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mercato coperto

L’ex Mercato Coperto è diventato la Città del Cioccolato

Inaugurata a Perugia la Città del Cioccolato, il nuovo museo esperienziale dedicato al cacao e al cioccolato, realizzato all’interno di una edificio storico, l’ex Mercato Coperto, di proprietà del Comune, ristrutturato nel 2016 con il sostegno finanziario di Regione Umbria e Fondazione Perugia. Nel 2023 l’immobile è stato oggetto di un Avviso di Valorizzazione pubblicato dal Comune di Perugia, aggiudicato l’anno successivo alla società Destinazione Cioccolato Srl SB, costituita appositamente per la presentazione di un progetto di alto valore. Tale proposta ha consentito la sottoscrizione di una concessione trentennale, finalizzata all’avvio e al completamento, in tempi rapidi, di significativi interventi di allestimento, per un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro.

Il progetto ha potuto beneficiare della Misura “Italia Economia Sociale”, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) in collaborazione con Invitalia. Grazie alle agevolazioni finanziarie previste dal programma, è stato possibile avviare anche lo sviluppo di iniziative legate ai temi dell’inclusività sociale, con particolare attenzione all’inserimento lavorativo di persone appartenenti a categorie fragili e, in special modo, di quelle tutelate dalla Legge n. 68/1999. Un cantiere imponente in cui hanno lavorato circa 200 persone, esclusi i fornitori esterni di materiali e merci per il completamento dell’allestimento.

Intesa Sanpaolo, attraverso la Direzione Impact nell’ambito della Divisione Banca dei Territori, ha concesso un importante finanziamento che ha consentito la realizzazione dell’operazione. Questa progettualità è stata successivamente ampliata grazie a una brillante operazione di equity crowdfunding, realizzata tramite la piattaforma Mamacrowd, che ha consentito di coinvolgere 198 investitori tra piccoli, medi e grandi, rafforzando ulteriormente la solidità e la partecipazione del progetto.

La Città del Cioccolato

I suoi 2.800 metri quadri di estensione raccontano tutto ciò che ruota attorno al mondo del Cibo degli Dèi. Un percorso tanto didattico quanto immersivo, capace di coinvolgere tutti e cinque i sensi. Un approfondimento, passo dopo passo, che spazia dalla geografia dei Paesi produttori alla storia del cacao, da 5.300 anni fa ad oggi; dalla biodiversità legata a un prodotto ancora tutto da scoprire, alla sostenibilità che interessa l’intera filiera.

La Città del Cioccolato è un progetto nato da un’idea di Eugenio Guarducci, fondatore e presidente di Eurochocolate, il Festival Internazionale del Cioccolato che da oltre 30 anni porta a Perugia centinaia di migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. 

“Perugia – ha dichiarato Vasco Gargaglia, presidente di Destinazione Cioccolato Srl SB  rappresenta nell’immaginario collettivo la Città del Cioccolato per eccellenza. Questo lo dobbiamo a una tradizione che parte da lontano ovvero dal 1907 quando, a poche decine di metri dall’ex Mercato Coperto, nacque il primo laboratorio della Perugina, ma anche a un grande sforzo di comunicazione e promozione costruito negli ultimi 30 anni attraverso Eurochocolate. Aver aperto il cantiere di questo ambizioso progetto ha significato per tutti noi iniziare a trasformare un sogno in dolce realtà”.

La Città del Cioccolato sorge all’interno dell’ex Mercato Coperto di Perugia, edificato nel 1932 in soli 10 mesi grazie alla determinazione di Giovanni Buitoni, l’uomo che insieme a Luisa Spagnoli ha portato al decollo della Perugina, che al tempo ricopriva la carica di Podestà di Perugia.

Il progetto si prospetta capace di dare una spinta importante a un turismo tanto enogastronomico quanto museale (basti pensare al costante aumento delle visite ai musei in Italia nel 2023 rispetto al 2019: +23%), portando visitatori, ricchezza e prestigio al distretto del cioccolato di Perugia. 

Farà parte dell’offerta del museo il recupero del primo laboratorio Perugina situato nella vicinissima Via Alessi che verrà inaugurato l’11 Novembre anche grazie al supporto di Luisa Spagnoli Spa. Proprio di fronte alla struttura, il laboratorio è stato interamente restaurato: un’attività di conservazione e valorizzazione che esalta il lavoro dell’azienda per il cioccolato di qualità, con presenti dettagli dell’epoca come il bancone di lavorazione in marmo di Luisa Spagnoli, l’ideatrice del Bacio Perugina. Attiguo al laboratorio, nei suggestivi spazi anch’essi utilizzati tra il 1907 e 1915 come magazzini e locali caldaia dalla neonata Perugina, in Via Angusta prenderà vita anche il LAB – Luisa Annibale Base, un vero e proprio hub esperienziale che offrirà ai visitatori del Museo un calendario quotidiano di appuntamenti e approfondimenti legati al tema cacao e cioccolato, condotti da Chocolate Taster, Maȋtre Chocolatier, Pasticceri, Associazioni. Il calendario di degustazioni, masterclass, workshop e presentazioni sarà costantemente aggiornato sul sito web della Città del Cioccolato e i visitatori potranno prenotarsi online o in loco. Direttore Tecnico del LAB sarà Roberto Caraceni, uno tra i più noti chocolate taster d’Italia e grande appassionato di cacao e cioccolato. Caraceni, collezionista d’eccezione di oggetti storici a tema da oltre 25 anni, ha raccolto ad oggi oltre 3.000 pezzi inerenti i più disparati aspetti del cioccolato; sarà possibile ammirare una gran parte della sua collezione, presentata in eleganti teche di vetro lungo il percorso museale.

Dal cacao al cioccolato

Il Museo porterà il visitatore in un viaggio nella storia del cacao, fino alle gustose realizzazioni a base di cioccolato, anche attraverso installazioni interattive e artistiche.

Lungo tutto il ballatoio che caratterizza il piano superiore del Museo, è protagonista la Collezione Kramsky: centinaia di incarti di tavolette gentilmente date in prestito da Stanislav Kramsky, il più grande collezionista al mondo di incarti di tavolette.

Spazio anche all’economia del cacao, con la filiera ed i progetti per la sostenibilità e la salvaguardia della biodiversità. La parte dedicata a economia, sostenibilità e biodiversità cede il passo a quella più scientifica di analisi e ricerca con il Programma Cacao of Excellence, che da Roma ha spostato il suo laboratorio e il suo staff all’interno del Museo. COEX è sostenuto dall’Alliance of Bioversity International and CIAT e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Una ricerca che tra i suoi obiettivi ha anche quello di eleggere, ogni due anni, i migliori 50 campioni di cacao al mondo, scelti tra le centinaia di finalisti selezionati.

Spazio anche alla salute con un interessante allestimento progettato in collaborazione con ISCHOM che illustra le proprietà benefiche del cioccolato. Un percorso che unisce gusto, conoscenza e benessere, mostrando, attraverso la rappresentazione degli organi, come questo alimento possa diventare un prezioso alleato per la nostra salute. 

Moda e design

All’interno del museo non mancano aree incentrate su tematiche anche solo connesse al cioccolato. 

Una sezione dedicata a due pilastri del Made in Italy: la moda e il design. In primis, l’esposizione di un abito realizzato da Nicoletta Spagnoliamministratore delegato e direttore creativo di Luisa Spagnoli Spa, ispirato proprio al cioccolato. Ma non solo: alle pareti, opere a tema “Circo e Cioccolato” realizzate da grandi firme della moda italiana in occasione di Eurochocolate Roma 2002

e progetti di design con protagoniste celebri firme del design contemporaneo come Giulio Iacchetti,

Matteo RagniPaolo Ulian Odoardo Fioravanti che hanno collaborato con Costruttori di Dolcezze, il brand creativo di Eurochocolate. Grazie anche alla collaborazione con il Museo Alessi e Adriano Design è possibile ammirare oggetti iconici. Spazio, inoltre, a due prodotti rivoluzionari come Toblerone e la tavoletta quadrata Ritter. Nello spazio design viene anche raccontata la curiosa genesi dell’inconfondibile bottiglia della Coca-Cola, ispirata al frutto del cacao.

La sala Choco Expo, posizionata lungo la passerella di collegamento tra i due piani del Museo, sarà dedicata a ospitare esposizioni temporanee promosse da paesi, città, artisti, fotografi etc che hanno piacere e desiderio di raccontare la loro storia e le loro prospettive. Lo spazio farà il suo debutto con la Colombia e in particolare con il progetto Agrocadenas, nato dalla collaborazione tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia e il consorzio CISP-Venser, con l’obiettivo di rafforzare le filiere agricole in tre regioni del Paese, a beneficio di 1.200 famiglie di piccoli produttori.