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“Il futuro delle comunità passa da rigenerazione urbana e distretti del commercio”

Rigenerazione urbana e distretti del commercio. Questa la spinta allo sviluppo delle città che arriva da “Imprese Futuro Umbria 2025”, l’evento con cui Confcommercio Umbria ha celebrato 80 anni di storia associativa. Alla Sala dei Notari di Perugia si sono alternati economisti, accademici, amministratori e imprenditori, accomunati da una stessa convinzione: il futuro dell’Umbria si costruisce nei territori, nelle città e nella capacità delle comunità di rinnovarsi.

La rigenerazione urbana

Dopo il saluto del vicepresidente di Confcommercio Umbria Simone Fittuccia e dell’assessore allo sviluppo economico del Comune di Perugia Andrea Stafisso, il primo a prendere la parola è stato il professor Alessandro Balducci, già prorettore del Politecnico di Milano, considerato tra i massimi esperti di rigenerazione urbana.

Balducci ha posto al centro del suo intervento un messaggio forte: “La rigenerazione non è un progetto edilizio, ma un progetto di comunità. Le città torneranno a vivere solo se sapranno coinvolgere cittadini e imprese dei servizi di prossimità in un disegno condiviso di rinascita”.

Distretti del commercio

A seguire, la professoressa Elena Franco, architetto e studiosa delle politiche urbane, ha approfondito il tema dei distretti del commercio, strumento innovativo capace di rigenerare economie urbane e rafforzare la coesione sociale.

“I distretti del commercio”, ha spiegato Elena Franco, “non sono semplici formule amministrative: sono vere e proprie reti collaborative, in cui pubblico e privato co-progettano spazi, esperienze e nuove opportunità economiche”.

Esperienze concrete di distretti del commercio sono state raccontate da Michele Biselli (presidente Confcommercio Perugia), Oscar Fusini (direttore Confcommercio Bergamo), Juri Imeri (Sindaco di Treviglio) e Matteo Burico (Sindaco di Castiglione del Lago), che hanno sostenuto come una governance locale forte e partecipata possa ridare vitalità ai centri urbani.

Dal “made in Itaky” al “sense of Italy”

Un cambio di paradigma è arrivato con l’intervento di Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio nazionale, che ha presentato la sua innovativa teoria del Sense of Italy: un concetto che supera la logica tradizionale del Made in Italy – legato alla produzione materiale – per abbracciare un’identità economica fondata sulla relazione tra beni e servizi, cultura, turismo e qualità della vita.

Bella ha dimostrato, dati alla mano, come la crescita italiana sia oggi trainata proprio dai servizi di mercato e dall’esperienza turistica, settori che alimentano un ciclo virtuoso tra desiderio, memoria e valore percepito.

“Ogni territorio – ha spiegato Mariano Bella – deve costruire il proprio Sense of Italy, la propria capacità di generare senso, emozione, desiderio. È lì che si forma il valore economico contemporaneo”.

Da qui l’idea, lanciata simbolicamente durante l’evento, di un “Sense of Umbria”: una chiave interpretativa che racconta la regione attraverso autenticità, bellezza discreta, qualità della vita e valore delle relazioni.

Un modello che può trasformare il patrimonio culturale e umano dell’Umbria in una nuova economia dell’esperienza, radicata nei territori e aperta al mondo.

Mencaroni: rigenerare le città per rigenerare le comunità

Il presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni, ha collegato i temi emersi dal confronto ai pilastri della missione dell’associazione: “Viviamo un tempo in cui anche le nostre piccole città e i nostri borghi stanno cambiando. Cambiano le economie, i modi di vivere, di incontrarsi. È un cambiamento che interroga tutti noi – istituzioni, imprese, comunità locali – ma che può offrire nuove opportunità se lo affrontiamo con visione e coraggio”.

Mencaroni ha ricordato come Confcommercio Umbria abbia da tempo lanciato l’allarme sulla desertificazione commerciale dei centri storici, e oggi lavori insieme a istituzioni e Comuni per contrastarla con un approccio nuovo, sistemico e integrato.

“La difesa del commercio tradizionale – ha aggiunto – è solo un tassello di una strategia più ampia di rigenerazione urbana. In questa direzione vanno i distretti del commercio, su cui stiamo investendo energie e competenze, perché se tornano a vivere i centri storici, tornano a vivere anche le relazioni, l’identità e la fiducia.

Ci aspettiamo dalla Regione risposte concrete in tema di risorse, anche attraverso lo strumento dei Fondi Strutturali: stiamo seguendo con estrema attenzione questa partita che riteniamo strategica”.

Nel richiamare gli interventi dei relatori, Mencaroni ha citato la lezione di Balducci e Franco come esempi di una visione comune: “La rigenerazione urbana è un progetto di comunità, e i distretti del commercio sono strumenti di innovazione territoriale”.

E ha poi collegato la riflessione di Mariano Bella alla vocazione umbra: “Il Sense of Italy di cui ha parlato Bella è ciò che noi umbri possiamo e dobbiamo raccontare: la qualità della vita, la bellezza dei luoghi, l’autenticità delle nostre imprese. È questo senso profondo di italianità radicato nelle comunità locali che dobbiamo tradurre in valore economico, in attrattività turistica, in nuova impresa”.

L’Umbria di domani

La sezione “L’Umbria di domani”, con Luca Ferrucci (amministratore unico di Sviluppumbria), Francesco De Rebotti (assessore regionale allo Sviluppo Economico) e Simona Meloni (Assessore regionale al Turismo, Riqualificazione urbana e centri storici), ha tracciato un percorso comune: unire innovazione, politiche territoriali e turismo in una strategia unitaria di crescita sostenibile.

“L’Umbria ha bisogno di una visione condivisa – ha ribadito Mencaroni – che metta insieme istituzioni, imprese e cittadini per restituire alle nostre città la loro anima produttiva, sociale e culturale. Confcommercio è pronta, come sempre, a fare la sua parte”.

Gli 80 anni di Confcommercio Umbria

Nel segmento conclusivo, dedicato a “Ricordare il futuro”, Giampaolo Rossi (CEO Fabbrica di Lampadine) e Omar Di Curzio (presidente Giovani Imprenditori Confcommercio Umbria) hanno portato due testimonianze simboliche: il passato che ispira e il futuro che incalza.

Dopo il contributo del presidente Giorgio Mencaroni, si sono succeduti gli interventi istituzionali del sottosegretario al ministero dell’Interno Emanuele Prisco, della presidente della Giunta regionale dell’Umbria Stefania Proietti, della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e della presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria Sarah Bistocchi, che hanno ribadito l’importanza del sistema delle imprese per la coesione territoriale e sociale dell’Umbria.

Le premiazioni

L’evento si è concluso con la consegna – da parte delle autorità presenti – di una serie di riconoscimenti a figure simbolo che hanno fatto la storia di questi primi 80 anni della Confcommercio dell’Umbria e alle imprese che da decenni hanno il proprio patto associativo con l’organizzazione. Un premio simbolico, attraverso il quale – ha tenuto a sottolineare il presidente Giorgio Mencaroni – “vogliamo dire grazie a tutte gli imprenditori e professionisti che ogni giorno, da 80 anni, si affidano a Confcommercio Umbria per gestire al meglio la propria attività e affrontare le sfide di un cambiamento sempre più vertiginoso”.

Riconoscimento a Francesco Sacchetti, ex direttore di Confcommercio Umbria.
Riconoscimenti alla memoria ai presidenti di Confcommercio della provincia di Perugia e dell’Umbria Giuseppe Paoloni e Antonio Giorgetti e al presidente di Confcommercio Gubbio e Innovazione Terziario Lucio Lupini.

Premi alle Eccellenze: AD Motor, Barton Group, Bianconi Ospitalità, Cancelloni Food Service, Donati Abbigliamento, Macelleria Pucci, Micra Software & Services S.r.l, PAC 2000 A CONAD

Premi alle imprese, selezionate su tutto il territorio regionale in base alla anzianità del rapporto associativo con Confcommercio:

Assisi: Brunelli Angelo Calzature, Il Buongustaio di Gambacorta Eugenio, Fontebella Palace Hotel
Bastia Umbra: Marini Edilizia srl, Mondia Srl
Città di Castello: Hotel Park Geal, Oreficeria Talamelli Snc
Gualdo: Ristorante Gigiotto
Gubbio: Gioielleria Bedini Sas; Magazzini Santini Snc, Mercerie Parlanti Snc
Foligno: Best Food 1967, di Trampetti Daniele; Hotel Ristorante Fichetto; Norcineria Massatani; Pasticceria Muzzi srl; Righi Abbigliamento
Spoleto: Hotel dei Duchi, Paoluzi Maria Rita, Tomasini Francia srl, Trattoria “Da Piero” al Palazzaccio
Orvieto: Esperienza Vera Sas
Terni: Mode Manni snc di Corradi F. & R.; Ottica Dragoni srl; Societa’ Pegaso srl
Todi-Marsciano: La Bottega di Carlino; Pizzeria Italo Snc di Giubilei Marco
Perugia: Alessandrelli Centro Casa; Automigliorgas; Biagini Oreficeria; Casa del Lampadario; Gerbi Adriano
Trasimeno: Camilloni s.r.l.; Gelateria Tropical; Gioielleria Capolsini & C. Snc.