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Ryanair: pronti a raddoppiare l’investimento su Perugia se la Regione paga la tassa d’imbarco

Ryanair è pronta a raddoppiare l’investimento sull’aeroporto Sam Francesco d’Assisi se la Regione Umbria si farà carico della tassa d’imbarco sui voli in partenza, come già fatto da Friuli Venezia Giulia e Abruzzo. Questa la proposta che la compagnia low cost irlandese, con il proprio chief commercial officer, Jason McGuinness, arrivato per la volta in Umbria, ha fatto alla presidente Stefania Proietti.

La tassa, di circa 6,50 euro per ciascun passeggero in partenza (ma con la divisione in caso di più scali sul territorio nazionale) è ufficialmente chiamata “addizionale comunale sui diritti d’imbarco”, ma ad incassarla è lo Stato. Una tassa che Ryanair sta chiedendo all’Italia di eliminare, perché frenerebbe il traffico aereo in partenza dal Belpaese.

In cambio, Ryanair è pronta a raddoppiare posti di lavoro, voli e, potenzialmente, passeggeri sullo scalo umbro. Portando a 20 le rotte (con un rafforzamento delle 5 principali), puntando a trasportare 800mila passeggeri, il doppio degli attuali 400mila. Così come raddoppierebbero i posti di lavoro allo scalo umbro, portandoli a complessivi 600.

“Una proposta che ci è arrivata sul tavolo da parte di Ryanair e che stiamo valutando” la posizione di Proietti. Che ha dato appuntamento al prossimo ottobre, quando la Regione, Sase (presente il direttore Antonello Marcucci) ed i soci (alla conferenza stampa ha partecipato l’amministratore di Sviluppumbria, Luca Ferrucci) avranno calcolato l’ammontare dello sforzo economico richiesto ed i benefici in termini di incoming turistico.