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apicoltura

Corso APAU e Naturalmiele, premiati 80 nuovi apicoltori “in erba”

Premiati 80 nuovi “apicoltori in erba” grazie al percorso formativo promosso nel 2025 da APAU (Associazione Produttori Apistici Umbri) in collaborazione con Naturalmiele. Un percorso realizzato con il sostegno della Regione Umbria nell’ambito del bando finanziato dai fondi previsti dal Regolamento UE 2021/2115, dedicati al settore apistico.

Coinvolti oltre 80 partecipanti attraverso cinque corsi gratuiti, distribuiti sul territorio umbro e aperti non solo ad apicoltori già attivi, ma anche a semplici appassionati e neofiti desiderosi di avvicinarsi a questo affascinante e strategico settore.

I corsi, finanziati al 100%, si sono articolati nel seguente modo: corsi base, svolti nei Comuni di Foligno, Magione e Terni; corsi avanzati, tenuti a Umbertide e Città di Castello; corso di analisi sensoriale del miele (I livello), organizzato ad Amelia.

A conclusione del percorso, tutti i partecipanti si sono ritrovati per una giornata speciale presso l’apicoltura Brencio di Marsciano, una delle realtà apistiche professionali più significative dell’Umbria, con oltre 1000 alveari. Durante la visita, i corsisti hanno potuto assistere a una dimostrazione di smielatura e confrontarsi direttamente con professionisti del settore.

A seguire, un momento conviviale con un pranzo presso la Locanda dei Pescatori a Sant’Arcangelo di Magione, durante il quale si è svolta anche la cerimonia di consegna degli attestati, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Simona Meloni, che ha sottolineato il valore strategico dell’apicoltura per la sostenibilità ambientale, la biodiversità e lo sviluppo rurale.

“Le api non sono solo produttrici di miele, cera o pappa reale – ha dichiarato l’assessore Meloni – ma sono alleate fondamentali per la salute dell’ambiente e la sicurezza alimentare (garantendo il 70% dell’impollinazione). Investire nella loro tutela significa prendersi cura del nostro futuro”.

Presenti il presidente di Apau, Luca Ciampelli, e di Naturalmiele, Beniamino Romildo, i quali hanno evidenziato che “l’azione formativa si inserisce in un disegno più ampio di rafforzamento del comparto apistico umbro, che si distingue per qualità e capacità innovativa, e conferma la centralità dell’allevamento delle api non solo come pratica agricola, ma come presidio ambientale e strumento di valorizzazione territoriale”.