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AST

Consiglio, assist bipartisan per l’Accordo di programma Arvedi Ast

Costi energia, soprattutto, aprendo ad una sinergia pubblico-privato. Ma anche polveri di Prisciano e Sin di Papigno. Trovando un equilibrio tra sostenibilità ambientale e gli investimenti previsti nell’Accordo di programma. Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato con voto unanime, dopo l’accoglimento degli emendamenti presentati dall’opposizione e da Simonetti (M5s), la mozione presentata dai consiglieri Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente), Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd), sull’Ast Arvedi.

Attraverso questo atto di indirizzo unitario viene impegnata la Giunta regionale a “promuovere la storica sinergia tra le concessioni regionali delle grandi derivazioni idroelettriche e le produzioni siderurgiche ed industriali del territorio della Provincia di Terni, anche valutando il ricorso alle forme di gestione mista pubblico privato nel rispetto del quadro normativo di riferimento, al fine del contenimento dei
costi energetici per leimprese del territorio e della decarbonizzazione e sostenibilità ambientale dei processi produttivi energivori; a proseguire il lavoro svolto fino ad oggi per l’interlocuzione portata avanti sia con il Governo che con l’azienda, impegno su cui l’Assemblea manifesta un assoluto apprezzamento sia nei confronti della Giunta precedente, sia a sostegno della prosecuzione in corso da parte della Presidente e della Giunta attuale”.

Si impegna inoltre l’esecutivo “a incidere con forza a cominciare dalla ripresa della produzione di acciaio magnetico a grano orientato utilizzato in particolare per i motori elettrici i cui brevetti e macchinari furono trasferiti dalla Thyssen Krupp in Germania quindici anni da, depauperando il territorio di un fatturato importante e di prospettive importanti di sviluppo per garantire che l’Accordo di programma sostenga non solo il mantenimento, ma anche un aumento delle prospettive industriali e dei livelli occupazionali”.

Come “presupposti irrinunciabili per il risanamento ambientale del SIN Terni-Papigno nel quadro complessivo del territorio ternano” si individuano: “la riduzione delle emissioni di metalli pesanti al fine di raggiungere il rispetto dei valori e dei limiti di legge e il complessivo miglioramento dei livelli della qualità dell’aria”.

Si chiede inoltre “la messa in funzione della nuova rampa scorie entro il cronoprogramma previsto al fine di risolvere l’annosa problematica delle polveri di Prisciano”.

E poi, “la realizzazione del progetto di landfill-mining della discarica RSU di vocabolo Valle collegando ogni aumento di volumetrie, oltre a quelle recuperate attraverso il progetto, al progressivo raggiungimento degli obiettivi di recupero dei residuali delle scorie favorendo la verticalizzazione dei sottoprodotti attraverso la conclusione del progetto di recupero graduale delle scorie già attivato negli anni precedenti e giunto ad una fase molto interessante grazie alla collaborazione dell’Assessorato
Infrastrutture con Anas, Tapojarvi ed Arpa, il tutto per ridurre l’immissione in discarica delle scorie ed abbattere gradualmente i costi di smaltimento delle stesse”.

Accordo di programma e infrastrutture

Il Consiglio chiede di attivare con urgenza tutti gli interventi strutturali previsti dalla precedente Giunta regionale volti a favorire l’Accordo di programma come quelli ipotizzati nell’Accordo di programma
relativo all’area di crisi complessa Terni/Narni come la realizzazione della variante urbanistica Staino-Pentima, variante che necessita di un avvio sollecito in quanto già finanziato con 9,5 milioni con il FSC dalla precedente Giunta regionale; la realizzazione del progetto della variante Sud-Ovest, il cui obiettivo è stato inserito nella Delibera Cipess del 15 febbraio 2022 per 50 milioni, precisamente nel secondo elenco che prevedeva l’ottenimento del finanziamento appena fosse stato predisposto il relativo progetto; lo stesso, acclarato poi in 90 milioni complessivi è stato predisposto e poi inviato al Mit in tempo utile per ottenere il finanziamento del primo stralcio di 50 milioni; tale progetto consente un notevole miglioramento del traffico che interessa l’area industriale Polymer ed il centro servizi Ast in Strada dei Confini e va perseguito ulteriormente per essere portato a conclusione in collaborazione con il Comune di Terni; proseguire il rapporti già attivato con Anas per il consolidamento in corso di tutti i viadotti della superstrada Terni-Orte-Civitavecchia per favorire il collegamento con il maggior porto dell’Italia centrale in forte espansione per tutte le attività produttive dell’Umbria ed in particolare consentire ad Arvedi-AST di poter continuare la produzione dei forgiati esportati in tutto il mondo, prodotti del settore della ex Società delle Fucine, in cui sono occupate circa 300 maestranze ai vari livelli, forgiati che non possono essere ancora trasferiti per ferrovia in quanto non esiste più una linea ferroviaria diretta; completare i lavori di collegamento ferroviario della piastra logistica di Terni-Narni consentendo una sua
valorizzazione ai fini del mercato”.

“Accordo di programma con una visione globale”

Questo il commento dell’assessore Francesco De Rebotti: “Bene il lavoro condiviso che rende più
efficace ed efficiente questa mozione, dando soprattutto la puntualizzazione di alcune questioni di dettaglio, ma anche di sostanza e soprattutto aggiungendo anche un contesto di questioni non collaterali ma profondamente integrate al tema dello sviluppo di Ast. Siamo nelle ore decisive per la sottoscrizione dell’Accordo di programma, quelle operazioni di contesto che tendono ad accompagnare l’investimento di Ast anche nel territorio attraverso opere infrastrutturali o opere di carattere ambientali che favoriscono il riutilizzo del filler. Serve un Accordo di programma – ha concluso -con una visione globale”.