come stimolo per i giovani, che, ha sottolineato, al di là dei luoghi comuni, hanno voglia di lavorare, di essere autonomi nella società. Solo, devono vedere delle reali prospettive. E nell’era dei social, perché non spiegarle loro anche attraverso la Rete?

Questo il senso del format “L’artigianato che ci piace”, che Confartigianato Imprese sta portando con Schettini in giro per le piazze italiane e che ha animato, insieme alla giornalista Rai Micaela Palmieri e allo psicoterapeuta e divulgatore Giuseppe Lavenia, la parte pubblica dell’Assemblea di Confartigianato Imprese Umbria.

Un’Assemblea, come ha spiegato il presidente di Confartigianato Imprese Umbria Mauro Franceschini, che l’associazione ha voluto dedicare proprio al tema “I giovani e l’artigianato”. E sul quale si sono confrontate le imprese (presente anche il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli) e le Istituzioni (sono intervenuti il sindaco di Terni Stefano Bandecchi e l’assessore regionale Francesco De Rebotti).

Un mondo, quello dell’artigianato, che può offrire tante opportunità ai ragazzi, in termini di soddisfazione e di gratificazione, anche economica. Ma che deve essere fatto conoscere nei suoi reali termini.

E il web, attraverso i social, è un efficace strumento per fa conoscere questo mondo ai ragazzi. Anche perché il digitale ha offerto una vetrina che le stesse imprese artigiane stanno utilizzando.

Insomma, se un tempo i ragazzi, dopo la scuola, andavano nelle botteghe per imparare un mestiere, oggi, con le normative che vietano tale pratica, è il mondo artigiano che, attraverso la Rete, deve andarli a “cercare”, per farsi conoscere e, magari, per appassionarli.

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(foto Alberto Mirimao)