
Regione, tagli alla spesa di Palazzo Cesaroni in attesa di sciogliere il nodo rimborsi ai consiglieri
Una sforbiciata alle spese dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Stimate intorno a un milione di euro, da inserire nel prossimo bilancio generale della Regione. Con i trasferimenti all’Assemblea che quindi potranno scendere intorno a 17,6 milioni.
Sforbiciata operata dal direttore generale di Palazzo Cesaroni, Dante De Paolis. Che ha affiancato la presidente dell’Assemblea, Sarah Bistocchi, nella conferenza stampa di presentazione delle misure.
Che sono strutturali e che riguardano i costi a cui l’Assemblea dovrà rinunciare: i rimborsi ai gruppi per consulenze e utenze (circa 100mila euro); 80mila euro di risparmi in bollette e utilizzo carta; 11mila euro dalla rinuncia della quota associativa a Villa Umbra. La cifra più consistente, circa mezzo milione di euro, dovrà arrivare dalla riduzione delle spese in conto capitale.
Taglio che, al momento, non riguarda i costi della politica, se non per la parte fisiologica, relativa cioè agli assegni per gli ex consiglieri venuti a mancare.
Si lavora, però, anche sulla riduzione delle indennità per i membri in carica. “Un segnale” ha detto Bistocchi. Preannunciando comunque che non si tratterà di una cifra ingente.
La presidente dell’Assemblea ha parlato della possibilità di intervenire sui rimborsi chilometrici. Nodo, però, sul quale molti consiglieri hanno storto la bocca. Perché il taglio, chiaramente, andrebbe ad incidere sui consiglieri che risiedono più lontano da Perugia, in particolare dall’area ternana. Aspetto, dunque, che deve essere oggetto di ulteriori confronti tra le forze politiche, per far arrivare all’Ufficio di presidenza una proposta condivisa.
“Non si tratta di populismo – chiarisce la presidente Bistocchi – ma di un’attenzione a ciò che accade al di fuori di Palazzo Cesaroni”.