
Ciam Industrie, il polo della refrigerazione punta ad espandersi all’estero
L’industrie della refrigerazione commerciale umbra punta a consolidarsi e crescere anche nei mercati esteri grazie all’ambizioso progetto Ciam Industrie, il nuovo gruppo che raccoglie 11 brand da quasi 80 milioni di euro di fatturato e 470 dipendenti.
La holding
La nuova holding detiene il 100% del capitale di Ciam spa di Petrignano di Assisi, azienda leader nel settore HO.RE.CA. che opera da quasi 50 anni nella refrigerazione commerciale di alta gamma, e ha recentemente firmato accordi vincolanti per l’acquisizione di due importanti realtà industriali: Criocabin, storica azienda padovana specializzata in attrezzature refrigerate, presente sul mercato da oltre 40 anni e CierreEsse, impresa brianzola d’eccellenza nella produzione di arredamenti personalizzati e vetrine refrigerate per l’alta pasticceria.
Con questo perimetro iniziale, Ciam Industrie diventa appunto un gruppo da quasi 80 milioni di euro di fatturato, con 11 brand, 60.000 mq di sedi produttive e commerciali in Italia e all’estero (Assisi, Milano, Padova, Brianza, Parigi e Miami), 470 dipendenti e una distribuzione a forte vocazione internazionale oltre a una interessante presenza nei settori a maggior valore aggiunto della refrigerazione e del contract. Un gruppo che nasce dall’integrazione di realtà focalizzate su aree di mercato sinergiche e complementari: Ciam è riconosciuta per la competenza consolidata nel mondo della pasticceria, pralineria e gelateria, Criocabin è nota per le sue conoscenze specialistiche nelle categorie merceologiche delle carni e della gastronomia mentre CierreEsse vanta un posizionamento di eccellenza negli arredi personalizzati per pasticceria, food e hotellerie.
Gli sviluppi futuri
Un polo destinato a breve ad essere implementato, come ha anticipato Federico Malizia, ceo di Ciam spa e presidente di Ciam Industrie – nella presentazione fatta nel nuovo Auditorium di Confindustria Umbria a Perugia.
Queste operazioni sono infatti i primi passi di una serie di importanti iniziative strategiche che permetteranno a Ciam Industrie di offrire una gamma di prodotti più ampia e completa, garantendo un’ottimizzazione delle risorse e la creazione di economie di scala, indispensabili per l’efficientamento dell’intera struttura e per la competitività globale.
Nelle operazioni di M&A, Ciam Industrie è stata assistita dallo Studio Stefano Mazzi per la consulenza legale, da PwC per la due diligence finanziaria e legale e dallo Studio Antonelli e Cecchetti per la consulenza fiscale e finanziaria.
Malizia: puntiamo a costruire una nuova fase di crescita e sviluppo, soprattutto nei mercati esteri
“Credo fortemente nelle potenzialità del progetto Ciam Industrie – ha sottolineato Malizia – e sono convinto che, grazie all’integrazione industriale e all’ampliamento dell’offerta, potremo superare il limite dimensionale che caratterizza gran parte del tessuto imprenditoriale nazionale e regionale. Puntiamo a costruire una nuova fase di crescita e sviluppo, soprattutto nei mercati esteri dove il made in Italy è molto apprezzato. Il nostro piano industriale è semplice: fare bene il nostro lavoro nel pieno rispetto della storia, del capitale umano e dell’identità di ogni azienda che fa e farà parte del gruppo”.
Il plauso di Confindustria e Regione
Un’operazione salutata con soddisfazione dal presidente degli industriali umbri, Vincenzo Briziarelli, che ha sottolineato la necessità di investimenti e nuova progettualità di fronte ad un’economia che al netto dei lavori finanziati con il Pnrr è in difficoltà. E dalla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha ricordato la centralità della manifattura per l’economia umbra.